FESTIVAL 2001   SCHEDA D'ISCRIZIONE   LA ROSA DEI VENTI 2000  

I GIORNI DI SHERAZAD 1999

Anno Duemila, si ricomincia dall’inizio.

Non solo per i luoghi, che ritornano quelli dove è cominciata la nostra storia, il glorioso cinema Alfieri che abbiamo inondato di registe di varie etnie, propositi e stili per quindici, epici anni  e l’Istituto degli Innocenti, dove proiettammo, per la prima volta a Firenze, Duras e Ackerman, provocando un interesse che stupì noi prima di tutti gli altri.

Allora come ora, le necessità primarie del festival, rimangono le stesse: vedere i film che non circolano, i film che amiamo e che vogliamo vedere.

Ma, diversamente dagli anni Settanta, data degli esordi, si fanno strada altre esigenze.

Prima di tutto, un confronto più semplice e nello stesso tempo più difficile col mercato.

Paradossalmente, in un momento di grande impegno delle registe, di produzione molto più capillare e ormai diffusa in tutto il pianeta, il lavoro delle donne è meno visibile, quindi meno influente.

Perché questo accada, è una delle domande chiave di quest’edizione di festival, l’origine della scelta del titolo, La rosa dei venti.

Alla XXII edizione, il festival si caratterizza, ancora e soprattutto, come luogo d’incontro e di riflessione sui temi più importanti del momento. Soprattutto della  necessità di riscrivere le regole della rappresentazione, ma anche dell’organizzazione, della scelta critica, dell’esercizio, insomma di tutto quello che significa oggi fare film, soprattutto in Italia.

Perché, se sono sempre di più il mercato e le sue leggi a regolare la creatività, allora abbiamo urgente bisogno di nuovi criteri d’orientamento, soprattutto per quel settore emergente ormai con forza, ma ancora tenuto fortemente ai margini, che è il cinema delle registe.

Per questo dedichiamo ben due giorni, i fatidici sabato e domenica, alla riflessione collettiva, ovviamente densa di proposte tutte buone e rigorosamente in video, il medium dell’oggi.

Siamo convinte che da quest’incontro verranno  buone idee e proposte vincenti.

Al cinema Alfieri, invece, è prevista la parte più propriamente di Mostra, gli inediti, i recuperi,  che arriva, non a caso,  da una regione di confine tra Europa e Asia, dove il conflitto fra tradizione e modernità, tra ricchi e poveri, tra Nord e Sud, tra Est ed Ovest, ha preso toni più aspri, fortemente e apertamente di scontro. Producendo, come spesso accade, bellissimi film.

Un viaggio al cuore del problema femminile e delle sue radici profonde, universali, ma anche una spiegazione d’intenti e una richiesta di continuità, è quello che propone la tunisina Moufida Tlatli con “La stagione degli uomini”, il film d’apertura.

Sosteremo poi in Turchia, dove il problema curdo ancora aperto e dolente, ha ispirato la regista rivelazione del momento, Yesim Ustaoglu, autrice di “Viaggio verso il sole”.

Infine approderemo in Iran, con Rakhshan Bani-Etemad, sicuramente una delle registe più potenti della generazione di mezzo, con due film: “La signora di maggio” e “Baran e Barni”. Due racconti orientali sulla donna di ieri, di oggi e di sempre.

L’Europa si segnala per una massiccia presenza tedesca, la squadra, in questo momento, più audace e combattiva nei debutti e nelle piccole produzioni indipendenti e coraggiose, sia nel documentario sia nella sperimentazione. Tra le ipotesi che si fanno su questo primato, c’è senz’altro quella di un effetto “caduta del muro” che comincia a dare frutti positivi, dopo i primi disorientamenti.

In complesso e semplificando,  cinema che ritorna alla narrazione senza dimenticare l’invenzione, creando momenti inattesi di piacere, rispondendo alla domanda dell’inizio, che è quella sulla creatività che va oltre il bell’esercizio di stile.

Per dire qualcosa, oggi, forse bisogna affrontare il tema della paura del futuro e dell’ignoto. Bisogna fronteggiare il millennio e le sue vertiginose domande.    

Certo,  tra le paure che il nuovo millennio porta con sé, paure antiche come quella della miseria, delle epidemie, della violenza, dello straniero, tutte messe in luce da grandi studiosi come il medievalista  Georges  Duby, c’è anche quella per la donna e le sua recente autonomia.

Ed è l’unica di cui non si parla, su cui è stato messo un velo non solo metaforico, che non riguarda esclusivamente i paesi arabi ma tutti i fondamentalismi che minacciano il pianeta

 

I film della Rosa dei venti

(Rakhshan Bani-Etemad sul set)

Programma

 CINEMA ALFIERI

Via dell’ulivo, 6

 Mercoledì 4 ottobre 2000

 Ore 16

 Zwischen Lust und Last

di Natalie Kreisz e Julia M. Novak

Germania, 1999 col., 60’

 I silenzi del palazzo

di Moufida Tlatli

Tunisia, 1994, col., 124’

 Ore 21

 La stagione degli uomini

di Moufida Tlatli

Tunisia, 2000, col., 127’

 Wellen ohne Wind

di Gabriele Schwark

Germania, 2000, col., 7’

 CINEMA ALFIERI

Via dell’ulivo, 6

 Giovedì 5 ottobre

 Ore 16

 Lebenskünstlerinnen

di Gesine Meerwein & Katharina Gruber

Germania, 1999, col., 108’

 Occhio nero, occhio biondo, occhio felino

di Muzzi Loffredo

Italia, 1982, col., 110’

Ore 21

Viaggio verso il sole

di Yesim Ustaoglu

Turchia, 1998, col.,105’

 Die Rollmöpse

Germania, 2000, col, anim. 13’

 CINEMA ALFIERI

Via dell’ulivo, 6

 Venerdì 6 ottobre

 Ore 16

Die Subjektive Faktor

(Il fattore soggettivo)

Germania, 1980, col, 138’

 Once

di Lilian Morello

Argentina, 1999, col., 54’

 Ore 21

Banoo-Ye Ordibehesht

(La signora di maggio)

di Rakhshan Bani-Etemad

Iran, 1998, col., 88’

 Baran-o Bumi

(Baran e Bumi)

di Rakhshan Bani-Etemad

Iran, 1999, col., 20’

 Buone notizie dall’Iran

Selezione di saggi di giovani autrici iraniane

SALONE BRUNELLESCHI

Istituto degl’Innocenti Piazza SS. Annunziata

 Sabato 7 ottobre

Ore 16

 Ferreri, I love You

di Fiorella Infascelli

Italia 2000, col., 55’

 Fate un bel sorriso

di Anna Di Francisca

Italia, 2000, col., 85’

 Ore 21

LA MONNEZZA

Il faro

di Antonietta De Lillo

Italia, 2000, col., 6’

I ricicloni

diElisabetta Lodoli

Italia, 2000, col., 8’

Nostalgia

di Nina di Majo

Italia, 2000, col., 5’

R

Enza Negroni

Italia, 2000, col., 7’

Non ho tempo

di Margherita Buy e Giuseppe Piccioni

Italia, 2000, col., 12’

Ho il rifiuto

di Carolina Freschi e Giovanni Davide Maderna

Italia, 2000, col., 6’

Beautycase

Di Eva Marisaldi

Italia, 2000, col., 5’

 Betty Bee

di Didi Gnocchi

Italia, 1999, col., 28’

 Enzimi separati

di Antonella Restelli

Italia, 1999, col., 30’

 Cercando Eva

di Elisabetta Pandimiglio

Italia, 2000, col., 16’

SALONE BRUNELLESCHI

Istituto degl’Innocenti Piazza SS. Annunziata

Domenica 8 ottobre

 Ore 16

 News dal pianeta terra

di Antonella Restelli

Italia, 1999, col., 50’

 Kaostage - Una vita per finta (Making of)

Italia, 2000, col, 15’

 Una sera 9’

Anna! 9’

L’albero 6’

Lettera a monsieur Cinéma 1’

di Costanza Quatriglio

Italia, 1995/2000

 Stranieri si diventa

di Marina Cantucci e Daniele Salvini

Italia, 1998, col., 36’

 La combattente

di Adonella Marena

Italia 1998. col., 33’

 Lontano ma tra la gente

di M.Daria Menozzi

Italia, 1999, col., 25’

 Ore 21

 La casa dei limoni

Di Isabella Sandri e Giuseppe Gaudino

Italia, 1999, col, 50’

 Le vele, Bagnoli, Rinascimento

Di Antonietta De Lillo

Italia 1999, col, 34’

 O Cinema

Di Antonietta De Lillo

Italia 1999, col, 13’

 

Una rosa del Mediterraneo

Incontro con:

 Moufida Tlatli

Mercoledì 4 ottobre Palazzo Vecchio "Salone dei '500"

ore 10,00 lezione di cinema per gli studenti delle scuole superiori di Firenze.

Ore 12,00 Moufida Tlatli riceve il Sigillo della Pace

 

 

 

 

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