FESTIVAL 2001   SCHEDA D'ISCRIZIONE   LA ROSA DEI VENTI 2000  

I GIORNI DI SHERAZAD 1999

 

 

AMAZONS AND MERMAIDS

 23rd International Film Festival

Florence, 17 - 22 October, 2001

 

Programma

 

Lunedì 15 ottobre

ore 21.00         Oggetti Smarriti

            di Giuseppe Bertolucci, Italia, 1980, col. 101'

 

            Senza terra

                        di Elisabetta Pandimiglio, Italia/Brasile, 2001, col. 12'

 

Giovedì 18 ottobre 

ore 16.00         Taxi driver

            di Anna Di Francisca, Italia, 2001, col. 50'

 

            Chi è Stato?

            di Isabella Ciarchi, Italia, 2000, col. 55'

 

            Terra

            di Iaia Fioretti, Italia, 2001, col. 4'

 

            Segreti segreti

            di Giuseppe Bertolucci, Italia, 1985, col. 92'

 

ore 21.00         27 baci perduti

            di Nana Djordjadze, Georgia/Germania, 2000, col. 96'

 

            Le streghe della notte

                        di Emanuela Aurisio, Italia, 2000, col. 45'

 

Venerdì 19 ottobre

ore 16.00         Gotteszell

            di Helga Reidemiester, Germania, 2001, col. 104'

 

            Verso il paradiso

            di Nancy Savoca, USA, 1993, col. 124'

 

ore 21.00         Avrei voluto essere Rita Hayworth

            di Iva Švarcová, Germania/Svizzera/Rep. Ceca, 2001 col. 90'

 

            Bike Baba

                        di Maria Daria Menozzi, Italia, 2000, col. 54'

 

 Sabato 20 ottobre

ore 16.00         Al confine tra il Missouri e la Garbatella

            di Carola Spadoni, Italia, 1997, col. 30'

 

            L’ulivo

            di Liana Badr, Palestina, col.  37'

 

            Fadwa

            di Liana Badr, Palestina, 2000, col. 56'

 

ore 21.00         Like Father

            di Amber Film, Gran Bretagna, 2001, col. 95'

 

            Bacio Accademico

                        di Elisabetta Lodoli, Italia, 2001, col. 50'

 

Domenica 21 ottobre

ore 15.30         The baggage

            di Susan Caperna Lloyd, USA, 2001, col. 32'

 

            Baking Bread

            di Rose  Spinelli, USA, 2001, col. 30'

 

            L’isola sommersa

            di Mariarosy Calleri,USA, 1998, col. 48'

 

            La mia isola sacra

            di Gia M. Amella,USA, 2001, col. 10'

 

            Ascuntami (Ascoltami)

            di Rossella Schillaci, Italia, 2000, col. 30'

 

            DJ soul slinger “D.D.T./187 Abducted”

            (Liquid Sky Music)

            di Carola Spadoni, USA, 1999, col. 3'

 

            Simphonies of memories

            di Carola Spadoni, USA, 2001, col. 4'

 

            Neighbors

            di Carola Spadoni, USA, 1996, col. 10'

 

ore 21.00         Giorni

            di Laura Muscardin, Italia, 2001, col. 90'

 

            L’ultima casa

                        di Mietta Albertini, Italia, 2000, col. 40'

 

Lunedì 22 ottobre

ore 16.00         Il bambino Gioacchino

            di Costanza Quatriglio, Italia, 2000, col. 25'

 

            Mary Therese

            di Cristina Noschese, USA, 1977, col. 7'

 

            Fuori/Outside

            di Kym Ragusa, USA 1997, col. 15'

 

            Addio Lugano bella

            di Francesca Solari, Italia, 2000, col. 69'

 

            Lineamentum vitae

            Danijela Jovic, Serbia, 2001, col. 5'

 

ore 21.00         Fish and Elephant

            di Li Yu, Cina, 2000, col. 90'

 

            I quaderni di Luisa

                        di Isabella Sandri, Italia, 2001, col. 28'

 

 

Lunedì 15    speciale MARIANGELA MELATO

 

ore 18.00 Anna Maria Mori intervista Mariangela Melato

            Hotel Gallery – Vicolo dell’oro, 5 – Firenze

 

ore 21.00 Mariangela Melato e Giuseppe  Bertolucci aprono

            la XXIII edizione degli Incontri di Cinema e Donne

            Interviene l’Assessore alla Cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi.

 

Giovedì 18 speciale NANA DJORDJADZE

 

ore 10.00  Palazzo Vecchio – Lezione di cinema di  Nana Djordjadze

 

ore 12.00  L’ Assessore Pubblica Istruzione, Pari  Opportunità e Cultura delle differenze del

                Comune di Firenze, Daniela Lastri, consegna il Sigillo della Pace a Nana Djordjadze

 

ore 17.30  Educatorio di Fuligno - via Faenza, 48 - Firenze

                 Incontriamo Nana Djordjadze

                 insieme a Silvana Silvestri (critico cinematografico), Astrit Dakli (inviato speciale),

                 Sauro Borelli (critico cinematografico), Stefano Garzonio (docente universitario).

                A seguire cocktail

               Suonano le As-sur-d    Cristina Vetrone          organetto, tamorra, voce

                                       Lorella Monti   nacchere, tamburello, tamorra, voce

                                       Enza Prestia tamorra, tamburello, chitarra, voce

 

Venerdì 19 speciale LAVORO

 

ore 18.00 Alla Libreria Sieber sarà presentato il libro “Gli  esclusi”

         di Anna Maria Mori, giornalista e saggista.

         Partecipano:  Laura Caretti, Maria Tinacci Morsello, Valdo Spini,   Peter  Roberts e Sirkka-Liisa Kontinen, Iva Svarkova, Ugo  Caffaz.

         Letture di: Marcellina Ruocco.

 

I FILM DEL FESTIVAL  I FILM DEL FESTIVAL  I FILM DEL FESTIVAL  I FILM DEL FESTIVAL  I FILM DEL FESTIVAL

 

 

27 baci perduti

di Nana Djordjadze

Georgia/Germania, 2000, col. 96', 35 mm

Era un’estate diversa da tutte le altre. Sybille aveva promesso a Mickey 100 baci prima dell’autunno,. Ma lui ne ebbe solo 73. È la storia di una bellissima, romantica e sconvolgente estate, da qualche parte nell’Est. Sybille, 14 anni, arriva in una dormiente cittadina per trascorrere le vacanze con la zia Martha. Dopo la sua partenza niente sarà più come prima.

I 27 baci perduti è una favola gioiosa e irreale che modula in una serie di variazioni piacevoli e originali il tema della sessualità esorcizzando il temuto demone con pirotecnica e molto georgiana allegria. Basti pensare che l’elemento scatenante è una proiezione più o meno clandestina del vituperato pornokitsch Emmanuelle, parzialmente reinventato per l’occasione. In realtà si avverte anche che il mondo da qualche parte è uscito dai cardini e che sarà molto difficile trovare il modo di rimetterlo in rotta verso una qualche meta comprensibile. Il personaggio che fa da alter ego alla fanciulla innamorata è il capitano di una nave giunta da chissà dove ad arenarsi in un prato. Dove sarà finito il mare? E ci sarà più un mare in cui poter navigare?

 

Addio Lugano bella

di Francesca Solari, Italia, 2000, col. 69'

Utopie e sogni spezzati della generazione cresciuta negli anni Settanta a cui la regista, e gli amici che porta sulla scena, appartengono. Il film si muove tra passato e presente. Evoca un periodo di forte scontro politico e identificazione tra scelte esistenziali e impegno coinvolgendo nel racconto di quegli anni contraddizioni irrisolte. L’esperienza è quella di una persona cara arrestata. A questo diario privato si accompagna la registrazione di uno spettacolo catartico in cui Oreste Scalzone intrattiene il pubblico del caffè parigino suonando la fisarmonica e raccontando a suo modo la storia.

 

Al confine tra il Missouri e la Garbatella

di Carola Spadoni, Italia, 1997, col. 30'

Carola Spadoni si mette in gioco, e davanti al video, come figlia di un padre che ha abbandonato la famiglia e per la prima volta le si presenta. Il padre è uno straordinario Victor Cavallo che, naturalmente, interpreta se stesso, o almeno il suo mito. Campo e controcampo rivisitati sfasando i tempi e dividendo lo schermo in immagini ferme e in movimento.

 

Ascuntami (Ascoltami)

di Rossella Schillaci, Italia, 2000, col. 30'

Nell’epoca dei viaggi interstellari e della globalizzazione si può tornare in Sicilia in treno dal continente e attraversare barriere di senso non solo linguistiche ma esistenziali e temporali. Rossella Schillaci mette a confronto mentalità ed esperienze di donne appartenenti a diverse generazioni.

 

Avrei voluto essere Rita Hayworth

di Iva Švarcová

Germania/Svizzera/Repubblica Ceca, 2001,  col. 90', 35mm

A furia di erigere frontiere, rivendicare nazionalismi, abbattere nazioni, separare e ricomporre, la vecchia Europa finisce per frullare popoli e culture e magari recuperare parti di sè integranti ma da tempo smarrite. Nessuno, sano di mente, potrebbe dubitare che polacchi, ungheresi, slovacchi e, appunto, cechi siano europei, ma cosa succede quando alcuni di loro provano a vivere oltre quel muro che pur non esistendo più nella realtà, non è stato ancora davvero abbattuto? La  commedia sofisticata, amara e leggerissima di Iva Švarcová ce lo racconta con un piccolo e autobiografico sfasamento temporale. Così una fantasiosa e coraggiosa famigliola vive una esperienza da extracomunitari in Germania con problemi di soldi, abitazione, lavoro filtrata dagli occhi di una irriverente ragazzina che ne combina di tutti i colori e alla fine realizza il sogno di trascorrere una vacanza in Italia: naturalmente con il camper e gli occhiali da sole.

 

Bacio Accademico

di Elisabetta Lodoli

Italia, 2001, col. 100'

Uno dei quattro episodi firmati da Elisabetta Lodoli di Una casa 6+2, una serie TV di 8 puntate, ideata da Vittorio Sindoni, per RAI 1. La serie narra le vicende di cinque giovani di diverse regioni italiane più un ragazzo senegalese, che lasciate le loro famiglie, si trasferiscono a Roma per frequentare l’università. Abbandonano abitudini e comodità per confrontarsi con i problemi del vivere in una grande città. Impareranno presto che condividere un appartamento significa mettere insieme esperienze, emozioni, sconfitte e vittorie. Nei diversi episodi la modernità (i ragazzi hanno vent’anni) e la tradizione (le famiglie d’origine e i loro valori) sono messe in scena come elementi fondamentali della crescita e della conquista dell’autonomia.

Andrà in onda dal 7 dicembre 2001

 

The baggage

di Susan Caperna Lloyd

USA, 2001, col. 32', video

Vecchie foto, video familiari e una voce fuori campo raccontano le vicende di una famiglia di emigrati attraverso tre generazioni. Il documentario, sperimantale, esplora il ‘senso di perdita’ che segna l’esperienza dell’emigrazione e rivela le difficoltà che accompagnano l’integrazione negli Stati Uniti.

 

Il bambino Gioacchino

Regia: Costanza Quatriglio

Italia, 2000, col. 25', video

Palermo. Gioacchino vuole fare il fantino a quattordici anni e il muratore a venticinque. Adesso ne ha dieci e sta imparando il mestiere del muratore seguendo il padre e il nonno durante le giornate d’estate che lo tengono lontano dalla scuola. Gioacchino imita i grandi ed è orgoglioso: per questo preferisce impastare la calce a mano, ‘per fare più lavoro’ come dice lui, ma certe volte si dimentica di andare a lavoro e sta a casa a giocare con il computer o con la bicicletta. Gioacchino è geloso del posto tutto suo ricavato tra vecchie travi di legno su cui passa il tempo dietro ai gatti ed è per questo che gli intrusi, quelli a cui il nonno ha venduto la casa, diventando quindi i committenti dei lavori di ristrutturazione, sono il suo bersaglio preferito.

 

Baking bread

di Rose Spinelli

USA, 2001, col. 30', video

La regista visita il paese di Sant’Ambrogio in Sicilia, la sua terra d’origine. Inizia così, col viaggio,  il tentativo di recuperare le sue radici. Il rito del ‘fare il pane’, tramandatole dalla madre, sottolinea identità e divergenze culturali tra lei e la terra dei suoi.

 

Bike Baba

di Maria Daria Menozzi

Italia, 2000, col. 54', video

Di santoni indiani ne avevamo visti tanti ma un saddhu in motocicletta non ancora. Questo adepto del dio Shiva ha trascorso i primi sette anni della sua esperienza religiosa nella meditazione e nell’immobilità, ora è divenuto un sacerdote nomade che può divinare il futuro e consigliare per il meglio quanti chiedono il suo aiuto. Qualcuno gli ha regalato una moto e lui percorre la penisola indiana meditando al ritmo del motore che va. Non sappiamo se Maria Daria Menozzi ha trovato un guru, ma certamente ci ha permesso di conoscere da distanza ravvicinata una persona molto speciale.

 

Chi è Stato?

di Isabella Ciarchi

Italia, 2000, col. 55'

In occasione del trentesimo anniversario della bomba di Piazza Fontana alla Banca dell’Agricoltura, il Comitato per la Memoria e la Verità, che riunisce le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi, ha accolto un’idea del Nobel Dario Fo e di Franca Rame e, insieme, hanno dato vita ad una sorta di processione laica, che ha attraversato mezza Italia a bordo di un treno speciale, ha animato e commosso le strade e le piazze delle città toccate. Le immagini coloratissime dei momenti di preparazione si mescolano alle testimonianze, ai ricordi, ai suoni e alle emozioni di questo viaggio in un film per informare e non dimenticare.

 

DJ soul slinger “D.D.T./187 Abducted”

(Liquid Sky Music)

di Carola Spadoni

USA, 1999, col. 3', video

Lungo le strade della ricerca formale che attualmente sembrano essere percorse solo dalla video arte, cinema, velocità, musica, immagine per un video clip d’autrice.

 

Fadwa

di Liana Badr

Palestina, 2000, col. 56', video

A dodici anni, per aver accettato un fiore da un adolescente, Fadwa Touquan si vede proibire dal fratello la scuola e la strada: “Tu non uscirai più dalla casa fino a quando non ti porteremo al cimitero”. Un altro fratello, invece, guiderà i suoi passi sul cammino della poesia. Un cammino solitario ma in sintonia con le vicende di un intero popolo. Il film ripercorre la vita di Fadwa e la sua lotta per conquistare la libertà e costruire la sua identità. Esprime tutta la femminilità di questa voce che è riuscita a divenire uno dei simboli della città di Nablus, quando a Nablus era sconveniente persino citare un nome di donna.

 

Fish and Elephant

di Li Yu, Cina, 2000, col. 90'

Come pensate che possano andare le cose in Cina se due giovani donne si innamorano? Ve lo racconta Li Yu nel solo film cinese, ovviamente un po’ underground, che tratta l’argomento. Dunque siamo al giorno d’oggi a Pechino e Xiao Qun lavora allo zoo dove si occupa di un elefante. Xiao Ling ha un piccolo atelier dove vende gli abiti che confeziona. Le due si incontrano e si scelgono. Nella movimentata vicenda è coinvolta la madre di Xiao Qun che finirà, anche lei, per trovare l’amore proprio nell’uomo che voleva proporre alla figlia. C’è anche un risvolto poliziesco perché arriva Jun Jun, una ex “fiamma” di Xiao Qun, ricercata per omicidio e inseguita dalla polizia. E questo complica ancor di più le cose.

 

Fuori/Outside

di Kym Ragusa

USA, 1997, col. 15', video

Fuori/Outside racconta la storia dell’intenso legame tra due donne, la regista italo-afro-americana  e la nonna calabrese, una emarginata per il colore della sua pelle, l’altra per la sua età. Il loro legame sopravvive nonostante l’istabilità familiare, la differenza di classe e di etnia.

 

Giorni

di Laura Muscardin

Italia, 2001, col. 90', 35mm

Uno sguardo nella casa degli uomini, così potrebbe essere definito questo film che l’esordiente Laura Muscardin dedica alla ricerca dell’amore che travolge ogni regola e ogni limite anche quando regole e limiti servono a proteggere la vita di un giovane omosessuale.

Claudio, 35 anni, dirigente di banca è un uomo attraente abituato a prendersi cura di se stesso. Vive in modo equilibrato il lavoro, il consolidato rapporto con Dario e anche il rapporto con la malattia che tiene sotto controllo con medicine e palestra. Un incontro casuale scombina tutta la sua vita, facendo affiorare lati nascosti della sua personalità. L’autrice esplora aspetti dell’esperienza umana estremi ma, per tanti versi, comuni alla vita di tutti come la passione, la paura della morte, il senso di responsabilità, il rischio latente dell’autodistruzione.

 

Gotteszell

Di Helga Reidemeister

Germania, 2001, col.104', 35 mm

Negli ultimi anni molti film hanno portato a riflessioni sempre più allarmate sull’universo della violenza femminile e giovanile. La messa in scena dei comportamenti criminali femminili è stata caratterizzata da un certo innegabile voyeurismo. Niente di simile nel film di Helga Reidemeister e non soltanto perché si tratta di un documentario. L’intelligenza e la sensibilità dell’autrice hanno permesso la presa di parola da parte delle giovani donne che davvero hanno vissuto esperienze di questo tipo ed ora ne scontano le conseguenze in prigione. Gotteszell è un modello di film inchiesta rispettoso e profondo. Capace di sfidare tabù e convenzioni senza sollecitare curiosità malsane: chiede allo spettatore di non tirarsi indietro e di assumere la sua parte di responsabilità. Senza rinunciare ad una qualità tecnico-artistica molto alta è evidente l’intento di fornire uno strumento di conoscenza, che può essere utilizzato in differenti contesti, per interrogarsi su un fenomeno che vede sempre più spesso le ragazze compiere azioni criminali tradizionalmente considerate maschili.

 

L’isola sommersa

di Maria Rosy Calleri

USA, 1998, col. 48', video

Nella narrativa simbolica ed associativa dell’Isola Sommersa, il mito di Persefone diventa la metafora del viaggio di una donna alla scoperta della propria identità. Il contesto storico del film è scandito dalla biografia di due generazioni di emigranti: il padre negli anni Sessanta abbandona la Sicilia per emigrare a Milano e la figlia che negli anni Novanta lascia Milano per trasferirsi a New York. Dopo la morte del padre, la protagonista torna in Sicilia per scoprire e capire le sue radici attraverso un viaggio nella memoria collettiva.

 

Lineamentum vitae

di Danijela Jovic

Jugoslavia, 2001, col. 4’4", video

Una domanda attraverso tre storie che in modo diverso si chiedono come non fare errori nella vita. Probabilmente non basta l’intera esistenza a fornire la risposta.

 

Mary Therese

di Christine Noschese

USA, 1977, col. 7', video

Mary Therese è una breve commedia che attraversa tre generazioni di donne italo americane: l’occasione è il giorno delle nozze della più giovane.

 

La mia isola sacra

di Gia M. Amella

USA, 2001, col. 10', video

La mia isola sacra (work-in progress) esplora le tradizioni culturali della Sicilia contemporanea. Mescolando inserti di cinema verità, il commento personale della regista sul ritorno nella terra dei suoi avi e le testimonianze dei cittadini siciliani, questo documentario conduce gli spettatori in un viaggio alla riscoperta della Sicilia, osannata e allo stesso tempo condannata dalla sua stessa gente.

 

Like Father

dell’Amber Team: Richard Grassick, Ellin Hare, Sirkka-Liisa Konttinen, Murray Martin,  Pat McCarthy, Lorna Powell, Peter Roberts

Gran Bretagna, 2001, col. 95', 35mm

Like father è ambientato nel nord-est dell’Inghilterra, in un paesaggio di desolata bellezza, dove più forte ha colpito la disoccupazione, tra i minatori la cui vita è stata rapinata prima dal lavoro nei pozzi e poi dal non lavoro. Ritrae una famiglia in crisi, attraverso le figure di un nonno, un padre e un bambino. Arthur Elliott ha settant’anni, alleva piccioni e vive nella sua baracca lungo il mare. Ha lavorato nei pozzi e conserva un forte orgoglio operaio che condivide con i vecchi compagni. Joe Elliott ha quarant’anni, ex minatore anche lui, si arrangia lavorando nel centro sociale, suonando la tromba, insegnando musica e cantando nel club locale. La moglie lo accusa di essere poco responsabile e perdigiorno. Il piccolo Michael risente più degli altri della difficile situazione ma quando il nonno passerà alla resistenza armata e il padre sembrerà vendersi al nemico, sarà lui a ricomporre il contrasto tra le generazioni rischiando la vita. Straordinari gli interpreti non professionisti.

 

Neighbors

di Carola Spadoni

USA, 1996, col. 10'

Ricordate La finestra sul cortile? È il  sottotesto lontanissimo, il richiamo inevitabile, per questo gioco voyeuristico, spiazzante e cattivo, incentrato su tutto quello che può accadere negli appartamenti di un tranquillo condominio americano.

 

Oggetti smarriti

di Giuseppe Bertolucci

Italia, 1980, col. 101', 35mm

Carta bianca a Mariangela Melato che sceglie un film straordinario di Giuseppe Bertolucci. Straordinario anche per i nomi che contiene. Alla sceneggiatura assieme a Bertolucci, Domenico Rafele e Lidia Ravera c’è il rimpianto Enzo Ungari, la fotografia è di Renato Tafuri e l’ottima musica di Enrico Rava. Si tratta, in effetti, di una prova d’attrice notevolissima in cui Mariangela Melato attraversa il confine esile, ma in genere robustissimo che separa l’ordine dal disordine, la regola dalla trasgressione. Marta Casetti, una signora perbene con marito, e naturalmente amante, si perde alla stazione di Milano, o meglio perde se stessa a causa di un incontro in cui curiosità, paura e desiderio la portano (la costingono?) a vivere esperienze mai sperimentate prima.

 

I quaderni di Luisa

di Isabella Sandri

Italia, 2001, col. 28', video

È un lavoro dedicato alle madri che non sono scappate di casa. È il diario di Luisa T. sposata a diciotto anni che ad un certo punto ha iniziato a scrivere in un primo momento per sfogo, poi per riflettere cercando spiegazioni e risposte, per una vita sacrificata forse inutilmente e per trasformare in luce ed intelligenza il buio ed il dolore. Isabella Sandri ha realizzato quest’opera per la factory di Nanni Moretti e Angelo Barbagallo: la Sacher Film.

 

Segreti segreti

di Giuseppe Bertolucci

Italia, 1985, col. 92'

Bel film, scomparso dagli schermi, sul terrorismo e le sue plurime tragedie. Un commando terrorista uccide un magistrato. La donna a capo del gruppo elimina anche uno dei suoi colto da una crisi di coscienza. Mariangela Melato interpreta una giudice che si occupa dell’omicidio del collega. Il film schiera, accanto alla Melato, una squadra di splendide attrici italiane: Lina Sastri, Rossana Podestà, Giulia Boschi, Alida Valli, Stefania Sandrelli. È un film politico perché di personaggi e di sentimenti, lo è in quanto cerca le ragioni quotidiane, quelle scartate dagli storici che narrano una storia enorme come può essere una storia di terrorismo. (Giuseppe Bertolucci)

 

Senza terra

di Elisabetta Pandimiglio

Italia/Brasile, 2001, col. 12', video

Una vita segnata da un evento straordinario: nascere in mezzo al mare.

 

Simphonies of memories

di Carola Spadoni

USA, 2001, col. 4', video

Videoclip realizzato per il gruppo Kitchen Tools; uno videodiario newyorkese in musica. L’autrice conosce bene la città e testimonia il suo amore. Un cowboy con baffi e cappello si toglie i baffi finti ed è una ragazza che ci accompagna nella notte. Giapponesi cucinano sushi, ragazzi volteggiano in skateboard.

 

Le streghe della notte

di Emanuela Audisio

Italia, 2000, col. 45', video

La storia inedita dell’unica squadriglia aerea tutta femminile della seconda guerra mondiale.

Eugeni Evtuschenko: “Un giorno a Mosca durante la sfilata del primo maggio fotografai una donna dai capelli bianchi. Bella e maestosa. Chiesi chi fosse. Come non la conoscevo? Era una delle donne pilote.” È il 1941, i nazisti hanno invaso l’URSS. Radio Mosca per tenere alto il morale lancia un appello: “Cerchiamo volontarie per un battaglione aereo che sarà composto interamente da donne, combatterete da pilote in prima linea, proprio come gli uomini”. È una grande novità. Stalin firma la direttiva. Negli anni precedenti l’ammissione delle donne al volo era sempre stata negata con le parole: “Siamo messi male, ma non così male da mandare delle ragazzine come voi in cielo. Tornatevene a casa ad aiutare vostra madre”.

 

Taxi driver

di Anna Di Francisca

Italia, 2001, col.

Episodio della serie TV Cerco lavoro (una disoccupata a caccia di guai) mette in scena le disavventure di Andreina, la protagonista, divisa tra CIM e guida del taxi. Già perché il lavoro il leit motiv di questa serie e la nostra eroina, come molte, non riesce a stabilizzarsi nell’attività di terapeuta che dovrebbe essere la sua. Alla guida del taxi, però, si conoscono tante realtà e tante vicende complicate, commoventi, pericolose. Così lo spettatore incontra bambini abbandonati, immigrati clandestini, madri senegalesi e  pazienti a dir poco perplessi.

 

Terra

di Iaia Fioretti, Italia, 2001, col. 4'

Le ultime contadine vendono i loro prodotti al mercato coperto in tempi di centri commerciali e ortaggi geneticamente modificati: volti, parole, gesti antichi.

 

L’ulivo

di Liana Badr

Palestina, 2000, col. 37', video

In Palestina credono che l’ulivo sia un dono di dio alla terra. Da sempre quest’albero ha offerto luce, fuoco, nutrimento e sollievo al dolore. Chi distrugge gli ulivi distrugge le radici più profonde di quella terra. Nel solo 1999 l’occupazione israeliana ha abbattuto 15.180 alberi d’ulivo. Il film racconta i segreti della relazione intensa che lega le donne di Palestina ai loro ulivi.

Nell’ombra delle loro foglie leggiamo la storia della nostra presenza su questa terra. Nei nodi delle loro radici ritroviamo tutte le leggende dei tempi passati perché l’albero è il focolare della vita.

Oum Ahmad racconta i sontuosi e splendidi rituali della raccolta delle olive, momento di gioia per uomini donne e bambini. Il silenzio tragico di Eman esprime la sua disperazione per non poter più raggiungere e curare i suoi ulivi. Samia Halabi dipinge la scoperta del rapporto tra ulivi terra e identità.

 

L’ultima casa

di Mietta Albertini

Italia, 2000, col. 40', video

Si tratta di una delle ultime case di corso Garibaldi a Milano, ad essere espugnata dalle ristrutturazioni miliardarie che hanno cancellato un quartiere popolare vivacissimo. Un condominio dove vivevano più di sessanta famiglie. Il quartiere e il palazzo sono raccontati da chi ha resistito fino all’ultimo lottando contro un’inevitabile emarginazione.

 

Verso il paradiso (Household Saints)

di Nancy Savoca

USA, 1993, col. 124', 35mm

Il terzo lungometraggio di Nancy Savoca, Verso il paradiso, è un adattamento cinematografico del romanzo di Francine Prose che ritrae tre generazioni di donne italo americane. È la saga delle famiglie Falconetti e Santangelo e del loro legame con una culura mistico/magico/superstiziosa che le donne tramandano, combattono ed elaborano in vario modo. C’è la nonna, una stupenda Judith Malina, che litiga con San Gennaro e Sant’Anna, la madre, Tracy Ullman, che trasforma un matrimonio combinato in una emancipata coppia degli anni Sessanta e la nipote, Lili Taylor, che ricostriusce un suo legame con la religione sino ad acquistare la fama di santa. L’apparizione di un Cristo moltiplicatore di camicie stirate è un capolavoro di equilibrio tra critica della mistica della femminilità e complicità con una dimensione privatissima della religione. Un modo di raccontare l’America dei nostri emigrati lontano dagli stereotipi della mafia e della facile integrazione.

 

 

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