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Si
trovano ovunque e prendono gli aspetti più vari dagli animali agli
oggetti.
È molto difficile
definirli: alcuni li dicono anime dannate,altri spiriti, altri li
identificano con il diavolo, l’orco o il folletto.
Non fanno del
male, ma
provocano terribili delusioni, per cui è meglio non appropriarsi mai di
ciò che non ci appartiene.
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Le storie degli
spiriti sono difficilmente classificabili tanti sono i motivi che in esse
si intrecciano con continue variazioni. Si veda, per esempio, la
processione dei morti e le torce umane e la caccia selvaggia, i doni e le
vendette dei morti, le metamorfosi negli animali ecc… Fra le anime
dannate, le più temibili sono quelle dei suicidi, degli assassinati e dei
giustiziati, tanto spesso evocati dalle streghe nei loro scongiuri.
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Affermo, con
assoluta certezza che i morti possono manifestarsi ai vivi. È molto
difficile spiegare come avviene il contatto con gli spiriti dell’aldilà,
diciamo che è necessaria una buona concentrazione e soprattutto una
fortissima volontà di mettersi in contatto con coloro che non ci sono
più.
La chiesa proibisce
questi contatti con il mondo dei morti, ma lo fa esclusivamente perché non
vuole che si disturbino le anime dei morti, dato che per loro è una
tremenda sofferenza rivolgersi a noi quando li chiamiamo. Le sedute si
svolgono al buio, con un solo lume, in genere una candela, acceso nella
stanza. Ciò che conta davvero è voler intensamente mettersi in contatto
con loro.
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