LA
QUESTIONE DEL SALTO COMUNALE
Trattare
ampiamente questo argomento è difficile. Leggendo i documenti del Panedda, che
ci dà le
notizie
storiche su questo territorio, divenuto, nel 1800, oggetto di contrasti, di
liti, di disordini, di dure repressioni, che hanno aumentato ad Orune la povertà
e la miseria.
Nel testo
del Panedda leggiamo che Dilisorre è posta a 4 km a levante di Orune, in un
territorio che è confinante con l'agro di Lula ,
cui
appartengono "Sos lottres de Dilisorre (o Dulisorre) come dicono i Lulesi,
località che è contigua a Dilisorre (Orune).
Intorno al
1300 esisteva la "Villa Dulicorra" che apparteneva alla Gallura e che
poi scomparve.
In quel
periodo medioevale, molte ville scomparvero e della maggior parte di esse non
rimane niente.
Della
"Villa Dulicorra" però, non scompare del tutto nè il ricordo né il
nome. E' sono giunte a noi le tracce dell'abitato. Queste tracce si trovano
nell'attuale salto di Orune, nella regione
chiamata Dilisorre... Il terreno è ricco di mattoni, di embrici, di tegole, ruderi di
una chiesa che si trovano in un terreno di proprietà dei Murgia di Orune.
Gli storici
discutono su Dulicorra e Dilisorre; a noi basta conoscere queste brevi notizie,
visto che il salto chiamato "Dilisorre" è quello che poi, nel secolo
scorso, attraverso alterne vicende, diventerà "salto Comunale" .
Lorenzo del
Piano si occupa, nel suo libro "Proprietà collettiva e proprietà privata
della terra in Sardegna".
La questione del salto comunale di Orune (1874-1940)
è
una storia di acquisti, vendite, interessi di difficile comprensione .
Se
ne fa cenno in questo lavoro, perché tutto ciò che in quegli anni è successo
ad Orune è stato causa di una situazione economica e sociale veramente triste,
della quale il popolo orunese ha risentito a lungo negli anni successivi,
dovendo fare sforzi enormi per rifarsi economicamente e moralmente.