Di Marco Mastino

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LA QUESTIONE DEL SALTO COMUNALE

Trattare ampiamente questo argomento è difficile. Leggendo i documenti del Panedda, che ci dà le notizie storiche su questo territorio, divenuto, nel 1800, oggetto di contrasti, di liti, di disordini, di dure repressioni, che hanno aumentato ad Orune la povertà e la miseria. Nel testo del Panedda leggiamo che Dilisorre è posta a 4 km a levante di Orune, in un territorio che è confinante con l'agro di Lula , cui appartengono "Sos lottres de Dilisorre (o Dulisorre) come dicono i Lulesi, località che è contigua a Dilisorre (Orune). Intorno al 1300 esisteva la "Villa Dulicorra" che apparteneva alla Gallura e che poi scomparve. In quel periodo medioevale, molte ville scomparvero e della maggior parte di esse non rimane niente. Della "Villa Dulicorra" però, non scompare del tutto nè il ricordo né il nome. E' sono giunte a noi le tracce dell'abitato. Queste tracce si trovano nell'attuale salto di Orune, nella regione chiamata Dilisorre... Il terreno è ricco di mattoni, di embrici, di tegole, ruderi di una chiesa che si trovano in un terreno di proprietà dei Murgia di Orune. Gli storici discutono su Dulicorra e Dilisorre; a noi basta conoscere queste brevi notizie, visto che il salto chiamato "Dilisorre" è quello che poi, nel secolo scorso, attraverso alterne vicende, diventerà "salto Comunale" . Lorenzo del Piano si occupa, nel suo libro "Proprietà collettiva e proprietà privata della terra in Sardegna". 
La questione del salto comunale di Orune (1874-1940)
è una storia di acquisti, vendite, interessi di difficile comprensione .
Se ne fa cenno in questo lavoro, perché tutto ciò che in quegli anni è successo ad Orune è stato causa di una situazione economica e sociale veramente triste, della quale il popolo orunese ha risentito a lungo negli anni successivi, dovendo fare sforzi enormi per rifarsi economicamente e moralmente.