Acacia
di Mare
Diffusissima
nel territorio di Alghero lungo le strade che conducono
al mare, l'Acacia di Mare ha delle infiorescenze molto simili
alla mimosa che si presentano nel loro massimo splendore
a cavallo tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera.
Lo spettacolo di interi filari di acacia fiorita dal profumo
molto intenso è segno che la primavera ha ormai soppiantato
l'inverno, anche se il clima della Sardegna è tale
da non far scendere quasi mai le temperature sotto lo zero
nelle zone costiere, dove l'acacia prospera abbondantemente.
Aloe
Pur
non essendo originaria della Sardegna, l'Aloe ha trovato
in quest'isola un'ambiente favorevolissimo per il suo sviluppo,
tanto che in non poche zone cresce ormai spontaneamente.
La particolarità delle infiorescenze primaverili
ne fa anche una delle più diffuse piante ornamentali,
oltre che una delle più utilizzate dall'industria
cosmetica e farmaceutica.
La foto è stata scattata nel villaggio di Pischina
Salida
Agave
Tra
le specie "importate" figura anche l'Agave, straordinaria
per bellezza ma anche per imponenza dell'infiorescenza,
la quale si sviluppa dal centro e cresce sino a divenire
anche 5 o 6 volte più alta della stessa pianta. Per
poter vedere un'agave in fiore si deve pazientare diversi
anni, e se è vero che comunque la bellezza ricompensa
la lunga attesa è altrettanto vero che il raggiungimento
del massimo splendore segna anche la fine della pianta,
come se per anni accumulasse energie da sprigionare in un
unico meraviglioso capolavoro.
A
raccogliere la sua eredità ci penseranno le altre
piccole agavi che sorgeranno tutt'intorno.
Fico
d'India
Il
Fico d'India o Opuntia è un'altra delle specie non
originarie della Sardegna e, tra tutte quelle "importate,
senza ombra di dubbio è una delle più diffuse
in assoluto, tanto da essere ormai utilizzata abbondantemente
come simbolo dell'isola in non pochi depliant turistici.
Molto
usata per creare "muri" naturali di confine tra
terreni, anche per la presenza di di numerosissimi spine,
è poco apprezzata per i frutti, nonostante la prelibatezza
della dolcissima polpa, poichè le sottilissime spine,
che ricoprono la scorza, al momento della raccolta tendono
facilmente a staccarsi ed a conficcarsi nella pelle. Per
evitare il problema è però sufficiente munirsi
di robusti guanti da cantiere e lavare con acqua abbondante
i frutti prima di sbucciarli.
Corbezzolo
Oltre
al mirto, già visto all'inizio di questo viaggio
naturalistico, il Corbezzolo è uno degli arbusti
spontanei più noti della Sardegna. Fiorisce ad inverno
iniziato è porta i suoi prelibati frutti a maturazione
tra gennaio e febbraio.
L'esterno
del frutto è ricoperto da una sorta di innocui aculei
che lo fanno somigliare molto a delle piccole mazze chiodate
di medioevale memoria, ma che in bocca si riducono a delle
semplici granulosità.
Rovo
spinoso
Il
Rovo Spinoso cresce spontaneo un po' ovunque, soprattutto
a ridosso dei muri a secco che utilizza come sostegno. E'
composto da una serie intricata di sottili rami ricoperti
di spine, alle cui propaggini in agosto giungono a maturazione
i frutti dal delicatissimo sapore: le more.
Ciò
che più impressiona di questa pianta è l'incredibile
velocità con la quale riesce a conquistarsi il proprio
spazio, anche a discapito di altre preesistenti, finendo
per formare enormi cespugli.
Palma
nana
Molto
diffusa nei terreni non troppo distanti dal mare, la Palma
Nana è una specie autoctona, testimonianza di ere
nelle quali il clima della Sardegna era ancor più
caldo. Se non la si lascia crescere spontaneamente e la
si pota regolarmente, la Palma Nana tende a svilupparsi
sino a raggiungere circa 1 metro di altezza (come riprodotto
nella foto), mentre quelle lasciate a se stesse formano
un ampio cespuglio decisamente più largo che alto.
Apprezzata
ad Alghero per il gusto della sua radice, oggi la Palma
Nana è una specie protetta come molti altri arbusti
tipici della Macchia Mediterranea.
Ginepro
Molto
diffuso nei pressi del mare, il Ginepro costituisce un esempio
di pianta in grado di trarre le proprie sostanze nutritive
anche dalla sabbia marina. Nel territorio di Alghero numerosi
arbusti di Ginepro sono cresciuti, in buona parte spontaneamente,
nel tratto di spiaggia che separa la periferia nord della
città dalla borgata di Fertilia (Maria Pia), costituendo
in alcuni casi parte del sottobosco della pineta formata
da pini mediterranei ma spesso finendo ben oltre il limite
del bosco, tanto da rimanere isolati nel mezzo della spiaggia.
Quando
ciò accade intorno ad essi tendenzialmente si forma
una sorta di trincea, scavata dal vento con l'aiuto del
movimento dei rami che giungono sino al suolo.
Ginestra
Il
giallo intenso della Ginestra è una delle caratteristiche
della primavera inoltrata sarda. In molte aree questo piccolo
arbusto è talmente diffuso da ricoprire ettari di
terreno che diventano un'indicibile spettacolo verso fine
maggio, quando i fiori oltre che riempire di colori anche
le aree più impervie.
I
sottili ma tenaci rami della Ginestra conferiscono alla
pianta un'incredibile resistenza, tanto da meritare le lodi
di Giacomo Leopardi, e la presenza di aculei incredibilmente
robusti la rendono quasi inattaccabile dagli animali di
taglia anche abbastanza piccola.
Camomilla
Nei
prati carichi del verde dell'erba spuntata con le piogge
invernali, ad inizio primavera capita spesso di incontrare
delle aree dove il bianco contrasta fortemente con l'ambiente
circostante. L'effetto è prodotto dalla Camomilla
in fiore, intensa nel profumo e meravigliosa nella sua semplice
geometria.
Margherite
Chi
immagina l'inverno come una stagione di riposo per la natura
ha evidentemente presente zone con climi molto rigidi. In
Sardegna si può invece assistere alla fioritura di
piante anche in pieno inverno.
Questa
piccola Margherita viola ne è l'esempio più
evidente: già a fine gennaio i punti più impervi
e i bordi delle strade extraurbane si ricoprono di intere
distese di questa singolare pianta, formata da piccole foglie
che rimangono rasenti il suolo e da un lungo e flessibile
stelo che ha all'estremità il fiore.
Margherite
gialle e Papaveri rossi
Da
aprile il rosso dei Papaveri ed il giallo delle Margherite
Selvatiche colorano non di rado incredibili distese di territorio,
soprattutto se non troppo distanti dalle coste. La foto
di lato è stata scattata in un terreno distante circa
300 metri dal mare, il cui effetto mitigatore ha anticipato
la fioritura.
Ortica
Spesso
involontario simbolo dell'incuria, l'Ortica è un
ospite costante di tutte le zone della Sardegna. Le piante
inquadrate sono cresciute nel sottobosco di una pineta a
ridosso del mare, al riparo dai forti raggi del sole per
buona parte della giornata e con un'umidità decisamente
superiore alle aree prive di protezioni arboree, è
riuscita a sviluppare le foglie ben tre volte più
delle consimili.
Aprezzatissima
nell'industria cosmetica (se ne estraggono i principi attivi
soprattutto per gli shampoo) l'Ortica debitamente pestata
in un mortaio -per eliminare i noti effetti sgradevoli del
contatto con la pelle- in Sardegna veniva utilizzata in
tempi non troppo remoti per lenire i bruciori di stomaco.
Peonia
Il
violetto della Peonia ravviva i colori della natura a primavera
inoltrata. Diffusa un po' ovunque nell'isola, è divenuta
il simbolo ufficiale della Sardegna che la utilizza come
parte integrante del proprio marchio nei depliant e nelle
pubblicità di carattere turistico.
La
pianta è un'erbacea che si sviluppa sino a raggiungere
un'altezza di circa 50 cm.; la si trova quasi sempre vicino
alle due piante più diffuse della macchia mediterranea:
il Lentisco ed il Cisto.
Pungitopo
Altra
pianta diffusa nel sottobosco sardo è il Pungitopo,
fiorisce a fine autunno e produce proprio sotto Natale le
sue caratteristiche bacche rosse, utilizzate per le decorazioni
delle feste di fine anno.
Il
Pungitopo cresce come un piccolo cespuglio composto da sottili
rami dalle nervature molto robuste, e da rametti trasformati
in foglie rigide e ovali che hanno nella loro estremità
una spina.
Rosmarino
Tra
le piante più note della macchia mediterranea, il
Rosmarino (lat. Ros Marinus: rugiada marina) è sicuramente
quella più apprezzata in vari settori, che vanno
dalla cucina alla cosmesi, ma anche come complemento ornamentale
dei giardini dove spesso va a formare vere e proprie siepi.
Il
Rosmarino è un' arbustacea sempreverde che fiorisce
a fine Primavera.
Flora
degli Arenili
Gli
arenili della costa algherese, come altri nel resto della
Sardegna, sono un pullulare di vita. Numerosissime specie
hanno trovato in questo ambiente che parrebbe ostile il
loro habitat ideale, come questa piccola pianta dai rametti
con le foglie disposte in forma elicoidale, proprio come
i gradini di una scala a chiocciola.
Giglio
di Mare
Tra
le altre specie presenti negli arenili Algheresi non poteva
mancare il Giglio di mare, comunissimo nel sottobosco delle
pinete.Il bianco candido del suo fiore contrasta fortemente
con l'azzurro del cielo e del mare nelle chiare giornate
d'estate, stagione nella quale questa splendida pianta offre
il massimo di se, spingendosi non di rado fin quasi in riva
al mare.
Pino
Marittimo e Silvestre
Nella
costa Algherese sono presenti due varietà di Pini:
il Pino Marittimo ed il Pino Silvestre. Spesso utilizzate
per creare veri e propri boschi che separano le strade litorali
dagli arenili a volte, come nel caso della pineta di Maria
Pia e di Baratz per arginare il movimento delle dune di
sabbia, altre volte per rimboschire colline e terreni soggetti
all'attività erosiva delle piogge, le pinete sono
comunque un tranquillo riparo per gli amanti dei pic-nic.
Macchia
Mediterranea
Oltre
alla tipica vegetazione da spiaggia, immediatamente a ridosso
del mare, nei terreni un po' impervi, si ritrovano le tipiche
specie della macchia mediterranea, spesso affiancate da
altre che sembrano gradire la compagnia delle ben più
diffuse Palme Nane
Euforbia
Ancora
vegetazione dei pressi del mare: sulle colline che degradano
verso la baia di Porto Conte o, più verso nord, verso
Cala Calcìna e Cala Dragunara, ad inizio estate e
nelle belle giornate autunnali e primaverili, si può
godere di uno spettacolo straordinario, con essenze tipicamente
mediterranee che diffondono il loro inconfondibile profumo
con il sottofondo del mare.