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02.06.2000
a cura di Luigi

 

CELLA DI PELTIER

 

 

CENNI STORICI: Le celle di peltier nascono ufficialmente nel 1834 ad opera del fisico francese Jean Charles Peltier. Il principio di funzionamento è semplice: facendo passare una tensione continua attraverso due conduttori di diverso materiale, da un lato viene assorbito calore (parte fredda), e dall’altra viene ceduto (parte calda).

           Una cella di peltier è composta da più cellette, dalle 30 cellette in su. In commercio si trovano prevalentemente celle del tipo isolato, con la parete superiore ed inferiore in ceramica, che è un materiale isolante.

 

 

 

 

 

 

 

 

Schema di una cella di Peltier, si notano le tante cellette, il materiale ceramico di rivestimento, il senso dell'alimentazione.

 

miniatura diagramma cella di peltier

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

clicca sull'immagine per accedere al diagramma della cella di Peltier

VANTAGGI: La cella di peltier è fondamentalmente una pompa di calore, è molto apprezzata soprattutto per il suo peso e le sue dimensioni ridotte, ma soprattutto perché è possibile variare il potere refrigerante al variare della tensione in ingresso.

SVANTAGGI: grande assorbimento di corrente, fino a 8 A per il modello da 52W, grande generazione di calore con conseguente necessità di un adeguato raffreddamento, possibile formazione di condensa sulla superficie fredda, dovuta alla differenza di temperatura tra la superficie fredda e l’umidità dell’ambiente circostante.

MODALITA’ D’USO: la grande versatilità delle peltier trova un impiego ideale sui processori attuali, soprattutto se overcloccati. Si trovano in commercio (con una certa difficoltà in realtà) celle con caratteristiche di potenza diverse, le più comuni sono da 52W e da 72W, le prime costano intorno alle 50-60 mila, le altre proporzionalmente di più. Riferendomi d’ora in avanti a quella da 52W, l’alimentazione ottimale  è di 15V con una richiesta di circa 8 A, e qui sorge il primo problema: viste le caratteristiche di tensione e corrente richiesti, bisognerebbe munirsi di un alimentatore dedicato, ma dal prezzo proibitivo e dalla scarsa reperibilità. Una valida alternativa è costituita dall’alimentatore standard dei pc, che però eroga solo 12V e 5-8 A. E’ ovvio che alimentando una peltier da 52W  a 12V contro i 15 nominali, non si avrà una resa pari a 52W ma bensì        . Questo è uno dei motivi per cui si usano 2 peltier per raffreddare le cpu attuali. Tornando all’alimentatore, è sconsigliabile utilizzare quello in uso dal computer, la soluzione migliore è quella di utilizzare un alimentatore (anche se di un pc) dedicato alla sola alimentazione della peltier, facendo però attenzione ai valori di targa riportati sull’alimentatore stesso, l’importante che a 12V sia in grado di erogare 6-7 A.

RAFFREDDAMENTO DELLA PELTIER:

Ecco il punto cruciale del raffreddamento delle peltier. È inutile raffreddare le celle con dissipatori standard (dissipatore + ventola), a meno che di non usare dissipatori di ottima qualità costruttiva, molto generosi con ventole di grosse dimensioni, questo non è sempre possibile visto il poco spazio presente all’interno dei case. Secondo il mio punto di vista il raffreddamento ideale è quello a liquido, il rendimento della peltier in questo caso è ottimale.

 

 

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