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· Area Socio·psicologica ·



Per ciò che attiene l'area sociopsicologica, le modalità di intervento prevedono:
  • Riunione organizzativa
    Fin dall'inizio delle attività del Centro è apparsa chiara all'équipe la necessità di strutturare un momento d'incontro settimanale tra tutti gli utenti e almeno due operatori. Già a partire dal primo mese di apertura è stato avviato una riunione organizzativa che costituisce, tuttora, un momento di importante raccordo e di dialogo tra gli utenti e la struttura. Esso offre l'opportunità di conoscere i nuovi arrivati, riflettere sull'esperienza in corso, confrontarsi sull'andamento delle attività e sui vissuti legati ad esse, esplicitare e condividere nuove idee e iniziative di tipo culturale e ricreativo. Quest'incontro ha offerto anche l'opportunità di poter discutere e gestire autonomamente tutta una serie di attività, di tipo ricreativo e culturale, da portare avanti all'interno del centro ma anche all'esterno.

  • Orientamento occupazionale e reinserimento lavorativo
    Strettamente inerente all'obiettivo generale di migliorare la qualità della vita degli utenti è l'attività di orientamento occupazionale che il Centro offre. Avere un lavoro vuol dire, anzitutto, garantirsi una certa continuità nel tenore di vita, nelle relazioni affettive e, più in generale, nella vita sociale. Il lavoro garantisce anche tutta una serie di funzioni latenti: chi lavora non solo acquista una legittimazione sociale ma, viene spinto ad una affermazione personale attraverso un consolidamento della personalità, stimolando il soggetto alla crescita, a migliorarsi. La possibilità di interagire, di produrre, di responsabilizzarsi (iniziando anche solo a rispettare gli orari di lavoro) stimola l'uscita dalla logica assistenziale. In questa prospettiva, sono stati presi dei contatti con associazioni e cooperative ma più in generale con agenzie che promuovono e organizzano corsi di formazione professionale e di avviamento al lavoro autonomo come l'Agenzia Regionale per l'Impiego, l'ADECCO, nonché con ditte e artigiani del territorio, con i quali è possibile avviare un rapporto di collaborazione che veda la possibilità di eventuali inserimenti lavorativi di soggetti afferenti al servizio. Al riguardo, la Ripartizione attività sociali Comune di Palermo - ha affidato al Centro Cultura della Vita la realizzazione del Progetto Borse Lavoro. Il suddetto progetto è finalizzato alla sperimentazione di percorsi di inserimento lavorativo di otto soggetti sieropositivi per una durata di dodici mesi, borse che verranno assegnate ad altrettanti utenti che frequentano il Centro.
    L'esperienza è finalizzata a fornire ai soggetti individuati, nuove conoscenze lavorative da cui potere intraprendere un "nuovo" cammino verso la rieducazione al lavoro. A tal proposito l'assunto di base è che soltanto una adeguata e consapevole programmazione dell'inserimento lavorativo può rendere possibile il successo dell'esperienza.
    Parlare di programmazione dell'inserimento lavorativo vuol dire che sin dall'inizio si è inteso:
    1. Favorire il processo di consapevolezza dell'utente a livello di contesto e di scelte;
    2. Gestire con equilibrio le tre componenti di sostegno, autonomia e controllo da parte della Commissione che assumendo il ruolo di Case manager, "accompagnerà" il borsista durante tutta l'esperienza;
    3. Lavorare sulla consapevolezza dei soggetti di essere inseriti all'interno di un'ottica processuale.
    Questo, affinché portare a compimento con successo l'inserimento lavorativo, non significhi esclusivamente conseguire l'assunzione ma, che la persona si riavvicini alla società, che realizzi una certa continuità nell'impegno lavorativo, che acquisisca un comportamento da lavoratore, che acquisisca, sviluppi e consolidi competenze.
    Come da progetto, per la realizzazione e la cura delle suddette borse-lavoro è stata nominata un'apposita Commissione costituita da un rappresentante dell'Assessorato alla Persona, alla Famiglia, alla Comunità e alle Attività Sociali del Comune di Palermo, un rappresentate della A.S.L. 6 di Palermo (territorialmente competente) ed un rappresentante del Centro di Cultura della Vita - Casa dei Giovani.
  • Sostegno psicologico individuale
    La presa in carico di un utente prevede la strutturazione di un progetto terapeutico individualizzato che, spesso, prevede tra gli altri un percorso psicologico individuale relativo a tutto ciò che attiene la relazione con la malattia, da una maggiore consapevolezza del proprio stato di salute, ad una migliore convivenza con essa.

  • Gruppo di sostegno
    Il gruppo di sostegno è stato progettato e proposto agli utenti con l'obiettivo di creare uno spazio settimanale di incontro per confrontarsi sulla malattia, la gestione pratica dei farmaci e il rapporto psicologico con essi, la condivisione cognitiva ed emotiva dell'esperienza di malattia, attraverso il rispecchiamento e l'attivazione di risonanze e risorse individuali. Questo primo spazio gruppale voleva assumere l'ulteriore funzione di "contenitore" fertile da cui sarebbero potute emergere, alla consapevolezza dei singoli partecipanti, bisogni e domande di natura più specificamente terapeutica, sia di tipo gruppale che individuale. Attualmente, si registra una difficoltà, da parte degli utenti, a confrontarsi con un registro di comunicazione più profondo ed intimo.


  • Training autogeno
    Su esplicita richiesta di un numero congruo di utenti 8 (otto) e vista la specifica formazione di una delle psicologhe, è stato avviato al centro un gruppo di Training Autogeno. Tale gruppo, avviato nel marzo del c.a., utilizza come metodologia elettiva quella definita dal Training Autogeno di Schultz consistente nell'apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva che hanno lo scopo di portare progressivamente al realizzarsi di spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell'attività cardiaca e polmonare, dell'equilibrio neurovegetativo. Tale tecnica di rilassamento è finalizzata al recupero energetico, all'eliminazione di ansia e stress, al miglioramento delle capacità di gestire le emozioni. Allo scopo di avviare relazioni con l'esterno e di rendere il Centro il più possibile noto e visibile, non soltanto agli addetti ai lavori ma a tutto il territorio, si è pensato di coinvolgere nel progetto alcune librerie, case editrici. Si è avuta, così, l'occasione di presentare il servizio offerto ad ambienti e contesti non altrimenti raggiungibili.