Il primo oggetto di tale devozione rimane il dipinto titolato Madonna Addolorata, del secolo XVII e autore ignoto. Questo dipinto fu il primo ad essere collocato all'interno dell'originaria cappella. La frazione Forcella si trova all'incirca a metà strada tra l'abitato di Pradalunga e le antiche cave di pietre coti: è quindi plausibile che la chiesola venne qui eretta, affinchè costituisse una tappa obbligata per i lavoratori delle cave che riconoscevano nella Madonna della Neve una figura sacra. Il legame della popolazione con questo luogo di culto andò rafforzandosi in seguito al conforto che ne trasse durante la terribile peste del 1630. Collocata sul fianco del monte Misma, le vie di collegamento sono state da sempre delle semplici mulattiere, prima dell'avvento della via carrozzabile avvenuto solo alla fine del 1962. Due quelle più antiche: la prima passava per la località detta Ca' dei Torni; la seconda da Ca'del Berghem.Quest'ultima, percorrendo la dorsale alle spalle del paese, poco prima del Santuario, si ricongiungeva con la prima. |
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Tra le note religiose che hanno conferito al Santuario un'attenzione tale da portare a fenomeni di passionale devozione, quali il pellegrinaggio, non si può fare a meno di menzionare gli ex-voto di cui il Santuario è riccamente decorato: ve ne sono ben cinquanta; alcuni di autori ignoti, molti di pittori sconosciuti ed altri di esecutori meglio apprezzati. Il dipinto qui a lato venne realizzato da Emilio Nembrini nel 1935. Si tratta di un olio su tela titolato Incidente in cave di pietre coti. Oltre al Nembrini, nato a Pradalunga nel 1912 e vivente attualmente a Bergamo ove ancora lavora, merita di essere ricordato un altro pittore di tutto rispetto: Angelo Ceroni, autore di vari ex-voto della Chiesa della Forcella, nato ad Albino nel 1816 dove morì nel1887. |