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PROGETTO  BIBLIOTECA

Anno scolastico 2002/2003

TORNA AI PROGETTI

I NOSTRI PICCOLI LETTORI …RACCONTANO LA LORO BIBLIOTECA

Lettera aperta ad un piccolo lettore

Caro bambino,

ti offro un libro: da guardare e da leggere in libertà, quando vuoi e dove vuoi.

Un libro per scoprire il mondo, per ridere e divertirti, per impaurirti ed emozionarti.

Un libro: per conoscere il passato e il presente, la natura e gli animali, il cielo e il mare.

Un libro per poterne parlare con gli amici e con i compagni, per prenderlo in prestito in biblioteca.

Un libro: per sognare ad occhi aperti per vivere avventure straordinarie, conoscere personaggi affascinanti.

Un libro per viaggiare fra i mostri e vampiri, streghe e fantasmi, per conoscere Alice e Pinocchio, peter Pan e Mogli, per salire sulla nave di Sandokan ,per sbirciare Sherlock Holmes mentre indaga.

Un libro per dar del tu a Dylan Dog e correre i un prato assieme alla pimpa, per far le frittelle insieme a Pippi Calzelunghe e per usare l’incredibile anello di Lavinia.

CHE COSA VUOI DI PIU’?

 Un topo  di biblioteca 

 

PREMESSA

L’ambizioso progetto di educare al piacere della lettura nasce dal desiderio di rivalutare una dimensione a lungo trascurata del leggere: il piacere, il gusto che il lettore può trovare dal libro.

Ed educare alla lettura non è la stessa cosa che insegnare a leggere. Noi insegnanti sappiamo bene che talvolta insegnare a leggere comporta una irreparabile rinuncia alla lettura.

Certamente la scuola ha, in questo campo, una grande responsabilità, essa no può avere come unico obiettivo l’acquisizione di una lettura strumentale, in funzione delle necessità pratiche, ma deve mirare ad una lettura che arricchisca la fantasia, che dia autonomia, “ capacità di progettare, di penetrare la realtà delle cose per trasformarle se necessario, di agire tenendo presenti le esigenze proprie e altrui”. (Ermanno detti “ Il piacere di leggere” La Nuova Italia - Firenze 1989 pag.3)

Il compito non è dei più semplici perché a fronte di numerose metodologie che mirano all’acquisizione della strumentalità della lettura, una tradizione che insegni ad insegnare il “ piacere di leggere” manca quasi del tutto.

Soltanto di recente, infatti, autori come Bianca Pitzorno, Ermanno Detti, Lucia Tumiati hanno Affermato che, per il raggiungimento di tale obiettivo, è importante che , gradatamente, vengano lette in classe pagine di libro senza chiederne poi di conto con questionari, schede, riassunti, avendo come unico scopo quello di produrre e condividere il puro piacere della lettura: una lettura regalo, una lettira gratis, direbbe Pennac.

Non a caso i programmi sottolineano come sia fondamentale la lettura vicariale per stimolare e affinare un’abitudine: dal piacere dell’ascolto al piacere di leggere, al piacere della “ visibilità virtuale della parola”.

“ Leggere per il bambino dovrebbe divenatare una di quelle attività sospette o segrete o proibite quali sono nella scuola, ad esempio le figurine, i fumetti, i vari mostriciattoli nascosti nella cartella; Dovrebbe alimentare il loro immaginario, dovrebbe far loro dire rivolgendosi all’adulto: “ Mi piaci quando leggi, come muovi le mani, come trasformi la voce, come mi guardi negli occhi. Da grande anch’io voglio diventare come te! (Angelo Petrosino “ Voglio diventare un lettore come te “ in “ Leggendo – Leggendo “ pag.12)

Se saremo capaci di condurre il bambino a provare il gusto della lettura “ come immersione in un universo magico”, acreno creato un lettore che leggerà certamente per informarsi, conoscere, documentarsi, ma in primo luogo per riprodurre quel magico piacere.

Da tutte queste considerazioni che ben sonoesposte nella Circolare Ministeriale n.5 del Marzo 1995, nasce il nostro proposito di portare avanti il progetto Biblioteca anche per questo anno scolastico 2001/2002. 

 

OBIETTIVI E STRATEGIE

 L’obiettivo non è mostrare

Che un racconto scritto è

Meglio di un film ,un

Telefilm, una telenovela.

L’obiettivo è mostrare

Che un testo è una cosa

Viva: lo tocchi con lo

Sguardo e si anima;

attiva situazioni, persone,

gesti, esperienze,

emozioni.

A un testo che funziona

Insomma, si può guardare

Come a una mappa

Dell’esistenza.

(D. Starnone)

  •  Sviluppare l’attitudine alla lettura per il puro piacere di leggere.
  • Acquisire la capacità di rielaborare la lettura rivivendo, con la fantasia, personaggi, luoghi, situazioni in una “ visibilità virtuale della parola “.
  • Interiorizzare immagini, espressioni, lessico appresi dai libri riutilizzandoli in modo pertinente, personale e originale.

 

 L’insegnante gioca un ruolo fondamentale nel processo di avvio alla lettura e deve operare da mediatore, pertanto deve mettere un atto tutte le strategie che facilitino il rapporto dei bambini con i libri e creino l’abitudine alla lettura:

  • Assumere un atteggiamento amichevole di dà indicazioni, aiuta a scegliere senza prevalere o condizionare,
  • Scegliere testi adeguati alla sfera di interessi della fascia di età 6 – 11 ,
  • Creare curiosità ed interesse intorno ad un libro presentandolo, leggendone alcune pagine e poi lasciandolo sullo scaffale a disposizione di chi volesse continuare da solo la lettura;
  • Facilitare lo scambio di opinioni tra bambini che hanno lo stesso libro e valorizzare i pareri diversi,
  • Assumere un atteggiamento vigile per capire come ogni bambino vive il rapporto con la lettura, senza diventare un controllore che giudica o penalizza,
  • Creare un ambiente di lettura piacevole con sottofondo musicale e disposizione idonea di poltrone e tavoli rispetto alla luce,
  • Favorire e rispettare gli atteggiamenti individuali di lettura.

 

 

LEGGERE DOVE

 La sala lettura attivata, piacevole nell’ambientazione, nei colori, nella disposizione di locandine pubblicitarie di libri reperite nelle librerie o costruite dagli stessi utenti con spontanee e vivaci recensioni, già nella pregressa esperienza è risultata un efficace luogo di animazione, di ritrovo e quindi di socializzazione.

In questo anno ci si propone di rendere tale ambiente ancora più gradevole e accattivante con l’allestimento di un angolo-laboratorio dove realizzare liberamente disegni, recensioni, piccole animazioni, “libri”, giornalini dai quali poi si possono trarre i lavori più significativi per la pubblicazione di un “ BOLLETTINO DEL  LETTORE”  di S.Andrea.

Per contribuire a creare l’atmosfera ancora più magica si prevede di attivare un sottofondo musicale con la diffusione “ soft” di musica classica selezionata per ritmi e autori.

  

 

ATTIVITA’

  • Lettura vicariale
  • Lettura individuale
  • Discussioni e confronti liberi tra i piccoli lettori sui libri letti
  • Produzioni di recensioni
  • Top ten dei libri più letti a S.Andrea
  • Produzione di un “ bollettino del lettore” che contenga la rassegna di tutte le attività svolte in biblioteca
  • Cineforum: confronto testo scritto e versione filmica nonché discussione sui temi trattati nei films.

 

 

ATTIVITA’  COLLATERALI

  • Visite guidate a librerie, biblioteche, case editrici.
  •  Incontro con l’autore dopo averlo conosciuto attraverso i suoi libri ( es. Angela Nanetti, Anna Maria Vitta ecc…)
  • Mostra del libro a scuola.
  • Interventi di esperti.

 

 

TEMPI DI ATTUAZIONE

 La biblioteca sarà aperta all’utenza il lunedì e il mercoledì dalle ore 16.00 alle 18.00 da novembre a maggio  dell’anno scolastico 2001-2002 e vedrà impegnate un gruppo di sei insegnati che ruoterà assicurando la presenza di due insegnanti alla volta.

 

 

I NOSTRI PICCOLI LETTORI

…RACCONTANO LA LORO BIBLIOTECA

 

 

 

ECCEZIONALE GIORNATA NELLA BIBLIOTECA DI S.ANDREA

 

Un giorno davvero eccezionale…..nella nostra scuola è venuta una scrittrice famosa in Italia e in Europa: Angela Nanetti.

Questo evento è stato da tutti noi molto atteso. Ci siamo preparati a quest’incontro con molta cura leggendo molti dei suoi libri per essere pronti a farle le domande giuste per conoscerla meglio.

L’abbiamo ricevuta  in Biblioteca che è l’ambiente più accogliente della nostra scuola.

E’ stat una grossa emozione vedere una scrittrice “ in carne e ossa”. Ella ha una figura esile, capelli biondi e ricciolini gli occhi celesti e brillanti di chi ha la testolina piena di idee.

Le abbiamo “sparato” subito delle domande tutte diverse e lei ci ha risposto con un linguaggio molto curato e chiaro.

Dopo aver soddisfatto tutte le nostre curiosità, con pazienza ha rilasciato autografi a tutti noi.

Purtroppo però l’ora e mezza è passata in fretta e con rammarico ci siamo salutati.

 

I piccoli topi di biblioteca

Mattia, Francesco, Desiree

 

 

 

Intervista alla scrittrice Angela Nanetti

 

- Quando hai cominciato a scrivere?

 

Ho cominciato nel 1984 con “ Le memorie di Adalberto”, libro che ebbe difficoltà a trovare un editore, poi casualmente ho avuto contatti con la “Einaudi” ed è iniziato un rapporto che dura tuttora.

 

- Perché hai scelto di scrivere per i bambini e non per gli adulti?

 Le mie produzioni sono rivolte a lettori che vanno dalla prima infanzia all’adolescenza.I casi della vita, a volte anche dolorosi, mi hanno portato ad avere attenzione per questa fascia di età.

 

- Come si arriva a costruire un libro? Usi anche tu una mappa concettuale? 

Ci sono tanti modi, non esiste un solo percorso. Certamente una traccia occorre averla altrimenti ci si perde; questo è vero più per voi che per me perché quando c’è il mestiere ci si perde di meno. Nella mia esperienza parto sempre da una mappa però capita che nella narrazione quella traccia muta. Quando si scrive, la stessa scrittura produce delle idee, dei personaggi, dei luoghi e quindi si prendono altri percorsi; la griglia iniziale pertanto si arricchisce di altre cose.

Faccio un esempio: voglio raccontare la storia di un’amicizia tra un bambino e una bambina che si interrompe per una grossa incomprensione. Questa è la storia breve. Da essa devo ricavare un racconto di pagine e pagine. Devo trovare un “ incipit”, l’attacco del racconto. Se l’inizio è buono il lettore ne viene già attratto, se invece è modesto, il lettore procede nella lettura in maniera stanca; anche se questo non è sempre vero.

A volte dei romanzi iniziano in maniera faticosa, ma crescono in seguito; e ci sono altri romanzi che partono benissimo, ma poi si perdono e non hanno sostanza.

Capite bene che l’ideale è che inizio e conclusione siano brillanti; ed ecco il lavoro di limatura dello scrittore che richiede tempo.

 

_ Quando tempo al giorno dedichi alla scrittura di un libro?

Vorrei dedicare tutti igiorni tutto il mio tempo, ma non sempre mi è possibile; Per esempio in questo periodo io vado molto fuori per incontri e conferenze nelle scuole e nelle biblioteche e se giro per alberghi non mi è possibile. Quando sono a casa, invece, cerco di essere sistematica per non interrompere il flusso narrativo.

 

_ Da piccola ti piaceva leggere?

Si, molto; ero una lettrice appassionata anche se non avevo la fortuna di avere le letture che voi oggi avete. Leggevo gli stessi libri che leggeva mia madre perché gli scrittori e ancor di più gli editori non avevano la stessa attenzione che hanno adesso per ilmondo dell’infanzia. Voi addirittura avete il problema di orientarvi nel vasto panorama della letteratura infantile.

 

_ Quanti libri hai scritto?

Pubblicati fino adesso 13. giorni fa ho mandato al mio editore un libro per una collana dedicata ai più piccoli intitolato “ Felipe  e la luna dispettosa”.

 

_ Quale tuo libro ha avuto più successo?

I libri che hanno avuto più successo sono stati “ Le memorie di Adalberto”, “ Veronica” e “ Mio nonno era un ciliegio”. Adesso anche “ Angeli” ne sta avendo.

 

_ Qual è il tuo libro o personaggio preferito?

Sono molto legata alle figure dei nonni di campagna di Tonino, il protagonista di “ Mio nonno era un ciliegio”, perché sono molto vicini a due figure di nonni adottivi che ho avuto.

 

_ Qual è il tuo scrittore preferito?

Tra gli scrittori italiani quello che considero un po’ il maestro per quanto riguarda lo stile e la lingua è Italo Calvino di cui apprezzo la leggerezza. Prima di morire Calvino è stato inviato in America in alcune  Università ed egli preparò delle lezioni scritte che poi furono raccolte nel libro “ Lezioni americane”.

In una di queste lezioni egli parlò di “ leggerezza” e disse che in un racconto bisogna togliere piuttosto che aggiungere: lo sforzo di allungare un racconto non deve mai essere quello di aggiungere dieci parole là dove ve ne vuole una sola e giusta che è così carica di significato che ne vale tutte le altre.

 

_ In quale luogo scrivi?

Il luogo è importante: io scrivo preferibilmente nel mio studio al computer, ma se sono in giro e mi viene un’idea, non la perdo, cerco subito di registrarla in un quadernino. Tutte le idee vanno fermate per poi riprenderle al momento opportuno.

 

_ Nei libri che hai scritto c’è qualche episodio reale o è tutta fantasia?

C’è sempre l’autore nelle cose che scrive: nel libro “ La banda dei chiodi” vi è un po’ della mia esperienza di scuola, la paura delle interrogazioni….A volte ricorre solo un paesaggio reale, un ricordo…

 

_ Com’è la vita di una scrittrice famosa?

E’ una vita assolutamente normale; certo a differenza di altre attività lo scrittore sta diventando un personaggio. Vi sono certi scrittori che amano apparire, altri di cui non si conosce neppure il viso. Io ritengo che lo scrittore è nel libro; è il libro che deve andare avanti, non lo scrittore.

 

 

                                               Intervista a cura dei topini di biblioteca

        Iacopo, Desy, Chiara, Serena, Cassy, Mattia, Ilaria,

 Gianluca, Luca,Camilla, Giorgia, Lorenza,

Hortenca, Roberta, Giacomo, Davide

 

  

La redazione consiglia di leggere

 

 Ecco a voi la “ Top ten” dei libri più letti nella nostra Biblioteca. Seguono poi le nostre recensioni indirizzate a quei lettori un po’ indecisi che avessero bisogno di consigli.

 

1.       Mio nonno era un ciliegio            A.Nanetti     Einaudi Ragazzi

2.      Il mago di Oz                                 M.Baum         Raffaello

3.      Il fantasma senza testa                R.L.Stine       Mondadori

4.      L’astrobolla                                    L.Quaresima  Raffaello

5.      Il pupazzo parlante                       R.L.Stine       Mondadori

6.      Veronica                                         A.Nanetti      Einaudi Ragazzi

7.      Streghetta mia                               B.Pitzorno      Einaudi Ragazzi

8.      Cara Susi Caro Paul                      C.Nostlinger   Piemme

9.      Magico inganno                             R.L.Stine        Mondadori

10.   Le zucche della vendetta              R.L.stine        Mondatori

 

 

  

Recensioni:

 

VERONICA     

A.NANETTI         MONDADORI

 

Questo libro racconta storie di tutti i giorni e poiché parla molto di animali lo considero  molto interessante e bello.

                                                                                         GIULIA

 

LA STORIA PASTICCIA DELLA GATTA MALESTRA  

A.NANETTI    MONDADORI

 

Mi è piaciuto particolarmente perché io adoro leggere soprattutto filastrocche e poesie.

 LISA

 

La gattina Malestra è molto maldestra. Malestra, sei carina, ma sempre sbadatina.

FEDERICA

 

A me Malestra piace anche se è sfortunata, perché assomiglia a mia zia Lorenzina.

                                                                                       LUDOVICA

 

Cara Malestra, sei proprio simpatica, ma alcune volte sbadata! Quando lavori pensa a ciò che hai  in mente altrimenti non concludi niente!

                                                                                      DANIELE

 

 

MIO NONNO ERA UN CILIEGIO             

A.NANETTI           MONDADORI

 

Mi è piaciuto tantissimo leggere questo libro e lo vorrei consigliare a tutta la mia classe perché è pieno di frasi poetiche e di metafore bellissime. Qualche volta vi è un pezzettino triste, per esempio quando nonna Teodolinda muore.

                                                                                            LORENZA

 

Questo libro narra la storia di Tonino e di suo nonno Ottaviano; insieme ne combinano di tutti i colori. Ve lo consiglio perché è molto realistico, tenero e affettuoso.

                                                                                               GIACOMO

 

 

CAPITAN  MUTANDA       

 S.FRASCA             PIEMME

 

Vi consiglio di leggerlo perché è un libro divertente e pieno di avventure. Parla di un preside molto severo e di due bambini che lo puniscono in modo bizzarro.

                                                                             SERENA

 

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