significato culturale del Mobile |
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Significato Culturale del Mobile Valore Sociologico
Approfondimenti Carta 1987 del Restauro degli oggetti d'Arte e di Cultura Il Documento sul Restauro del Mobile Antico
Sommario della Sezione: |
Valore sociologico del Mobile “Ogni
oggetto d’arte è un punto di convergenza ove incontriamo la
testimonianza di un numero più o meno grande, che può però arrivare
ad essere considerevole, di punti di vista sull’uomo e sul mondo.” Pierre
Francastel, Studi di sociologia dell’arte
Il mobile, come prodotto dell'attività umana, è come un anello in più della catena delle manifestazioni culturali che riflettono i diversi stili di vita dell'uomo nel corso del tempo.Il suo studio risulta essere di grande utilità per conoscere la sensibilità particolare di una determinata società, in quanto la sua forma e la sua tipologia riflettono aspetti sociali della più diversa natura, che vanno dalle correnti di pensiero, passando per le condizioni di vita, i gusti, gli usi e costumi, i tipi di habitat, la moda, fino alla personalità stessa degli uomini di governo.Vediamo alcuni significativi esempi di epoche diverse. Nel Settecento, com'è noto, la donna accede a un progressivo protagonismo all'interno della società francese (ricordiamo Madame de Pompadour e l'influenza determinante esercitata dalla sua forte personalità). Ebbene, durante il regno di Luigi XV, notiamo come non solo la moda delle sottane ampie dia luogo a un allargamento dei sedili e al rientrare dei braccioli delle poltrone rispetto all'asse della gamba per far posto al nuovo abito femminile, ma anche come, in accordo con la maggior libertà nei costumi e nelle abitudini sociali - che tra l'altro porta la donna ad adottare nell'intimità posture più rilassate -, si produca il successo della chaise-longue in tutte le sue varianti: non è casuale che questa tipologia (creata durante il regno precedente, ma che si diffonde solo adesso) permetta di distendere le gambe e offrire una maliziosa, incipiente visione della caviglia….A un altro ordine di questioni ci rimanda l'apparizione della tipologia dello stipo del Rinascimento italiano, in piena esplosione dell'antropocentrismo filosofico. Mobili destinati a contenere oggetti da collezione: quale simbolo migliore di questo nuovo atteggiamento, che rivendica la dignità dell'uomo e non solo delle sue produzioni, ma anche di quelle di una natura messa al suo servizio, oggetto di amore e studio sistematico?L'Ottocento offre a sua volta esempi interessanti. L'estrema semplicità decorativa e lo spirito pratico dei mobili degli Shakers in Nordamerica esprimono in modo evidente le ascetiche idee religiose, sociali ed estetiche della setta che li costruiva (riferendosi a loro, si arrivò a parlare di una "religione del legno"). E se vogliamo cogliere lo spirito della borghesia centro-europea tra il 1815 e il 1848, cosa abbiamo di meglio del contemplare un mobile Biedermeier, la cui sobria eleganza esprime le esigenze di praticità e comodità dei suoi destinatari, amanti di una vita domestica e discreta?Alludevamo prima alla possibilità di vedere riflessa nel mobile la personalità di un uomo di governo: questo è ciò che accade durante, il regno di Luigi XV, che dà nome a uno stile caratterizzato dall'opulenta monumentalità e ricchezza dei materiali direttamente collegato all'assolutismo monarchico, il potere universale a cui aspirava questo re ed era monarchico, il potere universale a cui aspirava questo re ed era improntata la rigida e formale etichetta della sua corte. |
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Ultimo Aggiornamento: 01/12/05.