Il Restauro del Mobile Antico

significato culturale del Mobile

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Simone Beneforti

 

 

Significato Culturale del Mobile

Valore Culturale

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Valore Sociologico

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Approfondimenti

Principi di Restauro

Carta 1987 del Restauro degli oggetti d'Arte e di Cultura

Il Documento sul Restauro del Mobile Antico

Coscienza del Restauro

 

Significato culturale del Mobile

Sommario della Sezione:

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Ricettario

Glossario

Valore artistico del Mobile

"Artigianato è tutta la sapienza dell'uomo applicata alle opere che crea manualmente." 

Isao Hosoe

Il riconoscimento del valore artistico del mobile antico implica una rivalorizzazione dell'artigianato, ossia di quegli oggetti che , come dice Ezio Mancini, "supponevano la materializzazione dell'attenzione e dell'energia di un individuo", in cui "non emergeva soltanto il substrato naturale dei materiali di cui erano fatti, ma anche l'apporto soggettivo,la mano, la fatica e il cuore dell'artigiano che li aveva prodotti". Come suggerisce Giulio Carlo Argan, le tecniche del fare artigianale, spesso in relazione con quelle dell'arte, in certi momenti hanno prodotto valori d'arte assoluti. E Fulvio Carmagnola ci ricorda, per esempio, come nel primo Rinascimento italiano non esisteva separazione tra artigianato e arte, come la "teche febbrile" degli "artigiani superiori" costituiva il punto d'incontro fra la tradizione umanistica e quella scientifica. In questo senso va detto che durante il Rinascimento italiano la sperimentazione scientifica nel campo della prospettiva pittorica avvenne simultaneamente nella tarsia lignea (spesso applicata al mobile) e nella pittura . I risultati della tarsia lignea vanno chiaramente oltre un mero senso decorativo. La riuscita è infatti tale da andare al di là della bidimensionalità dei pannelli.In tutte le epoche sono esistiti mobili di grande valore artistico, a volte opera di autori anonimi ma spesso realizzati da grandi artisti di fama nel campo dell'ebanisteria o anche in altri settori dell'arte, come pittori, architetti o scultori. Ricordiamo, a tale proposito, che nella realizzazione di alcuni tra i più bei cassoni italiani del Quattrocento e del Cinquecento intervennero pittori di grande prestigio come il Pollaiolo, Filippo Lippi , Botticelli, Paolo Uccello o lo stesso Leonardo e scultori e architetti della statura del Buontalenti. Nomi a cui possiamo aggiungere quelli di molti altri artisti che, a livello di progetto o di esecuzione pratica, hanno dato il loro apporto nella realizzazione di mobili come il Bernini, Robert Adam, Baccio D'Agnolo, Benedetto da Maiano, Giuliano da Sangallo, Antonio Barile, Pedro Ribera, Ventura Rodrìguez, Juan de Villanueva, David, Rubens, Sabatini….la lista potrebbe essere infinita.

Tuttavia è importante precisare che non dobbiamo giudicare il valore artistico del mobile basandoci esclusivamente sulla categoria del suo arteficie, poiché si tratta, in un certo senso, di un valore autonomo. Come afferma Alexanre Cirici, seguendo uno dei concetti di base di Gillo Dorfles e in sintonia con l'affermazione di McLuhan "il mezzo è il messaggio", "l'incarnazione necessaria al mezzo artistico non nasce solo dalla mente dell'artista ma anche, in gran parte, dalla tecnologia stessa, dai mezzi impiegati".Alcune volte l'intenzionalità artistica di certi mobili fa sì che la sua funzione d'uso non esista o per lo meno che resti in secondo piano, rifuggendo così dalla schiavitù della funzionalità. In questo senso nel ricordare che da sempre si sono creati mobili inutili come, ad esempio, alcuni tavolini di Martin Carlin che, "cosparsi di bronzi ispidi come daghe e di placche di porcellana fragili come vetri, erano scrivanie destinate a fanciulle che non scrivevano mai". Un precursore di Dalì, quindi, secondo cui "una sedia può servire per sedersi, però a una sola condizione: che ci si sieda male".Sono molti i casi in cui le tecniche decorative applicate tradizionalmente al mobile raggiungono una qualità così eccezionale da trasformare il mobile in un mero supporto, in un pretesto per tale virtuosismo tecnico. E' questo il caso (nell'enorme varietà di esempi che possiamo citare) dei mobili scultorei di Andrea Brustolon, dei cassoni dagli intagli preziosi della fine del Cinquecento romano e dei sedili rococò veneziani con lo schienale così finemente intagliato e traforato che, come dice Casto Castellanos, "perdono la loro funzione di appoggio per la schiena", o quello degli squisiti manufatti di ebanisteria di J. Henri Riesener, alcuni dei quali Pierre Verlet ha definito "immateriali". Oggetti in cui, in definitiva, la funzione estetica riesce a superare la funzione d'uso. Una funzione che, senza dubbio, non va disprezzata, considerato che in molti mobili arriva ad essere fondamentale, senza per questo sottrarre loro valore artistico. Per concludere, occorre segnalare che la valutazione artistica del mobile antico implica il superamento di certe idee preconcette basate sulla scarsa conoscenza della storia dell'arte e del mobile, come quella che l'arredamento e i mobili siano in ritardo rispetto alle altre arti. Generalmente, le caratteristiche che definiscono un determinato stile si manifestano, senza gerarchie, in tutta la produzione artistica del momento, che si tratti di pittura, scultura, architettura, oreficeria, porcellana e ceramica, vetri, mobili ecc. Questo non ha impedito al mobile, in alcune occasioni(com'è successo con tutte le categorie artistiche), di essere guida o fonte d'ispirazione per le altre arti.È questo il caso dei mobili eseguiti da Jacob Desmalter (1770-1841) su incarico di David affinché egli potesse rappresentarli nei suoi quadri. Così come, in determinate epoche, un certo tipo di arredi hanno espresso in modo più convincente di altri oggetti artistici uno stile particolare. Potremmo citare l' esempio dei mobili Impero, che manifestarono in modo più evidente l'architettura, della scultura o della pittura gli ideali di grandezza di Napoleone Bonaparte, in cui possiamo vedere un altro precursore - non meno geniale, né meno paranoico - di Dalì quando afferma:"una sedia deve servire per far sorgere lo spettro orgoglioso, ornamentale, intimidatorio e quantificato di un'epoca: lo spettro supremo dello stile…".


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 Ultimo Aggiornamento: 13/09/02.