1110  29 Agosto  - Primo documento scritto sulla località della Rocca. Si tratta di una "cronaca" conservata presso l'Archivio di Stato a Firenze e parla di come si svolgeva la vita nel Castello, facente parte del feudo degli Aldobrandeschi..
1239 La Rocca perde la sua indipendenza sottomettendosi alla Repubblica di Siena. Ruggerotto di Guasco, Signore della Rocca, giura obbedienza a Parenzio, proconsole di Roma e Podestà di Siena.
1271  9 Gennaio - I Tederighi, figli di Federigo Visconte di Rocca Norsina, situata nel territorio di Roselle, Signori della Rocca, entrano in lite con il Comune di Massa Marittima. Con la mediazione di Siena, viene concordato un patto di amicizia fra i Pannocchieschi, Visconti di Valdorcia, Fredi e Gerio di Rocca Tederighi da una parte e Roldo, Ghinozzo, Longarello e Forese, figli di Peppone di Sassoforte dall'altra. Ma dopo la sconfitta dei soldati di Siena alla Pieve del Toppo, sicari di Sassoforte uccidono in una imboscata Fredi della Rocca ed è di nuovo guerra. Il conflitto distrugge buona parte del paese.
1292   I signori della Rocca chiedono aiuto a Siena. La Repubblica di Siena rifiuta, non volendo rompere i patti di pace stipulati con Sassoforte.
1295  Binda, figlia del fu Mino di Bindoccino, va in sposa a Bartolommeo di Nuccio del fu Aldobrandino Saracini, Signore di Siena: Palazzi, terre, pascoli, signoria e vassalli passano alla sovranità di Siena. 14 Agosto - Per festeggiare l'unione di Binda e Bartolommeo, nonché la sovranità  di Siena, viene istituita la "GIOSTRA DEI SESTRIERI CON PALIO".
1368   Per i servizi da loro prestati, La Repubblica di Siena dona la Rocca ai Salimbeni.
1374   27 Ottobre - Una sentenza dei Priori delle arti e gonfalonieri di Firenze revoca la donazione. I Salimbeni si oppongono con le armi, ma sono costretti alla fuga e così la Rocca torna sotto il  dominio della repubblica senese.
1489   Anno di costruzione della "Pieve di S.Martino".
1557  Rocca Tederighi, (come territorio della Repubblica di Siena stremata da lotte interne e dalla guerra con Firenze) viene annessa al Granducato di Toscana.
1616  29 Ottobre - Il Granduca Cosimo II conferisce il feudo con titolo di marchesato a Giovanni Francesco di Cristofano Malaspina dei marchesi di Mulazzo.
1644  20 Novembre - Sotto il Granduca Ferdinando II, alla morte del padre il feudo passa a Corrado Malaspina il quale, non avendo figli, designa come successore un certo "Obizzo".
1676  Censimento compresi borghi: abitanti 473, famiglie 133, poderi aperti 8, poderi chiusi 12. La Corte di Rocca Tederighi si divide in sei parti così indicate: Bandita di Pagiano, Ruspolo dei Castagneti di Pagiano, Bandita della Rimbolla, Pascolo universale.
1692  28 Novembre - Giovanni Cristofano viene investito dei beni feudali e governa fino al 1705.
1770  Cesare Malaspina trasferisce il feudo nelle mani del marchese Gian Domenico Cambiaso di Genova.
1783  Con riforma amministrativa del Granducato, il "Comune autonomo" di Rocca Tederighi diviene una frazione del Comune di Roccastrada.

1789  Il Granduca Leopoldo impone ai Feudatari il pagamento di una provvigione annua di lire 1000 ai propri vicari, il Marchese Cambiaso, Signore della Rocca, dichiara di rinunziare al diritto feudale dell'elezione del Vicario, con beneficio del popolo. 1 Ottobre - L'autorità costituita per la giurisdizione passa in materia criminale al Tribunale di Massa ed in materia civile al Podestà di Giuncarico.

1801  Il Granducato di Toscana (e con esso la Rocca) viene incluso nel sistema napoleonico e trasformato nel "Regno d'Etruria", sotto i Borbone di Parma. Censimento di Rocca Tederighi: abitanti 1016.

1803  28 Luglio - Sua Maestà la Regina Reggente Maria Luisa, volendo dare a Vincenzo Salucci di Livorno un pubblico attestato della sovrana riconoscenza per i servizi da lui resi all'Augusta Persona di Lodovico I, concede in Feudo Nobile al medesimo ed alla sua linea mascolina, il titolo di Marchesato ed i Castelli di Rocca Tederighi e Monte Massi con i loro territori da doversi considerare come due feudi separati e distinti, condonando al nominato Vincenzo Salucci qualunque tassa dovuta al Regio Erario.
                                                                                     
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