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QUALE TURISMO? a cura di Franco Montanari
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Ritorna buono il mercato russo
Dopo il crollo delle borse avvenuto nellagosto del 98,
ed il conseguente sconquasso del rublo, caparbiamente ho continuato
a frequentare la fiera di Mosca perché lesperienza mi diceva
che le fasce medio alte della popolazione non ne avrebbero risentito.
Così ho partecipato sia alla fiera del 99 che a quella
del 2000. Se non ho partecipato a quella di questanno, sbagliando,
è perché lesperienza che avevo fatto mi portava
a pensare che avevo sì visto giusto, ma il cliente che continuava
a muoversi, nonostante tutto, non era un cliente per noi.
Ora i dati e le notizie di cui sono in possesso dicono che come minimo
siamo ritornati ai tempi precedenti il crollo del rublo. A quei tempi,
ma con un ulteriore vantaggio! Lavere cioè a che fare oggi
con operatori che hanno superato quel periodo, il che vuol dire che
hanno la fiducia della clientela e che magari hanno lasciato dietro
le loro spalle le metodologie da arrembaggio che hanno caratterizzato
il primo periodo.
Queste cose, ahimè, le sanno bene come sempre i veneti ed i friulani,
i quali hanno già in tasca prenotazioni per il 2002, che rappresentano
in termini quantitativi dieci volte tanto quanto realizzato lanno
precedente.
Ai due voli di linea di Venezia si è aggiunto quello su Ronchi
dei Legionari passando dal Tupolev allIliuscin , come dire al
Jumbo, in termini di posti. E, naturalmente, non contiamo i charter.
Ma credo che la cosa principale da segnalare stia nel fatto che si ha
a che fare non più con i piccoli commercianti interessati a far
spesa nel nostro paese ma con turisti veri e propri.
Ora, mi chiedo, cosa aspettiamo, visto che la nostra costa è
conosciuta quanto Venezia; anzi dal punto di vista vacanziero tout-court
è più gettonabile anche del Veneto?
Ma veniamo ai dati che contano.
La Russia sta attraversando, sotto il profilo economico, un periodo
inedito. Infatti mentre per dieci anni, cioè da quando ha adottato
leconomia di mercato, ha sofferto il fenomeno della fuoriuscita
dei capitali, oggi gli investimenti esteri di cui sta godendo segnalano
che il primo investitore è
Cipro. Cioè il paradiso
fiscale preferito dal capitalismo russo. Come dire che i capitali stanno
rientrando sotto forma di investimenti esteri.
Poi vengono americani, tedeschi, giapponesi, ecc. e al settimo posto
anche noi. Il fatto inedito sta proprio qui. Il russo ha assunto fiducia
nel proprio paese.
Le conseguenze sono facili da immaginare. LAPT ed Enit ci hanno
preparato lo stand a Mosca. Ci vediamo là!
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