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A est di Punta Secca, un territorio fertile e ricco di sorgenti d'acqua,
sorgevano alcuni villaggi che insieme presero il nome di Kaucanae.
Qui si rifugiarono i Kamarinesi che scamparono alla
distruzione della città a opera, nel 258 a.C., del console romano Attilio
Calatino.
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Kaucana è l'erede costiera di Kamarina, dalla quale dista pochi Km. Il
villaggio, un tempo, ebbe un discreto sviluppo e una notevole importanza
come porto, finchè non venne distrutta.
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Dagli scavi effettuati, l'abitato appare di notevole
interesse urbanistico. Gli edifici variano dai più semplici, rettangolari e
divisi in due o tre stanze, ai più complessi, dai molti ambienti dotati di
rampe di scala e circondati da cortili.
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Una delle scoperte più significative dell'area di Kaucana riguarda
una chiesa cimiteriale distribuita su tre navate, con
tombe a fossa ricavate nel pavimento, dove al loro interno
è stato ritrovato materiale archeologico come monete, lucerne e frammenti
fittili. |
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Tutta l'area degli
scavi,
immersa in un ambiente naturale suggestivo con alberi sempreverdi,
costituisce il Parco Archeologico di Caucana. |
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