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Il chiostro è adiacente al fianco sinistro della Basilica, in stato di avanzato degrado. La bellezza della doppia serie quadrangolare di sei eleganti archi sovrapposti da ogni lato con volte a crociera risalta solo dal cortile interno. Gli archi della parte inferiore sono stati rafforzati in epoche successibe da muri portanti.
L'edificio porta ancora le conseguenze degli eventi bellici del II Conflitto, ma ancor più dell'uso (e dell'abuso) che se ne fece negli anni '45-'70: il luogo monumentale divenne spazio integrativo di produzioni industriali da parte della Richard Ginori (cfr. storia della Basilica), che ancorò parte dello stabilimento alla struttura del chiostro mediante catene.
Il chiostro, quadrangolare, è affiancato a NO e a SE da due fabbricati di larghezza pressoché identica (oggi inagibili, come la maggior parte dei locali del chiostro), con copertura a volta. Il corpo di fabbrica di SE è detto "Sala del Capitolo", e ha dimensioni di 7,40x14,80 metri, mentre l'area del cortile interno è di 562 m2 e quella coperta dai tre porticati è di 358,4 m2.
Sul lato NO sono ubicate la canonica e due stanzette (ricavate dai porticati, ex spogliatoi della Richard Ginori), che adesso costituiscono un piccolo, ma vitale polmone per la realtà pastorale della parrocchia, che, come è già stato detto, oggi cerca nuovi spazi.
Il portico posto a SO, adiacente alla navata sinistra della Basilica, è stato inglobato nei locali parrocchiali nel dopoguerra: ospita adesso la sacrestia e altri locali polivalenti, che praticamente costituiscono un corridoio che collega la sala parrocchiale con il transetto di sinistra della chiesa, dove è ubicato l'organo.
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