Scelta della scala di misura

    La statistica si occupa della analisi di dati numerici, le misure però possono essere di diverso tipo e la loro scelta è determinata dal tipo di sperimentazione. Le misure possono essere divise in diverse categorie. Ad un estremo vi sono le misure "vere", rappresentate per esempio dal peso, lunghezza, temperatura. All'altro estremo abbiamo le osservazioni "qualitative": sesso, stato civile, colore dei capelli. Tra questi due estremi ci sono tipi intermedi di misure, per esempio i punteggi, con i quali possiamo affermare che una "misura" è più grande o più piccola di uníaltra, senza poter definire in modo preciso l'ampiezza di tale differenza.
    Le scale di misura considerate da questo punto di vista possono perciò essere divise formalmente in quattro classi: Scala nominale o categorica, Scala ordinale o per ranghi, Scala ad intervalli o intervallare, Scala razionale o a rapporti.
 
 

Conversione fra scale di misure

    La scala razionale e quella intervallare sono definite scale superiori rispetto alla scala ordinale, e questa è superiore rispetto alla nominale. Le osservazioni ottenute con una scala "superiore" possono essere trasferite in quelle di una scala "inferiore"; le misure intervallari possono essere trasformate in ordinali disponendo le osservazioni in ordine crescente o decrescente di grandezza, e le misure ordinali possono essere trasformate in nominali scegliendo un punto arbitrario sulla scala e collocando le osservazioni in due classi, comprendenti rispettivamente quelle al di sopra e al di sotto del punto arbitrario.
 

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