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Protezione
delle aree carsiche
Tutti
gli ambienti naturali, soprattutto dei paesi industrialmente
avanzati, sono costantemente sottoposti a rischio di forte
degrado. In effetti l'uomo si comporta spesso senza tenere
in conto di ciò che la sua azione produce sulla natura:
molte volte l'inquinamento non è dovuto a comportamenti
direttamente scorretti, ma ad ignoranza e sottovalutazione
di queste azioni. Informare e conoscerle è un primo
piccolo passo per proteggere un mondo altrimenti indifeso.
Le aree carsiche non sono esenti da questo pericolo, anzi,
essendo facilmente più vulnerabili, rischiano di
essere fortemente rovinate da un'azione scriteriata con
effetti spesso irreversibili.
Se
consideriamo che più della metà della popolazione
vivente nell'appennino centro-meridionale utilizza acqua
potabile proveniente dagli acquiferi carsici - cosa che
nel prossimo futuro sarà sempre più rilevante
- ci si rende immediatamente conto di quanta attenzione
dobbiamo porre a questi ambienti. Gli acquiferi carsici
sono l'insieme degli strati rocciosi che contengono acqua
(e dove si formano anche le grotte): essi vengono alimentati
dai diversi inghiottitoi di superficie da dove l'acqua penetra
e raggiunge in profondità quella che con termine
geologico si chiama zona satura; il percorso di questa acqua
terminerà con la sua fuoriuscita all'esterno dando
origine alle sorgenti. Ecco spiegato il motivo per cui è
importante porre attenzione a quello che succede in superficie,
perchè ciò che noi lasciamo o introduciamo
nel terreno alla fine del ciclo rischiamo di doverlo bere.
Il
degrado è figlio di molteplici cause, il cui effetto,
se combinate tra esse, produce danni esponenzialmente più
rilevanti e difficilmente valutabili nel tempo. Nelle zone
superficiali esterne si deve porre attenzione a diversi
ed innumerevoli fattori che schematicamente possono essere
così sintetizzati
-
inquinamento
chimico-fisico delle acque superficiali, dovuto alla contaminazione
dei corsi d'acqua con prodotti sia organici che inorganici
(soprattutto con l'abbandono ed il seppellimento di rifiuti
domestici vari, molto spesso direttamente agli imbocchi
delle cavità);
-
inquinamento
dovuto ad attività agricola e zootecnica, cioè
pesticidi e concimi a forte concentrazione, allevamenti
di bestiame compresa la dispersione dei liquami in falda;
-
inquinamento
da origine industriale che produce scarichi di acque fortemente
avvelenanti;
-
attività
direttamente distruttive, come quelle di estrazione mineraria
in cava.
Tutti
questi fattori (e altri ancora) possono essere parzialmente
attenuati, se proprio non arrestati, da una buona copertura
vegetale con strati umici spessi, da una lenta circolazione
all'interno degli acquiferi, da un'ampia ramificazione del
sistema dei condotti, dal tempo di giacenza a loro interno
e naturalmente dalla quantità di inquinante. In ultima
analisi sarebbe sempre bene ed opportuno studiare preventivamente
il grado di vulnerabilità degli acquiferi e di pianificare
tutte le varie attività umane in superficie alla
scopo di preservare il più possibile la preziosa
acqua in essi contenuta.
Il
prodotto ultimo dell'inquinamento dovuto all'uomo è
la variazione dei parametri chimico-fisici tali da alterare
le condizioni di vita per tutti gli esseri viventi. Ciò
provoca spesso interruzioni della catena alimentare con
conseguenze mortali per numerosi organismi abitanti le grotte,
che sono molti più di quanto si possa pensare.
Gli
speleologi sono stati tra i primi a capire che ciò
che rischia di rovinarsi irrimediabilmente è proprio
il mondo che essi considerano più caro. Ciò
ha fatto si che da loro stessi siano partite campagne di
recupero e proposte di studio per meglio comprendere i diversi
aspetti e come risolvere quello che a prima vista sembra
essere un problema di difficile soluzione. Alcune proposte
di gestione del territorio, in accordo con Enti Locali e
varie Associazioni ambientaliste, nonchè precise
regole per regolamentare la fruizione turistica - purtroppo
spesso completamente disattese - sono già pronte.
Per
concludere consideriamo di vitale importanza portare a conoscenza
del grande pubblico, ad ogni livello e con ogni mezzo, la
peculiarità dell'ambiente carsico in generale, fragile
e prezioso, al fine di preservarlo da una irreversibile
rovina. Ognuno di noi può senz'altro contribuire
con una maggiore presa di coscienza e con un'azione più
direttamente responsabile. Ci auguriamo, nell'interesse
di tutti e per un mondo magico e meraviglioso, spesso misterioso
ma assai più vicino di quanto si creda, di non essere
lasciati da soli in questa difficile battaglia.
Testo
di: P.Orsini - SCR
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Sottomenu |
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Carsismo
e speleogenesi
Ovvero origine e formazione delle cavità naturali. |
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Le
grotte del Lazio
Dati statistici sulle principali cavità naturali della
regione. |
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Protezione
aree carsiche
Fattori d'inquinamento e tutela dell'ambiente carsico ipogeo. |
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Vita
animale nelle grotte
Non solo i pipistrelli regnano nell'oscurità del mondo
sotterraneo |
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Speleologia
subacquea
Quando la progressione diventa allagata... |
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Speleologia
vulcanica
La spettacolare avventura nelle grotte formate dalla lava. |
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