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Curiosita' :

Le loro origini e caratteristiche.

 

 

L'Airedale Terrier

Nell'America degli anni Venti, questo cane godeva di ottima reputazione, al punto che esisteva persino un'espressione che designava con il suo nome le persone dal carattere vivace: di un tizio sempre molto disponibile e attivo socialmente si diceva con simpatia che era un vero "Airedale". Durante le due guerre mondiali, nella desolazione delle trincee, l'Airedale servi' da messaggero, un lavoro che svolse con grande efficacia. La razza fu riconosciuta ufficialmente nel 1879, ma dopo aver toccato il culmine fra il 1915 e il 1945, la sua popolarita' in America diminui' sensibilmente. Oggi l'Airedale e' apprezzato per la sua spiccata intelligenza, lo spirito imprevedibile e per lo scaltro temperamento di stanatore.

 

Il Barbone

Il cane giunse in Inghilterra dalle Indie Occidentali nel XVIII secolo. Alla regina Anna fu mostrato un gruppo di questi cani che roteavano ritti sulle zampine posteriori al suono della musica e ne rimase divertita. da allora in poi, i barboni di tutte le taglie hanno danzato ad ogni sorta di ritmo. le loro prestazioni negli spettacoli di varieta' e nei circhi attraggono per la varieta' dei passi che riescono ad eseguire, ma il punto fondamentale e' questo. amano far sorridere la gente e la gente ama sorridere vedendoli.

 

Il Basset Hound

Su un pilastro della tomba del faraone Antefaa II, della Decima Dinastia, erano rappresentati quattro cani archetipi dai tratti marcatamente diversi: un Levriero nubiano, un Dingo australiano, un Molosso asiatico e, infine un cane curiosamente piccolo, che compare successivamente nella Dodicesima Dinastia (1991-1786 a.C.) durante il regno di Sesostri, e assai simile al Basset Hound odierno.

 

Il Carlino

Chi dice Russia, chi dice Olanda; i piu', comunque, sono pronti a giurare che il piccolo Carlino sia un vecchio segreto cinese. Il fatto e', pero', che non sappiamo esattamente quale sia la sua origine, mentre conosciamo benissimo il suo aspetto. Muso schiacciato, corpo coriaceo, coda arricciata, esso assomiglia a un mastino in miniatura. Di lui parla una leggenda olandese: Una volta l'accampamento del principe d'Olanda fu assalito nottetempo, e il suo esercito venne catturato al completo con un'azione di sorpresa. Mentre la sentinella correva ad avvisare il principe, il nemico era gia' alle calcagna, ma a svegliare il pricipe fu il Carlino, che salto' sulla faccia del padrone dandogli quei momenti sufficienti perche' potesse uscire dalla tenda e sfuggire all'esercito che avanzava. Per questo il Carlino era noto in Olanda come "l'eroe dei Paesi Bassi".

 

Il Collie

Il Collie e' l'intelligente cane da pastore dei bassopiani scozzesi, un guardiano di greggi che discende dal Terranova, dal Levriero scozzese e dal Borzoi. Il nome "Collie" viene da coalie, o coaly, che significa nero come il carbone, o sporco di carbone, in riferimento forse al muso scuro del cane che pascolava le pecore in Scozia. E' possibile anche che il nome derivi dal fatto che un tempo questo cane fosse di colore prevalentemente nero.

 

Il Levriero Afgano

La storia del Levriero afgano ha origini antiche. Questo cane e' dipinto su alcune tombe, raffigurato su papiri, rappresentato su iscrizioni murali e inciso sulla pietra fin dal 2000 a.C. Alcuni avanzano l'ipotesi che il Levriero afgano sia il cane che Noe' porto' a bordo dell'Arca. A sostegno di cio' esistono alcune leggende, ma non c'e' alcuna prova storica. Si sa comunque che, durante il regno di alcuni antichi faraoni egizi, il Levriero afgano veniva messo all'inseguimento della selvaggina nella valle del Nilo.

 

Il Saluki

Il nome Saluki evoca l'antichita'; deriva infatti dal nome di una citta', Saluk o Saluq, un tempo esistente nel deserto d'Arabia. Il popolo musulmano, che ha chiamato il Saluki "un dono d'Allah", ritiene che questo cane non sia affatto un cane, perche' i cani, per definizione sono impuri. Lo svelto Saluki, ha il permesso di sormire sul sacro tappeto dello sceicco. Poiche' e' il dono di Allah, la cacciagione che esso porta al padrone viene accettata, mentre se fosse cacciata da un altro cane, sarebbe onsiderata impura. A lui e' consentito mangiare nello stesso piatto del padrone. Era consuetudine nota, inoltre, che le donne arabe allattassero al seno, accanto ai loro bambini, i cuccioli del Saluki.

 

Lo Shar Pei

Il nome Shar Pei significa "cane di sabbia", espressione che vorrebbe descrivere la consistenza della sua pelle quando le si passa la mano sopra. Il mantello particolare di cui solo questo cane è dotato forma sulla sua testa una serie di aggrottamenti e di rughe che hanno un curioso fascino. Un tempo questa razza era nota per essere la più rara del mondo. Gli archeologi chiamavano gli Shar Pei "i cani delle tombe", forse per i ritrovamenti dei manufatti che li rappresentavano, risalenti alla dinastia cinese Han (220 d.C.). Erano cani da pastore, da guardia e da caccia. Le origini della razza si rintracciano nella provincia di Kwan Tung, in Cina, dove lo Shar Pei era considerato un cane nobile e guerriero.

 

Il Siberian Husky

Il nome della razza deriva da quello del popolo del freddo nord, gli Eschimesi, e venne utilizzato originariamente in Alaska, dove indicava il vigoroso Esky, o Eskimo, il cane da lavoro oggi comunemente noto come Husky. Per circa tremila anni, il popolo Inuit della Siberia ha allevato e selezionato questa razza di cani facendone animali perfetti per la cura delle mandrie di renne e per il traino delle slitte sulle distese innevate. L' Husky era dunque apprezzato per la forza, la potenza di traino, la sicurezza, l'acuta concentrazione nel lavoro ed una resistenza che parevano illimitate.

 

Il Terranova

Alcuni dicono che siano stati i Vichinghi a portare il terranova nel paese da cui questo cane ha preso il nome. Secondo altri accadde invece che, quando Terranova divenne un possedimento brotannico, vi vennero portati degli esemplari di Mastino Tibetano, il quale fu incrociato con un cane locale utilizzato nella caccia all'orso. Non basta, perchè, a complicare le cose, c'è anche chi sostiene che il Labrador Retriever abbia attraversato a nuoto lo stretto dell 'Isola Bella, fra Labrador e Terranova, oppure che l'abbia percorso a piedi quando l'acqua era ghiacciata, e che qui si sia incrociato con un canide locale. Un'ulteriore e definitiva argomentazione potrebbe essere quella che vede gli antenati del Terranova nel Pastore dei Pirenei, portato da queste parti dai pescatori baschi sulla rotta del merluzzo.

 

L'American Staffordshire Terrier e l' American Pit Bull Terrier

Aspro come la regione inglese percorsa da torrenti e popolata di coriacei minatori da cui ha preso il nome, lo Staffordshire Terrier non è nè uno scavatore, nè un perlustratore di tane, ma un combattente di rango. Fu originariamente selezionato perchè si cimentasse sui "pit", cioè sui ring da combattimento del XIX secolo, e l'ardimento dimostrato lo rese popolare anche in America. E' il prodotto dell' incrocio fra un Bulldog e un Terrier, più probabilmente il Fox Terrier. Il primo gli ha dato la pesantezza del solido cane da combattimento, il secondo la tenacia e l'agilità. Diretto discendente del Bull Terrier, arrivò negli Stati Uniti nel 1870 dove divenne noto come Yankee Terrier o American Pit Bull Terrier. Sull'altra sponda dell'Atlantico raggiunse una taglia maggiore ed una migliore conformazione attraverso opportune selezioni. Ora che pesa circa cinque chili in più del cugino inglese, è ancora un esuberante lottatore, un buon cane da guardia ed un individuatore di furfanti. Dicono, infatti, che sappia avvertire le brutte intenzioni da certi segni di ambiguità nel comportamento di una persona, e che non sprechi tempo ed energia a chiedersene i motivi. Proprio come un tempo doveva misurare seduta stante l'avversario nella crudele fossa del combattimento, è capace, dopo una veloce occhiata all'uomo o alla bestia che sia, di passare subito alla strategia ritenuta necessaria al caso.

 

Il materiale presente in questa pagina e' tratto dal libro "Il mio cane e' un mito" di Gerald e Loretta Hausman, editore Baldini & Castoldi.