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galleggiavano
per aria La
rivincita della fantasia Liberamente iventate dai ragazzi dell'ist. compr. n° 6 di Vicenza Era un giorno bellissimo con nuvole che galleggiavano per aria come se fossero in un mare. Il sole aveva gli occhi azzurri, il naso a patata e gli occhiali da sole con uno sdraio, e così gli gnomi partirono per cercare la pentola d’oro. Salirono sul tappeto volante che funzionava con la forza delle nuvole nuvole. Il tappeto si librava alto e leggero nel cielo come un uccello libero. Andava su e giù nell' azzurro, ma ad un certo punto si tuffò nel mare. Incredibile ! Stavano respirando sott' acqua! Decisero di cercare la pentola nelle due grandi distese della morte : la Siberia e il Sahara. Nel deserto non trovarono nulla, quindi sorvolarono le piramidi e l' Egitto dirigendosi in Russia. Ad un certo punto notarono un grande monolito. Scesero e , vista una porticina, vi entrarono in un tappeto a nuvole i quattro sorvolarono la Siberia Ci
demmo
appuntamento nel cimitero a mezzanotte, quella sera c’era una nebbia
fitta che non si vedevano nemmeno i piedi, arrivati alla tomba di una persona
molto famosa la aprimmo e trovammo uno specchio: stupiti notammo che
l’immagine riflessa non era la nostra bensì quella di altre persone, delle
persone misteriose. Eravamo
terrorizzati all’idea e decidemmo di scappare, ma fummo catapultati da una
forza misteriosa in un altro mondo . Così
ci stropicciammo bene gli occhi e sentimmo intorno a noi …..fantasia. A darci
il benvenuto in questo nuovo mondo fu un simpatico gnomo, piccolino, con un
cappello a punta. Lo
gnomo si chiamava Selene . Ci disse che eravamo nel mondo dei sogni. Questa
notizia ci rassicurò, egli ci parlò un po' di lui e ci disse che ci aveva
convocati perché aveva un problema: non trovava più la famosa pentola d'oro
che serviva per fare i sogni dei bambini. Chiedemmo a Selene perché aveva
scelto proprio noi ; lui rispose che noi eravamo dei ragazzi molto fantasiosi e
che sconfiggendo le televisioni e facendo trionfare i libri avremmo recuperato
la pentola d'oro. Ma come avremmo fatto?
...................Chiedemmo a Selene di
farci tornare
nel mondo reale e che avremmo in qualche modo risolto il
suo problema. Selene dubbioso ci fece compiere specie di giuramento, con il quale davano garanzia di tornare a
fantasia. Ci fece compiere tre giri a
destra, tre gira a sinistra pronunciando queste parole: "su, giù e tric e
trac". Con questo ci congedò spendendoci nel nostro mondo. Appena
ritornati eravamo confusi ma ben presto ci ricordammo quale era la nostra
missione "ritrovare la pentola d'oro". Andammo a casa e ognuno di noi buttò nella immondizie televisori,
radio e tutto ciò che era moderno cominciammo poi a sfogliare i vecchi libri di
fiabe, forse lì avremmo trovato la soluzione leggemmo decine di storie fino a
quando non trovammo quella giusta.
Era la fiaba con il gatto con gli stivali. L'orco della fiaba aveva rubato la
pentola, ora bisognava recuperarla. Ci vestimmo adeguatamente all'epoca del
racconto e ci concentrammo tenendoci per mano, finendo così nel racconto.
Entrammo nel castello dell'orco non senza difficoltà e trovammo lo sfortunato
gatto con gli stivali legato e imbavagliato. Lo liberammo e lo pregammo di
aiutarci a recuperare la pentola. Il gatto molto riconoscente per averlo
liberato si mise a nostra disposizione, ci disse di attendere qualche secondo
che sarebbe ritornato presto con la pentola d'oro, grazie all'aiuto degli
stivali magici. Così fece in un battibaleno andò e, veloce come la luce tornò
con la pentola. Lo ringraziamo e lui ci disse che grazie a noi il mondo delle
fiabe continuava ad esistere con la pentola fra le mani tornammo da Selene che
ci fu molto grato e ci permise di far visita nel mondo di fantasia ogni volta
che lo avessimo desiderato. Dario, Dante, Giulia |
ultimo aggiornamento 27/05/02 a cura di cb |