FESTE, SAGRE E GASTRONOMIA

A Colle di Tora, la domenica di carnevale, la Festa degli Sbirri è l’occasione giusta per consumare una grandiosa cena a base di fettuccine, frappe, castagnole, vino... il tutto è offerto generosamente, agli abitanti ed ai turisti, dai capofamiglia della cittadina.  

A Leonessa, il 6 gennaio, si svolge un singolare rito - La Messa della Bambina - al quale possono partecipare solo gli uomini, secondo una antica tradizione osservata ancora oggi: la statua di Gesù Bambino viene addobbata con un manto ed una corona così da sembrare una bambina.

A Fara Sabina, il 17 gennaio, in occasione della Festa di S. Antonio Abate, si allestisce la Sagra dell’olio extra vergine di oliva e del vino; ai visitatori vengono offerte croccanti bruschette innaffiate da generosi bicchieri di vino e gustose ciambelle caserecce.

A Borgo S. Pietro, la domenica successiva al 16 febbraio, distribuzione della zuppa di fave precedentemente benedetta nel Monastero delle Clarisse.

Sagra del Polentone a Castel di Tora la prima domenica di Quaresima. Questo particolare tipo di polenta - ottenuta utilizzando una maggiore quantità di farina di mais - viene preparata in grandi paioli e poi servita in piazza, stesa su dei tavoli, condita con un sugo a base di pomodoro, aringhe, tonno e baccalà.

A Casaprota, 10-15 agosto, Sagre delle penne all’arrabbiata, dei fagioli con le cotiche, della panzanella e delle penne al tartufo.

Roccantica, 12-15 agosto, per quattro giorni viene completamente riportata all’epoca medievale: cortei in costume, scene di vita medievale e apertura di taverne e botteghe artigiane.

A Petrella Salto, il secondo sabato d’agosto, degustazione di fettuccine, frittata, tartine e trota condite con tartufo.

A Frasso Sabino, la penultima domenica di agosto, si organizza una solenne processione in onore di S. Pietro, Patrono del paese. In quest’occasione le donne del paese sfilano in antico costume sabino portando sul capo grossi cesti ricolmi di frutta ed ortaggi. Nello stesso giorno si svolge anche la Sagra della Bertollaccia, una frittella realizzata con acqua, uova, farina, sale e mentuccia.

Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana il 30 agosto ad Amatrice; olio extra vergine d’oliva, pomodoro, peperoncino, guanciale, vino bianco e pecorino sono i semplici ingredienti di questo piatto entrato ormai nella cucina tradizionale italiana.

A Montopoli di Sabina, nell’ultima decade di settembre, viene organizzata una serie di manifestazioni di feste folcloristiche con degustazione della pizza fritta e dei tipici prodotti locali. Il giorno 29, inoltre, in occasione della festa di S. Michele Arcangelo, viene assegnato il “Premio della Bontà”.

A Greccio, il 24 dicembre, si ripete da centinaia di anni l’antico rituale del Presepe Vivente rappresentato per la prima volta da S. Francesco nel 1223. La lunga suggestiva cerimonia, in costumi d’epoca, si conclude con la messa di mezzanotte e la distribuzione del fieno benedetto che viene poi conservato per tutto l’anno. Il tutto viene ancora ripetuto il 26 dicembre e il 6 gennaio.

Il Corteo dei Ceri

Chiunque creda che S. Antonio sia connesso esclusivamente con Padova sicuramente non conosce il forte legame che unisce questo Santo agli abitanti di Rieti. Da otto secoli, infatti, il culto di S. Antonio richiama nel capoluogo sabino migliaia di fedeli che per tre settimane - dal 12 giugno al primo fine settimana di luglio - affollano le cinque messe celebrate quotidianamente nella Chiesa di S. Francesco. I festeggiamenti antoniani iniziano il 13 giugno - Festa del Santo - con una grande Fiera e culminano con una spettacolare processione che accompagna la statua di S. Antonio attraverso le vie della città. Al mattino del giorno in cui si svolge il corteo, i fedeli si recano presso la Sede della Pia Unione di S. Antonio di Padova per chiedere, come vuole la devozione popolare, lo squaglio di cioccolata preparato dalle Clarisse del vicino Monastero di Santa Chiara. Fin dal 1812 la Pia Unione ha il compito di organizzare i festeggiamenti in onore del Santo e, soprattutto, di selezionare i 64 “portatori” della pesantissima “Macchina di S. Antonio” (oltre 13 quintali di peso); la selezione è affidata alla sorte e l’estrazione avviene la sera precedente la processione in un clima di grande attesa e trepidazione. Nel pomeriggio della prima domenica di luglio una folla smisurata, ordinatamente disposta su due file, si snoda per ore attraverso l’intera Rieti; i fedeli sfilano lentamente, a piedi scalzi, recando degli enormi ceri accesi attraverso una città, colorata di mille fiori, che saluta il passaggio del Santo sulla sua Macchina al grido di <<Benvenutu Sant’Antò>>

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