DAROLA  - IL CIMITERO

 
 
Lungo la strada che separa la cascina Darola dal Principato di Lucedio, vi è questo cimitero abbandonato, ormai da diversi anni, dove la tombe sono avvolte dalla boscaglia. Poco più avanti si trova il Santuario di Madonna delle Vigne.

 
Questo è l'ingresso al cimitero. Oltrepassato questo arco si troveranno rovi di rampicanti e di more per tutto il perimetro ad ostacolarci ().

La leggenda racconta che proprio in questo cimitero il Diavolo si incontrasse con le streghe e che di notte si sentissero grida e canti del Sabba.

Questa è la facciata della chiesetta all'interno del cimitero. 
E' addirittura documentato che nel 1684 molte ragazze del posto incontrarono il Diavolo nei loro sogni il quale tentò, ed ebbe la meglio su di esse, anche le suore novizie domenicane.

Questa storia è molto lunga e da questo momento in poi coinvolge i monaci della vicina Abbazia di Lucedio...

Il lato destro della chiesetta vista dall'esterno. Notate com'è suggestivo l'ambiente ricco di vegetazione.

Solo all'interno delle mura perimetrali si trovano queste piante insieme a fitti cespugli di rovi, il paesaggio circostante è caratterizzato dalla classica immagine delle risaie della pianura Vercellese.

L'occhio della costruzione che custodisce i loculi. Durante la nostra esplorazione abbiamo constatato che l'intero cimitero è stato abbandonato orami da molto tempo.

Pare che, di fronte a queste costruzioni, tra le tombe e le lapidi che ormai sono state avvolte dai rovi, le streghe danzassero di notte con il Diavolo, durante i loro Sabba.


 
L'ingresso della chiesetta.
Ai nostri occhi è apparso un ambiente degradato dal tempo e dai vandali.

Molte lastre di marmo sono state spezzate ed i loro frantumi giacciono disordinatamente sul pavimento.

Purtroppo al suo interno tutto è stato distrutto.

Così è come appare la pavimentazione all'interno della chiesetta. Fortunatamente il soffitto è in condizioni migliori.

Si racconta che in tempi decisamente più moderni questa zona fosse utilizzata da gruppi di satanisti per i loro riti.

La testa di un putto osserva lo scempio sottostante da un capitello. L'altare è stato sfondato e diverse lastre di marmo sono state spezzate nel probabile tentativo di furto.

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