PRINCIPATO DI LUCEDIO - LEGGENDE I

 
 
 
Principato di Lucedio

Le leggende 


 
 
Relativamente all'abbazia, al confine con la realtà, esistono parecchie leggende. Di conseguenza non poteva mancare quella relativa ad un passaggio sotterraneo che avrebbe condotto al di fuori delle mura.
La leggenda più inquietante racconta di una forza maligna, sprigionatasi nel vicino cimitero di Darola, che si impossesò degli abati e dei monaci dell'abbazia, convertendoli al suo culto. Questi, ormai fuori di senno, approffitarono del loro potere per torturare ed uccidere la povera gente. Si racconta anche di abusi ai danni delle povere novizie.
Storicamente è provato che nel 1784 il Papa fece sigillare le sale dell'abbazia, secolarizzandola, e facendo disperdere i monaci. Quindi l'accusa di pratiche sataniche, di angherie e di soprusi è documentata.
Pare che qualcuno riuscì a catturare questa forza maligna e che la imprigionò nelle critpe della chiesa di S. Maria, prima di murarle. Si dice che là sotto vi siano degli abati mummificati, forse a causa di eventi naturali come l'umidità della zona, seduti su dei troni, disposti in cerchio a fare da custodi a questa forza infernale.
Oggi la chiesa di S. Maria è chiusa e pericolante.
La leggenda delle nebbie di Lucedio, particolarmente fitte e basse è spiegata, già da anni, dalla presenza di fontanili, piccoli serbatoi sotterranei d'acqua. Questa caratteristica del territorio ha favorito la coltivazione del riso.
Ancora legata alla leggenda della scomunica dell'abbazia, vi è quella relativa alla colonna che piange. Esiste infatti, nella Sala Capitolare, dove venivano svolti processi e decise le torture, una colonna che, ancora oggi, versa lacrime per le orrende gesta vissute. La spiegazione è piuttosto semplice. Pare che essa, e solo lei, sia costituita da una pietra più porosa delle altre e che riesca a pescare l'acqua e l'umidità dal terreno, per rilasciarle in altre condizioni climatiche.
In seguito alla diffusione della leggenda della presenza di forze demoniache all'interno dell'abbazia naquero nuove teorie. Ad esempio si nota come la stessa chiesa di S. Maria venne costruita a sud del complesso, contrariamente a come si faceva solitamente. A nord sarebbe stata più protetta dai venti e l'illuminazione solare per le cerimonie mattutine sarebbe stata ottimale. Ricordandoci la classica pianta a forma di croce delle chiese, costruirne con l'ingresso a sud, era come disegnare una croce capovolta.

 
 
 

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