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(clikka sulle lettere per cercare in ordine alfabetico). S Salatielli
– Venditori di lupini salati Salavestri
– Dall’antenato Silvestro. Santamadre
– Mamma di carattere dolce e comprensiva come una santa. Santantoni–
Simpatica figura di un vecchietto che soleva in nome di santo Antonio
elemosinare. Santudana
– Donna proveniente da San Dana piccolo paesino nei pressi di Gagliano del
Capo (Le). Il paesino prese il nome dal Diacono Dana, il quale, sfuggito agli
infedeli che avevano assaltato il Santuario di S. Maria di Leuca, riuscì ad
impossesarsi del ciborio. Fuggì tenendo stretto il ciborio contenente le ostie
consacrate. Raggiunto da una freccia in aperta campagna nei pressi di Gagliano
del Capo, cadde con il petto in giù. Quando la pietà dei fedeli lo rimosse
trovarono intatto il ciborio ed il posto divenne meta di pellegrinaggi. Vi sorse
una chiesetta che ancora oggi porta il nome di San Dana. Santuronzu
– Perché abitava in una casa con l’icona di S. Oronzo. Sapunaru – Fabbricante e venditore di sapone. Santivivi
– (Lucugnano). Saricheddu
– Piccola lucertola (in dialetto sarica). Piccolo quanto una sarica. Sardaru – Le acciughe pescate nel mese di aprile sono le
più buone per la saltura. Si racconta che una certa famiglia ne metteva in
tinozze molti chili vendendole appena le – acciughe (sarde) –
divenivano mangiabili. Sargentellu
– Sergente dell’esercito piccolo di statura. Sarica – Magrolino e veloce come una lucertola=sarica
in dialetto (Caprarica). Saruddu – Diminutivo di Rosario. Scafazza – Deriva dal verbo dialettale “scafazzare”
pestare i piedi degli altri con il tallone. Scarcedda
– Meno di scarsa. Scarpare – (Lucugnano). Scarpareddu
– (Depressa). Scarufaterra
– Scarufare in vernacolo vuol dire mangiare avidamente, quindi
mangiatore di terra, oppure avido di terreni. Scasciaporte
– Uomo forzuto capace di rompere una porta con una spallata. Scattareddu
– Dal carattere abbastanza iroso, solito a scatti di nervi per nonnulla. Scattareddi
sono detti anche i fichi non maturi, i quali, se aperti con le dita,
scoppiettano (scattano in volgare). Scattazzu
– Solito a trattare con scoppi d’ira. Sciala – Benestanti soliti a far pompa di sé e a
scialacquare denaro per il bel tempo (Tutino). Sciacculi
o sciaquili
– Lavandaia. Sciroccu – Uno dei quattro venti. Schifa – Sciottalura
– Bettoliera solita ad annacquare il vino fino a renderlo insapore come una
qualsiasi brodaglia (sciotta in dialetto). Si diceva: “non andiamo a
bere vino da quella tale perché è sciottalura”. Scinati – Trasandato a causa della miseria. Sciuscìarra
– Persona trasandata e trascurata nel vestiario e nell’igiene personale. Scorza – (Lucugnano). Senzapinsieri
– Spensierato. Serpenivuru
– (Caprarica). Spezza – Scutedda – Scodella. Siloca – Spilungone. Solavecchia
– Spaccamuntagne
– Gradasso. Spallaefierru
– Spalla robusta. Specchialuru
– Cittadino proveniente dalla vicina Specchia (Le). Spentrapiche
– Gente che quando non aveva nient’altro da mangiare soleva dire: “Me
spentru (verbo spentrare) doi piche (gazze) e le cucinu. Spezzina – Proveniente da La Spezia. Spinnacadduzzi
– Del tempo in cui nella maggior parte delle famiglie si mangiava carne di
capponi, galletti, galline, ecc. allevati in cortile. Nel giorno precedente le
festività esistevano individui che giravano il paese per spennare i pennuti
dietro compenso di qualche soldo. Spinculi – Spisciotta
– (Lucugnano). Spriculaturu
– Un tale che in stato di ubriachezza – ed era frequente – soleva dire che
stritolava (verbo spriculare) tutti quelli che gli si fossero presentati. Sprudeu – Senza prudenza o pudore. Spuria – Di provenienza apocrifa, non genuina. Spurtaru – Chi costruisce sporte con giunghi o altro
materiale (Lucugnano). Stampa – Stecca – Gamba anchilosata. Stenni – Recente soprannome attribuito ad un cittadino
che assistendo alle partite di calcio soleva esortare i propri beniamini a
lanciare il pallone in avanti, agli attaccanti, gridando “stenni”
(Verbo stannire=allungare). Strascedda
– Inservibile come un pezzo di legno sformato o malridotto (Caprarica). Stunese – Stuppa – Perché capace di filare la stoppa. Suja – Arnese usato dal calzolaio per bucare il cuoio
e la suola (Lesina). Surdu – Privo di udito. Surge – Piccolo e veloce come un topo. |