IL RE ARCHITETTO: DECADENTISMO E STORICISMO NELLA PERSONALITA' ARTISTICA DI LUDWIG II

DECORAZIONE TRA STORICISMO E ART NOVEAU

                                                                                             
monog2.bmp (42898 byte) Anche nelle soluzioni dell'arredo la personalità di Ludwig si mostra di estremo interesse per capire le concezioni estetiche dell'epoca. Un capitolo a parte meritano le innumerevoli tappezzerie e i tendaggi dai mirabili disegni, spesso del tutto originali che nulla hanno da invidiare alle contemporanee creazioni inglesi di Ruskin o Morris; tanto da ricordarli da vicino anche nella codificazione di motivi ornamentali e stilemi: dalla palmetta della più svariata foggia neogotica alla complessa rielaborazione di animali fantastici. Ogni arredamento studiato dal re era un capitolo a parte, e talvolta le soluzioni lo impegnava-
no per mesi, come il famoso globo azzurro della sua camera da letto ad Herrenchiemsee. Il motivo del globo che si regge su un supporto dalle forme ondulate e sinuose può essere considerato a pieno titolo una delle "firme" dell'opera del sovrano: si ripete in diversi particolari dal frontone di Linderhof alle slitte o carrozze con illuminazione artificiale.

 

LA LINEA SINUOSA


La predilezione per forme sinuose e spesso evanescenti si riconosce anche nei suoi simboli preferiti cioè il cigno e il pavone: entrambi disegnano con il loro corpo una doppia ansa (che forse voleva richiamare anche l'iniziale del nome del sovrano?) presentando il lunghissimo e flessuoso collo, al quale Ludwig attribuiva notevole importanza estetica come risulta dalle testimonianze dell'epoca. Inoltre entrambi gli animali hanno un piumaggio evanescente sia nell'eleganza leggera e candida del cigno sia nella magnificenza dalle inusitate policromie del pavone. Il cigno è senz'altro connesso alla bellezza decadente: si pensi al paragone che Sperelli fa con la bellezza di Elena Muti nel Piacere.

 

EVANESCENZA
Che cosa c'è di più leggero, mutevole, cangiante di una piuma? Così anche i suoi animali preferiti ci illuminano sugli stilemi decorativi preferiti dal sovrano, i quali, appunto, per il loro aspetto lineare e ritmico sembrano precorrere l'art noveau. Ma anche il gusto del "vago" della visione fuggevole e sublime è tipico delle poetiche decadenti: si pensi, per esempio, la suggestione degli occhi dietro un velo di una nota poesia di Verlaine, o la figura di una sconosciuta della quale Baudelaire si invaghisce avendola appena intravista per strada.

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