RADIAZIONE SOLARE         

L'effetto principale delle reazioni che avvengono nel Sole (e in tutte le altre stelle) è quello di emettere energia in tutte le forme di radiazione: dalle onde radio lunghe sino ai raggi X e a quelli gamma(*). Uno schema elementare della radiazione solare è il seguente: onde radio lunghe, medie e corte, infrarosso, visibile, ultravioletto, radiazione X, radiazione gamma; le frequenze sono rispettivamente: sino a 10^6, 10^7, 10^11, 10^15, 10^16, 10^18, 10^20, >10^20 Hz; le lunghezze d'onda l sono: sino a 1 km, 10 m, 1 mm, 1/1.000 di mm, 1/10.000 di mm, 1/10.000.000 di mm, < 1/ 1.000.000.000 di mm.
Per quanto riguarda la radiazione visibile che noi chiamiamo luce e che ci permette di vedere con gli occhi, i limiti per la lunghezza d'onda(**) sono: rosso l = 0,7 mm (cioè milionesimi di m), arancio, giallo, verde, azzurro, indaco, violetto l = 0,4 mm.
Naturalmente non tutte le stelle emettono tutte le radiazioni elencate: la quantità e la qualità della radiazione emessa dipende dalla massa e dalla temperatura (interna ed esterna) della stella.
E' importante notare che la natura della radiazione è unica: onda elettromagnetica. Le onde però sono definite da alcuni parametri che sono: lunghezza, ampiezza, frequenza, velocità di propagazione, direzione di propagazione, ecc. Fra l'onda radio lunga e la luce (bianca o colorata) e l'ultravioletto, ecc. cambiano alcuni o tutti i parametri elencati. Una quercia e una piantina di prezzemolo sono diverse fra loro per tanti parametri, ma pure hanno in comune altri parametri (ad esempio elaborano lo stesso tipo di clorofilla).
Per noi umani le differenze fra i diversi tipi di radiazione derivano essenzialmente dal fatto che o non abbiamo cellule capaci di raccogliere alcune radiazioni (non abbiamo "orecchie" naturali per le onde radio) oppure abbiamo cellule differenziate per i diversi tipi: gli occhi per la luce, la pelle per il calore (che è l'infrarosso) e per l'abbronzatura (che viene dall'ultravioletto), organi interni ed esterni che degenerano in cancro per i raggi X, ...... Per noi cioè è "diverso" ciò che è raccolto da "strumenti" diversi.
Possiamo fare una analogia con le onde sonore: noi chiamiamo suono (o rumore) le onde con frequenza compresa fra 10 e 20.000 Hz. Un'onda sonora a 30.000 Hz per noi è silenzio, non esiste, eppure è sentita dai cani, dai delfini, dai pipistrelli, ecc. e quindi esiste ed è suono a tutti gli effetti!
E un suono a 400.000 Hz? Non esiste (speriamo!) nè per noi nè per i cani, ma lo "sente" bene il pollo chiuso nel forno a microonde! Insomma: gli effetti sono diversi, gli "strumenti" capaci di raccoglierli sono diversi, ma son sempre onde sonore.

(*) I raggi gamma sono le radiazioni elettromagnetiche a più alta frequenza e a minore lunghezza d'onda e possiedono quindi la più grande energia. La loro origine è del tutto casuale poichè dipende dagli urti fra particelle o fra particelle e onde elettromagnetiche, per cui non è prevedibile quando un raggio g verrà prodotto, mentre è possibile individuare in quali condizioni ciò può avvenire: a) urto fra un protone o un nucleone con un altro protone o un nucleone dotato di velocità prossima a quella della luce: nell'urto si formano delle particelle che dopo un istante spariscono facendo nascere un raggio g; b) un elettrone di grande energia urtando un protone o un nucleo sparisce dando luogo ad un raggio g; c) un elettrone molto veloce che "urta" un campo magnetico di grande potenza (stella di neutroni) scompare originando un raggio g; d) nell'urto fra elettrone e positrone o fra protone e antiprotone (protone con carica positiva) le particelle si annichilano e al loro posto nasce un raggio g.
(**) L'onda elettromagnetica viaggia alla velocità della luce e quindi, nota la sua lunghezza, si ricava la frequenza: per definizione la velocità è data da spazio diviso tempo. Detta c la velocità della luce sarà c = l/t; ma 1/t non è altro che la frequenza f e quindi per il colore blu risulta f = c/l = 300.000.000/0.5/1.000.000 = 600.000.000.000.000 Hz cioè si ha un'onda completa ogni 6* 10^-14 s.
Si noti quanto è piccolo il campo della radiazione "visibile" (0,4 mm) rispetto alla vastità di quello totale!