LETTERATURA
LA LETTERATURA E LE SCIENZE
Introduzione
La crisi positivista, oltre ad aver influenzato l’ambito scientifico, ha causato anche un improvviso mutamento delle concezioni mentali dell’epoca. Il crollo di tutte le certezze fisiche, la messa in dubbio della possibilità dell’uomo di controllare la natura ed il suo stesso io tramite ferree leggi meccanicistiche, hanno creato le premesse per l’instaurarsi di una nuova mentalità. La stessa teoria della relatività, applicata al mondo della vita quotidiana, causò la caduta di ogni sicurezza, di ogni stabilità, professando il relativismo anche nell’ambito sociale: tutto divenne relativo, niente era più sicuro; e l’uomo, di fronte a questa visione, perse la concezione dei valori sui quali aveva costruito la sua vita, ritrovandosi sperduto e inerme in un mondo caotico. Si sviluppa in questo periodo la scienza psicanalitica di Freud la quale, mostrando che l’animo umano non era spiegabile tramite le materialistiche leggi del positivismo, introdusse i concetti di nevrosi e psicofrenia in una società ad essi estranea. Questi nuovi termini insistevano sull’alienazione prodotta dalla società sulla psiche umana, ponendo in primo piano il contrasto tra società ed individuo. Si diffonde sempre in questi decenni l’ideologia Nietzschiana che, professando la credenza in un mondo caotico, irrazionale, non sottomesso ad alcuna legge, aiutò notevolmente a distruggere quel bisogno di credere in qualcosa di stabile che la società necessitava. Si passa cioè da una concezione della realtà come fatto oggettivo, semplice e lineare, ad una concezione del reale come insieme caotico di fatti molteplici, relativi, contraddittori ed irriducibili ad una visione unitaria dell’esistenza. A questo punto è molto più facile comprendere la graduale perdita di individualità e di libertà a cui la società è andata incontro; questo senso di smarrimento dell’io diventa un motivo predominante nell’ambito della letteratura, dove si nota la volontà di alcuni scrittori di "ripulire" il loro ego più profondo da tutte le contaminazioni sociali, di riscoprire, tramite la funzione della memoria, il loro passato oppure di fare una semplice analisi di una coscienza moderna. Rappresentativi di queste tre tendenze possono essere James Joyce, Marcel Proust ed Italo Svevo.
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