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 Intervista a Gianni Leone

Cile, Aprile 2003

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Tratto da "Enciclopedia del Rock Italiano"  Arcana Editrice - 1993
Il Balletto di Bronz
o
a cura di Cesare Rizzi
Sezione Rock'70 di Giordano Casiraghi 



    Di questo gruppo, originario di Napoli, bisognerebbe fare una doppia storia: una per il periodo post-beat documentato da (1) e (3), l'altra per la svolta al pop sinfonico operata con (2). Il primo nucleo, schierato dietro la sigla di Battitori Selvaggi, comprende anche Raffaele Cascone, poi presentatore del programma radiofonico "Per voi giovani". Adottata la sigla di Balletto di Bronzo, la band va a Roma a registrare alcune canzoni in lingua spagnola (tra le quali Accidenti ed Eternità, dal repertorio di Supergruppo e Camaleonti), rimaste per anni nei cassetti e affiorate poi su (3). Il primo album ufficiale dei napoletani è quindi (1), in equilibrio tra gli ultimi ricordi del post beat e la nuova ondata pop; tra le canzoni, tutte abbastanza leggere e consuete, spiccano Meditazione, Incantesimo e Missione Sirio 2222 per qualche timido spunto innovativo. Stinga e Ajello sono poi responsabili di un radicale rinnovamento dello stile, favorito dall'ingresso del tastierista Gianni Leone, proveniente dai Volti di Pietra/Città Frontale, il nucleo originario degli Osanna. Schierato a quintetto per qualche tempo, il Balletto di Bronzo patisce poi le defezioni di Cecioni e Cupaiolo e si sistema infine con un nuovo bassista, il romano Vito Manzari. (2) deve molto all'estro di Gianni Leone che porta al gruppo una ventata di aria nuova con l'utilizzo di un variegato parco di tastiere (organo, moog, mellotron, piano e spinetta). La vena di Leone finisce per coinvolgere anche i compagni e il risultato è per molti versi notevole, con impasti corali di precisa fattura, difficili dialoghi tra tastiere e sezione ritmica e soprattutto uno sbalorditivo affiatamento. Interessanti anche i testi, opera del batterista con la collaborazione di Cristiano Minellono, cantati sulle proprie musiche e in maniera insolita da Gianni Leone. Moltissimi anche i concerti nei quali il Balletto di Bronzo riesce a dare una precisa esecuzione della difficile suite di (2), al Piper di Roma, per esempio, in occasione di Controcanzonissima 1972/1973. Nel settembre 1973, dopo aver vissuto per qualche tempo insieme in un cascinale nei dintorni di Rimini, il gruppo annuncia la separazione; l'ultima iniziativa a nome del Balletto di Bronzo è il singolo La tua casa comoda / Donna Vittoria, realizzato però dai solo Leone e Stinga. E' in quell'occasione che il tastierista verifica di potersi impegnare con successo con vari strumenti e di poter così fare a meno del gruppo. Gianni Leone si trasferisce quindi negli States con ambiziose idee solistiche. A New York, nella primavera del 1975, registra (5) che darà pubblicato due anni più tardi con lo pseudonimo di LeoNero; nel disco, diviso tra brani strumentali e cantati, spiccano i testi che parlano di solitudine e di incubi d'infanzia, la tragica favola dell'uomo-bambino e bambino-uomo. Nei primi '80, dopo il singolo Fremo, LeoNero va a Los Angeles a realizzare (6), un album diviso tra pezzi rock eseguiti con musicisti americani e curiose divagazioni Sixties, una sorta di futuribile beat anni '80 (la cover di Piangi con me, Tell Me Why e la strumentale Anaconda sono i motivi più riusciti). Dopo un altro singolo (Indossa il mio colore / Stanchiamo insieme) Leone scrive altre canzoni (Discoclub e Un'eccitazione nuova), per un album tuttora in fase di preparazione. Ancora nei '90 il culto tributato al Balletto di Bronzo rivive nella pubblicazione di (3) e (4), quest'ultimo con canzoni tratte da (2) e presentate in una inedita versione cantata in inglese.

DISCOGRAFIA

Balletto di Bronzo
(1) SIRIO 2222 (RCA 1970, 1988 CD)
(2) YS (Polydor 1972, Mellow 1993 CD)
(3) IL RE DEL CASTELLO (RCA / Raro 1990)
(4) INTRODUZIONE / SECONDO INCONTRO (Mellow 1992) mini CD

Gianni Leone / LeoNero
(5) VERO (EMI / Harvest 1977)
(6) MONITOR (EMI / CBO 1981)

Nota. (2) contiene Donna Vittoria e La tua casa comoda come bonus tracks. (3) contiene brani, anche inediti, antecedenti a (1).

FORMAZIONE

Lino Ajello : ch / Giancarlo "Gianchi" Stinga: bt / Marco Cecioni: v, ch (1/3) / Michele Cupaiolo: bs (1/3) / Gianni Leone: v, org, p, tast (2/4) / Vito Manzari: bs (2/4)

 

Tratto da "Enciclopedia del Rock Italiano" a cura di Cesare Rizzi Arcana Editrice - 1993
Sezione Rock'70 di Giordano Casiraghi Pagg. 213-214

                                               

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