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Classificazione

Dal punto di vista della classificazione scientifica, le tartarughe sono rettili, ascritte tutte ad un unico ordine (Testudines), con due sottordini viventi, numerose famiglie e ancor più numerosi generi e specie (vedi più avanti, in "Classificazione"). Sul piano etologico (del comportamento) si è soliti dividerle in marine, palustri (o d'acqua dolce) e terricole. Questa seconda suddivisione, insignificante sul piano tassonomico, è invece fondamentale per chi voglia concretamente occuparsi di tartarughe per allevamento o anche soltanto per osservarle in natura. È del resto possibile identificare il loro habitat anche semplicemente osservandone le zampe, il che testimonia che la suddivisione etologica non è affatto casuale: le tartarughe marine (secondo molti autori solo le specie marine andrebbero chiamate "tartarughe", mentre alle palustri e alle terricole andrebbe riservato il nome di testuggini) presentano zampe trasformate in vere e proprie pinne a forma di pala, con unghie assenti o ridotte; le testuggini terricole hanno 5 robuste dita fuse tra loro a mo' di tronchetto e armate di unghie; le testuggini palustri sono invece munite di dita robuste, unghiate come le specie terricole, ma tra un dito e l'altro sono dotate di una speciale membrana natatoria che consente agli animali di muoversi in acqua con agilità ancor più che sulla terraferma. Si conosce una sola eccezione, la Care/ioche/ys itiscuipta dalla nuova Guinea che, pur essendo d'acqua dolce, ha le zampe trasformate in pinne come le specie marine. Si tratta comunque di una testuggine quasi mai allevata in cattività.

 

Le specie di tartarughe attualmente viventi sono oltre 200, riunite dagli zoologi nell'unico ordine Testudines,  a sua volta diviso in due grandi gruppi (sottordini) Cryptodira e Pleurodira. Del primo fanno parte in pratica tutte le testuggini più comuni, carattetizzate dall'avere la testa retrattile all'interno della corazza con movimento sagittale. I Pleuroditi invece ripiegano la testa ad , con movimento laterale. A ciascuno dei due sottordini sono ascritte diverse famiglie, con eventuali sottofamiglie e numerose specie.

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