Tavoletta grafica
Tavoletta e penna grafica, per essere esatti.
Lo strumento fondamentale di interazione con i sistemi operativi grafici, cioé dotati di interfaccia grafica, come i sistemi Microsoft, Apple o Unix é il mouse.
Graphire 2
Wacom (USA)
Ma, D. Enghelbart quando inventò il mouse (nel 1964) lo pensò per indicare i vari punti di un testo e non per disegnare.
Come evidenzia N. Negroponte:
Il mouse é un mezzo semplice ma scomodo per l'input grafico. Si richiedono quattro passi:
- brancolare con la mano alla ricerca del mouse
- armeggiare con il mouse per trovare il cursore
- portare il cursore el punto desiderato
- premere il pulsante una o due volte
Nel disegno il mouse é inefficace.
Infatti, é necessario disegnare con il mouse guardando però un altro punto (lo schermo).
C'é cioé un disallineamento tra l'occio e la mano, si compie cioé una azione innaturale.
Se questo disallineamento é sopportabile quando si indica un punto (una icona), perché efficace, non lo è con il mouse, poiché il disegno é impreciso e approssimativo.
Approssimazione che diminuisce aumentando la qualità del mouse, per esempio passando ad un mouse ottico.
La tavoletta grafica con la penna é invece molto utile per il disegno, anche se rimane l'azione innaturale.
La penna può essere tarata, calibrata, per assumere la funzione di una matita o di un pennello. In pratica l'effetto é equivalente alla scrittura di una penna biro su un foglio di carta.
Per capire la differenza si provi a disegnare la propria firma con il mose e con la tavoletta.
Firma con muse e penna
Nel disegno grafico la tavoletta grafica é indispensabile, anche se non ci si deve aspettare la precisione del disegno su carta, a meno di non impiegare molto tempo.
E' sicuramente più efficace disegnare su carta ed effettuare la scannizzazione dell'immagine per poi ritoccarla con la penna.
L'azienda Wacom, principale produttrice di tavolette grafiche, mette anche a disposizione uno studio ergonomico che evidenzia la superiorità della tavoletta grafica come strumento di disegno rispetto al mouse:
Riflessione
Mouse e tavoletta mi portano ad una riflessione anche per gli innumerevoli preventivi di Pc che ho avuto occasione di vedere e su cui dare un parere. Cosa che é una specie di condanna, anche se non la sola, di essere considerato un "esperto di informatica". L'altra condanna é la pretesa di aspettarsi la risposta perfetta ad ogni problema relativo all'informatica, neanche fossi (o fossimo noi informatici) un Eta Beta del digitale.
Tornando alla riflessione, che non era Eta Beta, quasi sempre con la penna mi sono trovato a sostituire la voce tastiera e mouse. O meglio completare perché c'é sempre scritto tastiera italiana e mouse due/tre tasti.
Ogni volta ho sempre scritto la marca di una buona tastiera (quanto rimpiango l amitica tastiera dell'Oliveti M240...) e di un buon mouse e giustificato in modo pedagocico che poiché sono i due strumenti che si usano di più é meglio che siano buoni, molto buoni.
C'é differenza tra una tastiera ed un altra, quando si premono i tasti!
Lo stesso succede, anche se in misura minore, con il monitor. Eppure davanti ci si sta ore e ore. E il televisore non viene scelto allo stesso modo, anzi é uno degli acquisti più consapevoli perché fatto di confronti e informazioni.
C'é quindi una disattenzione nella scelta degli strumenti di interazione (mouse, tastiera e monitor), che se in parte é giustificabile per il consumatore, molto meno lo é per il venditore. Anzi per nulla per il venditore, il quale lo sa perfattamente... e spesso presenta le alternative con la frase delle frasi "sono la stessa cosa".
Una delle "grandi balle" del mondo digitale.
Anche la Fiat Stilo e la Ferrari sono la stessa cosa, se il paragone é sul fatto che sono automobili...
