Ieri
sera ho finito di leggere SE QUESTO è UN UOMO di P. Levi
.Non penso che questo editoriale sia luogo adatto a
discutere un libro tanto vero, spietato, toccante e che
penso ognuno dovrebbe leggere piuttosto che semplicemente
limitarsi a sentirne parlare. Ma c'è una frase, tra le
mille bellissime che si dovrebbero segnalare, che trovo
molto attuale:" (...)viene infatti considerato
tanto più civile un paese, quanto più savie ed
efficienti vi sono quelle leggi che impediscono al misero
di essere troppo misero , e al potente di essere troppo
potente". Ed
ora andiamo oltre questo libro finito di scrivere nel
gennaio 1947 e saltiamo ai nostri giorni, 56 anni in
avanti; guardiamo noi stessi, guardiamoci l'un
l'altro negli occhi, scopriamo negli occhi
dell'altro il rispetto che abbiamo di noi stessi ;
riprendiamoci la nostra coscienza civile, le nostre
verità, la democrazia che abbiamo costruito. Coscienza
civile, coscienza dei nostri diritti. Coscienza civile,
rispetto per le lotte che abbiamo combattuto noi e chi
prima di noi. Coscienza civile, la forza di poter e dover
andare avanti, la capacità di informarsi serenamente e
scegliere senza imposizione. Civile, dal latino CIVILIS
, che significa del cittadino , concernente una
comunità pubblica ma anche, e soprattutto, degno
di cittadino , umano. Dicevo,
andiamo ai nostri giorni. In questi giorni. Ho visto uno
sciopero generale che ha ricevuto la partecipazione di
milioni di persone e politici diversi, uniti per il
rispetto dei diritti di ognuno . Ho visto giornalisti
insorgere per l'accanimento di un signore che forse si è
ubriacato di potere e che ha colpito il
giornalismo, il vero giornalismo!, la satira ,
l'informazione in generale. Ho visto Sciuscià, ho visto
Cofferati e l'ho ascoltato attentamente, dopo qualche
giorno ho visto il concerto del primo maggio e 800 mila
ragazzi in piazza non solo per la musica, ma anche per
esser presenti e forse dimostrare che ci siamo, pensiamo,
ragioniamo con la nostra testa. Ho visto a Napoli, i
poliziotti incatenati davanti alla caserma, ho sentito le
testimonianze dei poliziotti. Ho sentito le testimonianze
di chi ha subito ( o per lo meno lo dice) di aver subito
violenze. Violenze assurde, gratuite, e ingiustificate. Ho
sentito politici che han giustificato la polizia, che la
proteggono con le loro parole e che van invece contro alla
procura, ai magistrati . Ho sentito dire troppo spesso ( e
mi vergogno per chi ancora vuol pronunciare questa frase e
nascondersi dietro di essa senza voler considerare i fatti
quali che sono): "lo sciopero, la manifestazione,
l'insorgere di questo o quello è...POLITICO, fatto per
colpire il governo". Non
nascondiamoci ancora, diciamolo chiaramente. SI, tutte
queste nostre manifestazioni sono contro il governo. Ma
non per partito preso, non per riposarci un giorno di
più( come qualcuno ha detto e pensato offendendo
l'intelligenza delle persone e offendendo chi ha perso un
giorno di stipendio vitale per poter chiaramente
esprimersi e liberamente manifestare), non per ballare in
piazza, non per andare contro la polizia, non per
difendere Santoro, Luttazzi, Biagi. No. Non per
andare contro un governo di destra. Ma per dire che i
provvedimenti e i cambiamenti che questo governo vorrebbe
attuare sono innanzi tutto antidemocratici , secondo poi
ledono il diritto di esser uomini ed esser diversi. Ledono
la libertà di ognuno , nel fare informazione e nel
riceverla. E allora si manifesta, forse anche arrabbiati
perchè il Governo aveva sorriso e falsamente promesso e
invece ha tolto ad ognuno e vorrebbe riformare solo su
ciò che conviene a lui stesso. E' giusto e soprattutto
democratico aver la possibilità di scegliere se farsi
sentire o meno. E' democratico poter difendere i propri
diritti. Sarebbe democratico che il governo queste voci
lontane e vicine le ascoltasse. Ora
mi scuso. Mi scuso se questo editoriale e quello di aprile
hanno avuto uno sfondo prettamente politico ma , come ho
spiegato a qualcuno, sentivo in coscienza di dover dire quello che pensavo e che sia finito, per tutti, il
periodo del silenzio. Non che si debba urlare. Ma si deve
discutere e confrontarsi. Detto
questo, evito di tediarvi ancora e vi racconto le ultime
novità del sito: innanzi tutto la sezione UN VAGONE DI
RITARDI si è arricchita di un articolo importante.
Infatti il Gazzettino di Venezia ha parlato della mia
iniziativa contro le FS . Seconda
cosa: l'altro mese non ne ho parlato, ma è nata una nuova
rubrica, La finestra sul cortile , curata da Davide e che
vi narrerà gli ultimi avvenimenti di politica nazionale
ed internazionale. Terza cosa: la sezione PREFER-S-ITI
è stata sistemata , ordinata ed arricchita di moltissimi
links utili . Quarto: diventando molto numerose le vostre
poesie, ho aggiunto una pagina per la loro pubblicazione.
Per il resto(ed ho finito!), come sempre tutto il sito è
stato aggiornato con nuovi ed interessanti
articoli...quindi non mi resta che augurarvi BUONA LETTURA
! Un abbraccio, Tungaska |