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ArchitetturA > Recupero Edilizio
Riguardo alle tecniche e alle procedure di intervento, per il risanamento strutturale degli edifici in tutti i comuni del territorio Nazionale, indipendentemente dalla sismicità del luogo, si deve necessariamente fare attenzione:
- ai criteri tecnico-costruttivi da attuare per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento;
- ai carichi, sovraccarichi e loro combinazioni, anche in funzione del tipo e delle modalità costruttive e della destinazione dell’opera, altresì alla verifica di sicurezza delle costruzioni;
- alle indagini sui terreni, sulle rocce e sulla stabilità dei pendii naturali e delle scarpate.
Nelle zone sismiche il risanamento strutturale assume connotazioni del tutto particolari; possono aversi infatti, contemporaneamente, sia le riparazioni dei danni provocati dal sisma che l’adeguamento delle strutture, anche non lesionate, per renderle atte a resistere alle azioni di un possibile ulteriore sisma.
Le operazioni per riparare o prevenire sono solo apparentemente diverse; in realtà fanno capo ad un unico atteggiamento che si definisce “antisismico”, volto a potenziare le offerte di resistenza delle strutture. Almeno il 70% delle costruzioni esistenti in Italia sono state eseguite senza tener conto della prevenzione antisismica: questo fa temere che, non provvedendo, nell’eventualità non remota di ulteriori terremoti, le vecchie costruzioni siano destinate a subire danni ingenti, con un costo sociale immenso. Alla luce degli ultimi e disastrosi avvenimenti sismici verificatisi in Molise, un vasto programma di ristrutturazione delle vecchie costruzioni che ne provveda l’adeguamento funzionale e strutturale, inglobando gli investimenti necessari alla prevenzione antisismica in un programma più allargato di recupero edilizio, al di là dei finanziamenti necessari per la ricostruzione degli edifici crollati o demoliti a causa degli stessi eventi sismici, può essere il mezzo più efficace per garantire la sicurezza degli edifici e l’incolumità per le persone in proiezione di non auspicabili, ma possibili, nuovi eventi sismici.
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