Summer Time Club  2000  Santa Maria Navarrese - Baunei - Cala Luna -Sisine-Golgo-Goloritzé-Pedra Longa-Mario Gironi detto Peroni-......

 

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 Sardegna - Baunei  ( Santa Maria Navarrese )

 

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Flora e fauna.  

Il carattere fondamentale della flora sarda è quello di avere conservato in gran parte intatte alcune specie vegetali molto antiche, che altrove hanno subito invece delle trasformazioni o si sono estinte. Ma si verifica anche l'opposto: mancano in Sardegna diverse specie vegetali presenti nell'Italia continentale e nella stessa Sicilia, come il faggio e le conifere: le pinete costiere (pino d'Aleppo, pino domestico) sono tutte d'impianto recente.La maggior parte della superficie dell'isola, dove la pastorizia brada, itinerante, è sempre stata tradizionalmente l'attività dominante, è occupata dal pascolo, rappresentato sia dalla steppa a graminacee sia dalle formazioni arbustive. 

Entrambe sono il risultato di un impoverimento della vegetazione dovuto al sovrapascolamento o agli incendi, in buona parte di origine sospetta e appiccati per rinnovare il pascolo. Oltre la metà della superficie boschiva distrutta ogni anno in Italia da incendi probabilmente dolosi è situata in Sardegna, benché leggi anche severe siano state emanate in merito.I boschi veri e propri occupano un'area molto ristretta del territorio regionale; essa corrisponde essenzialmente alle zone più interne e impervie, soprattutto nelle valli più incassate, meno accessibili all'uomo e al bestiame, e non alle sommità montane; le piante prevalenti sono le querce (tra cui molto diffuse sono le querce da sughero), i lecci e i castagni.La formazione vegetale più ricca, estesa e vigorosa è nettamente la macchia mediterranea, che caratterizza il paesaggio della Sardegna sin verso gli 800 m di quota, talvolta formando pittoreschi boschetti isolati sui nudi strapiombi costieri; la macchia non rappresenta però una formazione originaria, ma deriva dal bosco degradato. 

È comunque la tipica associazione sempreverde che include arbusti anche alti – si ha in tal caso la cosiddetta "macchia alta", dove gli arbusti raggiungono anche i 4-5 m di altezza, quando trovano suoli più profondi e maggiore umidità – tra cui principalmente oleastri, cioè olivi selvatici, lentischi, carrubi, mirti, allori, ginepri, cisti; lungo i greti dei torrenti sono spesso fitti gli oleandri. Si ha poi una macchia impoverita, con arbusti sui 50 cm d'altezza, comunemente chiamata garriga, che comprende salvia, rosmarino, erica, timo, ginestra ecc.; interessanti sono le formazioni di palme nane.

Le praterie a graminacee infine prevalgono in prossimità dei litorali, in particolare nelle più calde e aride coste meridionali e orientali; dove si stendono le zone paludose litoranee, non infrequenti in Sardegna per il difficile e irregolare deflusso delle acque, crescono canneti e diverse erbe palustri.Molto interessante e particolare è la fauna. Mancano infatti nell'isola molte specie comuni nelle terre circostanti (ad esempio marmotte, lontre, talpe, orsi, tassi, scoiattoli, lupi, le vipere e qualsiasi altro serpente velenoso e comunque la maggior parte dei rettili, le rane, e persino il passero comune, il Passer domesticus Italiae). Per contro la Sardegna ospita molte specie endemiche, inesistenti altrove.

 Caratteristica comunque a tutti gli animali presenti (asini, suini, cinghiali, lepri, cavalli ecc.) è la taglia, generalmente più piccola di quella delle stesse specie continentali. Il più noto degli animali della Sardegna è il muflone, splendida pecora selvaggia con grandi corna ritorte (nei maschi); tra i rettili presenti solo nell'isola vi è la tartaruga marginata (Testudo marginata), che può raggiungere una lunghezza di 40 cm. Si ricorda poi, tra gli uccelli, in genere assai numerosi, l'ampia diffusione dei rapaci: il grifone, l'avvoltoio nero, l'avvoltoio barbuto, l'aquila reale, l'aquila del Bonelli e il magnifico falco della regina o falco di Eleonora (Falco eleonorae). Ridotto a pochissimi esemplari rintanati in alcune grotte delle coste orientali è infine un mammifero marino, la cosiddetta foca monaca (Monachus monachus).

 

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                                              Aggiornato il: 15 April 2001