INDICE:
Convegni su Balducci 02/03
Volume speciale dedicato a Ernesto Balducci
elaborazione grafica e strutturale sito a cura del web master: Bianca Maria Bassetti
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ULTIMO NUMERO Vincenzo
Striano,
I
caffè doppio ed il voto degli immigrati
Il
dibattito sulla possibile partecipazione degli immigrati al voto
amministrativo (riacceso dall’inattesa sortita di Gianfranco Fini)
evidenzia il bisogno di un profondo ripensamento da parte delle forze
politiche della sinistra, che devono, con ben altro coraggio, collegare
“buona integrazione” e cultura dei diritti. Franco
Toscani,
Un dono destinato al naufragio
Una
riflessione a partire da grandi filosofi del passato sull’importanza
della speculazione filosofica: chi pensa, pensa per tutti ed è al
servizio di tutti
L’identità
perduta: scuola e formazione in Italia,
sezione monotematica a cura di Severino Saccardi
I
Dell’educazione negli anni 2000 Severino
Saccardi, Un’Istituzione-Titanic? La Scuola, che appare sempre più come un’istituzione in cerca d’autore e di identità, ha bisogno di trasformazioni incentrate non su un generico e superficiale “nuovismo” ma sull’assunzione di una visione culturale che congiunga specificità e carattere interdisciplinare del sapere, in un percorso di inquadramento critico del “mondo globale. C’è bisogno, anche, di riscoprire l’importanza della spinta motivazionale nell’apprendimento, combattendo la rinascita di forme nuove di autoritarismo, senza cadere nell’assunzione acritica della tipologia “attimo fuggente”del modello di insegnamento. Mauro Ceruti, Educare nel tempo della
complessità In
un mondo dove accelerazione, globalizzazione e imprevedibilità
caratterizzano anche i saperi umani è necessario pensare ed elaborare un
nuovo patto fra gli individui da un lato, le organizzazioni e le
istituzioni dall’altro in cui si aiutino le persone a percepirsi come
un'identità multipla, aiutandole nel contempo a percepire gli altri come
identità altrettanto multiple Maurizio Bassetti,
Domande di fondo su un difficile
mestiere Quale
ruolo e funzione deve avere l’insegnante nella nuova civiltà
globalizzata? L’insegnante è un educatore o un professionista della sua
disciplina? Deve essere libero o deve seguire percorsi prestabiliti? Ha il
compito di stimolare negli alunni il senso critico o di aiutarli ad
inserirsi nella società? Andrea Bigalli,
“Contro i classisti che siete voi…” L’educazione non può ridursi ad una logica di interesse personale, particolare o di classe ma deve misurarsi sui grandi temi della formazione umana e ideale II Una cruciale questione politico-culturale
Attilio Monasta,
La scuola di tutti E’
necessaria una nuova azione riformatrice che abbia un largo consenso e che
punti a creare una scuola di tutti, vero “servizio pubblico”, in
funzione dell’interesse generale, strutturata in un sistema flessibile,
in cui si realizza una progressiva evoluzione della professionalità e
dello stato giuridico degli insegnanti Renzo Bonaiuti,
Da Berlinguer/De Mauro a Moratti a… Bastico Da
un’analisi del processo legislativo italiano per la scuola degli ultimi
anni alcune considerazioni e proposte che mirino ad un coinvolgimento
maggiore degli insegnanti e ad una maggiore condivisione e di consenso. Roberto Mosi, Qual è la scuola più bella del reame? E’
difficile trovare le soluzioni per una scuola ideale ma è interessante
vedere come si stanno muovendo le regioni all’interno dei progetti per
il federalismo Massimo
Batoni, Tra risparmio e logica d’élite I
provvedimenti della riforma Moratti corrispondono ad un disegno preciso,
coerente, sono paralleli e sinergici con quelli su Università e Ricerca,
sanità, mercato del lavoro, pensioni. Sono conseguenti ad una precisa
idea di società basata sul
concetto che la competitività di mercato si può assicurare solo
attraverso la riduzione del costo del lavoro e dei diritti del lavoratore. Vittoria
Franco, Euroscuola Di
fronte alla tendenza attuale di un ritorno alla scuola delle gerarchie è
necessario ritrovare il senso, già a suo tempo ribadito a livello
europeo, di un insegnamento di qualità in cui predomina l’istruzione
all’apprendimento Gianni
Manzini,
Una deriva da arrestare L’approvazione
della legge 53/2003 apre una nuova fase dai contorni incerti in cui si
alimenta la confusione e un senso di frustrazione diffuso Renzo
Foa, Senza
aspettare Godot La
scuola italiana ha bisogno di un rinnovamento che vada nella direzione
indicata dalla riforma Moratti con un legame più stretto con il mondo del
lavoro, una competitività che spinge alla qualità e un rapporto virtuoso
tra modelli diversi Enrico Panini, Il Ministero
della descolarizzazione La
riforma Moratti ha i connotati di una vera “controriforma” con la
diminuzione dell’obbligo scolastico, il precocismo nelle scelte dei
bambini e l’affossamento di tante buone iniziative già sperimentate Daniela Colturani,
A quando stagioni di maggiore ragionevolezza? La
nuova riforma della scuola presenta molte ombre e insidie e necessita un
ripensamento che punti a riconsiderare il ruolo centrale del personale
della scuola in ogni processo innovativo Silvana
Varcica, Un
supermercato del sapere? Di
fronte al nuovo modello che si sta proponendo di scuola come un
“supermercato della conoscenza” bisogna ribadire la scelta alternativa
di un’istruzione laica, attenta alle differenze, alla relazione e alla
cooperazione III.
Nel caleidoscopio dell’istruzione
Andrea
Ranieri,
I Pierini di 5 anni Con
la nuova riforma la scuola dell’infanzia viene compressa e snaturata
nell’idea di una formazione che prepari consumatori più che cittadini Lucio Niccolai, Istruzione professionale: avanti verso il passato L’Istruzione
professionale, dopo il lungo processo di emancipazione che l’aveva
ricollocata allo stesso livello delle altre offerte dell’Istruzione
superiore statale, con la riforma Moratti viene rigettata nel limbo di una
scuola di formazione per il lavoro. Sandra
Landi,
Sporcarsi le mani nel fare Bisogna
puntare ad una scuola di massa capace di offrire a tutti i mezzi necessari per
realizzare la propria personalità, senza confondere il diritto al successo formativo con il diritto al diploma, e scoprendo un nuovo modo per fare
cultura in cui si insegna a porre
domande, elaborare ipotesi, ci
si esercita alla consultazione, alla scelta
e all’approfondimento, di cui
si sostanzia la cultura della
ricerca. Francesco
Bernabei,
Cittadellarte:
un’esperienza di formazione L’esperienza
formativa dell’istituzione Cittadellarte fondata da Michelangelo
Pistoletto in cui si coniuga arte, cultura e educazione Gioacchino
Garofali, Interagire con il cambiamento del mondo Nei
processi di cambiamento in atto le istituzioni educative devono affrontare
la sfida del futuro, anticipando i mutamenti della domanda di lavoro,
avviando una analisi sistematica sia di tale domanda, sia della derivata
domanda di formazione e di competenze e quindi la messa in rete di conoscenze e competenze
disponibili o da formare rappresenta una modalità imprescindibile della
capacità di progetto e di trasformazione della società
Vanni
Pettinà e Giulia
Pruneti, Un’altra chance…
Intervista a Lucia, Simona, Martina ed Erica Una
breve indagine sul rapporto dei giovani con la scuola attraverso la voce
di alcuni adolescenti che, dopo aver abbandonato il percorso di studi
tradizionale, hanno deciso di tornare ad investire sulla propria
formazione con modalità differenti IV.
A scuola con l’Altro
Graziella
Favaro,
Il mondo in classe In
Italia la scuola si è configurata fin dall’inizio del fenomeno
migratorio come luogo di integrazione,
di scambio culturale, di incontro con lingue e storie ma non sempre le
risposte organizzative sono state adeguate; nasce dunque la necessità di
rendere “normale” ciò che finora ha avuto piuttosto il carattere di
evento emergenziale: insegnare in una classe plurilingue e multiculturale Mauro
Sbordoni, Un
aereo per raggiungere la scuola L’integrazione
degli alunni stranieri nella scuola italiana ha fatto grandi passi ma è
ora messa in difficoltà dalle recenti disposizioni governative Bruno
Becchi,
Preludi di intercultura nell’opera
di don Milani Don
Lorenzo Milani, con quella capacità che hanno i grandi di anticipare il
futuro, aveva impostato la sua opera educativa su un profondo rispetto
dell’altro al di là dei confini, fornendo ai suoi alunni strumenti per
un vero dialogo interculturale V.
Pubblico e Privato
Corrado Mauceri,
Non
scordare i principi costituzionali La
scuola statale è istituita nell’interesse prevalente della collettività
di formare cittadini culturalmente aperti al confronto, la scuola privata
corrisponde invece all’interesse privato di garantire una educazione
orientata secondo specifiche esigenze: per questo motivo bisogna arginare
una visione anticostituzionale in cui il modello d’istruzione è
fortemente caratterizzato da scelte ed
esigenze privatistiche e la scuola privata è a carico di tutti i
cittadini. Padre Antonio Perrone, La dirimente questione della qualità, Intervista a cura di S. Saccardi In un sistema di istruzione pubblica, al quale concorrono su un piano di parità scuole statali e scuole parificate non statali, alle quali dovrebbero essere assicurate risorse adeguate, la questione di fondo diviene quella della qualità dell’insegnamento che, nell’ambito di una pluralità di esperienze, dovrebbe sapersi misurare con i problemi e le contraddizioni della nostra società
Dossier
Africa: Ruanda e Congo
Costantino
Tessarin, Viaggio nel Ruanda che crede nel futuro Una
testimonianza dal Ruanda: paese di bambini, paese martoriato dall’odio
etnico, paese che spera nel futuro Giusy
Baioni e Raimondo
Carìa, Congo: l'amaro prezzo
della pace Nella
Repubblica Democratica del Congo si continua a morire. Dopo quattro anni
di guerra e l'olocausto di tre milioni di civili, i signori della guerra
sperimentano, sul campo, nuove efferate strategie indirette, mentre sul
piano diplomatico sostengono, formalmente, l'accelerazione del processo di
pace. Intanto l’Unione Europea fa capolino nella Regione dei Grandi
Laghi inviando la sua prima missione militare, e - mentre l’Onu decide
rafforzare il mandato alla sua missione in Congo e l’embargo delle armi
sulla regione - gli Usa tolgono l’embargo al Ruanda.
Roberto Mosi
e Leonardo Ferri, La Compagnia
della Fortezza
L’esperienza
volterrana ha permesso al teatro di entrare nel carcere ed al carcere di
mostrarsi alla società civile. Un percorso nato e cresciuto fra
soddisfazioni e dolori che mostra un volto diverso di una realtà
drammatica quale quella carceraria dove sovraffollamento e disagio rendono
possibile il morire di detenzione.
Giovanni Allegretti, L'ascolto preventivo: suggestioni dalla Mostra del Cinema di VeneziaLa Mostra del Cinema di Venezia 2003 è stata un’edizione importante che - speriamo - possa garantire la riconferma al suo direttore Maurice De Hadeln, che ha perseguito un’importante linea di dialogo tra culture e l’obiettivo di una maggiore apertura del festival al grande pubblico. Luciano
Alberti, Al
cinema per non dimenticare
Attraverso
due recenti film italiani l’occasione di un ripensamento sul nostro
passato e sul rapporto tra recupero della memoria e giovani generazioni Andrea
Bigalli, Cosmopolis: i linguaggi
della dispersione
Una
recensione al romanzo di Don DeLillo, Cosmopolis
che parla dell’impossibilità della salvezza, attraverso le vicende del
protagonista, per tutto un sistema di conoscenza, consumi, rapporti, vita:
quello occidentale
COPERTINA e RETRO COPERTINA
Sommari anno 2002 Scriveteci: indirizzo e-mail per informazioni, vendita ed abbonamenti: Testimonianze indirizzo postale: Associazione Culturale "Testimonianze" Via dei Roccettini n. 11 - 50016 - S. Domenico di Fiesole (Firenze) Telefono: 055/597080 Fax: 055/597080 |