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04 ottobre 2007, ore 15.00 - Stadio "Acqua Santianni" di Trivento
Coppa Italia - 2ª Fase - 1ª Giornata

TABELLINI: D. Di Bartolomeo
ATLETICO TRIVENTO 1
TERMOLI 0
Reti: 15' st aut. Mennella
Atletico Trivento: Guerra, Russo (18. Monaco di Monaco), Boscia, Corradino, Chiavaro, Guardabascio, Ciardo, Pannullo, Tornatore (14. Nilson), Iaboni, Guglielmi (13. Incitti). All.: Carannante. A disp.: 12. Petrini, 15. Razzini, 16. Ciafardini, 17. Vito.
Termoli: Antenucci, Napolitano, Luongo, Alfieri, Lapiccirella, Mennella, Travaglini, D’Onofrio B., Ferro, Pazienza (25’ st 18. Panico), Di Biase (30’ st 15. Lizza). All.: Di Lena. A disp.: 12. D'Onofrio P., 13. Tiscia, 14. D'Ascanio, 16. Lemma, 17. Spadaccino.
Arbitro: Fracassi di Campobasso. Assistenti: Magliocca e Ladomorzi di Campobasso.
Note: spettatori 100 circa. Ammoniti: Ferro (T), Lapiccirella (T), Luongo (T), Mennella (T), Ciardo (A).
LA GARA:

("Il Quotidiano del Molise") Era il match più atteso di giornata, Trivento e Termoli si dovevano incontrare prima o poi, l’hanno fatto in Coppa ma la sfida ha avuto già il retrogusto di campionato vero, quello giocato a ritmo incalzante. Si è risolta con uno sfortunato autogol di Mennella che, involontariamente, ha spedito la sfera alle spalle del compagno di reparto Antenucci che nulla ha potuto per evitare la rete che ha deciso l’intero incontro. Ma, comunque, a tirare positivamente le somme sono stati entrambi gli allenatori che hanno constatato le qualità dei propri beniamini scesi in campo per vendere cara la pelle e onorare nel migliore dei modi la competizione tricolore. Doveva essere big-match e big-match è stato, si sono viste trame di gioco davvero interessanti capaci di palesare il livello tecnico dei due team.
Carannante si è affidato ancora una volta a Guglielmi e Iaboni per la manovra offensiva, ad affiancarli Tornatore che fino a questo momento ha avuto poco spazio nel pacchetto avanzato, almeno in campionato. A Corradino il compito di gestire il settore nevralgico del campo.
Di Lena lascia in panchina Lizza e Panico, buttati in mezzo al campo solo nel pieno della ripresa. C’è solo Ferro lì davanti a infastidire Guerra, anche se a dare una mano è il solito Luongo, protagonista di un paio di occasioni interessanti. Senza dimenticarci il contributo di Pazienza artefice di un secondo tempo perfetto. Prima frazione di gioco abbastanza equilibrata: i trignini tentano di sfondare le retrovie adriatiche con qualche palla interessante prodotta dai piedi di Iaboni e di Guglielmi, ma il tiro non è preciso e Antenucci non si scompone più di tanto nel bloccare la manovra avversaria. Anche Pannullo cerca la giocata, ma la sua conclusione si spegne di poco a lato. Risponde il Termoli con un paio di incursioni centrali di Ferro o laterali di Pazienza su invito di Luongo, ma anche i giallorossi vanificano la mole di gioco costruita.
Si cambia musica nella ripresa. Adriatici più continui a centrocampo e autori di un bel secondo tempo tanto da lasciare Di Lena molto soddisfatto della prestazione sciorinata. La sfortuna, però, ci mette lo zampino ed ecco che la frittata è fatta. E’ sicuramente Pazienza il più pericoloso in area locale, ma prima il legno del palo poi quello della traversa negano l’esultanza al centrocampista termolese. L’autorete di Mennella taglia un po’ le gambe al Termoli. L’innesto di Panico e di Lizza sortisce gli effetti sperati visto che lì davanti si iniziano a vedere diversi spunti degni di nota. Ma alla fine nessuno dei sopra citati bomber riesce a oltrepassare la diga foranea creata ad hoc da Chiavaro e compagni. Una sconfitta che, comunque, non ridimensionare le aspettative del Termoli, a fine gara, infatti, è lo stesso patron Di Siena ad affermare: “Abbiamo giocato la miglior partita dell’intera stagione. Meritavamo di vincere, così non è stato, poco importa raccogliamo i frutti che a livello di gioco si sono ampiamente visti”. Buone anche le impressioni di mister Carannante: “Si sono affrontate due ottime squadre che hanno dimostrato tutto il loro valore in campo. Non credo che con la sconfitta di oggi il Termoli
ne sia uscito ridimensionato ma anzi ha dimostrato di essere l’avversario numero uno da battere”.

 
Ultimo aggiornamento 25/10/2007 ore 00.17.21

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