PatrimonioArcheologico
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La Banca Dati
Tradizioni PopolariInformazioni sul"Progetto DOMUS"
PRESENTAZIONE
IL PROGETTO DOMUS
Tale patrimonio culturale deve essere conservato e tutelato innanzitutto come memoria storica del territorio di Usini, affinché non si degradi distruggendo al tempo stesso il ricordo delle nostre origini e le possibilità di sviluppo economico che esso può offrire.
Recupero della memoria, inquadramento dei valori e dei temi culturali, prospettive di valorizzazione degli stessi: il territorio di Usini rappresenta un laboratorio culturale assai vivace.Obiettivo del "progetto Domus", il cui nome rimanda immediatamente alle domus de janas, le tombe di età neolitica scavate nella roccia che, presenti a decine nel territorio, lo caratterizzano, è stato quello di promuovere una conoscenza dei beni culturali sia per gli abitanti del luogo che per i visitatori.
IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO
GLI ITINERARI
LE TRADIZIONI POPOLARI
Il territorio si rivela infatti sempre più come una risorsa dalla quale trarre vantaggi per le popolazioni residenti, come fonte di occupazione e base per iniziative legate allo sviluppo turistico. Da questo punto di vista la stessa posizione di Usini appare favorevole per l'avvio di iniziative di promozione in tal senso. Più a lungo i beni culturali del territorio dureranno nel tempo e saranno oggetto di cura e di interventi in questo senso, maggiori saranno le possibilità di occupazione e di sviluppo del territorio in questo settore.
1. L'alimentazione tradizionale
a. Erbe alimentari:    una preziosa risorsa ambientale
Il territorio di Usini presenta una notevole concentrazione di emergenze monumentali che spaziano per un lungo arco di tempo. Ampiamente attestati sono i monumenti archeologici, sia di epoca preistorica - i nuraghi, le domus de janas, alcune delle quali a prospetto architettonico - che di epoca storica, con documentazioni di età punica, romana e probabilmente bizantina, a giudicare dalle notizie e dai materiali provenienti dalla grotta di Santa Caterina. Di notevole interesse sono le architetture religiose, con interessanti episodi di epoca romanica quali la chiesa di S. Giorgio.
b. Il ciclo del grano:     i timbri per i pani rituali
c. Il ciclo della vite:     la cultura materiale
2. Il vestiario tradizionale
Il progetto, avviato dall'Amministrazione con i finanziamenti comunali per l'occupazione, ha al suo attivo due annualità e una terza in programma alla quale sono stati destinati i fondi del piano straordinario per il lavoro - L.R. 37/98, art. 19, ed harealizzato, con l'impiego di figure lavorative residenti nel territorio, il censimento dei beni culturali e ambientali, raccogliendo sul campo i dati relativi alle emergenze archeologiche e architettoniche e riunendoli in unabanca dati informatizzata in linea con gli standard scientifici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione), recentemente adottati anche dalla Regione Autonoma della Sardegna.
LA BANCA-DATI
INFORMAZIONISUL PROGETTO DOMUS
Accanto alla documentazione dei periodi più antichi rivestono notevole importanza altri aspetti culturali, come il ciclo del grano e della vite legati alle tradizioni radicate nell'ambiente e nella vita quotidiana e il recupero degli oggetti ad essi legati.Particolare rilevanza assumono le caratteristiche ambientali, di notevole pregio; accanto alle bellezze naturalistiche e agli scorci panoramici vanno ricordate le numerose grotte, alcune delle quali con interessantiformazioni geologiche. Esse costituiscono beni ambientali da tutelare e promuovere, così come bene ambientale è da considerare l'intero contesto nel quale sono inseriti i diversi beni culturali sopra citati.