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n° 7    Ottobre - Dicembre 2001

Consiglio Direttivo
Presidente: Luisella de Cataldo
Vice Presidente: Santo Di Nuovo
Segreteria: Anita Lanotte
Tesoreria: Paolo Capri
Consiglieri: Germano Bellussi, Guglielmo Gulotta, Anna Mestitz, Carlo Serra, Maddalena Zucconi






IL punto su .... 

Una riflessione sulla responsabilità professionale
Editoriale
di Luisella de Cataldo Neuburger

1

Parere dell'Esperto
Psicologi e Psichiatri nel collegio peritale
di Germano Bellussi

4

Garante per la pricacy: il ruolo dei servizi sociali nella giustizia minorile
di Gaetano Giordano
    Silvia Melchionna
    Roberto Liberatore

5

La mediazione penale minorile
di Elvira Musso

5

La mediazione familiare come possibilità di ripresa del dialogo tra i genitori
di Anna Bambino

7

Recensioni
Vite Spezzate. I minori e l'abuso sessuale nella regione Basilicata
di Assunta Basentini
Ediz. Provincia di Potenza, 2001
a cura di Emanuela Longano

8

Freschi di stampa ...
Lezioni di Criminologia
di Isabella Merzagora Betsos
CEDAM, Padova, 2001

8

Notizie dalla Associazione

8

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Il PUNTO SU....

Una riflessione sulla
responsabilità professionale

di
 Luisella de Cataldo Neuburger

Presidente AIPG
Avvocato, Psicologo
Resp. Sezione di Psicologia Giuridica
Università degli Studi di Milano





    Concludo l’esposizione, iniziata sul precedente numero della newsletter, di questa importante sentenza che si colloca nel filone di altre analoghe assunte dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Data la lunghezza e complessità dell’atto, ho dovuto riassumerne i punti principali con l’inevitabile conseguenza di tagli e omissioni di aspetti anche importanti. Chi volesse consultarla in edizione integrale - nelle due versioni ufficiali inglese e francese- la può reperire sul sito htpp://hudoc.echr.coe.int

Nella sua decisione la Corte ha preso in esame le tre violazioni della Convenzione (articoli 8, 6 e 13) poste dalle ricorrenti a fondamento della loro azione. Vediamole in dettaglio.

Sull’asserita violazione dell’art. 8 della Convenzione.

L’art. 8 nella parte inerente il caso di specie è cosi’ formulato:

1.-   Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita (...) familiare (...)

2.-   Non può esserci ingerenza di un ente  pubblico nell’esercizio di questo diritto tranne che sia prevista dalla legge e
che costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla sicurezza
pubblica, al benessere dell’economia del paese, alla difesa dell’ordine pubblico e alla prevenzione delle infrazioni
penali, alla protezione della salute o della morale o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui...