Dicesi anco, che ella acquistassse
il nome di Sardegna, da Sardo, figliuolo di Hercole, & di Thespia,
che quivi passò dalla Libia, con molti compagni, si dipinge di corpo
robusto, & sopra il sasso perchè i Sardi sono uomini di corpo
robusto, & di costumi duri, & rustici, & alle fatiche molto
disposti.
Di color gialliccio si dipinge,
per caggione non solo dell'ardor del Sole ma come dice Strabone nel Lib.5.
in quest'Isola sempre vi fà cattiva aria, e massime nel tempo dell'Estate,
nel quale si vede sempre rossa, & grossa, ma più dove si cava
il grano, & altri frutti, che sono luoghi più bassi.
Se gli dà la ghirlanda
di olivo, perciò che vivono tra loro molto pacificamente. Non usano
armi perciò che fra di loro non fanno guerra, ne anco niuno artefice
è nell'Isola, che faccia spade, pugnali, o altre armi, ma se ne
vogliono, ne pigliano nella Spagna, o in Italia.
Il colore verde del vestito,
denota (come mostra Strabone Lib.5.) esser questo luogo fertile di tutte
le cose.
Tien con la destra mano le spighe
del grano, perché quivi ne abbonda in quantità, & se
i Sardi attendessero meglio che non fanno a coltivar la terra, raccoglierebbero
tanto grano, che superarebbe quest'Isola la Sicilia.
Se gli dà l'herba Sardonia,
o Ranuncolo, che dir vogliamo, come cosa segnalata, la quale (come racconta
Mattiolo) chi la mangia more come in atto di ridere per causa delli nervi,
che li ritirano, & da tale effetto è tratto il proverbio del
riso Sardonico.
Gli si mette à canto il
sopradetto animale*,
perché (come racconta il sopradetto F. Leandro) in niun'altro luogo
di Europa si trova eccetto che in Corsica, & in quest'Isola. Et anticamente
li Sardi usavano la pelle di tale animale, per loro armatuta, & di
essi ve n'è in tanta copia che gli Isolani per trarne le pelli,
& acconcie che l'hanno, & fattone cordovani, ne fanno mercantia
in quà & in là per tutta l'Italia con gran guadagno oltre
l'utile che ne cavano per l'uso lor del vivere, essendo essi animali bonissimi
à mangiare.