IL POSITIVISMO: CARATTERI GENERALI
Il
Positivismo è un movimento filosofico e culturale, caratterizzato
dall’esaltazione della scienza, che nasce in Francia nella prima metà
dell’Ottocento e che si impone, a livello europeo e mondiale, nella
seconda parte del secolo.
Il
termine “positivo”, da cui deriva il nome di questa corrente, viene
assunto, dai filosofi positivisti, in due significati fondamentali: 1)
“positivo” è innanzitutto ciò che è reale, effettivo,
sperimentale, in opposizione a ciò che è astratto, chimerico,
metafisico; 2) “positivo” è anche ciò che appare fecondo, pratico,
efficace, in opposizione a ciò che è inutile e ozioso.
Comparso
per la prima volta nel Catechismo degli industriali (1822) di Saint-Simon, il termine viene messo a punto da Comte
(e poi ripreso da altri studiosi contemporanei
come John
Stuart Mill), che lo applica alla
propria dottrina, consacrandone l’uso nella terminologia filosofica
europea.
Il
Positivismo, sin dall’inizio, appare caratterizzato da una celebrazione della
scienza, che si concretizza in una serie di
convinzioni di fondo:
·
La scienza è l’unica conoscenza possibile e il metodo della
scienza è l’unico valido: pertanto il ricorso a cause o principi che
non siano accessibili al metodo della scienza non dà origine
conoscenza; e la metafisica, che fa appunto tale ricorso, è priva di
valore;
·
Il metodo della scienza, in quanto è l’unico valido, va esteso
a tutti i campi, compresi quelli che riguardano l’uomo e la società;
·
Il progresso della scienza rappresenta la base del progresso
umano e lo strumento per una riorganizzazione globale della vita in
società, capace di superare la crisi del mondo moderno.
Il
Positivismo appare quindi, complessivamente riguardato, come la
filosofia della moderna società industriale e come l’ideologia tipica
della borghesia liberale dell’Occidente. Non per nulla esso si
sviluppa in quelle nazioni (come l’Inghilterra, la Francia e la
Germania) che appaiono all’avanguardia del progresso industriale e
tecnico-scientifico, mentre impiega tempo ad affermarsi nei paesi (come
l’Italia) in ritardo da questo punto di vista. La diffusione in larga
scala della corrente positivistica è favorita soprattutto dalla Seconda
rivoluzione industriale,
che parallelamente, porta al decollo del sistema industriale, della
scienza e della tecnica, alimentando quel clima generale di fiducia
entusiastica nelle forze dell’uomo e nelle potenzialità delle
scienze.