La regina Vittoria, Londra 1819 Osborne 1901,  regina 1837-1901
Guizot, ministro di luigi Filippo 1848
Liugi Filippo d'Orleàns, Parigi 1773-1849,  re dei francesi: 1830-1848

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La monarchia di Luglio
(1830-1848)

La rivoluzione del 1830 fu il trionfo della borghesia, niente di fondamentale cambiò nelle istituzioni politiche, ci si accontentò di rivedere la carta costituzionale, Luigi Filippo che aveva fama di liberale prese il titolo di "re dei Francesi", fu adottata la bandiera tricolore, il cattolicesimo cessò di essere religione di stato, il censo elettorale fu abbassato, il che portò il numero degli elettori a200.000 (il popolo rimaneva escluso dalla vita politica), la guardia nazionale fu riorganizzata, i suoi effettivi vennero riorganizzati, e divenne l'esercito della repressione borghese. Si rafforza sempre di più allora, l'opposizione repubblicana che rimproverava al re di aver approfittato della Rivoluzione. Essa si appoggiava sulle masse popolari, ridotte a una vita miserabile dal capitalismo industriale in pieno sviluppo. Sotto la monarchia di Luglio, il salario medio di una giornata lavorativavariava tra due e tre franchi per quindici ore di lavoro in media; il lavoro delle donne e dei bambimi era pagato a stento; la media della vita, che era allora di ventotto anni nella classe padronale, cadeva a ventisette mesi nella classe operaia, a causa della mortalità infantile. A questa miseria, alcuni uomini e piccoli gruppi isolati, cercavano di porre rimedio: i cattolici liberali e sociali(Lamennais, Lacordaire, Ozanam), i primi "socialisti" (i sansimonisti, Fourier, Pierre Leroux), degli scrittori, come Gorge Sand, Michelet. Ma il potere della borghesia si mostrava assolutamente insensibile: fece soffocare dall'esercito e dalla guardia nazionale la rivolta dei setaioli di Lione (novembre 1831), la rivolta parigina del chiostro di Saint-Merry (giugno 1832), e quella di rue Transnonain(1834). Riuscita finalmente a trionfare sulla nobiltà, la borghesia scoprì con orrore un nuovo avversario, il proletariato. Per tutto il XIX sec. sarebbe vissuta nella paura, il che spiega le sue adesioni successive e contraddittorie a tutte le soluzioni d' "ordine", al re-cittadino Luigi Filippo, al principe-presidente, poi imperatore, Napoleone III, alla repubblica conservatrice di Thiers. Dato che il potere rafforzava la repressione contro la stampa le associazioni le adunanze, l'opposizione repubblicana, che allora si chiamava radicale, si espresse nelle società segrete. Il re stesso fu oggetto di attentati. All'estero la monarchia di Lugliorealizzò la conquista dell'Algeria, ma in Europa e in oriente portò avanti una politica di pace che indignò i repubblicani. La politica ambiziosa di Thiers si scontrò nel 1840 con la volontà di Luigi Filippo, che evitò di stretta misura la guerra con l'Inghilterrra sulla questione d'Oriente (convenzione di Londra sugli stretti, luglio 1841). Il ministro Guizot cercò di incrementare la prosperità economica ("arricchitevi con il lavoro e con il risparmio"), ma nonostante i progressi, la Francia restava molto indietro rispetto all'Inghilterra che si era messa alla testa della rivoluzione industriale, e il suo ritmo di crescita era assai più debole di quello della Germania. Del resto la prosperità della società diLuigi Filippo si basava sulla base minacciosa di un'accresciuta miseria operaia. La febbre della speculazione provocò una crisi in borsa che coincideva con una crisi industriale. Ma l'opposizione repubblicana aveva finito per concentrarsi contro il regime elettorale. Nel 1847, per proclamare la "riforma", cominciò una campagna di banchetti (le altre manifestazioni pubbliche erano proibite), ma Guizot si ostinò. Una manifestazione popolare venne organizzata per chiedere il suo congedo, e Luigi Filippo stava per cedere, ma le truppe spararono, e ci furono dei morti, Parigi insorse di nuovo, si riempì di barricate, il re colto di sorpresa abdicò a favore di suo nipote, ma gli insorti avevano invaso la camera, e fu proclamata la repubblica (24-11-1848).

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barricate nella capitale 1848
insurrezioni a Parigi1848 per l'abdicazione di Luigi Filippo

 

 

 

 

 

 

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