Presentation   News Events   Archives    Links   Sections Submit a     paper Mail

FRENIS  zero 

Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

  Home Frenis Zero

        

 

Frenis Zero  Publisher

     

 "NOT EVEN WRONG.  Adventures in Autism"

   di Paul Collins

Recensione di Laura Montani

 

 

 

 


 



 


Scheda Bibliografica:

Autore: Paul Collins

Trad. It.: Nè giusto né sbagliato

Editore: Adelphi

Luogo di Pubblicazione: Milano

Anno di Pubblicazione2005

 

 



 


 


 

            

 

   

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

Edizioni "Frenis Zero"

clicca qui per la ricerca nel sito/Search in the website
A.S.S.E.Psi. web site (History of Psychiatry and Psychoanalytic Psychotherapy ) 

 

A.S.S.E.Psi.NEWS (to subscribe our monthly newsletter)

 

Ce.Psi.Di. (Centro di Psicoterapia Dinamica "Mauro Mancia") 

 

Maitres à dispenser (Our reviews about psychoanalytic congresses)

 

Biblio Reviews (Recensioni)

 

Congressi ECM (in italian)

 

Events (art  exhibitions)

 

Tatiana Rosenthal and ... other 'psycho-suiciders'

Thalassa. Portolano of Psychoanalysis

 

PsychoWitz - Psychoanalysis and Humor (...per ridere un po'!)

 

Giuseppe Leo's Art Gallery

Thalassa. Portolano of Psychoanalysis

Spazio Rosenthal (femininity and psychoanalysis)

Psicoanalisi Europea Video Channel

A.S.S.E.Psi. Video Channel

EDIZIONI FRENIS ZERO

 Sta per essere pubblicato/About to be published:

AA.VV., "Lo spazio  velato. Femminile e discorso psicoanalitico"                             a cura di G. Leo e L. Montani (Editors)

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

 

"The Voyage Out" by Virginia Woolf 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-97479-01-7

Anno/Year: 2011 

Pages: 672

Prezzo/Price: € 25,00

Click here to order the book

 

"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Preface: Alberto Angelini

ISBN: 978-88-903710-5-9

Anno/Year: 2011 (2nd Edition)

Prezzo/Price: € 18,00

Click here to order the book

 

"Psicoanalisi e luoghi della negazione" a cura di A. Cusin e G. Leo (Editors)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian,  A. Cusin, N. Janigro, G. Leo, B.E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini Scalmati, G. Schneider, M.  Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-4-2

Anno/Year: 2011

Pages: 400

Click here to order the book

 

"Lebensruckblick"

by Lou Andreas Salomé

(book in German)

Author:Lou Andreas Salomé

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-97479-00-0

Anno/Year: 2011

Pages: 267

Prezzo/Price: € 19,00

Click here to order the book

 

"Psicologia   dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

Click here to order the book

 

"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 30,00

Click here to have a preview 

Click here to order the book

 

 

OTHER BOOKS

"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

ISBN: 978-88-340155-7-5

Anno/Year: 2009

Pages: 224

Prezzo/Price: € 20,00

 

"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

Click here to order the book

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 Vorrei proporre, a proposito delle recenti discussioni apertesi intorno all’autismo e al suo “trattamento”, il contributo singolare di un romanziere americano: Paul Collins.

Si tratta di Not Even Wrong, Adventures in Autism, recentemente tradotto in italiano  da Adelphi con il titolo  Né giusto né sbagliato. Fabula.

 Mi limiterò, per presentarlo, a segnalare  gli interrogativi che suscita.

 Innanzitutto, di fronte a che funzione della scrittura ci troviamo con P. Collins? Testimonianza? Difesa dal dolore? Oppure lo sguardo acuto e affettuoso dello scrittore-padre di un piccolo bambino autistico di tre anni, doppiamente spinto alla ricerca di senso da una vicenda personale che si allarga, come accade in tutte le scritture alte,  e si allontana dal puro dato autobiografico per inoltrarsi nel non detto, offrendo nel contempo una possibilità rappresentativa assolutamente inedita a quanto, nei protocolli scientifici appare come un difetto, una strozzatura dell’essere, l’autismo?

 Ma l’interrogativo specifico che a sua volta  muove la scrittura di Collins è il seguente: che cosa significa essere una persona? Che cosa significa essere umani? E, soprattutto, che avventure straordinarie intraprendono i bambini autistici, i savants, e cosa devono soffrire insieme ai loro ‘fratelli' , protagonisti di avventure meno straordinarie e quindi ancora più misteriose, a cui vengono sovente accomunati, vale a dire i bambini con ‘deficit cognitivo’?

Né giusto né sbagliato si muove su due registri, magistralmente intrecciati: il romanzo ci appare  infatti sia come una vera e propria ricerca scientifica diacronica sull’autismo, documentata e corredata  da un ricchissimo apparato informativo  di note , che va dal ‘700 ai giorni nostri,  attraversando gli studi di Monboddo, Stark, Asperger, Kanner, fino a giungere a Bettelheim, sia come il racconto appassionato di un’esperienza personale cruciale all’interno di questa specifica dimensione umana.  Anche dell’apparato teorico, l’autore fa materia di riflessione critica, e insieme affettiva,  animandolo e reinterpretandolo  con una profonda pietas, alla luce della propria personale esperienza, come già si può cogliere nel titolo, Né giusto né sbagliato, e,  lo utilizza per formulare un’ipotesi “aperta” sull’autismo e i suoi enigmi: non solo un destino di esclusione, ma anche umana avventura.

 A sua volta, la storia del Ragazzo Selvaggio, ritrovato nei primi anni del’700  nei boschi di Hannover dove viveva sugli alberi, ispiratore di Defoe, Swift, studiato da Linneo, citato da Rousseau, viene messa in intreccio, con indubbio talento letterario,  con quella di Morgan, il piccolo figlio  dell’autore, che a tre anni legge tutto quello che gli capita a tiro, ma se qualcuno gli chiede come si chiama, non risponde.

L’autore si sofferma a lungo su una coincidenza assolutamente singolare: aveva incominciato ad interessarsi al Ragazzo Selvaggio, decidendo di scrivere un libro su di lui molto prima che, durante una visita di controllo pediatrico routinario, un medico non avesse avanzato l’ipotesi di autismo per il suo bambino.

Tra tutte le tesi sull’autismo, rigorosamente rintracciate e riportate  nella “realtà romanzesca” da Paul Collins,  una soprattutto sembra avere colpito  il nostro autore per la sua capacità di entrare empaticamente nello ‘stile’ dei savants: quella di Asperger, tirocinante nella clinica pediatrica di Vienna nel ‘39. Asperger  infatti fa notare come il silenzio, soprattutto  per quanto riguarda le più banali frasi del parlare quotidiano, sia una delle caratteristiche dei savants, i bambini prodigio, la più misteriosa delle anomalie cognitive, bambini che possiedono capacità di lettura inusitate per la loro età e tuttavia non parlano, eseguono con disinvoltura le operazioni più difficili, ma non sanno né lavarsi né vestirsi da soli. Persi nelle loro astrazioni, scriveva Asperger, dimostrano “quell’incapacità di affrontare la vita pratica propria del professore distratto.”

Potremmo alla fine della lettura concludere che Il Ragazzo Selvaggio e la sua storia siano  stati per l’autore anche e soprattutto un artificio stilistico per arrivare al cuore della questione della cura? 

 Forse. Ma come che sia la questione non può non toccarci profondamente come  psicoanalisti, proprio nel modo come viene presentata da Collins, che a sua volta ne è stato profondamente toccato, non solo come padre, ma come ricercatore dell’umano. Da questo fronte, interrogandosi sulla persona, su cosa essa sia,  sui suoi diritti inviolabili, egli  ci  offre la ‘consulenza”  degli studi più recenti sull’autismo  (Andron, Baron-Cohen, Grandin, Karasik, Frith)[i] partendo da sé e da quello che intuiva essere il percorso di ricerca più idoneo a favorire l’avvicinamento a una comprensione, aperta alla speranza, del mondo particolare del suo piccolo Morgan.

Questi studi vengono citati e percorsi nel romanzo, con grande abilità narrativa”, sembrerebbe, come in contrappunto  se non in contrapposizione, con quelli di Bruno Bettelheim e il suo metodo che, osserva Collins, lasciava intendere che era necessario allontanare i bambini ,”quei bambini” dalle loro famiglie.

Dopo avere ricostruito l’inquietante formazione professionale  di Bettelheim, Collins così conclude:

<<Bettelheim divenne uno degli psicologi più letti…la sua opera diventò la Bibbia degli assistenti sociali, convinti che fosse necessario togliere i bambini alle “madri frigorifero”, responsabili del loro stato. Diverse famiglie vennero smembrate e bambini ricoverati, per il loro bene, ovviamente. Eppure c’era qualche cosa che non quadrava nella teoria di  Bettelheim: ad esempio, molte famiglie in questione non avevano granché in comune con Dachau. Inoltre i bambini autistici avevano fratelli apparentemente normali: Come mai le loro madri sadiche non avevano fatto diventare autistici anche loro?>>

 

Cosa trarre da questo romanzo definito “necessario e incantevole”?

Lo sguardo che Collins lancia su se stesso e sul mondo della cura, e che, , dopo essere risalito alla genealogia teorica dell’autismo, si sposta in avanti,   va al futuro, del suo  proprio bambino in particolare, e di tutti i bambini “diversi”, con amore e speranza tenace. Sguardo lucido,  consapevole del rischio che questi bambini  corrono in una società sempre più volta a rigettare la diversità, costi quello che costi.

Questo sguardo, che  è quello affettuoso del padre, ma è anche quello del ricercatore rigoroso, attento alla formazione delle strutture simboliche,  si  oppone perciò, con forza, alla facile demonizzazione delle famiglie, scorciatoia, a suo parere, spesso adottata dai “curanti”, per risolvere l’enigma dell’autismo.

In definitiva, uno sguardo che offre alla psicoanalisi uno scenario  inedito, e pertanto provocatorio e inquietante in cui, con umiltà, mettersi a cercare e, forse, a inventare. Altri modi di vivere e pensare  quella modalità di vita psichica che chiamiamo autismo.

Il romanzo  si chiude con questa notazione:

<<…E comunque non è come pensano loro. Non è una tragedia, non è una triste storia, e neppure il film della settimana: E’ la mia famiglia>>.


[i]Andron Linda, a cura di, Our Jorney Trough High Functioning Autism and Asperger Sindrome: A Roadmap  (2001);

Baron-Cohen e Patrik Bolton. Autism.The Facts (1993) (trad . it. Autismo:La conoscenza del problema, 2003);

Baron –Cohen, Simon et al, a cura di, Understanding Other Minds: Perpective from Development Cognitive Neuroscience. (2000);

Baron-Cohen, Simon, Mindblindness (1997);

Gradin Temple, Thinking in Pictures (1996);

Frth, Uta, a cura di, Autism and Asperger Syndrome (1991);

Frith Uta, Autism:, Explaining the Enigma (2003).

 

 

 

 

 

 

 


 


 
 
 
 
   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
 

 

   
   
 

 

   
   
   
 

 

   
   
   
   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

Copyright - Ce.Psi.Di. - Edizioni "FRENIS ZERO" All right reserved 2004-2005-2006-2007-2008-2009-2010-2011  2012