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Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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     "LUCIANA NISSIM MOMIGLIANO. Una vita" di Alessandra Chiappano

 

 

 

 Recensione  di Pierluigi Politi

 

 


Questa recensione è stata originariamente pubblicata sulla rivista "L'Indice dei Libri del Mese". n. 4, aprile 2011. Si ringrazia il Prof. Politi per l'autorizzazione concessa a Frenis Zero della riproduzione.

 Luciana Nissim Momigliano

Una vita

Di Alessandra Chiappano

 

Giuntina, Firenze 2010

pp. 295, € 15,00.

 

            

 

 

  

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

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EDIZIONI FRENIS ZERO

 "Psicologia dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

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"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 30,00

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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-0-4

Anno/Year: 2008

Prezzo/Price: € 18,00

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"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

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Anno/Year: 2009

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"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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 Ogni psicoanalista, per i primi anni della sua attività clinica, riferisce settimanalmente a un analista esperto l'andamento delle sedute dei suoi primi casi in analisi. In psicoanalisi, questa esperienza assume il termine tecnico di supervisione e gioca un ruolo importante nella formazione del futuro strizzacervelli. Nel 1993 Luciana Nissim era il mio supervisore. Ho un ricordo molto vivo della copia dell'"Indice" di aprile di quell'anno, che si stagliava sulla scrivania di legno scuro, nel pur luminoso studio di Brera. In quel numero, al centro della recensione che Mauro Mancia aveva dedicato a L'esperienza  condivisa (Raffaello Cortina, 1992; "L'Indice", 1993, n.4), campeggiava un ritratto di Luciana Nissim a opera di Tullio Pericoli. Ricordo altrettanto bene il moto un po' civettuolo, a dispetto dell'età, con cui la decana  della psicoanalisi italiana rispose alla  considerazione  che le avevo apppena manifestato: non sembrava un ritratto, ma una caricatura forse, e la invecchiava oltre misura. In effetti, credo che Pericoli non avesse mai incontrato Luciana Nissim nella realtà, ma si fosse basato su alcune fotografie, le stesse che trovarono spazio sul "Diario della settimana" di qualche anno più tardi; immagini che mettevano troppo in risalto piccole asimmetrie e le rughe di una vita sul bel volto sorridente e spesso abbronzato.

La vita di Luciana Nissim Momigliano ha ispirato la penna puntigliosa ed esigente di Alessandra Chiappano, storica attenta del movimento di liberazione in Italia, studiosa sensibile della Shoah e della deportazione nel nostro paese.

Grazie alla generosa collaborazione del figlio di Luciana, Alberto Momigliano, Alessandra Chiappano ha potuto ricorrere sistematicamente ai documenti originali, alla cui catalogazione e destinazione presso l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto) ha così contribuito.

La figura di Luciana Nissim ha contrassegnato il XX secolo, testimoniandolo nella sua crepa più profonda, arricchendolo senza esagerazioni, grazie a un senso della discrezione, dell'autoironia, a una capacità di riflessione e di cambiamento senza pari. Come era forse prevedibile, ritrarre una figura ricca e complessa quanto mai ha presentato al suo biografo - al pari delle montagne, che non a caso hanno segnato la sua vita e quella del marito, l'economista Franco Momigliano - un problema di prospettiva: vite vissute e grandi montagne  appaiono differenti, al variare del punto di vista dell'osservatore. In questo senso, è possibile affrontare questa biografia a partire dal vertice dell'ebraismo, oppure da quello della Resistenza; dal punto di vista della Shoah, oppure da quello psicoanalitico. Il lavoro di Alessandra Chiappano privilegia senz'altro il primo e il terzo di questi vertici di osservazione, ridimensionando, in piena coscienza critica, il secondo, mentre, per quanto riguarda la psicoanalisi, l'autrice si affida a testimoni competenti, lasciando tuttavia il discorso in mano ad altri. 

Il testo articola nei sei capitoli di cui è costituito, geograficamente, prima ancora che storicamente. Inizia in Piemonte, fra il vercellese parentale, la Torino natia (1919) e poi universitaria (1938-1943), la Biella adolescenziale e quello spicchio di arco alpino che spazia dalle Cozie alle Pennine. Il secondo capitolo è invece ambientato  a Oswiecim, nell'attuale Polonia, peggio conosciuta come Auschwitz. La terza parte è ambientata nel non-luogo brumoso del ritorno dal  Kriegsgefangenenlager. Si passa quindi a Ivrea, alla luce della irresistibile utopia di Adriano Olivetti. Il quinto capitolo vede un'ulteriore piccola diaspora, a Milano (1956), in seguito alla rottura con Olivetti; e il radicamento nel capoluogo lombardo si svolge in parallelo al radicamento della protagonista nell'esperienza psicoanalitica. Il sesto capitolo vuole Luciana Nissim ritrovare appieno un altro non-luogo, quello del sentimento di appartenenza all'ebraismo, a partire dalla tragica scomparsa di Primo Levi (1987). 

Da capo, dunque. La biografia è particolarmente riuscita nel ritrarre la disperata meraviglia dello scoprirsi perseguitati, improvvisamente, quando si hanno vent'anni o poco meno. Quando si cresce in una famiglia borghese, come tante, in cui di ebraico c'è ben poco: lo Shemà insegnato alle figlie, qualche vocabolo yiddish a colorire il dialetto piemontese e il non condividere il Natale come gli altri bambini. Da qui, il terremoto provocato dalle leggi razziali del 1938, e la ricostruzione fedele degli snodi di un processo psicologico, ancor prima che storico, che trovò il suo pabulum all'interno della biblioteca della Scuola ebraica di Torino. Lì poté costituirsi, infatti, un gruppo di studenti universitari che scoprirono, soltanto grazie alla nascente persecuzione fascista, alcuni aspetti di sé. Da questa consapevolezza al cercare rifugio sulle montagne amate, quando con sistematicità iniziarono le retate fasciste, il passo fu breve. Alessandra Chiappano ridimensiona parecchio l'avventura partigiana di Luciana Nissim, interrotta ben presto da una soffiata, mentre segue passo passo il percorso di vita nel lager, che a questa  fa seguito, ed è amaro  e doloroso oltre ogni misura. Altrettanto amara è la narrazione del rientro, non sommersa ma salvata, grazie anche all'intuizione del dichiararsi medico, ad  Auschwitz. La biografia tesse poi la lenta, faticosa rinascita alla vita, al lavoro, alla testimonianza politica, alla formazione (prima), al lavoro psicoanalitico (poi), al testimoniare (infine).

Tuttavia, è la Luciana Nissim psicoanalista che ha lasciato il segno. Come ha elegantemente sintetizzato Francesco Barale, in occasione del convegno (novembre 2010)  organizzato al Quirinale su di lei, si tratta di un percorso che ha conosciuto almeno tre stagioni di creatività. La prima si colloca  all'inizio degli anni settanta, quando, sulla scia di Paula Heimann, Nissim sottolinea come l'interpretazione, classicamente centrata da Strachey sul transfert del paziente, rischi spesso di diventare una traduzione automatica - con l'effetto del traduttore di Google su certi testi, per intenderci - se non passa attraverso il controtransfert dell'analista. La seconda stagione è di dieci anni successiva (1984). Se anche gli psicoanalisti avessero adottato il criterio quantitativo del numero di citazioni che un lavoro riceve, sicuramente la nostra autrice sarebbe in testa a ogni graduatoria con l'articolo cult della psicoanalisi italiana, e non solo: Due persone che parlano in una stanza. In esso sono messi a fuoco, e questa volta il riferimento teorico è al contributo di Bion, oneri e onori (per utilizzare un'espressione cara a Nissim) di entrambi i membri della coppia al lavoro. 

 

L'ultima stagione creativa  vede la piena maturità di Luciana Nissim; tra i suoi compagni di viaggio in questo periodo, uno è forse meno celebrato degli altri, ma altrettanto radicale nella sua innovatività: il Casement di On  learning from the patient.

In questi anni Luciana Nissim  riscriverà buona parte della tecnica analitica corrente, passando  da forme di ascolto "sospettoso", in cui tutto quello che il paziente dice viene utilizzato contro di lui, per smontarne le difese, a forme di ascolto "rispettoso", che chiedono invece all'analista di essere responsabile per entrambi, ma onesto con se stesso fino al profondo. E siamo alla fine. Il cerchio della vita e delle opere di Luciana Nissim si chiude, nel libro come era stato nella realtà, riannodando alcuni fili di quell'area buia e incolore, che non aveva ancora trovato parole. E al lettore non resta che interrogarsi sull'intreccio tra le sue vicende di vita e le trasformazioni  profonde che questa grande donna ha saputo imprimere negli anni, per usare ancora un'espressione a lei cara, al suo "modo di lavorare".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
   

 

 

 

 

 

 

   

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
 

 

   
   
 

 

   
   
   
 

 

   
   
   
   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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