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tanti tipi di timer con un circuito solo
facili, utili, versatili
Schema elettrico
| Montaggio | Tavole
per timer monostabile, ciclico,
giornaliero, accensione
ritrdata, allungatore di impulso,
rivelatore mancanza impulso
Il timer è un circuito fondamentale dell'elettronica e si presta ad una infinità di applicazioni. Ci sono tantissimi tipi di timer in commercio, uno diverso dall'altro. Il Nutchip si presta molto bene alla costruzione di un timer: lo stesso circuito, programmato in modo diverso, copre le funzioni di una grandissima gamma di timer commerciali, con una precisione invidiabile.
Schema elettrico. Il timer si attiva premendo il pulsante SW1. |
Lo schema elettrico è molto semplice. Il pulsante SW1 collegato all'ingresso
IN1 serve per azzerare il timer e fare partire il tempo. Le uscite vanno
a livello 1 allo scadere del tempo. Il transitor TR1 - pilotato
dall'uscita del Nutchip tramite la resistenza di limitazione R1 - fornisce la
potenza necessaria per eccitare il relè. Il diodo D1, collegato
ai capi della bobina, protegge il transistor dalle tensioni elevate che si generano
sull'avvolginento del relè al momento della commutazione. Quest'ultimo
va scelto con eccitazione a 5 volt e contatto di uscita con caratteristiche
adeguate al carico che si vuole pilotare, tenendo un margine di sicurezza
di almeno il 50%. Ad esempio, se vogliamo accendere una lampada alogena a 12
volt che assorbe 3 ampere, sceglieremo un relè il cui contatto di uscita
sia certificato per almeno 24V e 5A.
Il Nutchip è illustrato con un oscillatore di tipo ceramico, che ha una
precisione migliore dell'1%. Ma se voleste ottenere una precisione ancora migliore
(per esempio per realizzare timer giornalieri o settimanali),
utilizzate un quarzo come indicato nella raccolta dei circuiti
base. Nella stessa raccolta troverete dei collegamenti alternativi per il
RESET, che qui per semplicità è portato direttamente al positivo tramite una semplice rete RC composta da R2 e C2.
L'alimentazione proviene da un piccolo alimentatore "a spina". La tensione viene stabilizzata da questo circuito. |
Il circuito è molto semplice e si presta bene ad essere montato sia
sull'apposito circuito stampato, che su di una basetta sperimentale tipo "millefori".
Il circuito stampato ospita anche i componenti dell'alimentatore. Cominciate
sempre dai componenti più bassi, tenedo per ultimi i componenti più
ingombranti che altrimenti ostacolerebbero il lavoro. Non saldate direttamente
il Nutchip, ma utilizzate uno zoccolo. Fate estrema attenzione a montare il
relè, in modo che i fili e le saldature dei contatti siano bene isolate
dal resto del circuito. Un contatto indesiderato fra i fili che vanno al morsetto
CN2 ed il resto del circuito può risultare in pericolosissime scosse elettriche,
oltre alla distruzione del circuito.
Vi consigliamo di usare uno zoccolo a 20 piedini per il Nutchip. Se non è
richiesta la programmazione in-circuit, cioè senza smontare il
Nutchip dalla scheda, potete omettere il connettore CN1 per la porta di programmazione.
In tal caso però dovrete programmare il Nutchip prima di collocarlo sulla
basetta, utiizzando un'altra scheda collegabile al PC.
Piazzamento dei componenti sul circuito stampato. Potete anche servirvi di una basetta "millefori": in tal caso seguite la quadrettatura (che è proprio del passo usato nelle basette sperimentali) unendo le piazzole con dei fili di rame nudo. |
Elenco dei componenti
Occorrono inoltre: un alimentatore tipo "a muro" da 7...12V, una basetta sperimentale tipo "millefori", l'interfaccia Nutchip completa di cavo, e naturalmente un PC con il software Nutstation. |
Con questo timer possiamo ottenere una grandissimo assortimento di timer differenti, semplicemente utilizzando programmi diversi. Ogni tipo di timer è idoneo per una specifica applicazione, con tempi che vanno dai pochi secondi a molte ore.
Applicazioni:
ingranditore fotografico, spruzzatori, dosatori di liquidi, avanzamento di un motore di una quantità prefissata, tempo di apertura di un cancello. |
Il file "timer_monostabile.nut" è
impostato per 1 minuto.
Potete allungare il tempo fino a mille ore!
Applicazioni:
Accensione elettrodomestici, timer da cucina (allo scadere del tempo si aziona un buzzer), tempo massimo in giochi a quiz, accensione antifurto, anti-bump per casse acustiche (cortocircuitareSW1), parchimetri. |
Con questo esempio potete azionare la lavatrice 1 ora dopo
essere usciti da casa.
Questa matrice è contenuta nel file "timer_ritardato.nut".
Applicazioni:
Timer per luci scale, ventilatori per toilette, timer per pompe, rubinetti e asciugamani elettrici. |
Un timer perfetto per le luci scale, perchè si "ricarica"
finchè si tiene premuto il pulsante.
Lo trovate nel file "timer_allungatore.nut"
Applicazioni:
Macchine automatiche per segnalare la mancanza di un pezzo, per rivelare l'arresto di un meccanismo, per sistemi di sorveglianza (il guardiano deve premere il pulsante periodicamente). |
Se il contatto SW1 resta aperto per più di 5 secondi,
il relè si accende.
Se SW1 è collegato ad un nastro, il relè rivelerà la mancanza
del movimento.
E' il file "timer_rivelatore.nut"
Applicazioni:
Intermittenze, insegne luminose, decorazioni natalizie, economizzatori di consumo |
Per realizzare un modulatore per riscaldatori da acquario
sostituiremo SW1 con un interruttore.
Finchè l'interruttore resta chiuso, il riscaldatore elettrico resta acceso
al 100%.
Aprendo SW1, si accenderà con una cadenza di 5 minuti, riducendo la potenza
media al 50%.
File: "timer_ciclico.nut"
Applicazioni:
Accensione di insegne e vetrine, impianti di riscaldamento, innaffio giardini, illuminazione notturna e anti-ladro. |
Un timer per innaffio giardini con il sistema a microgocce:
si accende per un'ora, tutti i giorni.
E' importante che i tempi ON+OFF diano esattamente 24 ore.
In questo esempio, tratto dal file "timer_giornaliero.nut",
il tempo ON=1 ora, il tempo OFF=23 ore.
Come avete visto, realizzare un timer non è difficile. Il timer è un punto di partenza per aggiungere nuove funzionalità modificando la matrice del Nutchip.
Che ne dite di...
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