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L'attrezzatura

    Uno degli aspetti positivi del podismo:l’attrezzatura ridotta al minimo. Un paio di scarpe comode e gli indumenti giusti per stare caldi quando fa freddo e freschi quando fa caldo è praticamente tutto quello che serve. Vestirsi adeguatamente, però, è più complicato di come sembra, perché c’è molto da imparare sul comportamento del corpo in condizioni variabili.

    Credo che questo esempio spieghi molto bene quali sono i problemi di abbigliamento del podista. Il buonsenso non è necessariamente un aiuto: d’inverno, per esempio, si è più comodi se ci si veste più leggeri di quanto suggerisce il buonsenso (il calore generato dal corpo equivale a un denso strato di indumenti pesanti).

    Le regole fondamentali sono semplici. Primo: l’estetica non ha importanza. Comperate roba costosa o a buon mercato, come meglio credete. Quello che conta è circondare il corpo di un ambiente il più possibile ospitale. Pensate a una di quelle meravigliose giornate di primavera con la temperatura sui tredici gradi, la brezza che gioca nelle foglie, il sole che spunta e comincia a scaldare, l’erba nuova sotto i piedi, elastica, molto meglio dei più moderni materiali sintetici delle piste sportive. In giorni come questi bisognerebbe correre nudi: i vestiti non possono certo dare più della natura. Ma, nelle giornate più fresche, bisogna dare una mano alla natura, e in quelle più calde è necessario adattarsi a indossare il meno possibile. Per le scarpe, caldo o freddo non importa: devono essere sempre quelle giuste.

    Correre però è un fatto molto individuale, e le osservazioni che seguono sono solo un punto di riferimento. Se qualcosa vi sembra razionale, provatelo; se non funziona, o non funziona bene quanto dovrebbe, cambiate.Ecco dunque, dai piedi in su, qualche nozione sull’attrezzatura per la corsa, senza distinzione (se non in casi particolari) fra uomini e donne.

    Scarpe

    Pensate un po’ che cosa pretendete dai vostri piedi quando correte. Il fatto di poter correre è già incredibile. Ogni scarpa batte sul terreno circa cinquecento volte ogni chilometro. In 10 chilometri arriviamo a cinquemila volte. Moltiplicate questo dato per i 70 chili di peso di una persona media e avrete un impatto totale di 350 tonnellate per piede ogni 10 chilometri. E un bel battere! E poi l’azione non si riflette solo sui piedi. L’urto delle cinquemila battute viene trasmesso dal piede alla caviglia, al ginocchio, all’anca. Se non indovinate le scarpe, rischiate qualche guaio grosso in qualche punto del meccanismo. Le scarpe da tennis o quelle da pallacanestro non sono abbastanza forti e non sorreggono sufficientemente il piede, quindi EVITATELE!!  Un buon paio di scarpe da corsa è una spesa ben fatta. Il costo varia tra le 150.000 e le 300.000 lire.

    Per l’allenamento, per le corse di tutti i giorni (non per le gare) quasi tutti i corridori preferiscono scarpe con intersuole ben ammortizzante. Importante però che il potere ammortizzante non sia troppo soffice ma protettivo; se invece la scarpa è rigida e si piega a fatica quando la calcate sul pavimento, l'intersuola è troppo dura. Una scarpa da corsa deve essere leggera e protettiva, specialmente dove la pianta del piede calca il terreno nella spinta a ogni falcata. 1'importante che il tallone sia stabile e abbastanza largo da garantire un buon appoggio quando. Il tacco deve essere leggermente più alto della suola, perché è così che sono fatte le scarpe normali. Una precauzione, questa, a difesa dei tendini d’Achille che verrebbero particolarmente forzati in una posizione radicalmente diversa da quella abituale.

    Troverete nei negozi specializzati e nei grandi magazzini scarpe di varie marche. La scelta è vasta, ma non fidatevi troppo dei consigli del commesso: controllate voi stessi con attenzione ogni singolo paio che suscita il vostro interesse di acquirente. Prestate attenzione particolare a come vi calzano. Devono essere un po’ più aderenti delle scarpe di tutti i giorni, ma non per questo devono stringere troppo e mai devono permettere al piede di scivolare in avanti comprimendo le dita contro la punta. Naturalmente pensate di indossare le calze, ricordatevi di tenerne conto.

    Anche se si calzano perfettamente, collaudate bene le scarpe prima di gareggiare o di uscire ‘per una corsa molto lunga:  Una simile precauzione non sarà necessaria se correte un paio di chilometri al giorno, ma diventerà essenziale il giorno in cui vi proporrete di correre su distanze maggiori, per non parlare delle maratone.

    La cura delle scarpe non è complicata. Se si inumidiscono, lasciatele asciugare lentamente (non vicino a fonti di calore): lavatele pure in lavatrice!

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