Come avete visto nelle pagine delle gite, di rado queste sono molto
lunghe. Quindi, anche se questo viaggio non è stato strettamente
di tipo turistico, è rimasto tempo e possibilità di
girare e guardarsi intorno.
La Norvegia settentrionale a fine Aprile è quasi completamente
priva di turisti. Le strade sono da poco libere e i panorami innevati
offrono spunti molto pittoreschi, soprattutto se confrontati con
i forti colori delle case.
Case: riescono ad essere allo stesso tempo molto belle e poco costose,
come quella che abbiamo affittato a Furflaten. Lo sfarzo ed il lusso
inutile è lasciato in disparte da chi fa dello spirito pioneristico
una ragione di vita nazionale.
L'aurora boreale aimè non si vede più, ma d'altronde
sta già cominciando il lungo giorno artico.
Strade, spazi vuoti, pesci, birrette leggerissime, case colorate,
fiordi da attraversare coi traghetti: ecco un riassunto della vita
di un turista in Norvegia di inverno (oltre che sci ovviamente).
I Norvegesi poi si dilettano con la pesca, il fondo, e vari sport
strani.
Già, i norvegesi.... beh loro mostrano una gran voglia di
contatti sociali, forse perchè usciti dall'isolamento della
notte artica prima dell'ubriacatura turistica estiva. Nella città
di Tromso si trova comunque un certa vivacità (di tipo Norvegese,
si intende); si moltiplicano iniziative sociali e culturali, indispensabili
per chi vive in un ambiente fisiccamente così difficile d'inverno.
La rapida discesa turistica verso le Westeralen, infine, ha mostrato
una grande variazione del clima anche con piccole differnze di latitudine.
Neve già trasfonmata, il verde che avanzava, una temperatura
più mite.
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