1. La Formula 1 è un
business
«La Formula 1 non è uno sport. È
soltanto un business», va ripetendo uno che se ne intende,
Flavio Briatore, che ha vinto due campionati del mondo con la scuderia
Benetton oggi è accreditato addirittura come il delfino di
Bernie Eccleston, che del gran circo è il padrone. Una vita
spericolata, quella di Briatore, una vita da Formula 1. Eppure sono
due le storie di Flavio Briatore. Una la favola di
un giovane brillante e ambizioso che compie un salto dal bollito
misto alla nouvelle cousine, che parte dalla campagna piemontese,
dalla Provincia Granda, fa mille mestieri, dallassicuratore
Ras al maestro di sci a San Giacomo di Roburent, fino ad approdare
al successo: ai trofei di Formula 1 e, ancor più in alto,
alle copertine patinate al fianco di Naomi. Laltra
è la storia di affari non sempre limpidi, bische clandestine,
polli da spennare al poker o allo chemin-de-fer, una latitanza in
isole esotiche, bombe e autobombe, cattive compagnie, trafficanti
darmi e boss mafiosi. Le due storie hanno in comune il punto
di partenza: Verzuolo, vicino a Saluzzo, provincia di Cuneo. Qui,
il 12 aprile 1950, nasce Briatore Flavio, segno zodiacale Ariete,
messo al mondo da due insegnanti elementari che sognano il figlio
avvocato. Invece a Flavio basta e avanza il diploma di geometra,
ottenuto («con il minimo dei voti», dice di sé)
allistituto Fassino di Busca, con tesina dal titolo «Progetto
di costruzione di una stalla».
(1.continua) |