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legenda schema evolutivo cento abitato

La storia

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schema evolutivo centro abitato XVIII sec


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La fondazione di Lercara Friddi non è un fatto isolato. Nel periodo che và dalla fine del Cinquecento agli inizi del Settecento sorsero in Sicilia oltre100 nuovi insediamenti che modificarono la struttura territoriale della Regione, rappresentando un fenomeno di estrema importanza sotto molteplici aspetti: Urbanistici, economici, sociali, ecc..

L'analisi dei singoli insediamenti ha permesso di accertare le analogie esistenti fra i paesi "di nuova fondazione" che, appunto, hanno portato gli storici a studiare il processo di colonizzazione abbracciando ambiti territoriali molto vasti.

Un nobile, Principe o Barone che fosse, che fondava un nuovo comune con almeno 80 case aveva diritto al titolo di Principe e ad un seggio nel parlamento Siciliano, veniva cioè elevato al ruolo di Grande di Spagna; se era già principe e sedeva in parlamento acquistava diritto ad un voto aggiuntivo.


Il Castelletto: Manufatto per la discesa e risalita dai pozzi zolfiferi degli uomini e del minerale estratto, oggi monumenti di archeologia indistriale

La "licentia populandi" veniva concessa come ricompensa per particolari servigi resi alla corona; da un certo momento in poi, però, le concessioni furono messe in vendita a prezzo variabile ed il ricavato veniva incamerato dal fisco: Con la licenza, il feudatario acquistava la giurisdizione civile sul paese e sugli abitanti, non quella penale (mero e misto imperio) che poteva essere concessa solo dal Re. L'editto del 13 settembre 1610 di Filippo terzo mercificò tale privilegio e da quel momento lo acquistarono tutti i feudatari del regno.

Prestigio e vanità sono elementi che indussero i feudatari a popolare le loro terre. I motivi veri però furono altri e sono da ricercare negli enormi vantaggi economici che l'impresa poteva offrire. Infatti, connesso con la giurisdizione feudale era il governo politico, economico e sociale della nuova popolazione. E qui, insieme alla possibile smania di vanità, il barone soddisfaceva anche precise aspettative economiche. La più appariscente era la riscossione delle tasse e la percezione delle gabelle di monopolio, i così detti diritti angarici, parangarici, ecc.. Ma più consistenti erano i vantaggi derivanti dalla messa in coltura delle terre baronali; da questo punto di vista ogni nuova famiglia che si trasferiva nel nuovo centro abitato era una nuova unità produttiva che si poneva al servizio del feudatario.

Naturalmente l'impresa non era esente da rischi in quanto presupponeva un notevole investimento anticipato di capitali per la costruzione delle case, delle strade, della chiesa, del fondaco, ecc. e per le anticipazioni sul raccolto che nel caso di fallimento della operazione (se, per esempio, in tempi brevi non si fossero trasferiti numerosi coloni dai paesi vicini popolare il nuovo centro) potevano essere perduti.

Importantissime, quindi, per la buona riuscita dell'investimento erano la scelta del sito e le condizioni (patti agrari) offerte dal feudatario ai nuovi coloni. E' ovvio che per potere un feudatario attirare nel comune appena fondato coloni dai paesi vicini doveva offrire condizioni migliori di quelli esistenti nei paesi circostanti


La Pompa Elettrica che dava corrente elettrica al bacino zolfifero- monumento di archeologia indistriale-

La scelta del luogo dove insediare l'abitato doveva essere attentamente studiata. Era di fondamentale la presenza dell'acqua, la vicinanza alle strade carrabili, e a cave per il materiale da costruzione, terreno fertile da potere essere concesso in enfiteusi e in quantità tale da costituire un incentivo per i futuri abitanti, ecc.; si è constatato che quasi sempre i nuovi comuni sono sorti in siti dove esisteva già una qualche struttura abitativa fosse essa un casale, un piccolo agglomerato di case con fondaco o altro. Inoltre, il sito era in corrispondenza o vicino alle diramazioni delle poche strade carrabili dell'isola.

Così il caso di lercara Friddi la cui fondazione ha tutte le caratteristiche tipiche degli insediamenti feudali del tempo e, anzi, grazie ai documenti che ci sono pervenuti (licentia populandi, capitoli di fondazione, ecc.) ha contribuito alla comprensione generale del fenomeno.

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