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Scuola Materna                            Scuola Elementare                          Scuola Media Calangianus     Scuola Media S.Antonio

ISTITUTO COMPRENSIVO

" INES GIAGHEDDU"

SCUOLA MATERNA – ELEMENTARE - MEDIA

DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO

Via Roma 2 Cap.07023 Calangianus (SS)

tel./fax 079/660830 Codice Fiscale 91021540900

E-mail smscalangianus@tiscali.it

Sito internet: http://web.tiscali.it/iddhu

Anno Scolastico 2002/2003

Alunni: 493 - Totale classi: n. 26 - Scuola Materna: Sezioni n. 3 - Scuola Elementare Classi n. 11 – Scuola Media classi n. 12.

Scuola Materna alunni n. 54.

Scuola Elementare alunni n. 223.

Scuola Media Calangianus: 9 classi: Corso A (T.N.); Corsi B-C ( T.P.) alunni n. 162.

Scuola Media S.Antonio di Gallura: 3 classi: Corso D (T.N.) alunni n. 54.

Alunni in situazione di Handicap: n. 13.

Numero docenti: n°62 (n°55 organico di diritto).

Assistenti amministrativi: n. 4.

Collaboratori scolastici: n.14.

Dirigente Scolastico: Prof. Bruno Rabuini

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Dott. Isidoro Masu

PREMESSA

Dall’anno scolastico 2000/2001 l’Istituto opera in pieno regime di Autonomia e, pertanto, conforma la propria attività al Regolamento sulla stessa ai sensi della legge 15/03/97, n° 59, art.21 e nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e dei compiti trasferiti agli Enti Locali ai sensi degli articoli 138 e 139 del D.L. 31/03/98 n°112. Nell’ambito dell’Autonomia Scolastica i Consigli di Classe, i gruppi di docenti o singoli insegnanti possono proporre una diversa organizzazione del lavoro, sia negli orari sia nelle metodologie didattiche ai sensi del D.P.R. 8 Marzo 1999, n° 275, art.3.

INCONTRI CON ENTI

Avvengono quotidianamente, soprattutto con gli Enti Locali di Calangianus e S.Antonio di Gallura, con la Comunità Montana n° 3 di Tempio Pausania e la Comunità Montana n° 4 di Olbia. In tutte le iniziative sociali e culturali promosse dal Comune di Calangianus ci sarà il coinvolgimento di questo Istituto. Infatti un docente rappresenterà la Scuola nell’organo di gestione del Centro di Aggregazione Sociale di Calangianus. I due Enti Locali sono stati coinvolti nell’elaborazione del POF.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

La famiglia è il primo destinatario del P.O.F. in quanto il figlio-alunno è il soggetto direttamente coinvolto nel processo di istruzione e di formazione che viene esplicitato nel POF. Pertanto l’Istituto Comprensivo considera la famiglia componente fondamentale della Comunità Scolastica. Nel Calendario Annuale delle Attività e degli Incontri (si rimanda al paragrafo specifico), deliberato dagli Organi Collegiali e reso pubblico dal Dirigente Scolastico, sono fissati gli incontri collettivi con i genitori, da svolgersi in orari pomeridiani. Tuttavia, nelle ore del mattino, i docenti, a seconda delle necessità, possono stabilire un orario di ricevimento dei genitori.

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

FUNZIONI, CARATTERE ED ORGANIZZAZIONE

Il  Piano dell’Offerta Formativa (POF) è uno strumento di formazione didattico- educativa elaborato dai Docenti per gli alunni di età compresa tra i tre e i tredici anni. Si realizza nell’anno scolastico 2002-2003; esso prende atto che i tre gradi di Scuola Materna, Elementare e Media di Calangianus e la Scuola Media di S.Antonio sono stati accorpati in un unico Istituto Comprensivo. 

Il POF dellIstituto Comprensivo di Calangianus, rappresenta la risposta progettuale alla complessità socio- culturale dei due Comuni, ai bisogni formativi e al diritto allo studio dell’utenza scolastica del territorio.

Nella Programmazione educativa e didattica per l’anno 2002/2003 si terranno in  considerazione i seguenti principi di base: il POF  è mirato alla valorizzazione di tutte le potenzialità ed energie presenti nella realtà scolastica e al rispetto della libertà dell’insegnante, considera la famiglia come l’ambito primario della responsabilità educativa. Il POF, inoltre, specifica l’identità e la storia dell’Istituto Comprensivo che insiste nel territorio dei due Comuni che vanno accentuando le proprie diversità sociali, economiche, culturali.

SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE

 

L’Istituto Comprensivo è costituito dalle seguenti sedi: 

a) Scuola  Materna, Via Tempio 3;

b) Scuola Elementare, Via Roma 4  (ove sono ubicati gli uffici di Presidenza e Segreteria );

c) Scuola Media, via Roma 4; 

d) Sezione staccata Scuola Media   in S. Antonio di Gallura,  via Paganini 10.

Calangianus  

Il territorio si colloca in un contesto sociale, culturale ed economico del tutto particolare nella realtà sarda, in quanto, da oltre un secolo, l’imprensitoria locale è stata capace di valorizzare la principale risorsa del patrimonio boschivo dell’isola: il sughero. Nel paese, in questi ultimi anni, si è  assistito ad un cambiamento irreversibile delle strutture economiche: l’artigianato sta lentamente scomparendo per lasciare il posto ad un apparato industriale sempre più dominante.

La cultura del lavoro, pur essendo alla base della ricchezza di molti, ha condizionato anche in senso negativo la vita delle famiglie. Infatti è evidente un progressivo affermarsi di atteggiamenti di indifferenza ed estraneità nei confronti della scuola e di coloro che ci lavorano e ad un inizio di crisi della propria identità dal punto di vista storico- linguistico: l’Italiano sta progressivamente sostituendo il dialetto gallurese, cancellando, nel contempo, una preziosa raccolta di tradizioni che costituivano il nucleo della civiltà contadina ed artigianale di Calangianus.

La comunità locale, purtroppo, non è esente dai fenomeni della tossicodipendenza, tanto che registra, a detta dei medici del Sert, il triste primato del tasso più alto, nell’Alta Gallura, dell’alcolismo, che riguarda anche una certa percentuale di donne, e di alcuni casi di microcriminalità. Una realtà preoccupante che la Scuola non può ignorare: infatti, l’età media degli alunni che la frequentano è proprio quella in cui i ragazzi sono più facilmente influenzabili da mode o da atteggiamenti equivoci.

L’opera formativa della Scuola è affiancata da quella di gruppi operanti nella Parrocchia e nel sociale, quali il volontariato giovanile Vincenziano, l’ACI, CL, il coro di Santa Giusta, la Banda Musicale, il Tennis Club, la palestra di boxe "Aurora", la società polisportiva "Shalom" e le squadre minori del F.C., Calangianus, la Tekendo. Non dimentichiamo che è la stessa realtà del paese, in ogni quartiere, ad offrire spazi, angoli, occasioni per tutta una serie di attività ludiche che esaltano la fantasia dei nostri allievi e che la scuola dovrebbe rivivere in senso critico, utilizzando la genialità e l’inventiva che si evidenziano maggiormente quando agiscono fuori dagli schemi.

Sant’Antonio di Gallura

Il territorio comunale di Sant’Antonio di Gallura è caratterizzato da un centro abitato, da una frazione, Priatu, distante circa 15 km e da una zona rurale comprendente insediamenti assai dispersivi e mal collegati tra loro. L’isolamento e la difficoltà di socializzazione della popolazione giovanile sono cause ostative ai normali rapporti interrelazionali.

La realtà socio- ambientale è rappresentata da un contesto abbastanza omogeneo, tipico di un paese che basa la sua economia su attività di carattere agro-pastorale, associate a quelle estrattive del granito e alla possibilità di lavoro nella vicina Costa Smeralda. Forse per questo, negli ultimi anni, il paese registra una dinamica demografica in leggera crescita: dai 1566 abitanti del 1981 si è passati a 1696 del 2000. Comunque anche la disoccupazione giovanile è in aumento: la causa è da attribuirsi alla scarsa qualificazione in settori specifici.

Da un’analisi sociologica risulta, inoltre, che questa comunità gallurese è fortemente interessata dal fenomeno della dispersione e dall’insuccesso scolastico (soprattutto alle Superiori) con indici che stanno vivamente preoccupando le Istituzioni locali, stante, tra l’altro, la sicura correlazione tra abbandono, ripetenze, devianza minorile. I dati statistici riportano che su 45 iscritti alle Scuole Secondarie di 2° grado, solo il 30% riesce regolarmente a terminare gli studi, mentre il 50% generalmente abbandona nei primi anni, ed infine, dei minori costretti all’obbligo formativo nessuno o quasi ha proseguito gli studi. La mancanza di prospettive socio-culturali ed occupazionali non fa altro che aumentare il fenomeno dell’isolamento e della marginalità; la disoccupazione, come sopra detto, e l’assenza di alternative portano i giovani a perdere fiducia nelle proprie capacità, generano situazioni di insicurezza e di disagio, cause principali di atteggiamenti comportamentali negativi nella comunità locale. Emerge chiara, a questo punto, la funzione fondamentale della Scuola come punto di raccordo con le altre Istituzioni e di Ente di riferimento positivo all’interno di una rete relazionale capace di prevenire il disagio giovanile e di favorire il suo superamento attraverso l’attuazione di interventi volti a migliorare l’offerta formativa e a combattere, successivamente, l’eventuale insuccesso scolastico. Perciò, dall’inizio dell’anno, urge un’indagine attenta del territorio, dei bisogni emergenti e delle risorse disponibili al fine di programmare ed attuare interventi coerenti con la realtà. Da un paio d’anni l’Amministrazione Comunale ha organizzato attività di vario genere (ceramica, fotografia, drammatizzazione) per coinvolgere i giovani in attività ludico- educative con personale specializzato. Da quest’anno le citate attività verranno potenziate grazie ai finanziamenti richiesti alla Regione Sardegna, a seguito del POR presentato dall’Istituto Comprensivo e dal Comune di Sant’Antonio. Durante l’anno scolastico, inoltre, verrà offerto, dal servizio di Assistenza Sociale del Comune, un sostegno didattico domiciliare, in orario pomeridiano, per gli alunni in situazione di svantaggio.

E’ presente una biblioteca comunale, fornitissima e con videoteca.

Va rilevato, infine, il fatto che diversi alunni risiedono nelle campagne circostanti il paese e, soprattutto per questi, la Scuola risulta essere l’unico momento di stimolo culturale e di socializzazione.

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

Sono quelli indicati dalle vigenti disposizioni relative alla scuola dell’obbligo e, in particolare, quelle dell’Istituto Comprensivo di seguito elencate:

1)Educazione al senso della vita. Promozione culturale: elevare i livelli di conoscenza e potenziare le capacità logico- operative; 2)Potenziamento e rafforzamento dell’educazione linguistica, acquisizione di un adeguato codice verbale mediante l’uso della lingua italiana nel rispetto dello specifico linguistico degli alunni e nella valorizzazione del dialetto Gallurese come patrimonio linguistico storico da salvare. Per la realtà economica in cui si vive, si esige che l’inglese sia inserito nei curricoli scolastici; 3) Coscienza di sé e delle proprie radici storico- culturali; 4)Responsabile inserimento nella collettività , accettazione delle norme e regole della vita sociale; 5)Integrazione dell’alunno nella realtà socio- culturale del territorio attraverso la lettura critica dell’ambiente; 6)Promozione delle opportunità per il miglioramento della qualità della vita di relazione e dei rapporti interpersonali; 7)Valorizzazione del proprio corpo come strumento espressivo; primi approcci a una corretta educazione sessuale.

COMPITI FORMATIVI ATTRIBUITI ALLA SCUOLA

Risposte ai bisogni

Attraverso la rivalutazione del ruolo della Scuola che diventerà il fulcro promotore di una serie di iniziative socio-culturali di seguito elencate, si favoriranno:

1) Forme di presenza nei momenti di vita associata ( Giochi della gioventù, manifestazioni culturali, contatti con altre scuole, ecc.;

2) Coinvolgimento dei genitori nella vita della scuola (Consigli di Classe, di Interclasse ed Intersezione, occasioni di carattere ricreativo, viaggi di istruzione, educazione alla salute, progetti, convegni, ecc. ). I Consigli elaboreranno, per ogni classe, la programmazione didattica che permetterà di risolvere precise situazioni mediante l’impiego di risorse disponibili e con un procedimento flessibile e modificabile a seconda dei risultati e delle esigenze. I singoli docenti svilupperanno, per ciascuna disciplina, i piani didattici da coordinare e correlare nei Consigli di Classe, di Interclasse ed Intersezione. Saranno favorite occasioni che aprano ai ragazzi orizzonti culturali più ampi ( musica, giornalino, teatro, mostre ecc.) mentre si promuoveranno iniziative per la conoscenza dell’ambiente nei suoi molteplici aspetti.

Particolare attenzione sarà data ai vari aspetti dell’emarginazione nei confronti degli anziani, dei tossicodipendenti, degli extracomunitari, dei poveri in genere ecc. Saranno potenziati i laboratori e favorite, infine, le iniziative che riguardano i viaggi di istruzione, le visite guidate e le uscite didattiche.

Alunni extracomunitari (Progetto di Circolo e Corsi di recupero linguistico).

Assistenza alunni H

L’Assistenza specialistica è assicurata dal Comune - lettera d’incarico protocollo n° 8313 del 13/11/01. Esiste un rapporto costante di collaborazione tra l’Istituto Comprensivo e l’Assistente Sociale del Comune di Calangianus per favorire l'Integrazione Scolastica.

OBIETTIVI COGNITIVI

(Profilo Formativo in Uscita-Competenze)

Alla fine di ogni anno e, soprattutto, alla fine del corso di studi, ogni alunno dovrà aver raggiunto i seguenti obiettivi cognitivi, distinti per ordine di scuola e per classi, come prevedono le Disposizioni Ministeriali:

SCUOLA ELEMENTARE

Lingua Italiana

 

I Ciclo Ciclo

a) Ascoltare, comprendere istruzioni, riferire su

semplici brani.

a) Partecipare attivamente a conversazioni e/odiscussioni

b) Intervenire con pertinenza nelle conversazioni

b) Raccontare fatti ed esperienze vissute esprimendo anche emozioni e stati d'animo

c) Rievocare e raccontare esperienze personali in modo corretto

c) Sintetizzare messaggi di vario tipo

d) Acquisire la strumentalità della lettura

d) Leggere con correttezza, scorrevolezza, ed espressività

e) Leggere correttamente

e) Individuare la struttura di un testo ed i suoi

elementi essenziali

f) Leggere e comprendere il contenuto di frasi e brevi testi

f) Produrre testi di vario tipo

g) Acquisire la tecnica strumentale della scrittura

g) Sintetizzare brani diversi

h) Formulare e scrivere autonomamente brevi frasi e brevi testi

h) Acquisire una sempre maggiore correttezza

ortografica e nell'uso della punteggiatura

i) Conoscere e rispettare le principali convenzioni ortografiche e grammaticali.

i) Individuare gli elementi strutturali e grammaticali delle frasi

Storia-Geografia- Studi Sociali

I Ciclo II Ciclo

a) Riconoscere e utilizzare alcuni riferimenti di tipo spaziale e temporale

a) Comprendere il significato di successione-durata-contemporaneità-cause e conseguenze dei fatti e degli eventi

b) Ordinare in successione temporale fatti ed eventi

b) Analizzare e utilizzare documenti ed informazioni

c) Ricostruire le fasi del proprio vissuto e della

vita dei familiari

c) Conoscere avvenimenti e persone che hanno caratterizzato la Storia

d) Riconoscere cambiamenti prodotti dallo guenze dei fatti e degli eventi

scorrere del tempo

d) Analizzare gli elementi costitutivi dei vari ambienti

e) Individuare gli elementi che compongono un mazioni

ambiente e le trasformazioni operate dall'uomo

e) Individuare i rapporti esistenti fra situazioni

climatiche e attività umane

f) Conoscere le regole indispensabili per un corretto rapporto con gli altri, con le cose, e con lo spazio

f) Sapere leggere mappe e carte geografiche

g) Scoprire l'importanza di alcuni fondamentali

valori per la difesa dell'individuo e dall'ambiente.

g) Conoscere le strutture, gli organismi e le

funzioni delle comunità locali e non  

h) Riflettere su problematiche sociali di particolare rilevanza, traendone le considerazioni generali

Matematica

I Ciclo II Ciclo

a) Leggere, scrivere, comporre, scomporre, confrontare e ordinare numeri entro il 100

a) Risolvere problemi

b) Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni entro il 100

b) Leggere, scrivere, comporre, scomporre, confrontare numeri interi e decimali

c) Risolvere, con l'uso delle quattro operazioni, semplici situazioni problematiche

c) Operare con numeri interi e decimali

d) Riconoscere, denominare, rappresentare i più semplici tipi di figure geometriche piane

d) Riconoscere, denominare, rappresentare, confrontare, classificare figure geometri che piane e solide

 

e) Calcolare perimetro,area e volume delle figure geometriche

  f) Compiere osservazioni e rilevamenti statistici
  g) Realizzare ed interpretare grafici e diagrammi.

 

Scienze

I Ciclo II Ciclo

a) Osservare semplici fenomeni e ricordarne processi

a) Osservare e confrontare fenomeni ed identificare i rapporti che li collegano

b) Formulare ipotesi, raccogliere dati e verificarle attraverso l'esperienza

b) Condurre semplici esperienze in relazione ai

fenomeni oggetto di studio. c) Eseguire semplici esperimenti  

 

SCUOLA MEDIA

Italiano

Classi prime Classi seconde Classi terze

a) saper leggere in modo chiaro ed espressivo

a) saper analizzare un testo

a) saper utilizzare la lingua a seconda delle situazioni

b) conoscere e comprendere il significato delle parole

b) saper riconoscere i vari tipi di testo

b) potenziare le capacità di comprensione e di produzione

c) saper comprendere il significato di un testo

c) potenziare il lessico anche in relazione ai linguaggi specifici delle altre discipline

c) potenziare la capacità di esprimersi in modo personale

d) saper scrivere con correttezza ortografica

d) saper esporre in modo personale contenuti e opinioni

d) potenziamento delle capacità di analisi, sintesi e di critica

e) saper esprimersi in modo chiaro e funzionale allo scopo

e) saper riconoscere le strutture della frase

e) saper riflettere sulla struttura del periodo

f) saper riconoscere gli elementi della frase

f) saper produrre testi diversi

f) conoscere i contenuti

g) acquisizione delle capacità di sintesi

g) consolidamento delle capacità di sintesi

 
 

h) acquisizione delle capacità di analisi

 

 

 

Storia, Ed. Civica, Geografia

Classi prime Classi seconde Classi terze

a) acquisire il senso dei tempo e dello spazio

a) essere in grado di individuare i rapporti causali intercorrenti fra i fatti storici o tra i fenomeni geografici

a) consolidare e potenziare la capacità di cogliere nessi causali e interdipendenze

b) acquisire il possesso e l'uso degli strumenti di base delle discipline

b) saper cogliere le relazioni

b) saper individuare i rapporti tra i vari avvenimenti o fenomeni per ricondurli ad un quadro globale

c) acquisire lo spirito di collaborazione e di solidarietà

c) consolidare il possesso e l'uso degli strumenti tipici delle discipline acquisizione del concetto e del valore della norma e della legge

c) acquisire la conoscenza degli Organismi nazionali e internazionali e la capacità di riflettere sul valore degli stessi

 

Lingua Francese

Classi prime Classi seconde Classi terze

a) saper capire ciò che si ascolta e si legge

a) ampliare la capacità di comprensione

a) consolidamento e potenziamento della competenza comunicativa

b) saper produrre espressioni strutturalmente semplici e funzionali

b) sviluppare le capacità di produrre messaggi

b) conoscenza della civiltà francese nei suoi aspetti storici, sociali, economici, politici, culturali e artistici

c) approccio alla conoscenza di alcuni aspetti della cultura e della civiltà

c) conoscenza dei diversi aspetti della cultura e della società

 

 

Scienze Matematiche

Obiettivi da conseguire nell’arco del triennio

a) avviare alla consapevolezza e alla padronanzadel calcolo
b) suscitare un interesse che stimoli le capacità intuitive degli alunni

c) condurre gradualmente a verificare la validità delle intuizioni, delle congetture con ragionamenti via più organizzati

d) sollecitare l'espressione e la comunicazione che, pur mantenendo spontaneità, deve diventare sempre più chiare e precisa avvalendosi anche di simboli, rappresentazioni grafiche, etc. che facilitino l'organizza ione del pensiero

e) guidare alla capacità di sintesi.

 

Scienze Chimiche, Fisiche e Naturali

Obiettivi da conseguire nell’arco del triennio

a) imparare a conoscere le strutture e i meccanismi del funzionamento della natura, considerati nelle dimensioni spaziali e temporali

b) scoprire l'importanza di formulare ipotesi non solo per spiegare ma anche per organizzare l'osservazione
c) individuare le strette relazioni fra il mondo fisico, biologico e il mondo umano

d) maturare il proprio senso di responsabilità nell'impatto con la natura e la gestione delle sue risorse

e) conseguire capacità che permettano un approfondimento autonomo di conoscenze scientifiche
f) acquistare consapevolezza della continua evoluzione delle conoscenze scientifiche

 

Religione

Classi prime Classi seconde Classi terze

a) guidare alla riflessione su tutti i problemi che riguardano il quotidiano per avviare la presa di coscienza dei grandi problemi dell'esistenza umana

a) educare al significato della scelta religiosa

a) guidare ad una attenta riflessione sul valore della

vita e sulle scelte di vita in relazione alle sollecitazioni e alle proposte che pervengono. ai ragazzi dall'ambiente nel quale sono inseriti

b) guidare alla ricerca sul fenomeno religioso nel proprio contesto socio-culturale

b) guidare alla riflessione sulla comunità in cui i ragazzi vivono: dalla famiglia alla scuola, alla

chiesa, come comunità di vita-impegno-fede

b) approfondimento del fenomeno religioso attraverso un confronto con le grandi religioni non cristiane e sette o nuove religioni

c) presentare la lettura del Vangelo come proposta di fede e di vita

c) guida alla comprensione dei testi religiosi con riferimento alle prime comunità apostoliche

c) definizione dell'impegno conseguente la scelta religiosa, attraverso una proposta di fede che coinvolga tutta l'esperienza umana

 

Educazione Fisica

Classi prime Classi seconde Classi terze

a) intervento sulle eventuali carenze motorie

a) miglioramento del personale grado di coordinazione

a) incrementare il potenziamento organico generale

b) favorire il potenziamento e lo sviluppo organico

b) potenziamento delle funzioni cardio-circolatorie

b) tonificare le masse muscolari

c) avviamento alla pratica sportiva

c) esplicazione di una valida azione preventiva in ordine ai paramorfismi

c) mantenimento della normale mobilità articolare

 

d) consolidamento della pratica sportiva

d) potenziamento della pratica sportiva

 

Educazione Artistica

Classi prime Classi seconde Classi terze

a) sviluppare le capacità di osservazione al fine di

prendere coscienza dei molteplici messaggi visivi presenti nell'ambiente

a) far acquisire una metodologia operativa attraverso la sperimentazione di varie tecniche espressive

a) acquisizione di un linguaggio appropriato in campo artistico

b) far acquisire gli strumenti tecnici per produrre messaggi visivi in modo personale e creativo

b) fruizione del patrimonio artistico ambientale

b) fruizione delle opere d'arte

c) far acquisire la terminologia del linguaggio verbale della disciplina

c) acquisizione della capacità di leggere e analizzare i messaggi dei mass-media

c) educazione alla lettura delle opere e della critica d'arte

 

Educazione Tecnica

Classi prime Classi seconde Classi terze

a) sviluppo delle capacità di osservazione

a) sviluppo delle capacità di osservazione e analisi dei fatti tecnici

a) acquisizione delle capacità di proiettare e costruire impianti strumenti modelli

b) acquisizione dei linguaggio specifico della disciplina

b) arricchimento del linguaggio specifico

b) acquisizione della capacità di correlare fenomeni

c) conoscenza dei codici di comunicazione visiva e sviluppo delle capacità di rappresentarli graficamente

c) acquisizione delle tecniche operative

c) sviluppo delle capacità di analisi critica della realtà: individuazione di problemi e relative proposte di soluzione

d) avvio alla lettura del mondo della tecnica e all'acquisizione di un metodo di lavoro

d) sviluppo delle capacità di individuare problemi di ordine tecnico nella realtà

 
e) avvio al disegno tecnico    

 

Educazione Musicale

Obiettivi da conseguire nell’arco del triennio

a) formazione dell'orecchio musicale attraverso l'ascolto di musiche scelte

b) avviamento all'osservazione dei fenomeni acustici nel mondo della natura della vita quotidiana
c) conoscenza della teoria musicale e della storia dalle origini ai giorni nostri
d) pratica strumentale

e) canto corale per imitazione, in gruppo e a due voci contemporaneamente

f) drammatizzazione

 

 

VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica costituisce un momento significativo, decisivo nel percorso culturale e formativo delineato dall’Istituto, poiché obiettivi e finalità sono chiaramente e correttamente indicati se, alla fine o nei momenti intermedi dell’anno scolastico, interviene la verifica che dovrebbe stabilire il grado di apprendimento degli alunni e quanto si sono avvicinati al livello di competenze programmato. La verifica e la valutazione servono, inoltre, a mettere a punto la Programmazione generale dell’Istituto, quella settoriale dei Consigli di Classe e a predisporre eventuali interventi di recupero ai sensi di quanto prevede il D.P.R. 275/99, art 1.2 e 4.1. In tal modo si vuole assicurare il " Diritto al successo formativo" attraverso le attività indicate successivamente nel POF.

MOMENTI DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE

Sono cadenzati almeno ogni due mesi, a livello di Consiglio di Classe e alla fine di ogni quadrimestre.

 

STRUMENTI DELLA VERIFICA

Gli strumenti di verifica del grado di apprendimento di ogni alunno sono i seguenti:

Tradizionale interrogazione;

Dialogo e /o discussione organizzata;

Questionari, test di verifica con risposta singola o multipla;

Esercitazione scritte;

Risposte a quesiti predisposte dall’insegnante;

Altri.

INDICATORI DI VALUTAZIONE

Ottimo = raggiungimento degli obiettivi in modo completo

Distinto raggiungimento degli obiettivi in modo del tutto soddisfacente

Buono= raggiungimento sostanziale degli obiettivi

Sufficiente= raggiungimento parziale degli obiettivi

Quasi sufficiente (da usarsi solo nel primo quadrimestre)= raggiungimento parziale degli obiettivi

Non sufficiente= obiettivi non raggiunti

LE RISORSE INTERNE

Gli spazi e le attività:

In entrambe le sedi sono presenti e funzionanti, a seconda dei bisogni degli alunni e delle risorse umane presenti (docenti), le seguenti strutture di servizio.

Aula di Educazione Artistica n°2 Scuola Media

Aula di proiezione musica e Scienze n° 2 (Scuola Elementare e Scuola Media)

Aula di sostegno n°3 ( n°1 Scuola Media e n°2 Scuola Elementare)

Aula di informatica (n°2 Scuola Media:a Calangianus 1 e a Sant’Antonio di G. 1)

Laboratorio di fotografia (n°1 Scuola Media)

Laboratorio di ceramica (n°1 Scuola Media di Calangianus; n°1 Centro di Aggregazione Sociale Comune S.Antonio di Gallura)

Palestra (n°1 Scuola Media e n°1 Scuola Elementare di Calangianus, n. 1 a sant’Antonio di Gallura)

Biblioteca n.3 (n°1 Scuola Media e n° 1 Scuola Elementare a Calangianus, n.1 a Sant’Antonio di Gallura)

Una postazione informatica per docenti alla Materna e una per Docenti alle Elementari

ARTICOLAZIONE ORARIA

Scuola Materna Scuola Elementare Scuola Media Calangianus Scuola Media S.Antonio
Alunni n° 53 Alunni n° 223 Alunni n° 161 Alunni n°54
Orario: 8.30-16.30

(Sabato 8.30-12.40)

Orario: 8.30-13.00 Orario:Tempo Normale (A)

8.30-13.20

Orario:Tempo Prolungato(B,C)

8.30-13.20 **

Rientri:Martedì Venerdì

Orario:14.30-17.00 

Orario:Tempo Normale corso (D)

8.30-13.20 **

 

Rientri: classe 3^/4^/5^

Classe: 3^/4^Mercoledì e Giovedì Orario:14.30-17.30

Classe 5^ Mercoledì

 

Gli alunni del t.p. che lo desiderano usufruiscono del servizio mensa  

*Nel 2° quadrimestre verranno effettuate attività d’insegnamento dai docenti interessati corrispondenti al monte ore/minuti "sottratte" e non impiegate nel pomeriggio.

** La riduzione di 10 minuti all’ultima ora del mattino è determinata da cause esterne alla scuola

( impossibilità ad organizzare correttamente il servizio trasporti da parte dei Comuni di Calangianus e S.Antonio di Gallura – art.24 del CCNL/99).

FUNZIONAMENTO SCUOLA ELEMENTARE

Tempo normale e rientri pomeridiani:

Orario 1^ ciclo 

24 ore settimanali

Orario 2^ ciclo

30 ore settimanali con due rientri pomeridiani di 3 ore.

Si prevedono lo studio della lingua Inglese, se finanziato dalle famiglie o da Enti Esterni, e un corso propedeutico di lingua Francese nelle V Elementari. 

FUNZIONAMENTO SCUOLA MEDIA

FUNZIONAMENTO TEMPO PROLUNGATO

36 ore settimanali con le seguenti attività: ( D.P.R. 275/99, art.4 )

1)attività strettamente curricolari previste dalla legislazione e distribuite su tutto l’arco della giornata; 2)attività di studio individualizzato in piccoli gruppi omogenei (individuati dalle fasce di livello) per recupero e approfondimento di argomenti collegati ai curricoli disciplinari; 3)attività interdisciplinari e pluridisciplinari, con l’intero gruppo classe, che si effettuano nelle ore di compresenza; 4)attività integrative che si ricollegano alla Programmazione; 

Servizio mensa: Come da comunicazione dell’Ente Locale, la mensa per gli alunni a T.P. viene effettuate nei locali della Scuola Materna.

FUNZIONAMENTO TEMPO NORMALE

30 ore settimanali suddivise in cinque ore giornaliere. Le attività curricolari sono quelle previste dai programmi ministeriali e sono distribuite su tutto l’arco della mattinata. Tali azioni sono arricchite e rese più stimolanti dalle uscite didattiche, dai viaggi d’istruzione e dai progetti speciali.

TABELLA ORARIA SETTIMANALE

Tempo ordinario

Materie

I

II

III

Lettere

11

11

11

Scienze Matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali

6

6

6

Lingua stran.Francese

3

3

3

Ed. Tecnica

3

3

3

Ed.Musicale

2

2

2

Ed.Artistica

2

2

2

Ed.Fisica

2

2

2

Religione o attività alternative

1

1

1

Tempo Prolungato

Materia

I

II

III

Lettere

15

15

15

Scienze Matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali

8

8

8

Lingua Francese

5

5

5

Ed.Tecnica

3

3

3

Ed.Musicale

2

3

2

Ed.Artistica

2

3

3

Ed.Fisica

3

3

3

Religione o attività alternative

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CALENDARIO SCOLASTICO E PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

( Delibera- proposta n° 7 del 06/09/02 Collegio Docenti- Delibera adozione n°3 del Consiglio d’Istituto). Sono previsti 203 giorni effettivi di lezione.

PROCESSI INNOVATIVI

INDICAZIONE SCHEMATICA DEI PROGETTI

Alcuni dei seguenti progetti sono la prosecuzione di quelli degli anni precedenti e sono inseriti nel Macro progetto: Lotta alla dispersione e all’insuccesso scolastico.

Scelte curricolari   

Nella Scuola Materna saranno realizzati i seguenti progetti ed effettuate le visite guidate :

Progetto "Navigando e divagando"

Progetto "Lingua straniera oggi ( L’Inglese nella scuola dell’infanzia)"*

Progetto "Giochiamo con le scienze"

Progetto di Musicoterapica

Progetto "Amico libro"

Progetto " Psico-motoria " Dalla zuffa…al gioco con regole"

Visita guidata al Museo etnografico "Galluras".

Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso sessuale sui minori.

Solo se finanziato anche dall’Ente Locale e dalle famiglie.

Nella Scuola Elementare saranno realizzati i seguenti progetti ed effettuati viaggi d’istruzione e visite guidate:

Il Francese nella V Elementare

Lettura animata

Intercultura ( alfabetizzazione bambini extracomunitari)

Educazione alla Salute

Educazione Stradale

Viaggio d’Istruzione (Palau La Maddalena)

Progetto "Handicap"

Gita d’istruzione "Nord Italia orientale"

Visita guidata al Museo Etnologico "Galluras" e all’olivastro millenario di Luras

Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso sessuale sui minori

Progetto d’Istituto contro la dispersione scolastica e favore dell’integrazione

Progetto di attività motoria

Nella Scuola Media di Calangianus saranno realizzati dei  progetti all’interno delle seguenti aree ed effettuati

viaggi d’istruzione e visite guidate:

Educazione Ambientale: "Erbario", "Ariatest", "Osserviamo Calangianus", "Progetto sughero"

Educazione alla Salute, alla Sessualità, alla Sicurezza

Drammatizzazione"Fare teatro"

Educazione Stradale

Orientamento e Continuità

Intercultura e alfabetizzazione ai ragazzi in difficoltà

Educazione Linguistica (Italiano e Francese)

Abbelliamo la nostra scuola con un’opera pittorica su tela.

Corso di ceramica

Divertiamoci a realizzare un libro

Educazione Informatica – Aggiornamento Sito Web

Progetto di recupero e potenziamento di Educazione Musicale

Viaggio nel nostro ambiente naturale.

Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso sessuale sui minori.

Viaggio d’Istruzione in una regione Italiana con escursione all’Estero.

Progetto Lingua 2000

Progetto attività sportive e motorie e partecipazione ai giochi sportivi studenteschi.

"Le News" della Scuola

Progetto giornalino "Aiò"

Progetto "Le ricette calangianesi"

Nella Scuola Media S. Antonio di Gallura saranno realizzati i seguenti laboratori compresi nel progetto triennale POR Sardegna Azione 3.6 contro la dispersione scolastica, già finanziato dalla RAS e promosso dalla Comunità Montana n. 4 di Olbia:

Laboratorio di Ceramica

Laboratorio di Lingua Italiana anche per alunni stranieri ed extracomuntari

Laboratorio di Informatica

Laboratorio Scientifico e di Educazione alla Salute

Scelte extracurricolari

Nella programmazione è previsto di completare il lavoro svolto nelle ore curricolari, con alcune attività e progetti da realizzarsi in orario extra scolastico. Alcuni dei Progetti sopra indicati, quelli collegati ad Enti Pubblici (F.S.E., RAS, Comunità Montane, Provincia di Sassari, Enti Locali, ecc.), saranno attuati qualora verrà accolta richiesta di finanziamento, a loro già inoltrata dalla Scuola.

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Le visite guidate nel territorio e per i viaggi d’istruzione ci si atterrà ai criteri indicati dal Consiglio d’Istituto, si farà riferimento alle norme ministeriali contenute nelle diverse circolari e nel D.I. 44/01. Essi/e sono stabiliti/e e programmati/e dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti e perseguono gli obiettivi formativi e culturali già esplicitati in questo P.O.F..

ALCUNI PROGETTI-LABORATORIO

"PROGETTO DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA E ALL’ABUSO SESSUALE SUI MINORI" (SENSIBILIZZAZIONE ALL’INTERNO DELLE SCUOLE)

Il presente progetto di sensibilizzazione avrà inizio a partire dal mese di Ottobre 2002, ed è realizzato d’intesa con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Calangianus. E’ stata istituita una rete di Scuole.

Scuola Materna: Attraverso l’analisi della fiaba di "Pinocchio" saranno individuati con la classe i significati morali e gli insegnamenti, oltre la metafora stessa espressa attraverso la fiaba; le conversazioni guidate sui diritti e doveri dei bambini saranno espletate sottoforma di semplici argomentazioni; seguiranno domande strutturate rivolte agli alunni sull’autocoscienza dei propri doveri e diritti.

Scuola Elementare: Conoscenza, analisi e discussione della "Carta dei diritti del bambino";visione e commento del film "Gian Burrasca" o altro; discussione e comprensione della personalità di Gian Burrasca; trattazione delle tematiche legate alla violenza nei confronti del prossimo: degli animali, delle persone più deboli (anziani e bambini); l’abbandono morale e fisico dei minori.

Scuola Media: I diritti e i doveri. Analisi della Carta dei diritti del bambino; comprensione dell’abuso e della violenza nel suo significato generale; domande aperte agli alunni per fax emergere i concetti e le esperienze del proprio vissuto personale e della propria interpretazione della realtà; trattazione e analisi dei casi di cronaca che riguardano la violenza sui minori, conoscenza della organizzazioni che tutelano e difendono i minori: telefono azzurro, numero verde (Tempio), numero europeo.

SCUOLA MATERNA

PROGETTO : "NAVIGANDO E DIVAGANDO"

I minori del 2000 vivono un‘epoca pervasa da forme di comunicazione e informazione multimediali, per cui riteniamo importante il ruolo della scuola nell’accompagnare gli stessi bambini a conoscere, usare e filtrare questi strumenti, con approccio corretto e familiare stimolando la loro creatività, le loro capacità logiche e di apprendimento.

Obiettivi: Fare acquisire ai bambini familiarità con gli strumenti informatici; far sperimentare ai bambini le funzionalità del P.C. attraverso il gioco; la video-scrittura, il disegno, la grafica, l’animazione;

Organizzazione: Gli interventi prevedono la formazione di piccoli gruppi (quattro o cinque bambini per volta ) di cinque anni e l’utilizzo di software specifici.

Tempi: Il progetto avrà la durata di 8 mesi (da metà Ottobre ’02 a metà Maggio ’03), sarà attuato una volta la settimana.

Responsabile del Progetto: ins. Addis Antonella

PROGETTO LINGUA STRANIERA OGGI

"L’Inglese nella Scuola dell’Infanzia"

Solo se finanziato dall’Ente Locale o dalle famiglie.

Motivazioni: La società attuale aperta alla multiculturalità e in rapida evoluzione fa emergere nuovi bisogni educativi e formativi. La Scuola Materna si fa carico di queste richieste e ritiene utile offrire coerenti itinerari pedagogici atti a formare personalità sempre aperte e competenti. La Scuola di Calangianus, consapevole di far parte di un territorio industrializzato e in contatto con diverse culture, ritiene significativo avvicinare i bambini all’approccio di una lingua straniera sin dall’età prescolare.

Finalità: Promuovere la formazione integrale della personalità del bambino, nella prospettiva della formazione di soggetti liberi, responsabili e attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale.

Obiettivi: Acquisire capacità e competenze di tipo comunicativo ed espressivo; maturare e organizzare le componenti cognitive, affettive, sociali e morali.

Risorse umane: Richiesta di un insegnante di Inglese per un totale di ore 10 più sussidi didattici.

PROGETTO DI MUSICOTERAPIA

"Crescere con la musica"

Motivazioni: L’interdisciplinarità del progetto è la caratteristica metodologica e didattica saliente poiché costituisce per il bambino una progressiva e simultanea sollecitazione alla costruzione di due sistemi simbolici: quello musicale e quello linguistico, sospinti verso le distinzioni morfo-fonetiche, costitutive e generative di quella unità linguistica fondamentale che è la parola. Non mancheranno stimolazioni a livello linguistico (tabulazione), gestuale, motorio e manipolativo (drammatizzazione e sonorizzazione), topologico-temporale (dentro-fuori, prima-dopo, sopra-sotto, ecc.) e associativo. La musica può essere, quindi, strumento di sviluppo delle capacità espressive e d’apprendimento, può essere, insomma, mezzo nuovo per una scuola rinnovata. Le esperienze che l’utilizzazione della musica consente sono conoscitive e terapeutiche: perciò questo progetto coinvolge sia i docenti di sostegno sia gli insegnanti di scuola per l’infanzia, di Scuola Elementare e Media che intendono adeguarsi alle finalità dei nuovi programmi ministeriali per l’Educazione al suono e alla musica. Infatti si legge nei vigenti programmi ministeriali della Scuola Elementare: "Nell’ambito delle attività d’educazione al suono e alla musica è da tener presente il valore che possono assumere eventuali interventi specialistici di musico-terapia rivolti a soggetti in situazione di handicap.

Obiettivi: Stimolazione delle capacità senso-percettive; approccio per lo sviluppo delle capacità d’intonazione; discriminazione dell’accento tonico nelle parole; coordinamento audio-motorio e oculo-manuale; giochi per la stimolazione alla conoscenza del proprio corpo e della sua simmetria in associazione al ritmo, all’imitazione gestuale a specchio, all’ortofonia, alla memorizzazione e alla associazione di un antecedente con il conseguente; approccio all’ascolto partecipato; auto-ascolto con ricerca espressiva ritmo-timbrica su vari strumenti.

Didattica, mezzi e strumenti: Strumentario musicale verbo-linguistico e logico matematico: consiste in varie serie di strumenti a percussione e melodici, ciascuno con diverso timbro, legnetti, piastre sonore, ecc., intonati sulla scala pentafonica da utilizzare per la formazione dell’orecchio musicale, per la discriminazione cronologica ordinale, corrispondenziale, relazionale, ritmo-timbro-melodica, per la ricerca timbrico-vocalico-consonantica e onomatopeica e quindi per avviare i bambini alla lettura dei "sonemi" (neologismo) e delle parole. L’insegnante presenta gli strumenti metallici e non metallici facendo notare tutte le loro differenze.

Gestione alunni: Le attività saranno svolte per piccoli gruppi in orario antimeridiano con l’utilizzo di un docente specializzato nella metodologia del M.stro Giordano Bianchi, distaccato dall’insegnamento che abbia conseguito almeno il secondo livello di specializzazione in musico-terapia.

Durata: Da Febbraio 2003 a Giugno 2003.

PROGETTO: "GIOCHIAMO CON LE SCIENZE"

Anno scolastico 2002/2003 (progetto Triennale)

Premessa: L’acqua è stato il nucleo tematico che ha fatto da cornice al nostro "Progetto".

La strategia di motivazione: E’ stata quella di guidare i bambini ad intervenire ed a discutere sui

fenomeni più immediati e interessanti della realtà quotidiana, prestando attenzione ai tanti fenomeni

e fatti osservati, alle condizioni ed ai modi per definirli e variarli; cercando di descrivere le

esperienze senza trarre conclusioni affrettate, per costruirsi come persone capaci di valutazione ed

intervento, attivi e consapevoli.Un progetto entro cui crescere, da affrontare con tutte le modalità

che caratterizzano l’individuo (percettive, linguistiche, simboliche, espressive) come dai " Campi

d’esperienza ", che pertanto necessitano di " tempi ad ampio respiro " che consentano livelli

d’elaborazione dell’esperienza, gradualmente approfonditi. Il tema principale " l’ACQUA" è stato

suddiviso in vari itinerari:

L’acqua ed il bambino; Esperienze con l’acqua; Il viaggio dell’acqua; L’utilità dell’acqua;

L’acqua e la vita; Piante ed animali acquatici.

Finalità: Formazione del "Pensiero scientifico" e del "Pensiero creativo".

Obiettivi: Capacità di osservare, esplorare, sperimentare con azioni e movimenti coordinati, con modalità d’indagine; Capacità di usare un lessico specifico per descrivere, porre e porsi problemi (perché? come?), riflettere e spiegare eventi; Capacità di interpretare la realtà, i contenuti della propria esperienza e di rappresentarli in forme originali usando sistemi simbolici diversi.

Spazio: Si prevede di utilizzare spazi interni: laboratorio scientifico in uso dallo scorso anno; spazi esterni: giardino della scuola, giardini pubblici, visite guidate.

Tempio: Il progetto si attuerà per tutto l’anno scolastico, ogni giorno dalle ore 10 alle ore 12 con gruppi di 10 bambini divisi per fasce d’età, privilegiando i prescolari, alternandoli quotidianamente. L’insegnante responsabile del progetto dovrà organizzare il lavoro dalle ore 8.30 alle ore 10. Dalle ore 12 in poi dovrà annotare le osservazioni e la verifica.

Mezzi e Strumenti: Macchina fotografica, televisore e video registratore, video cassette scientifiche, lenti d’ingrandimento, provette, misurini, contenitori graduati, nastro adesivo, colla, carta e cartoncino di vario tipo, tempere, pennarelli, matite, forbici, riviste e tutto l’occorrente che necessita per l’attuazione del progetto.

Responsabile del progetto: Ins. Maria Carmela Lutzu

PROGETTO: "AMICO LIBRO"

Motivazione: IL Progetto ha come motivazione la promozione del libro sin dalla Scuola Materna, perché il lettore "piccolo" è un lettore vorace, mentre le statistiche riconoscono una caduta impressionante alla voglia di leggere da parte degli alunni che lasciano la Scuola Elementare per frequentare le Medie.

Finalità: Infondere nel bambino il piacere della lettura prima di saper leggere, attraverso l’ascolto di " voci che leggono per lui", e consolidare così un’attitudine destinata, si spera, a mantenersi nel tempo.

Obiettivi cognitivi: Conoscere ed utilizzare con rispetto spazi ed oggetti; conoscere le istituzioni del territorio ( biblioteca comunale o scolastica); osservare, con l’impiego di tutti i sensi, le proprietà fisiche elementari degli oggetti (i libri); vedere, osservare, leggere le immagini in maniera creativa, ricostruire storie in sequenza; approccio alla lingua scritta, costruzione di libri con l’utilizzo di diverse tecniche.

Persone coinvolte: bambini e insegnanti delle tre sezioni , insegnante di sostegno. Periodo: Anno scolastico 2002/2003

Tempi: 2 giorni alla settimana, per un’ora: dalle 11.00 alle 12.00, con rotazione dei gruppi dei bambini, nell’ora di compresenza , con due insegnanti di turno.

Handicap: proporremo attività da realizzare in piccoli gruppi, con l’obiettivo di integrare il più possibile i bambini diversamente abili nel contesto scolastico.

Strumenti: tappeto, cuscini, tavoli, sedie, mensole, libri, registratore, episcopio, carta di vari tipi, colori, cartoncino, forbici, colla, nastri da registrare, cinepresa, macchina fotografica, rullini, stoffa, lana, polistirolo, legno, gommapiuma, cartone, materiale di recupero, giornali, vocabolario.

Responsabile del progetto: Ins. Addis Antonella

 

 

PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICO-MOTORIA

"Dalla zuffa… al gioco con regole"

Anno Scolastico 2002/2003

Motivazione: Componenti inevitabili della vita sociale sono l’aggressività e la violenza, presenti soprattutto nei mass media. I bambini sono un bersaglio commerciale di primaria importanza per il piccolo schermo, che non si sottrae all’esigenza di ricorrere ad immagini violente per attirare l’attenzione. I personaggi dei cartoni, "nuovi eroi Super violenti", vengono offerti alla visione dei bambini senza la mediazione critica dell’adulto. Riteniamo offrire esperienze psicomotorie, giochi con regole, attraverso i quali i bambini possono dare libero sfogo alla loro impetuosità, in un contesto sicuro e rassicurante.

Finalità: Canalizzare l’aggressività.

Obiettivi: Favorire relazioni positive nel piccolo e grande gruppo, potenziando il livello di autostima; comprendere la necessità di osservare le regole e di riferirsi a modalità positive, che prevedono il contenimento dell’aggressività; potenziare le competenze motorie dei bambini, aiutandoli a superare situazioni di disagio –malessere.

Metodologia: Il progetto prevede un percorso di esperienze, dove i bambini, a coppie e in piccolo gruppo, possono conoscere e interiorizzare la loro corporeità.

Destinatari: Tutti i bambini di 3, 4, 5 anni. N. 3 insegnanti in compresenza.

Tempi: 2 volte la settimana per l’intero anno scolastico.

Spazi: Sala giochi.

Materiale: Palle, palloncini, corde, cinture, cerchi, percorsi e altro materiale di recupero.

Responsabile del Progetto: Ins. Mancini Rosaria.

SCUOLA ELEMENTARE

PROGETTO PROPEDEUTICO ALL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA FRANCESE

(Classi V della Scuola Elementare)

Motivazioni e Durata: Nel quadro della normativa europea le Istituzioni Scolastiche sono invitate a favorire un’offerta formativa sempre più completa e meglio adeguata alle esigenze della formazione linguistica dei ragazzi attraverso l’inserimento progressivo della seconda lingua straniera. Si ritiene utile, allora, proporre un corso propedeutico di lingua francese per le classi V della Scuola Elementare, della durata di 15/20 ore per ciascuna classe, in modo da favorire l’approccio alla lingua straniera curricolare studiata nella Scuola Media e per completare la formazione linguistica generale, visto che i ragazzi già studiano la lingua inglese nella Scuola Elementare.

Articolazione didattica: Unità O + Unità 1 (15/20 ore di insegnamento/apprendimento).

Obiettivi: (UNITA’ 0): Educazione alla diversità; il pluralismo linguistico-culturale;presentazione e identificazione delle lingue più comunemente parlate; le parole della lingua francese usate anche nel nostro contesto linguistico culturale; presentazione della Francia; le città più importanti; i prodotti più famosi; elementi di civiltà, la Francia fisica (frontiere, fiumi, mari, rilievi).

Obiettivi : (UNITA’ 1):"Premiers contacts"

Obiettivi : Se Présénter: Prendre contact avec quelqu’un; poser des questions; répondre à des questions; identifier quelqu’un. Grammaire : Les verbes « etre », « habiter », « avoir », « s’appeler » ; l’apostrophe ; Masculin/féminin ; le pluriel ; le temps : les jours de la semaine.

Ecrit : Acquisition des codes de l’écrit.

Metodologia: Uso di una metodologia che meglio si adatti al ritmo della classe e quindi volutamente lenta e progressiva. Il principio della ricorrenza deve necessariamente essere al centro dell’approccio metodologico di modo che ogni nuova conoscenza diventi il fondamento dell’acquisizione di un "savoir-faire" linguistico di partenza.

Strumenti: Materiale distribuito dall’insegnante. Fotocopie, immagini di situazioni di vita quotidiane, ascolto di audiocassette (discriminazione fonetica), canzoni adatte all’infanzia.

Valutazione: Test di verifica dopo ogni lezione e test di verifica globale alla fine di ogni Unità. Docente responsabile del progetto: Prof. Franco Roselli.

Risorse umane: Insegnante Esterno abilitato all’insegnamento della lingua francese nella Scuola Elementare.Ore 20 per ogni gruppo x 3 V Classi = 60 ore complessive.

DOCENTE DI PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE D’ISTITUTO

L’insegnante effettuerà 22 ore settimanali sia in orario curricolare che pomeridiano, più 2 ore di programmazione. Si utilizzerà il docente in spazi diversificati all’interno dei moduli di classi aperte per gruppi di livello. La ripartizione delle ore nelle classi è la seguente:

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

Classi di recupero

Ins. Carbini Maria Eligia e Balata Giuseppina

 

ORARIO LUNEDI’

MARTEDI’

SABATO

8.30-9.30

9.30-10.30

TEMPIO

4^B

3 ^ A/B

10.30-11.30

11.30-12.30

12.30-13.00

2^ A

3^A/B

4^ B

 

ORARIO ORARIO LUNEDI’ ORARIO MERCOLEDI’ ORARIO SABATO
             
8.30         8.30 IV/A
9.30     9.30 IV/A    
10.00 10.00 IV/A        
10.30     10.30 V/A-B-C 10.30 V / A-B-C

CLASSE IV: Ore complessive = 6 CLASSE V: Ore complessive = 5 Totale ore = 11.

PROGETTO ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

1. Progetto accoglienza: Ha come obiettivo primario la reciproca conoscenza, in tutte le proprie caratteristiche, del nuovo ambiente scolastico. La Scuola si impegna, con opportune ed adeguate iniziative di tutti gli operatori, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni per il miglior inserimento e l’adeguata integrazione di questi minori, con maggior riguardo alla fase d’ingresso nelle classi iniziali e nelle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti in situazioni di handicap, a quelli stranieri, a quelli degenti in strutture ospedaliere. Sono previsti quattro incontri con docenti dei vari gradi  nel corso di ogni anno scolastico.

Per le rappresentazioni teatrali e la festa di fine anno dei vari livelli scolastici dell’Istituto verranno coinvolti gli alunni delle ultime classi.                       .

2. Orientamento: Ha come obiettivo la conoscenza di sé e dell’ambiente per una scelta più consapevole del proprio futuro.

3. Educazione Ambientale: Riguarda lo studio e la conoscenza del territorio e delle risorse naturali, gli effetti positivi e negativi   dell’intervento umano per educare gli alunni ad un giudizio critico sull’oggi.

4. Laboratorio teatrale: Rappresenta momenti di stimolazione, potenziamento dell’aspetto  creativo  dei ragazzi. Educa all’espressività corporea mimico-gestuale. Coinvolge gli alunni nella realizzazione di costumi e della scenografia dello spettacolo ideato. Potenzia la creatività nella messa in scena di uno spettacolo in lingua italiana, francese e dialetto.

5. Laboratorio d’informatica

6. Laboratorio di ceramica

7. Laboratorio musicale

8. Laboratorio linguistico

 

PROGETTO AMBIENTE TERRITORIO

Finalità: Il presente progetto si propone di realizzare una sinergia funzionale tra scuola e territorio/ambiente, che faccia interagire le conoscenze scolastico/didattiche con la realtà sociale ed economica della comunità in cui le singole componenti della scuola agiscono; "in primis" gli alunni, in quanto destinatari dell’apprendimento e interpreti della realtà quotidiana, vissuta nell’ambito familiare e sociale, ma anche i docenti, impegnati in un processo formativo nel quale la didattica è unicamente un aspetto. Infatti, talvolta si avverte un distacco tra scuola e realtà circostante, nel senso che spesso l’attività didattica prescinde dall’attualità, soprattutto per quanto concerne le materie dell’ambito antropologico (o per meglio dire "etnologico" o della antropologia culturale), con la conseguenza che l’insegnamento finisce per essere confinato in una realtà virtuale senza alcun collegamento con l’essere quotidiano, provocando uno scollamentoche talvolta si protrae nell’intera vita scolastica degli alunni, spesso avulsi dalla realtà che li circonda.

Per tale motivo, la didattica non può limitarsi a fornire all’alunno una conoscenza arida e spersonalizzata, ma una chiave interpretativa della realtà, che deve costituire la base culturale senza la quale qualsiasi disciplina scolastica sarebbe monca e priva del necessario "Humus" per una maturazione umana e professionale.

Per questo, si ritiene necessario come momento propedeutico, un approfondimento della realtà economica, sociale, culturale, storica e geografica del luogo in cui gli alunni vivono; momento rilevante della progettazione attiva dei genitori, i quali potranno integrare l’analisi della condizione economico sociale del comparto, costituendo un prezioso ausilio per docenti e alunni; analogamente, le strutture comunali potranno essere direttamente investite per fornire tutte le informazioni sul territorio.

Obiettivi: L’insieme di queste sinergie potranno creare inoltre un momento di collaborazione tra diverse componenti che operano nel territorio, con la scuola tra le protagoniste. Infatti, con il realizzarsi dell’Autonomia questa dovrà necessariamente confrontarsi con il territorio e le sue istituzioni; tale dialogo e confronto, infatti non sarà più gestito dall’alto o da altri organi della struttura scolastica, ma direttamente da ciascun Istituto.

Per gli alunni il progetto contribuirà ad una presa di coscienza su importanti temi di attualità come l’ambiente e il territorio, visti e vissuti sotto diverse angolazioni, avendo come punto di base il proprio paese:

Salvaguardia del territorio, vista come conservazione e tutela delle risorse del patrimonio naturale;

Analisi della struttura urbana come momento per una rivendicazione di spazi da fruire per attività sociali, sportive e culturali;

Conoscenza del territorio dal punto di vista antropologico, alla ricerca delle proprie radici e delle tradizioni.

La struttura del progetto è mirata:

Alla conoscenza della realtà locale;

Alla conoscenza delle componenti del proprio ambiente;

Alla conoscenza delle trasformazioni derivate dal progresso tecnologico e dallo sviluppo industriale sul territorio.

Metodologia: Partendo dal paese, come entità geografica, storica, etnografica, attraverso l’applicazione di strumenti anche innovativi come la cartografia e i sistemi informativi geografici, che tra l’altro consentono un collegamanto interdisciplinare aree tecnico-scientifiche umanistico letterarie, si seguirà il seguente percorso di ricerca a di apprendimento:

Evoluzione storica, antropologica, sviluppo urbano. Localizzazione geografica: Il territorio, orografia, flora e fauna, la realtà economica e sociale, la tutela dell’ambiente, le istituzioni, interventi, bisogni e problemi.

Classi coinvolte:La realizzazione del progetto vedrà coinvolte la classi delle scuole elementari del secondo ciclo didattico ed avrà una durata triennale.

Sarà portato avanti nelle varie fasi operative dagli insegnanti curricolari con il supporto, in funzione dei vari temi affrontati, di esperti esterni, in particolare di coloro che operano nel territorio.

Strumenti: Il paradigma ambientale vuole introdurre nella scuola degli strumenti e le metodologie più attuali di lettura e analisi del territorio e dell’ambiente, a supporto e integrazione di tutte le aree disciplinari. Il progetto si configura nelle aree tematiche sopra individuate, attraverso le quali sarà evidenziato il rapporto tra l’uomo e l’ambiente.

Il territorio, con le sue diverse articolazioni, si propone, quindi, come chiave di lettura del processo evolutivo della società e delle sue componenti, con una interazione tra scuola e società che favorirà il percorso formativo degli alunni, approfondendo le loro capacità critiche e di analisi.

Attraverso questo strumento, partendo dalla realtà locale, anche i temi generali legati alla difesa dell’ambiente, ad una migliore utilizzazione e distribuzione delle risorse umane materiali saranno vissuti in forma diversa e migliore; la comprensione dei fenomeni e degli accadimenti mondiali costituirà una solida base formativa non solamente didattica, ma che coinvolgerà l’alunno come persona, protagonista della realtà che lo circonda.

Percorso didattico: L’ipotesi organizzativa prevede diverse aree di intervento di seguito elencate:

Il paese: le origini, tra storia e leggenda; le case e i monumenti; i siti archeologici; i cognomi:

origine dei mestieri, ieri e oggi; lo sviluppo urbano; le istituzioni; le attività culturali, sociali e sportive.

Il territorio: il comune: confini; la montagna, il bosco e la campagna, la flora e la fauna; le attività agricole; le attività industriali e artigianali.

L’ambiente: il rapporto tra territorio e abitanti; le attività che incidono sull’ambiente; difesa dell’ambiente;

Lo sviluppo: l’arredo urbano; le attività economiche; le attività agricole; il turismo e l’ambiente; integrazione tra sviluppo e ambiente.

La valutazione: Il raggiungimento degli obiettivi sarà modificato con le modalità previste dal piano

di lavoro di ciascun docente, attraverso riscontri periodici quali: test, elaborati, relazioni quadrimestrali.

Le verifiche daranno informazioni non solamente sulla formazione degli alunni, e quindi sulle conoscenze gradualmente acquisite, ma anche sulla validità delle metodologie adottate e delle scelte didattiche degli insegnanti coinvolti nel progetto.

La valutazione effettuata servirà ad approntare le eventuali modifiche per un progetto "mirato"

da predisporre nel prossimo anno scolastico.

PROGETTO DI PREVENZIONE E DI RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E DEGLI INSUCCESSI FORMATIVI

Parte pedagogica: L’Istituto Comprensivo di Calangianus opera in un contesto ambientale socio-economico a carattere prevalentemente artigianale. La presenza delle piccole e medie industrie ha favorito l’immigrazione interna ed esterna: infatti, nella scuola sono presenti anche numerosi alunni extracomunitari. Essi manifestano grande difficoltà nel comunicare, anche nella forma più semplice, in quanto al loro arrivo ignorano quasi completamente la lingua Italiana, e la praticano solo in ambito scolastico. Il paese, purtroppo, non è esente da fenomeni di tossicodipendenza, alcolismo e microcriminalità: una realtà preoccupante che la scuola di base non può ignorare perché i ragazzi sono più influenzabili da mode o da atteggiamenti equivoci. Alcune famiglie sono maggiormente presenti nel soddisfare le esigenze materiali dei propri figli, delegando invece lo sviluppo morale, sociale e culturale all’istituzione scolastica. Di fronte alla carente presenza della famiglia, si riscontra, perciò, un notevole svantaggio socio-culturale, che spesso preclude i successi formativi degli alunni.

Dopo un’attenta analisi della situazione nella quale si opera, si propone un nuovo curricolo che, ovviando alla struttura rigida della scuola, consenta "l’ apertura" delle classi e la formazione di gruppi di livello che rispondano ai reali bisogni degli alunni.

Finalità: Promuovere opportunità volte a favorire il miglioramento della vita di relazione e dei rapporti interpersonali. Eliminare il disagio e il malessere che si esprimono a diversi livelli nel rapporto scuola-utenti. Evitare le difficoltà che si manifestano nelle classi-ponte, nel passaggio fra scuola materna e scuola di base. Agevolare l’inserimento degli alunni stranieri extracomunitari con progetti di sviluppo e recupero che garantiscono l’integrazione fra culture diverse.

Il curricolo della Scuola Elementare è costituito dai seguenti punti:

Programmazione: Il modello didattico si basa su una pedagogia per progetti multi campo, articolati in gruppi misti per età e livelli di apprendimento. Pertanto gli alunni potranno essere inseriti nel primo o nel secondo biennio (come da schema allegato) in base alle loro capacità o difficoltà testate mediante monitoraggio a cura del team docente.

Attraverso una programmazione individualizzata e specifica si individueranno i cardini guida del curricolo. Si potrà evitare, pertanto, in larga misura, l’insuccesso formativo perché l’alunno potrà passare agevolmente da un gruppo all’altro per periodi di recupero o di approfondimento e poi rientrare nella propria classe. La scuola organizzerà l’attività attraverso:

Programmazione per obiettivi.

Progetti (con utilizzo di mappe concettuali) su aree tematiche particolari al fine di favorire l’unitarietà dei percorsi didattici. Per entrambi si attua la progettazione quadrimestrale, con incontri mensili di confronto operativo e di verifica.

Tempi di realizzazione e verifica

Le attività saranno realizzate in orario curricolare e aggiuntivo, durante tutto l’anno scolastico, e saranno articolate:

In una fase iniziale di coinvolgimento.

In una fase intermedia di esecuzione e approfondimento.

In una fase finale di verifica.

Si procederà mediante:

Elaborazione di schede per le osservazioni sistematiche;

Registrazione, tabulazione e valutazione delle osservazioni;

Valutazione dell’andamento dei progetti attraverso test, griglie, prove oggettive, questionari, schede di analisi.

Schema di attuazione: Per l’attuazione del Progetto di prevenzione, recupero della dispersione scolastica e insuccessi formativi, è necessaria la presenza di due docenti distaccati dall’insegnamento in base alla legge 426/88 e C.M. 257/94. Un Docente opererà in tutte le classi per un numero di 22 ore più 2 di programmazione con funzione di supporto psicopedagogico. Il secondo docente avrà il compito di individuare ed organizzare nuove attività relative alla programmazione e progettazione d’istituto. L’orario sarà suddiviso in 22 ore settimanali ripartite in 10 classi più 2 ore di programmazione. (solo se l’Amministrazione avrà aderito alla richiesta di ottenere due insegnanti).

PROGETTO DI INTERCULTURA: ACCOGLIENZA – ALFABETIZZAZIONE – INTEGRAZIONE ALUNNI EXTRACOMUNITARI

Nota introduttiva: L’Istituto Comprensivo opera in un contesto socio-economico piccolo industriale. La presenza delle piccole e medie industrie ha favorito l’immigrazione interna ed esterna; infatti numerosi alunni provengono dal Marocco, da Capo Verde, dalla Bielorussia, con una diversità di etnia, religione e cultura tali che devono essere tutelati ed aiutati nell’integrazione scolastica e sociale. Nell’anno scolastico 2001 2002 è stato portato avanti un progetto di intercultura per alunni extracomunitari attraverso il quale si è rilevato che è fondamentale metterli in condizione di aumentare l’autostima e la fiducia in se stessi, favorendo molteplici momenti di incontro con i compagni all’interno dell’istituzione scolastica e all’esterno nella società.

Finalità: Agevolare e valorizzare la diversità come ricchezza, promovendo l’integrazione fra culture diverse. Garantire una prima alfabetizzazione.

Contrastare il fenomeno della emarginazione attuando strategie e interventi che favoriscano l’inserimento nella scuola affrontato con serenità e non come fonte di disagio.

Sostenere le famiglie straniere nell’impatto con la nuova realtà ambientale, promovendo iniziative formative, informative e culturali. Prevenire il fenomeno della dispersione scolastica.

Articolazione: Il progetto coinvolgerà tutti gli alunni extracomunitari presenti nell’Istituto, si prevede l’utilizzo di un docente nominato dal Provveditore ai sensi dell’articolo 5 legge 426\88, che opererà con gli alunni extracomunitari per 22 ore settimanali più 2 ore di programmazione.

Gestione: L’attuazione del progetto prevede attività da svolgere per piccoli gruppi in orario curricolare.

Obietti educativi e didattici: Acquisire una prima alfabetizzazione di base. Conoscere aspetti di vita e di culture diverse. Acquisire la conoscenza dei diversi linguaggi. Utilizzare gli strumenti propri delle varie discipline.

Favorire la socializzazione attraverso l’apprendimento. Accrescere la fiducia in sè perfezionando il grado di sicurezza e di autostima. Sviluppare le capacità di comunicazione attraverso l’utilizzazione dei vari linguaggi: poetico, narrativo, musicale, figurativo, tecnico pratico e gestuale.

Modalità e tempi di verifica: Elaborazione di schede che consentano la valutazione bimestrale delle capacità di comunicazione chiara in lingua italiana. Valutazione finale dei risultati raggiunti mediante prove scritte e orali, conversazioni.

PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE

Premessa e finalità: Gli insegnanti, avvalendosi ciascuno dei contenuti degli strumenti e delle attività specifiche della propria disciplina, mirano attraverso l’educazione stradale, a forme di comportamento individuale e di gruppo confrontandosi sia all’interno sia all’esterno delle scuole.

Articolazione del progetto: Conoscenza della funzione del vigile urbano:

Presenza del vigile nelle classi per un totale di 20 ore annue.

Presentazione della persona con funzioni di vigile in servizio a Calangianus.

Titolo di studio indispensabile per poter accedere all’incarico.

Orario di servizio

Divise

Stemma

Operatività

Tutela dell’ordine pubblico, delle strade, del commercio, dell’edilizia

Obiettivi Specifici:

Conoscenza e distinzione dei segnali di pericolo, divieto, indicazione:

I percorsi

Le strade e le sue parti

I pedoni

I segnali stradali: diverse forme e funzioni

Conoscenza della funzione del pedone:

I linguaggi dei segnali luminosi

Conoscenza delle prime regole di sicurezza:

Comportamento corretto e scorretto del pedone lungo le strade;

Ciò che causa disordine nella circolazione specie del mancato rispetto delle regole;

Scoperta di norme comportamentali corrette;

Conversazioni-ricerca di motivazioni-giochi finalizzati-simulazione di situazioni.

 

 

RACCORDO INTERDISCIPLINARE TRA I PROGETTI

Ambito linguistico Ambito antropologico Ambito logico matematico
Preparazione di questionari

Racconto delle esperienze

Esatta nomenclatura

Comprensione

Lettura di immagini

I colori dei segnali

Costruzione di un segnale luminoso

Creazione di un nuovo segnale

Individuazione di comportamenti scorretti

Il comportamento del pedone in situazioni diverse

Per la strada: il rispetto per gli altri

Questionari

Domande di scelta

Riconoscimento di linee ed angoli

Segnali verticali orizzontali e relative suddivisioni

Riconoscimento e confronto di forme nei segnali di:

-Pericolo

-Prescrizione

-Indicazione

Costruzione di segnali:

-misurazioni

-calcoli

-situazioni problematiche riferite al calcolo del perimetro

 

SCUOLA MEDIA CALANGIANUS

Progetto di Educazione Ambientale

(Erbario)

Motivazioni: La finalità essenziale di questo Progetto consiste nell’educare i ragazzi alla conoscenza e allo studio della principale flora del territorio, con particolare riferimento alle piante arboree, alla conoscenza delle varie parti di una pianta e alle sue funzioni. La classificazione scientifica verrà effettuata in lingua: italiana, latina, francese, in dialetto.

Obiettivi: Conoscere la principale flora del territorio; suscitare l’interesse per la ricerca storico-scientifica; valorizzare le competenze e le abilità pratiche degli alunni; allargare la conoscenza lessicale dei termini della flora delle diverse lingue.

Metodologie: Verbale (letture- relazioni); Grafica (disegni-foto); Visite guidate nelle zone del territorio; Incontri con esperti di flora del territorio.

Verifica: Capacità di organizzare il lavoro; capacità di selezionare il materiale e di elaborare.

Classe interessata: II B.

Docenti coinvolti: Proff. Lidia SECHI, Antonella PASELLA; Franco ROSELLI.

PROGETTO AGGIORNAMENTO "SITO WEB"

Obiettivi: Dare la possibilità all’utenza (genitori, studenti, altri), tramite il sito Web e la E-Mail, di avere tutte le informazioni relative alle attività didattiche, programmate e inserite nel P.O.F..

Durata: Il tempo necessario per realizzare tale progetto sarà, presumibilmente, di 40 ore. Tali ore sono comprese sia per l’elaborazione del sito con il software "Front Page 2000" sia per la gestione e l’aggiornamento dei dati. Sarà realizzato con rientri pomeridiani.

Risorse umane: Per tenere aggiornato il sito Web occorrerà acquistare un programma F.T.P. (File Transfert Protocol) tipo "Cute F.T.P." o similari .

 

PROGETTO ORIENTAMENTO

Denominazione del progetto: Conoscere sé stessi e l’ambiente per programmare il proprio futuro.

Responsabile del progetto: Proff. Lentinu A. e Sardo A.

Destinatari: Classi Terze.

Obiettivi: Promuovere nel preadolescente la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e aspirazioni; promuovere e sviluppare la conoscenza delle realtà scolastiche e sociali e delle possibilità occupazionali; sviluppare capacità ed operare scelte consapevoli; promuovere lo spirito di cooperazione ed il rispetto delle idee altrui.

Durata: a. s. 2002/03 1° Fase: Presentazione del Progetto, contatti con Scuole Superiori, Aziende, Enti, ecc. 2° Fase: Attività in aula: compilazione di schede e questionari, elaborazione dati, ecc. 3° Fase: Incontri con rappresentanti di Istituti Superiori, visite guidate in Azienda, nel territorio, in Uffici pubblici, ecc.

Risorse umane: Docenti delle Classi di Terza Media. Responsabili esterni delle Istituzioni Private o Pubbliche.

Beni e servizi: Scuolabus locali, pullman privati o pubblici. Itinerari: Arzachena e ritorno; Tempio e ritorno.

PROGETTO GIORNALINO "AIO"

Premessa e motivazione: Giunti alla fine del ciclo della Scuola Media, i ragazzi della Terza A (Tempo Normale), che già nei due anni precedenti avevano pubblicato due giornalini, vogliono presentare anche quest’anno una pubblicazione-rivista. Le famiglie, da parte loro, intendono collaborare all’iniziativa essendosi sempre dimostrate entusiaste tanto da contribuire finanziariamente alla riuscita del giornalino. Ne va da sé che la proposta viene estesa anche alla prima e alla seconda.

Analisi dei bisogni: Conoscere il vissuto, i sentimenti, i rapporti dei ragazzi con la realtà, con i mass-media ed i condizionamenti che essi subiscono; conoscere se stessi inseriti nel processo formativo e sociale.

Metodo e contenuti: Offrire un metodo di lavoro che, attraverso lo scrivere, finalizzi lo studio della grammatica e della sintassi. Offrire un metodo di lavoro per concretizzare l’uso del computer. Essere capaci di scrivere in forma semplice, efficace e personale il proprio vissuto, le tematiche più vive del mondo adolescenziale e ciò che interessa lo spirito di ricerca e di osservazione dei ragazzi, i loro interessi, le loro passioni, i loro sentimenti, i loro affetti, l’iniziale spirito critico degli adolescenti verso le contraddizioni del mondo di oggi, evidenti anche a loro.

Obiettivi cognitivi ed operativi: Conoscere la lingua italiana nelle sue differenziazioni di forma e stile a seconda degli argomenti che si trattano. Conoscenza dei programmi del PC relativa all’impaginazione degli articoli. Conoscere i programmi del PC relativi all’uso dello scanner per le fotografie necessarie ad accompagnare gli articoli. Acquisire una mentalità da mini giornalisti giudicando e quindi scegliendo la notizia, il fatto o evento importante, l’argomento, la curiosità da segnalare. Rispettare i tempi di lavoro per la consegna delle bozze in tipografia.

Obiettivi comportamentali: Educare ad un giudizio critico sulla realtà dell’oggi; capire cosa c’è dietro un giornale che si stampa; rispettare il lavoro altrui.

Scansione del lavoro: Per i mesi di ottobre e dicembre si lavorerà per una prima stesura. Fra Gennaio e Febbraio si procederà alla scelta ed al completamento del materiale. A Marzo si procederà all’impaginazione definitiva prima della consegna in tipografia il 1 Aprile 2003. Ogni 15 giorni un’ora di Lettere (II e III A); un’ora di Scienze in I A saranno dedicate alla visione e verifica del lavoro. Le altre discipline mostreranno la dovuta attenzione alle tematiche che potranno interessare. Ogni 15 giorni a Febbraio, Marzo e Aprile ci si potrà riunire un paio d’ore di pomeriggio per una più attenta disamina del materiale pronto. In ogni classe ci saranno due alunni che si incaricheranno di avere sempre presente "i pezzi" che, di volta in volta, verranno giudicati idonei. Sovrintenderà il lavoro un gruppo di ragazzi della seconda A, capaci di usare il computer autonomamente e con esperienze di giornalino scolastico.

Risorse umane: Insegnanti coinvolti: Zannoni Pietro (III A); Ricciu Simonetta (II A); Lentinu Antonella (I A).

Responsabile del progetto: Prof. Pietro Zannoni.

Beni e servizi: Computer dei ragazzi a casa, dei Docenti e dell’Istituto.

 

PROGETTO "SCUOLA SICURA"

A seguito degli interventi promossi dal Dirigente Scolastico dettati dalla Legge 626/94 e successive, con una serie di iniziative in classe si vuole diffondere la cultura della Prevenzione e della Sicurezza personale nella Scuola e negli altri posti frequentati dagli alunni e dai loro familiari.

Finalita’: E’ quella di richiamare l’attenzione degli alunni, delle loro famiglie, dei Docenti e di tutto il personale scolastico sui temi della Sicurezza nella Scuola, in casa, nel luogo di lavoro. Metodologia: Evento centrale del Progetto è una GIORNATA progettata da alunni e docenti, in coerenza con la programmazione d’Istituto, che valorizzi gli indirizzi scolastici, gli interessi specifici, le forme espressive nella realizzazione di spettacoli, mostre, dibattiti, interviste, ecc.

Enti coinvolti, Classi, Alunni, Personale: INAIL Nazionale, tutte le classi, tutti i Docenti, tutto il personale scolastico, tutte le famiglie, CENSER di Sassari, reti di scuole.

Piano finanziario: Nessun costo.

PROGETTO "EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLA LEGALITA’ "

(Progetto Famiglia e Progetto Studentesse e Studenti)

Finalità:

Classe I

Apprendere la consapevolezza e la tutela del sé nel percorso di crescita verso l’età adulta.

Acquisire informazioni per appropriarsi dei gesti quotidiani in modo consapevole ed efficace.

Fare pasti più corretti.

Scegliere alimenti sani senza farsi condizionare dalla pubblicità in modo consapevole o da altri.

Nutrirsi per stare bene fisicamente e psicologicamente.

Conoscere principi fondamentali di igiene orale.

Classe II

Superamento dell’egocentrismo ed apertura verso l’altro;

Riflettere su comportamenti e vissuti emotivi legati all’amicizia e all’amore nell’adoloscenza.

Rispetto dell’altro sesso e delle scelte altrui.

Consolidare le conoscenze relative all’anatomia e fisiologia dell’apparato circolatorio.

Sensibilizzare i ragazzi al problema delle leucemie.

Classe III

Consolidare le conoscenze relative all’anatomia e fisiologia dell’apparato riproduttore umano, allo sviluppo puberale (approfondendone aspetti somatici ed emotivi), al concepimento e alla nascita.

Le malattie sessualmente trasmissibili; informazioni sui metodi contraccettivi e sull’esistenza di servizi socio-sanitari preposti a fornire consulenza in quest’ambito. Il significato di una procreazione responsabile.

Le problematiche relative alla crescita, al rapporto genitori-figli, alla coppia. Sesso come comunicazione e scambio.

Sensibilizzare i ragazzi al problema delle dipendenze da droga, alcool, tabacco.

Classi coinvolte: Tutte le classi della Scuola Media.

Calendario degli incontri: Sarà stabilito successivamente in accordo con gli esperti esterni.

Risorse umane: Esperti esterni (Dirigenti Scolastici, Psicologi, Ginecologi, Biologi, Specialisti), Docenti interni, Collaboratori Scolastici.

Responsabile del Progetto: Prof.ssa Antonella Lentinu.

 

PIANO ATTUATIVO DEL POF

Nei tre gradi dell’Istituto Comprensivo sarà dato ampio spazio anche ai lavori interdisciplinari, compresa la drammatizzazione di commedie, poesie, brani classici, in lingua italiana, in lingua straniera ed in dialetto gallurese per valorizzare la cultura locale e approfondire argomenti attuali quali inquinamento, ecologia, risorse del territorio circostante, devianza minorile.

RICOGNIZIONE DELLE RISORSE-ASSETTO ORGANIZZATIVO - CRITERI DI UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE

All’interno della Scuola vengono individuate le seguenti tipologie di risorse:

a)       Risorse umane e professionali;

b)      Risorse di tipo organizzativo- strutturale;

c)      Risorse materiali;

d)      Risorse finanziarie;

Le risorse umane e professionali sono costituite prevalentemente dal personale docente e dal personale A.T.A. Esistono anche altre figure professionali esterne all’Amministrazione Scolastica che instaurano rapporti stabili o periodici con la Scuola ed altre figure di "esperti" che integrano l’azione formativa dei docenti interni e forniscono interventi specialistici, nel campo di loro competenza, trattando determinate tematiche. Il personale A.T.A. assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali e di sorveglianza connesse all’attività didattica e formativa della Scuola. Svolge i propri compiti in collaborazione con il Capo d’Istituto e con il Personale Docente. L’organico della Segreteria di questo Istituto  è composto da un Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi e da 4  Assistenti Amministrativi, mentre l’organico dei Collaboratori Scolastici è composto da 13 unità per le sedi di Calangianus e da 1 unità per la sezione staccata di Sant’Antonio di Gallura.

Attività Aggiuntive: In aggiunta all’orario obbligatorio di servizio per la Scuola Elementare e Media, sono previste, in conformità dell’art. 43 del CCNL del Comparto Scuola, attività di laboratorio, di supporto al Capo d’Istituto e al Collegio dei Docenti, di recupero e di apprendimento delle conoscenze e dei contenuti, di integrazione e tutte quelle altre attività necessarie o funzionali all’Offerta di un servizio scolastico più valido ed efficace. Tutte le attività aggiuntive prevedono la presentazione di appositi progetti.

Integrazione: Alunni H

Nell’Istituto Comprensivo di Calangianus sono presenti diversi ragazzi portatori di handicap, nei tre gradi di scuola; sono tutti seguiti dall’insegnante di sostegno per il numero di ore richieste dal tipo di handicap. L’integrazione di un alunno, che presenta difficoltà di vario genere in una classe di normodotati, dovrà tenere conto che questi non può sostenere adeguatamente le attività ordinarie e, di conseguenza, ha bisogno di un’offerta didattica differenziata e adatta alle sue caratteristiche. Ciò comporta la stesura di una precisa programmazione in cui vengano coinvolti non solo le insegnanti di sostegno, ma anche i docenti dell’intero Consiglio di Classe, che verranno impegnati in osservazioni sistematiche per individuare le capacità possedute e l’ampiezza e il grado di deficit, in modo da impostare un discorso educativo concreto. Il Dirigente Scolastico ha attivato contatti con l’ASL n.2 di Olbia e l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune.

Sarà indispensabile, oltre a tenere presente la tipologia dell’handicap derivante dalla diagnosi clinica, che le osservazioni vengano effettuate in relazione a: a) abilità pratiche acquisite; b)      potenzialità primarie; c)  limiti posti dell’handicap; d)  competenze possedute; e)  maturità sociale; f)  disponibilità effettiva; g) interferenze con il gruppo classe per giungere ad una valutazione funzionale nelle aree delle abilità:

1) comunicativa

2) logica

3) psicomotoria

4) sociale

5) affettivo-relazionale

Alunni extracomunitari

Nel nostro centro si registra la presenza di alcuni ragazzi extracomunitari. Si tenterà un’azione educativa che tenda ad inserire i nuovi arrivati nella collettività locale. Si è però consapevoli che il razzismo è evidente, in modo anche poco apparente, nel nostro paese quale risultato  di condizionamenti dei mass media e dell’educazione che si riceve nel quotidiano.

ENTI ESTERNI

Comune di Calangianus

Comune di S.Antonio di Gallura

Comunità Montana n.3 di Tempio

Comunità Montana n.4 di Olbia

ASL n.2 Olbia

Provincia di Sassari

Regione Autonoma Sardegna ( Assessorati vari)

Centri Servizi Amministrativi di Sassari.

Università di Sassari

Ministero P.I.

Unione Europea

Associazioni di Volontariato Locali

Parrocchie di Calangianus e S.Antonio di Gallura

Operatori Economici locali

Centri di Aggregazione Sociale dei Comuni di Calangianus e di S.Antonio di Gallura

Altri

 

 

STRUMENTI DI CONTROLLO E DI VALUTAZIONE DEL POF E DELL’ISTITUTO

 

E’ stata già deliberata dai competenti OOCC della Scuola una commissione formata dalle diverse componenti dell’Istituto (Docenti –ATA – Genitori). Attraverso le fasi del monitoraggio e tramite questionario finale si valuterà la realizzazione dei punti del POF e l’efficienza organizzativa di questo Istituto Comprensivo.

 

FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

(art. 28 del C.C.N.I. 03/08/99)

Docenti in organico di diritto n° 55

Personale ATA n° 19

Docenti n° 55 x €. 357,90 = Totale € 19684,50

Quota pro-capite €. 19684,50 : 74 = € 266,00

 

A.T.A. n° 19 X 266,00 = Totale €. 5054,50

Docenti n° 55 X 266,00 = Totale €. 14630,00

Fondo Istituzione Scolastica (esclusi oneri a carico dello Stato)

 

COMMISSIONI INTERNE/GRUPPI DI LAVORO

(Collegio dei Docenti, Delibera n° 3 del 02/09/02)

1) Commissione POF, Carta dei Servizi, Regolamento Interno ( Docenti: Loriga, Leoni, Zannoni P., Inzaina M., Lutzu, Bella, Angeli, Ricciu, Sechi L.

2) Commissione Viaggi ( Decreto del D.S n° 13 11/ C 37 del 26/03/02)

(Docenti : Roselli, Uscidda, Grixoni)

3) Commissine Elettorale ( Docenti: Linaldeddu, Ruiu, Brundu, Pasella, Magnani, Zannoni M.)

4) Commissione Moduli Scuola Elementare ( Nieddu E., Todesco, Cuccureddu, Sechi, Fele, Pala, Solinas, Calaminici, Nieddu G., Uscidda)

5) Commissione Piano delle Attività e Calendario degli incontri, anno scolastico 2002/2003

( Mariotti, Mazzetto, Pes, Pileri, Lentinu, Carboni, Scampuddu)

6) Commissione Accoglienza e Formazione Classi ( Sardo, docenti di 5 Elementare dello scorso anno e di 1 Media di quest’anno)

7) Commissione Alunni H ( docenti di Sostegno dei tre ordini di scuola e un genitore rappresentante)

8) Commissione Tecnico Scientifica ( docenti: Leoni, Marras, Grifoni, Mundula, Inzaina, Zannoni P.)

9) Commissione Sperimentale Scuola Materna ed Elementare (Riforma dei Cicli) (Todesco, Fele, Uscidda, Nieddu E., Lutzu, Addis)

10) Commissione Orario ( docenti: Loriga, Lentinu, Carta, Pileri ( Scuola Media), Nieddu E., Cuccureddu ( Scuola Elementare)

11) Commissione allo Sport ( docenti: Tetroccia, Mancini, Mameli)

12) Commissione corsi di recupero ( Sechi, Todesco, Pes, Mazzetto, Mariotti, Solinas, Roselli, Pala).

FONDI AUTONOMIA

Somma spettante per ampliamento offerta formativa

Parametri

a.s 2002/2003

Totali 

Quota base

€. 1.692,69

€. 1692,69

Quota per alunno

€. 3,00

€. 1458,00

Quota per docente

€. 26,63

€. 1464,65

Totale

 

€. 4614,85

Economie precedenti

 

 

Totale Generale

 

 

Somma spettante per la formazione e l’aggiornamento del personale

Parametri

a.s 2002/2003

Totali 

Quota base

€. 390,75

€. 390,75

Quota per alunno

€. 0,68

€. 330,48

Quota per docente

€. 6,23

€. 342,65

Totale

 

€.1063,88

Economie precedenti

 

 

Totale Generale

 

 

 

IPOTESI DI UTILIZZAZIONE

Nell’ambito delle attività aggiuntive e sulla base dei bisogni riscontrati nel territorio, si intende promuovere iniziative ed attuare progetti, cercando di utilizzare al meglio spazi, strutture scolastiche, risorse umane interne ed esterne e quant’altro offerto dalle vigenti normative(C.M 633/97; C.M 776/97; D.P.R 233/98; L.R 37/98; L.R 31/84; L.R 25/93; L.N 59/97; D.L n° 59/98 ; CCNL/99 e vigente normativa.


FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO

( C.C.N.I. / 99, art. 7 e circolari varie)

Il Dirigente Scolastico e tutto il personale Docente ed ATA partecipano alle iniziative di aggiornamento promosse dall’Amministrazione Scolastica o da altre Agenzie a ciò convenzionate, preferibilmente in periodi di interruzione dell’attività didattica. A questo scopo l’Istituto partecipa ad un consorzio o reti di scuole nel territorio (Es.: attuazione della Legge 626/94).

STRUTTURA

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Bruno RABUINI

AREA DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

DIRETTORE DEI S.G.A.: Dott. Isidoro MASU

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Fausto MOLINAS, Giuseppina MONCINI,Giulia MANCA, Lucia SPANO

COLLABORATORI SCOLASTICI: Francesca AZARA, Maria Giovanna CONCAS, Anna DECANDIA, Giovanna Maria FADDA, Caterina INZAINA, Gesuino INZAINA, Alessandro MASALA, Maddalena NICOLAI, Francesco OGGIANO, Francesco OREZZO, Michele PALA, Giovanni SINI, Tiziana SOGGIA, Luciana VILLA.

 

 

COLLABORATORI E FIDUCIARI DEL CAPO D’ISTITUTO

VICARIO: Prof. Franco ROSELLI

COLLABORATORE SCUOLA MEDIA: Prof. Antonio SARDO

RESPONSABILE SETT. SCUOLA ELEM.: Ins. Luciano USCIDDA

RESPONSABILE SETT. SCUOLA MAT.: Ins. Carmela LUZTU

FIDUCIARIA SEDE SANT’ANTONIO DI GALLURA: Prof.sa Elisangela PILERI

 

FUNZIONI OBIETTIVO

Le Funzioni Obiettivo sono strumentali alla realizzazione di tutte le attività didattiche e formative previste nel POF. Il Collegio dei Docenti, con delibera n° 3 del 11/09/02 ha indicato i seguenti insegnanti responsabili delle Funzioni Obiettivo. Successivamente il Dirigente scolastico ha attribuito tali funzioni con Decreto.

Inzaina Maria: Coordinamento attività del POF Area 1

Leoni Nuccio: Coordinamento dell’utilizzo delle nuove Tecnologie, della Biblioteca Informatica e produzione di materiale didattico. Area 2

Zannoni Pietro: Coordinamento dei rapportirti con Enti ed Istituzioni esterne alla scuola per la realizzazione di progetti e /o Stage formativi. Area 3

 

CARTA DEI SERVIZI

I. Riferimenti Normativi e Principi fondamentali

La Carta dei Servizi della Scuola ha, come fonte d’ispirazione fondamentale, gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana.

Tra i principi fondamentali ci sono: l’uguaglianza, l’imparzialità e la regolarità.

Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi relativi alla razza, al sesso, alla lingua, all’etnia, alla religione, alle opinioni politiche, alle condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.

La Scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

L’Istituto compirà ogni sforzo ed attiverà tutte le opportune iniziative per favorire l’accoglienza degli alunni, favorire il loro inserimento nella comunità scolastica e prevenire forme di disagio, di devianza e di dispersione scolastica, instaurando, nel contempo, rapporti di corretta e reciproca collaborazione con le famiglie e con Enti esterni.

II. Finalità

Sono quelle analiticamente indicate in questo P.O.F. di cui la presente Carta dei Servizi fa parte integrante.

III. Rapporti con le famiglie

In passato, la programmazione degli incontri tra scuola e genitori degli alunni si limitava a stabilire modalità e tempi dei colloqui generali, legati al quadrimestre o alla settimana (per alcuni docenti). In quei contatti gli insegnanti esponevano ai genitori il loro giudizio sull’andamento didattico-disciplinare del singolo alunno, ma la famiglia era un soggetto passivo dell’informazione, né riusciva a conoscere compiutamente la metodologia o le iniziative poste in essere dall’Istituto per attuare il progetto formativo. Ora, come proposto dal Dirigente Scolastico e deliberato dal Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle lezioni, si vuol mettere rimedio a questa carenza. Oltre ai prescritti incontri del Consiglio d’Istituto e dei Consigli di Classe, nei quali, però, quasi mai i genitori riescono a rappresentare le istanze delle famiglie o a metterle al corrente di quel che avviene a scuola, si vuole ora mettere in campo altre iniziative di più ampio raggio, mirate a stabilire un più efficace coinvolgimento dei genitori: i Docenti hanno ritenuto opportuno creare un sito Internet dell’Istituto attraverso il quale illustrare costantemente il Piano dell’Offerta Formativa, dialogare con l’utenza allo scopo di ricevere utili suggerimenti per migliorare la propria azione e per rendere valido un progetto educativo e culturale che deve necessariamente avere le sue radici nella tradizione e nella storia locale. Al tempo stesso, con cadenza quadrimestrale e con la collaborazione di famiglie ed Enti esterni, verrà redatto un fascicolo informativo, "Le News" . Poiché l’intervento della Scuola non è finalizzato solo all’aspetto culturale, ma è soprattutto rivolto alla formazione del carattere e della personalità dell’alunno, che ha sempre un retroterra affettivo e relazionale nato nell’ambito familiare, per la prima volta, accanto alla realizzazione del progetto "Ragazzi 2000", verranno attuati, d’intesa con gli Enti Locali e con il loro supporto economico ed amministrativo, interventi di formazione e promozione sulla responsabilità genitoriale dei famigliari.

IV. Criteri per la formazione delle Classi

La formazione delle classi viene effettuata sulla base dei criteri generali approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto in seguito a preventive riunioni della Commissione interna preposta a tale compito. I criteri sono i seguenti:

1) incontro con gli insegnanti degli anni precedenti per uno scambio di informazioni e di notizie utili sugli alunni e sul loro vissuto scolastico, familiare, psico-socio-ambientale;

2) se sarà possibile anche un incontro del Dirigente Scolastico con le famiglie di alunni portatori di particolari problemi di inserimento nella classe o nella comunità scolastica;

3) esame delle schede degli alunni delle classi precedenti e, tenendo conto del giudizio degli insegnanti, divisione in gruppi per fasce di livello;

4) le classi verranno formate cercando di garantire, ove possibile, un ugual numero di alunni per classe;

5) gli alunni portatori di handicap, nel caso siano più di uno, possono essere distribuiti in altre classi parallele; qualora, durante l’anno, fosse riconosciuto portatore di handicap un altro compagno della stessa classe, i due termineranno insieme l’anno scolastico; al termine delle lezioni o nel settembre dell’anno successivo, prima dell’attività didattica, su proposta della competente Commissione, il Collegio dei Docenti esaminerà la nuova situazione creatasi ed eventualmente terrà conto dei suggerimenti della Commissione stessa. Nel caso di valutazioni discordanti o in presenza di documentati motivi, sottoposti dalle famiglie al Capo d’Istituto, sarà il Dirigente Scolastico a decidere;

6) gli alunni ripetenti rimangono nello stesso corso; qualora ci siano più ripetenti o in presenza di alunni anche non ripetenti che, con il loro comportamento, abbiano creato situazioni di disagio all’attività didattica, spetterà al Capo d’Istituto valutare, su proposta della Commissione e del Collegio dei Docenti, la decisione di assegnarli a classi parallele: potranno frequentare eventuali corsi sperimentali o di recupero (se non provengono da essi) solo in casi da esaminare;

eventuale sorteggio da ogni fascia di livello per alunni che abbiano riportato la stessa valutazione al fine di creare classi omogenee;

nessun genitore, anche se il figlio è ripetente, può scegliere la classe o il corso per il figlio; nessun docente può decidere che un alunno sia inserito nella sua classe;

solo in casi eccezionali, adeguatamente documentati dalla famiglia e sottoposti al Capo d’Istituto, sentiti la Commissione competente, presieduta da un docente delegato, il Collegio dei Docenti, i docenti della classe interessata all’accoglienza, sarà possibile il passaggio di un alunno iscritto al T.P. ad un corso a T.N., prima dell’inizio delle lezioni, purché non comprometta, per difetto, l’istituzione del corso stesso.

V. Norme per l’iscrizione scolastica degli alunni stranieri

I minori stranieri presenti nel territorio del nostro Istituto Comprensivo sono soggetti all’obbligo scolastico. La loro iscrizione avviene nelle scuole di ogni ordine e grado nelle condizioni previste per gli alunni italiani. Essa può essere chiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico. I minori stranieri, privi di documentazione anagrafica o in possesso di documentazione incompleta, sono iscritti con riserva. L’iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi; essi vengono rilasciati all’interessato con i dati identificativi acquisiti al momento dell’iscrizione. I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa tenendo conto:

dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza;

dell’accertamento delle competenze, delle abilità e dei livelli di preparazione dell’alunno;

del corso di studi seguito nel Paese di provenienza;

del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.

Il Collegio dei Docenti ripartirà gli alunni stranieri evitando la costituzione di classi in cui risulta predominante la presenza di studenti stranieri. Il Collegio dei Docenti definisce l’adattamento dei programmi d’insegnamento alle esigenze e competenze dei singoli alunni stranieri. Possono essere proposti interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali interne. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata, altresì, mediante l’attivazione di corsi intensivi della nostra lingua sulla base di specifici progetti anche nell’ambito di attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa. Al fine di favorire l’inserimento nella comunità scolastica e sociale degli stranieri e la comunicazione tra famiglia e scuola, saranno attivate iniziative d’intesa e collaborazione con l’Ente Locale, le Associazioni private o pubbliche, gli altri Enti o mediatori culturali qualificati.

VI. Orario delle lezioni e criteri

Allo scopo di realizzare un proficuo dialogo educativo e al fine di realizzare responsabili scelte didattiche nella programmazione degli itinerari di apprendimento nei diversi settori scolastici del nostro Istituto Comprensivo, l’apposita Commissione interna, istituita con Delibera n° del Collegio dei Docenti in data 02/09/02, terrà conto dei seguenti criteri di massima in sede di formulazione e stesura dell’orario delle lezioni. Si ricorda che la Commissione farà una proposta che sarà esaminata dal Dirigente Scolastico a cui spetta, per norma, ogni decisione.

Scuola Media:

gli insegnanti di Lettere e di Scienze matematiche dello stesso corso, salvo specifici impedimenti legati all’orario di altre scuole, non potranno usufruire dello stesso giorno libero;

i docenti di francese non potranno avere lo stesso giorno libero;

gli insegnanti di Educazione Artistica, Educazione Fisica, Educazione Tecnica ed Educazione Musicale non potranno usufruire, di massima, dello stesso giorno libero;

nel caso in cui ci siano molte richieste per ottenere lo stesso giorno libero, si procederà a sorteggio, anche per permettere una più agevole sostituzione degli insegnanti assenti;

i docenti del T.P. si accorderanno sulle compresenze e sottoporranno la loro proposta al

Dirigente Scolastico.

Scuola Elementare e Materna:

Sarà osservata la vigente normativa, comunque la Commissione formulerà proposte al Collegio dei Docenti e al Dirigente Scolastico per le conseguenti deliberazioni.

VII. Sostituzione docenti assenti

Scuola Materna ed Elementare:

la competente Commissione interna, nominata ad inizio d’anno con delibera n° 3 del Collegio dei Docenti in data 02/09/02, tenendo conto della normativa vigente, in special modo della 148/90, della L. F. 662/97 e seguenti, ha proposto un piano di massima per le sostituzioni dei colleghi assenti, che è stato rappresentato e deliberato dallo stesso Collegio in data 09/10/02 e reso efficace con decreto del Capo d’Istituto.

Scuola Media: I docenti che si assenteranno per un periodo non superiore a quindici giorni saranno sostituiti dai colleghi a disposizione dell’Istituto (ad esempio gli insegnanti di Lettere con 15 ore, ma retribuiti con orario di cattedra e altri in simili condizioni), in mancanza, da quei docenti che abbiano preventivamente dichiarato la loro disponibilità a fare ore aggiuntive. In presenza di più insegnanti disponibili nella stessa ora, la sostituzione si effettuerà secondo i seguenti criteri, dando la precedenza ai docenti (di qualsiasi disciplina) tenuti al completamento d’orario (l’attuale normativa non consente l’utilizzo dei docenti del T.P. in compresenza):

docente della stessa disciplina tenuto al completamento d’orario, nel rispetto delle leggi;

docente di classe a disposizione per completamento;

insegnante di sostegno, se in compresenza col docente assente, per le ore di servizio in quel giorno e in quella classe se l’alunno portatore di handicap è presente;

insegnante di sostegno per le ore di servizio in quel giorno ed in classe diversa se l’alunno disabile è assente;

docente della stessa disciplina che ha dichiarato la propria disponibilità, in orario (oltre la 18° ora);

qualsiasi docente.

Il Dirigente Scolastico può variare l’orario per esigenze di servizio e nell’interesse della scuola.

Durante l’ora del collega assente, affinché questa non risulti semplice ora di vigilanza, e allo scopo di valorizzare un’opportunità di carattere didattico-educativo, si potranno sviluppare attività relative alla propria disciplina.

Gli insegnanti che, per motivi opportunamente documentati in tempo utile al Capo d’Istituto, non possono partecipare alle riunioni del Consiglio di Classe, dovranno:

consegnare al coordinatore, prima della riunione, una relazione sull’andamento didattico e

disciplinare della classe;

per ogni alunno, indicare gli obiettivi raggiunti e quelli eventualmente non raggiunti con le motivazioni del mancato successo;

consegnare il registro personale.

Nel caso in cui, per motivi contingenti ad eccezionalità, non sia possibile trovare un sostituto

al docente assente, il Dirigente Scolastico informate preventivamente le famiglie ed ottenuto il loro assenso scritto, farà entrare alla seconda ora o uscire all’ultima ora la classe senza insegnante. Nel caso in cui non fosse possibile avvertire le famiglie per tempo ( almeno il giorno prima), allora la classe verrà divisa in gruppi di alunni che saranno distribuiti nelle altre classi, oppure, per non creare disfunzioni ed ostacoli al regolare svolgimento delle lezioni nelle altre classi, i genitori, all’inizio d’anno, daranno assenso scritto affinché gli alunni possano uscire all’ultima ora.

Legge n. 146 del 12/06/90: normativa sugli scioperi del personale

Personale ATA e di segreteria

Come da normativa contrattuale in vigore, a seguito delle decisioni assunte nelle riunioni con le R.S.U. d’Istituto e in quelle con il personale A.T.A. convocate dal Dirigente Personale ATA e di Segreteria Scolastico all’inizio dello scorso anno scolastico, in caso di sciopero, in questo Istituto Comprensivo saranno applicati i criteri per la determinazione dei contingenti del personale scolastico, necessario ad assicurare le prestazioni indispensabili di cui al comma uno dell’art. 2 all’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999 per l’attuazione della legge n. 146 del 12/06/90, stabiliti tra le RSU d’Istituto ed il Dirigente Scolastico che, con Decreto prot. n. 4001/A3L del 05/11/01 ha reso operante "Il Regolamento di Autodisciplina" (vedasi Decreto allegato).

Personale Docente delle Scuole di Calangianus e Sant’Antonio di Gallura

In riferimento all’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999 per l’attuazione della Legge 146/90, si applicano, in occasione di ciascun sciopero, le norme di seguito riportate (possibilmente sulla base delle comunicazioni volontarie dei docenti in questione circa i comportamenti sindacali).

Con circolare il Dirigente Scolastico, dopo aver informato le famiglie ed invitato i docenti ad esprimersi sulla loro adesione o meno allo sciopero, ricorderà anche, per iscritto, agli insegnanti non scioperanti, di servizio al mattino, di presentarsi tutti alla prima ora di lezione (ad esempio, alle 08,25 nel caso di docenti nei corsi a T.N. o a T.P. della Scuola Media); i docenti non scioperanti, di servizio solo nel rientro pomeridiano, dovranno tutti presentarsi alla prima ora pomeridiana (ad esempio, alle 14,30 nel caso di docenti del T.P. della Scuola Media). Ciò per permettere una tempestiva comunicazione alle famiglie, per non far venir meno il diritto all’istruzione a favore degli alunni e per ottemperare all’obbligo della vigilanza sui minori.

Art. 2, comma 1, lett. a dell’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999 per l’attuazione della 146/90:

I Docenti scioperanti durante gli scrutini o gli esami, consegneranno al docente coordinatore della classe (o, in sua vece, al docente con maggior anzianità di servizio del Consiglio), tutti gli atti, i registri debitamente e scrupolosamente compilati, le relazioni dovute, le osservazioni complete relative ad ogni singolo alunno e quant’altro necessario per individuare il profilo dell’alunno e pervenire ad una giusta valutazione ed a un esatto giudizio. Il numero degli scioperanti non può superare il 50% dei docenti in servizio in ogni ordine e grado. Art. 2, lett. b dell’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999 per l’attuazione della legge n. 146/90; esami di licenza: i docenti di tutte le discipline, anche facenti parte di sottocommissioni diverse, dovranno essere presenti a scuola per gli esami di cui all’articolo sopra citato; il loro numero varierà a seconda delle situazioni oggettive e comunque deve consentire il regolare svolgimento degli esami entro i termini prescritti. I docenti che sostituiranno gli scioperanti, desumeranno il loro comportamento da assumere in fase di valutazione degli alunni che non conoscono, da tutti gli atti, i registri, le relazioni, i compiti ecc. che saranno messi a loro disposizione dalla "Segreteria , settore Alunni"; in caso di dubbio si attua la norma più favorevole all’alunno; gli insegnanti da includere nel contingente tenuto alle prestazioni essenziali, da esonerare dallo sciopero, se non sarà possibile individuarli sulla base delle comunicazioni volontarie circa il comportamento sindacale, saranno individuati dal Dirigente Scolastico.

Nel caso l’insegnante manifesti la volontà di aderire all’agitazione sindacale, chiedendo di essere sostituto, è necessario che lo stesso indichi il docente disposto a sostituirlo con il consenso scrittodi quest’ultimo. Art. 2, comma 3 e comma 4 dell’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999 per l’attuazione della legge 146/90: nel comunicare alle famiglie l’azione di sciopero in programma e ai docenti il loro esonero dall’agitazione sindacale, vengono rispettati i tempi stabiliti dal comma 3 dell’art. 2 dell’allegato al C.C.N.L. per l’attuazione della legge 146/90, SOLO SE POSSIBILE; in caso contrario gli stessi tempi saranno ridotti e i relativi compiti verranno espletati entro i limiti di tempo possibile; di conseguenza il termine di dieci o di cinque giorni dall’agitazione sindacale, entro cui assolvere ad alcune formalità va ridotto e s’intende che le stesse incombenze possono essere portate a termine anche il giorno prima dello sciopero. Comunque, per l’informazione tempestiva alle famiglie e per la circolare del Capo d’Istituto ai docenti non scioperanti, si richiama a quanto già sopra enunciato. Il docente esonerato dallo sciopero può esprimere la volontà di aderire all’agitazione sindacale, chiedendo di essere sostituito; in tal caso deve indicare l’insegnante che lo sostituisce e avere il consenso scritto di quest’ultimo.

IX. Organizzazione Servizi Generali ed Amministrativi

Il piano di utilizzo del personale A.T.A. ed il relativo programma di organizzazione dei servizi, inseriti nel P.O.F., sono stati elaborati tenendo conto del nuovo C.C.N.L./95 e della normativa vigente, delle esigenze emerse dalle riunioni con il personale e con le R.S.U. d’Istituto, convocate dal Dirigente Scolastico all’inizio dell’anno scolastico. Essi fanno parte integrante della presente CARTA DEI SERVIZI e sono stati resi operativi con decreto del Capo d’Istituto prot. n3624/C4 del 27/09/02. Il Decreto è allegato alla presente Carta e pubblicato, come tutti gli altri Atti, all’Albo dell’Istituto.I criteri ispiratori sono i seguenti: a ciascuno è garantita la possibilità di muoversi in ambiti caratterizzati da autonomia del lavoro nel quadro delle direttive di carattere generale; in accordo con il personale si cercherà di realizzare l’interscambiabilità delle funzioni perché la scuola possa agire efficacemente nei diversi settori; si cercherà di procedere alla ulteriore informatizzazione dei servizi amministrativi e si dovrà produrre ogni possibile sforzo affinché tutto il personale si appropri delle competenze necessarie;l’orario di lavoro, sentita l’Assemblea A.T.A. e le R.S.U. d’Istituto potrà essere articolato secondo modalità flessibili nel rispetto degli impegni della programmazione della Scuola. Vedasi anche "Organigramma dell’Istituto" nel P.O.F..

X. Accesso ai documenti della Scuola

Il diritto di accesso alla documentazione della Scuola spetta a chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. Si concretizza nella visione dell’atto o nel rilascio di copia previo pagamento delle spese di riproduzione determinato in € 0,13 per ogni pagina; la consegna avviene quanto prima possibile. Il rimborso delle spese di riproduzione avviene mediante applicazione di marche da bollo ordinarie da annullare con il datario a cura dell’Ufficio. Il diniego al diritto di accesso opera in quei casi di interessi pubblici o privati ritenuti di particolare rilevanza, tanto da prevalere sull’interesse all’informazione. La circolare n. 94 del 16/03/1994 chiarisce che l’imposta di bollo non è dovuta sulla richiesta scritta di accesso e che le copie dei documenti sono assoggettate al bollo (in ag-

giunta alle marche per il costo di fotocopiatura) solo se richieste in forma autenticata.

XI. Autocertificazioni

Vedonsi i moduli in dotazione alla Scuola.

XII.Valutazione del Servizio

La valutazione, nella prospettiva di un sempre migliore e più qualificato servizio, si attua nei confronti del P.O.F. e dei servizi resi dall’Istituto attraverso strumenti che mettano in evidenza: Rispondenza tra il Progetto Educativo ed i risultati conseguiti; Rapporti Scuola-Famiglia; Risultati dei Progetti messi in atto dagli OOCC; Organizzazione del lavoro amministrativo come risultato finale, data una situazione finale di partenza.

L’Organismo preposto alla valutazione dell’intero sistema è stato nominato e proposto dal Collegio dei Docenti con Delibera n° 8 del 06.09.02 e dal Consiglio d’Istituto con delibera n° del….E’ formato da: Il Capo d’Istituto che lo presiede;Il Consiglio d’ Istituto nelle sue componenti; I Docenti Referenti; Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi. Annualmente tale Organismo redige ed approva una relazione che sarà inviata ai Competenti Organi dell’Amministrazione Scolastica ed esposta all’Albo dell’Istituto.

 

 

 

 

 

REGOLAMENTO D’ ISTITUTO

Anno Scolastico 2002/2003

Il Consiglio d’Istituto

Il Consiglio d’Istituto, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, interclasse ed intersezione, ha potere deliberante su proposta della Giunta Esecutiva per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della Scuola nei limiti della disponibilità di Bilancio.

In particolare:

approva il programma annuale (ex Bilancio di previsione), il bilancio consuntivo e tutto ciò che è proposto dalla Giunta in relazione alla vigente normativa;

delibera l’adozione del Regolamento Interno, del POF, della Carta dei Servizi e su materie che con l’avvio dell’Autonomia gli competono;

delibera la promozione dei contatti con altre Scuole, con Associazioni private o pubbliche, su convenzioni con Enti pubblici o privati per realizzare le finalità didattico-formative dell’Istituto;

delibera i criteri sulla programmazione para, inter ed extrascolastica;

dà pareri sull’andamento didattico e amministrativo;

su proposta del Collegio dei Docenti delibera i criteri generali sulla formazione delle classi;

su proposta del Collegio dei Docenti delibera i criteri di massima per l’assegnazione dei docenti alle classi;

indica i criteri sull’adattamento del calendario alle specifiche situazioni ambientali;

9) interventi del Consiglio d’Istituto nelle attività negoziali come da art. 33 del Decreto Interministeriale n. 44 del 01/02/2001(Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.

 

 

I.1. Convocazione del Consiglio d’Istituto

Il Consigli d’Istituto è convocato dal presidente, sentita la Giunta Esecutiva, di norma ogni due mesi. La prima convocazione del C.I., successiva alla nomina dei relativi membri da parte del Dirigente Scolastico, è disposta dal Capo d’Istituto entro i termini di legge.

Il Consiglio deve essere convocato quando ne venga fatta richiesta dalla maggioranza dei suoi membri. La

convocazione del C. deve essere notificata ai consiglieri, a cura degli Uffici di Segreteria, almeno 5 giorni prima e deve contenere l’indicazione dell’ordine del giorno. Il C.I. può deliberare, con voto unanime dei presenti, argomenti non espressamente dichiarati nell’o.d.g., ma compresi nelle "Varie ed eventuali", qualora li ritenga necessari alla vita della Scuola ed inderogabili.

In caso di eccezionale gravità ed urgenza, il Presidente della Giunta ed il Presidente del Consiglio possono convocare il Consiglio medesimo senza l’osservanza delle modalità e dei termini sopra indicati.

I.2. Modalità delle riunioni e pubblicizzazione degli atti

Il Consiglio si riunisce nei locali della Scuola. In caso di inagibilità dei locali medesimi il Presidente può convocare il Consiglio anche nei locali messi a disposizione da altre pubbliche Amministrazioni.

Le sedute sono valide se presente almeno la metà più uno dei componenti in carica.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Il Presidente affida la funzione di Segretario a un membro del Consiglio. Di ogni seduta è redatto, a cura del Segretario, processo verbale che deve contenere l’ordine del giorno, i nomi dei presenti e degli assenti (a seconda dell’impostazione del registro stesso), il resoconto sintetico degli interventi e l’esito di eventuali votazioni con espressa indicazione per esteso del contenuto delle delibere e il loro numero progressivo.

Il processo verbale è firmato dal Presidente e dal Segretario, entro 5 giorni dalla seduta deve essere affisso all’Albo della Scuola e restarvi per un periodo di almeno 10 giorni. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti questioni singole, salvo contrarie richieste dell’interessato. Chiunque può richiedere alla Segreteria, con domanda scritta ed a proprie spese, copie degli atti pubblicati. Il Presidente del Consiglio d’Istituto dirige lo svolgimento della discussione e delle votazioni. Hanno diritto alla parola solo i Consiglieri. Il Consiglio può, con voto favorevole della maggioranza dei presenti, decidere di sentire a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medici o psicopedagogici e di orientamento e specialisti esterni, particolarmente competenti in determinati campi. In caso di assenza del Presidente, quando il numero legale per la validità della seduta è raggiunto e vi è stata la regolare convocazione, la riunione del C.I. è presieduta dal Consigliere, rappresentante dei genitori, più anziano d’età.

I.3. Prerogative del Presidente e degli altri membri del Consiglio

Il Presidente è eletto secondo le modalità previste dalla vigente normativa. Egli assicura il regolare funzionamento del Consiglio e promuove tutte le iniziative necessarie a garantire una gestione democratica e funzionale della scuola. Convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni ed adotta i provvedimenti opportuni per un regolare svolgimento dei lavori.

Deve essere informato dagli Uffici della Scuola e dal Presidente della Giunta Esecutiva su tutta la normativa relativa a materie di competenza del Consiglio e deve essergli fornita, in visione, a sua richiesta, la documentazione relativa.

I membri del Consiglio hanno diritto di chiedere ed ottenere informazioni dall’Ufficio di Segreteria, nelle ore in cui questa è aperta al pubblico, copie dei verbali e di atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ciascun consigliere può chiedere informazioni e chiarimenti sull’esecuzione da parte della Giunta delle deliberazioni adottate.

Il Consiglio può stabilire di chiamare il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (se non è membro del Consiglio) a partecipare, a titolo consultivo, alle riunioni riguardanti la trattazione di argomenti a carattere amministrativo-contabile, in considerazione della specificità della sua funzione.

I.4. Commissioni di lavoro e di studio

Possono essere costituite Commissioni di lavoro e di studio quali organi ausiliari del Consiglio d’Istituto senza potere deliberante. La loro attività, nelle materie di competenza, deve svolgersi nei limiti posti dalle direttive del Consiglio medesimo. Le Commissioni sono presiedute da un membro del Consiglio, da questo designato, e sono composte da un minimo di tre consiglieri oltre il Presidente.

I.5. La Giunta Esecutiva

Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico ogni qualvolta occorra o quando gli venga richiesto dalla maggioranza dei suoi membri. La convocazione avviene secondo la normativa vigente. Per la validità della seduta è sufficiente la presenza della metà più uno dei membri in carica.

Le deliberazioni vengono prese a maggioranza semplice dei voti validamente espressi. In caso di parità di voti la proposta si intende respinta.

La Giunta esecutiva propone al Consiglio d’Istituto, con apposita relazione e con il parere di regolarità contabile del collegio dei revisori, il Programma annuale predisposto dal Dirigente Scolastico entro il 31 Ottobre di ogni anno.

Per gli altri compiti della Giunta Esecutiva si rimanda al D.I. n. 44 del 01/02/2001 e alla normativa precedente e successiva.

II. Il Comitato di valutazione

Il Comitato di valutazione è formato dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente, da quattro docenti, membri effettivi e da due docenti supplenti. Per l’elezione dei membri del Comitato di valutazione verranno proclamati membri effettivi coloro che nelle graduatorie formate in relazione ai voti ottenuti occuperanno i primi due posti, membro supplente il terzo. In caso di parità di voto viene eletto il Docente con maggiore anzianità di servizio. In caso di cessazione della carica di uno o più eletti o di dimissioni, prima della scadenza, essi vengono surrogati dai primi dei non eletti secondo l’ordine di graduatoria risultante dai voti ottenuti.

Sarà seguita la procedura elettorale indicata dalle vigenti disposizioni.

III. Il Collegio dei Docenti

A norma dell’art. 6 lettera d) del D.P.R. 01/05/1974, n.416, e successive, spetta al Collegio Docenti deliberare le modalità concrete di attuazione delle attività scolastiche, parascolastiche, extrascolastiche, intrascolastiche previste dal P.O.F.. Inoltre spetta al Collegio proporre o deliberare

tutto quanto è previsto dalla vigente normativa in merito alla piena attuazione dell’"Autonomia Scolastica".

III.1. Convocazione

La convocazione del Collegio è fatta dal Dirigente Scolastico mediante apposita circolare, affissa anche all’Albo, almeno cinque giorni liberi, non festivi, prima della data di convocazione. L’avviso deve contenere l’ordine del giorno analiticamente specificato e indicare l’orario di inizio della riunione. In caso di urgenza il Dirigente Scolastico può convocare i Docenti senza l’osservanza del termine temporale sopra indicato e delle formalità prescritte, purchè con mezzi idonei a portare a conoscenza degli interessati la data e il motivo della seduta.

III.2. Svolgimento delle sedute

La seduta inizia con l’appello dei presenti. Il segretario dà quindi lettura del verbale della seduta precedente che viene approvato, dopo eventuali interventi, per alzata di mano. Successivamente il Dirigente Scolastico, dopo eventuali comunicazioni, pone in discussione gli argomenti all’ordine del giorno secondo la progressione indicata nell’avviso di convocazione.

L’ordine di discussione può essere modificato con il voto favorevole dei presenti espresso con alzata di mano. Nella discussione possono intervenire tutti i membri del Collegio e, qualora ci sia una precisa richiesta dell’interessato, l’intervento può essere minuziosamente annotato. I Docenti parlano uno alla volta e l’ordine degli interventi è deciso dal Dirigente Scolastico. Quando

necessario, dopo la discussione di ogni punto, si procede a votazione per alzata di mano. Il segretario annoterà nel verbale il numero di voti favorevoli, quello dei voti contrari e quello dei voti degli astenuti. Se richiesto da un decimo dei presenti o da uno o più presentatori di una proposta, il voto è espresso per appello nominale. Se trattasi di delibera riguardante singole persone il voto ha

luogo con scrutinio segreto (eventuale elezione dei collaboratori del Dirigente Scolastico, scelta dei docenti di F.O., elezione dei Rappresentanti dei Docenti in altri Organi Scolastici, in tutti gli altri casi previsti dalla normativa vigente).

Gli astenuti sono conteggiati anche per determinare la maggioranza richiesta dall’art. 28, comma terzo del D.P.R. 31/05/74, n. 416. Lo svolgimento della votazione è diretto dal Dirigente Scolastico con l’ausilio del Segretario e, quando occorra, da altri membri del Collegio scelti dal Collegio medesimo di volta in volta. Con apposita deliberazione, ad inizio d’anno,o avvenuta nell’anno precedente, ma non modificata con altra determinazione dal Collegio e per non dovervi ritornare in ogni riunione, il Collegio approva di deliberare argomenti non chiaramente inseriti nell’o.d.g., ma sollevati dal Dirigente o da altro membro del Collegio e compresi nella voce generica "Varie ed eventuali".

III.3. Presenza alle riunioni

La partecipazione alle riunioni del Collegio costituisce dovere d’ufficio del Docente. Le eventuali assenze devono essere giustificate come assenze dal servizio e la giustificazione deve essere certificata, motivata al Dirigente Scolastico e messa a verbale.

Non è consentito, di norma, allontanarsi dalla riunione prima del termine della stessa. In caso di improrogabili e fondati motivi, l’autorizzazione a lasciare la seduta viene concessa dal Dirigente Scolastico e comunicata contestualmente all’Assemblea.

III.4. Obblighi dei Docenti

La funzione docente si articola in attività di insegnamento, in attività connesse con il funzionamento della Scuola e in tutti quegli interventi che il P.O.F. e la vigente normativa prevedono.

Gli obblighi di servizio comprendono ogni impegno inerente alla funzione docente, incluse la preparazione delle lezioni, la correzione degli elaborati, le valutazioni periodiche e finali, i rapporti con i genitori, gli scrutini e gli esami, la partecipazione alle riunioni degli O.O.C.C..

Le attività connesse con il funzionamento dell’Istituto assicurano, nel quadro del principio della libertà d’insegnamento, la piena esplicazione della funzione docente, nella dimensione individuale e collegiale.

IV. Il Consiglio di Classe, di Interclasse e di Intersezione

Il Consiglio di Classe, di Interclasse e di Intersezione, nell’ambito degli indirizzi formulati dal Consiglio d’Istituto e dal Collegio dei Docenti, elabora ed approva la programmazione annuale dell’attività didattico-educativa.

Alla presenza di tutti i suoi componenti:

formula proposte al Collegio dei Docenti sull’azione educativa e didattica, sulle iniziative di

sperimentazione;

agevola ed estende i rapporti tra docenti, genitori ed alunni;

verifica l’andamento didattico e disciplinare.

Alla presenza dei soli docenti:

realizza il coordinamento didattico ed i rapporti interdisciplinari;

effettua le valutazioni periodiche e finali degli alunni.

I membri del Consiglio sono i seguenti:

il Dirigente Scolastico (Presidente), che può essere sostituito dal Vicario o da un altro Docente opportunamente delegato;

il Coordinatore, che è docente e/o segretario verbalizzante, designato dal Dirigente Scolastico.

In caso di sua assenza è sostituito dal docente con maggior anzianità di servizio. Il coordinatore si occupa di tutti i problemi inerenti alla classe, interclasse, intersezione, cura i rapporti con il Collaboratore docente designato dal Capo d’Istituto, con il Dirigente Scolastico e con le famiglie, riferisce al Collegio dei Docenti per i casi di competenza, redige il piano di lavoro annuale della classe e la relazione finale sulle attività del ciclo o del triennio (con il concorso di tutti i docenti della classe), al fine di poter essere utilizzata come documento di presentazione degli alunni all’esame di licenza e fornire ogni elemento utile alla valutazione degli alunni;

tutti i docenti di classe, interclasse o intersezione;

dai rappresentanti dei genitori eletti dalla stessa componente e nel numero previsto dalla vigente normativa. I membri elettivi durano in carica un anno, esprimono pareri sull’andamento didattico, su iniziative di sperimentazione, sull’adozione dei libri di testo,

formulano proposte al Consiglio stesso e possono fruire dei locali scolastici per le loro riunioni. Il Consiglio si riunisce, di norma, una volta al mese secondo il Piano delle Attività formulato dal Dirigente Scolastico ed approvato dal Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle lezioni. E’ convocato dal Dirigente Scolastico o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. La convocazione deve avvenire almeno con cinque giorni di anticipo rispetto alla data della riunione e deve prevedere il relativo ordine del giorno. Le riunioni straordinarie non rispettano i tempi di convocazione sopra previsti. Il numero delle ore, per ogni Consiglio di Classe, Interclasse ed Intersezione, da calcolare per il raggiungimento del numero di ore previsto dal vigente Contratto, è quello indicato nell’avviso di convocazione. I docenti con più classi, volendo, possono partecipare al primo consiglio, poi parteciperanno alternativamente così da non superare il limite previsto dal Contratto, dandone comunque avviso al Dirigente Scolastico. Affinché la riunione del Consiglio sia valida è necessaria la presenza di metà più uno dei docenti (a tal fine non concorre la componente "genitori" perché il coordinamento dell’attività didattica avviene alla sola presenza dei Docenti.

IV.1. Programmazione dei Consigli

Viene fatta all’inizio dell’anno scolastico, con le scadenze temporali di massima indicate nel Piano delle attività annuale, proposto dal Dirigente Scolastico, approvato dal Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle lezioni, e ricordato dalle circolari del Capo d’Istituto.

La programmazione, redatta ed approvata del Consiglio, viene trascritta nel registro dei verbali di classe, interclasse e intersezione, una copia è consegnata al Dirigente Scolastico o depositata in Segreteria, presso l’Ufficio "Organi Collegiali".

Essa dovrà avere la seguente articolazione: situazione generale della classe, contesto socio-culturale e scolastico; condizioni di appartenenza degli alunni e valutazione dei prerequisiti; obiettivi generali: educativi e didattici; itinerario didattico; metodologie e strumenti; verifiche e criteri di valutazione. Il piano di lavoro individuale di ciascun docente viene "allegato" al registro dei verbali. La programmazione è modulare e continuamente adattabile alle esigenze degli alunni e alle nuove situazioni intervenute durante il corso dell’anno scolastico.

V. Assemblee e Comitato dei Genitori

I genitori degli alunni dell’Istituto hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali scolastici.

Per il proprio funzionamento l’Assemblea deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al Consiglio d’Istituto.

Le Assemblee possono essere di Classe, interclasse, intersezione o d’Istituto: ad esse possono presenziare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e gli insegnanti rispettivamente della classe o della scuola.

In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l’Assemblea di Istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele. Qualora le Assemblee si svolgano nei locali della Scuola, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta con il Dirigente Scolastico.

V.1. Convocazione delle Assemblee

L’Assemblea di classe, interclasse o intersezione è convocata su richiesta dei genitori eletti nei rispettivi Consigli, mentre quella del Consiglio d’Istituto è convocata su richiesta:

del Presidente dell’Assemblea, ove sia stato eletto,

della maggioranza del Comitato dei Genitori;

di cento genitori nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500 alunni;

di duecento genitori negli Istituti con popolazione scolastica fino a 1000 alunni.

Il Dirigente Scolastico, sentita la Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto, autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all’Albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno.

L’Assemblea si svolge fuori l’orario delle lezioni.

V.2. Comitato dei Genitori

I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe possono esprimere un Comitato dei genitori che può richiedere la convocazione dell’Assemblea d’Istituto.

Il Dirigente Scolastico deve favorire, per quanto possibile, l’attività del Comitato, il quale, peraltro, non può interferire nelle competenze dei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione o del Consiglio d’Istituto, avendo una funzione promozionale nella partecipazione dei genitori, con l’eventuale elaborazione di indicazioni e proposte che vanno valutate ed adottate dagli altri organi d’Istituto.

 

 

VI. Alunni

Gli alunni potranno accedere alle classi, dove troveranno ad attenderli gli insegnanti, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni (ore 08,25), subito dopo il suono della prima campana. Al suono della seconda campana, che segna l’inizio delle lezioni, gli alunni dovranno trovarsi in classe ai loro posti.

Ogni giorno le lezioni inizieranno alle ore 08,30 per la Scuola Materna, Elementare e Media.

L’ingresso degli alunni nel caseggiato dovrà avvenire nel modo più ordinato possibile.

Il portone verrà chiuso alle ore 08,35. Gli alunni che arriveranno in ritardo (salvo casi particolari debitamente documentati) verranno ammessi in classe alle 09,30 solo se accompagnati da un familiare maggiorenne o forniti di valida giustificazione presentata al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, da un suo Collaboratore delegato. Se assente anche quest’ultimo, sarà l’insegnante della seconda ora ad accogliere l’alunno in classe con la procedura di cui sopra.

Le lezioni termineranno per la Scuola Materna alle ore 16,30, per la Scuola Elementare alle 12,55 e per la Scuola Media alle ore 13,20. Nei due rientri pomeridiani (Martedì e Venerdì per la Media), le ore saranno di 50 minuti (dalle 14,30 alle 17,00). Gli alunni delle Scuole Elementari rientreranno nei giorni di mercoledì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 17,30. L’orario delle lezioni per ogni ordine di scuola sarà comunicato con circolare del Capo d’Istituto e affisso all’Albo dei plessi.

VI.1. Assenze e giustificazioni

Gli alunni che si assenteranno per un solo giorno o per più giorni dovranno giustificare nel primo giorno di rientro a scuola presso l’insegnante della prima ora. La giustificazione dovrà essere presentata sul libretto fornito dalla Scuola sul quale i genitori avranno apposto la propria firma alla presenza del Dirigente Scolastico o di altra persona a ciò delegata.

Dopo 5 assenze consecutive l’alunno dovrà esibire certificato medico o presentarsi accompagnato da un genitore.

VI.2. Permessi e ritardi

Nessun alunno, per alcun motivo, potrà allontanarsi dalla classe o dal luogo in cui avviene l’ attività didattica, né potrà essere allontanato dall’Istituto senza la preventiva autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico o del Vicario o, in loro assenza , dell’insegnante collaboratore responsabile di settore (Materna, Elementare, Media di Calangianus e Sant’Antonio di G.) e senza essere accompagnato da un familiare maggiorenne o da un Collaboratore Scolastico alla propria abitazione. La concessione del permesso deve essere annotata sul registro di classe con l’apposizione delle firme del docente presente in quell’ora e del familiare. Non è consentita la giustificazione telefonica.

VI.3. Uscite anticipate

Prima del regolare termine delle lezioni, nessun alunno potrà allontanarsi dalla Scuola.

Eventuali richieste di uscite anticipate dovranno essere "inoltrate" al Dirigente Scolastico o ad un suo Collaboratore per la necessaria autorizzazione.

Il docente presente in classe provvederà a trascrivere, sull’apposito registro, il motivo dell’uscita, il familiare che accompagnerà l’alunno, chi ha concesso l’autorizzazione.

Le richieste di uscite anticipate di alunni per giustificati motivi dovranno essere comunque presentate personalmente dal genitore o dal tutore del minore.

Qualora per cause di forza maggiore, per svariati motivi, dovessero verificarsi impreviste contrazioni nell’orario delle lezioni, gli alunni potranno lasciare la scuola solo se le famiglie saranno preavvertite almeno il giorno prima. Nel caso di assenza improvvisa di più insegnanti e, nell’ultima ora di lezione, non potendosi procedere a sostituzioni con altri docenti a disposizione, né ricorrere alla divisione della classe in gruppi da distribuire in altre classi, in mancanza di preavviso, si lasceranno uscire gli alunni solo se le famiglie avranno rilasciato alla Scuola apposita autorizzazione in tal senso, all’inizio dell’anno.

Gli alunni che, per improvvisa indisposizione chiedono di interrompere le lezioni, non potranno abbandonare l’aula prima dell’arrivo del familiare.

VI.4. Regolamento per gli utenti del pullman scolastico

Ogni alunno, durante il tragitto con il pullman, è tenuto a stare correttamente seduto.

I sedili non debbono essere occupati con borse, cartelle, zaini, ecc., ma lasciati liberi perché tutti possano sedersi comodamente. Le borse, ecc., vanno sistemate o tenute in posti ove non creino

intralci, lasciando libero, in ogni caso, le zone di passaggio e di uscita.

Agli alunni è vietato sporgersi dai finestrini, come, parimenti, è vietato fumare. Non è consentito muoversi o spostarsi, nel pullman, soprattutto quando è in movimento, se non in casi eccezionali.

E’ vietato parlare all’autista, durante la guida. E’ vietato fare chiasso: ciò pregiudicherebbe l’attenzione e la concentrazione del conducente e non permetterebbe allo stesso di captare eventuali segnali, soprattutto acustici; il tutto a scapito di una guida sicura. Ogni alunno è tenuto a comportarsi correttamente nei pullman, a rispettare l’arredo, i sedili e tutto ciò che in esso è contenuto, a rispettare l’autista, a non danneggiare l’automezzo. E’ vietato gettare oggetti dal finestrino o molestare le persone in strada. Un comportamento degli alunni irriguardoso delle norme sopra citate può essere causa di gravi conseguenze, sotto ogni aspetto.Medesime istruzioni vengono date quando si utilizzano pullman di agenzie private in occasione di visite guidate e viaggi d’istruzione.I genitori sono invitati a concorrere con gli operatori scolastici in questa importante opera educativa.

VI.5. Comportamento a mensa

La mensa, quando prevista nelle giornate di rientro pomeridiano o nei viaggi d’istruzione, è un momento educativo importante. Gli alunni non devono rovinare la tavola, stracciare eventuali tovaglioli di stoffa, rompere bicchieri e stoviglie, tirare oggetti o pallottole di pane o di altro cibo, sputare per terra, rincorrersi tra i tavoli. E’ anche vietato fumare, alzarsi senza l’autorizzazione del docente in servizio, parlare ad alta voce, insultare i compagni o altri eventuali commensali. E’ molto disdicevole che gli alunni siano ripresi per il loro comportamento scorretto dal gestore della mensa o da altri adulti presenti. Gli insegnanti segnaleranno al Dirigente Scolastico gli autori di tali inosservanze per i conseguenti provvedimenti.

VI.6. Ricreazione ed utilizzo dei servizi igienici

Ai servizi igienici si potrà accedere non prima delle 09,30. La ricreazione si effettuerà ogni giorno al termine della seconda ora, durerà 15 minuti (10,25-10,40) e si svolgerà all’interno delle aule. La sorveglianza degli alunni è affidata agli insegnanti. Il personale ausiliario curerà la vigilanza e regolerà l’ingresso ai servizi igienici: qualsiasi anomalia dovrà essere segnalata ad un insegnante o ai docenti collaboratori del Capo d’istituto.

VI.7. Sorveglianza e vigilanza alunni

L’insegnante della prima ora dovrà trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni (art. 42, comma 5 del CCNL) per l’accoglienza. Per la continuità della sorveglianza delle scolaresche, l’insegnante che ha terminato la sua ora di lezione attenderà il cambio dell’insegnante successivo. Se, però, a sua volta, dovrà dare il cambio ad altri insegnanti, l’avvicendamento si farà il più celermente possibile, in modo che le scolaresche non restino a lungo incustodite.

VI. 8. Comportamento degli alunni

Ogni alunno deve presentarsi a scuola in ordine, sia per quanto riguarda la pulizia personale

che per l’abbigliamento.

Tutti devono essere forniti dell’occorrente per le lezioni della giornata (libri, diari, matite, penne, vocabolari, divisa sportiva, ecc.)

E’ proibito portare a scuola oggetti estranei all’insegnamento (sigarette, coltelli, alcool, ecc.)

o che possano distrarre l’attenzione dalle lezioni.

Non è consentito affacciarsi alle finestre.

Ogni alunno deve contribuire all’ordine e alla disciplina della Scuola e al massimo rendimento delle lezioni: perciò nessuno uscirà senza autorizzazione dal proprio banco e dall’aula durante gli intervalli tra una lezione e l’altra o in eventuali assenze momentanee del docente; gli alunni devono avere il massimo rispetto verso i compagni, gli insegnanti, i collaboratori scolastici, gli adulti. Gli alunni lasceranno i locali della scuola ordinati e puliti come sono stati trovati all’inizio dell’attività didattica. Ogni insegnante al termine della lezione, prima di lasciare l’aula, ne verificherà l’ordine ed il decoro. Al termine delle lezioni ogni insegnante accompagnerà la propria classe al portone della scuola. L’ingresso della scuola sarà sorvegliato ininterrottamente da almeno un collaboratore scolastico. Se, per causa di forza maggiore, si dovesse verificare una contrazione di presenze del personale collaboratore scolastico, si provvederà, possibilmente, ad assicurare una continua sorveglianza degli ingressi e dei piani dell’edificio, informando tempestivamente, in caso di disfunzioni, il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.

VI.9. Comportamenti che configurano mancanze disciplinari

Frequenza non regolare in mancanza di adeguata motivazione.

Assenze non giustificate secondo le modalità previste.

Trascuratezza degli impegni scolastici.

Mancanza di rispetto nei confronti del Dirigente Scolastico, del personale docente e non docente, dei compagni, delle famiglie e degli adulti che, momentaneamente possono trovarsi a scuola.

Comportamenti non particolarmente gravi ma ripetuti tendenti ad intralciare l’attività didattica.

Inosservanza delle modalità e degli orari d’ingresso e d’uscita dal caseggiato scolastico.

Allontanamento arbitrario dalla classe o dalla scuola.

Assenze collettive

Danno alle strutture, agli arredi e al materiale scolastico.

VI.10. Sanzioni disciplinari

E’ competenza dei docenti risolvere tutte le piccole controversie che si verificano tra i ragazzi nell’ambito scolastico. Tutti i provvedimenti disciplinari sono temporanei, hanno finalità educativa, tendono al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, sono proporzionati all’infrazione ed ispirati, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Ogni sanzione disciplinare che comporti l’allontanamento dell’allievo verrà adottata dal Consiglio di Classe e resa esecutiva dal Dirigente Scolastico (in sua assenza dal Vicario o da un altro docente collaboratore). Tale sanzione va annotata sul Registro di Classe e comunicata immediatamente alla famiglia con la quale deve essere assicurato un rapporto che prepari lo studente al rientro nella normale attività didattica.

VI.11. Provvedimenti

Ammonimento verbale da parte del docente o del Dirigente Scolastico.

Ammonimento scritto sul registro di classe dal Docente o, su sua segnalazione, dal

Capo d’Istituto e conseguente comunicazione alla famiglia. In caso di più di due richiami scritti, il Dirigente Scolastico inviterà in Presidenza, con messaggio scritto, la famiglia dell’alunno.

Eventuale allontanamento dell’alunno (sospensione) da 1 a 5 giorni, per gravi infra-

zioni, per tre note disciplinari scritte sul registro di classe.

Rifusione dei danni arrecati al patrimonio o alle strutture della Scuola.

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori degli alunni entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione all’Organo Interno di Garanzia (vedi Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria, D.P.R. n.249/98).

VI.12. Registro di Classe

Nel registro di classe vanno riportate le assenze e le giustificazioni, gli argomenti e le attività svolte, le note ed i provvedimenti disciplinari. E’ un documento ufficiale soggetto a controllo secondo la normativa vigente. Alla fine di ogni mese in un foglio circolare verrà annotato il numero delle assenze di ogni alunno e depositato in Segreteria, settore Alunni, per eventuali interventi da parte del Dirigente Scolastico.

VII. Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie saranno frequenti non solo attraverso i colloqui periodici, così come stabilito dal Piano delle attività annuale, deliberato dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico, ma ogni qualvolta se ne presenterà la necessità per concertare insieme un’azione educativa e didattica più efficace. L’Istituto attiverà un sito Internet e redigerà un giornalino trimestrale o quadrimestrale per informare i genitori sulla vita della Scuola. Ci saranno comunicazione scritte tramite il diario o il quaderno degli alunni per informare le famiglie, comunicazioni telefoniche o epistolari.

VIII. Tutela del personale Docente e Ata

La commissione POF, visti i casi di intolleranza e aggressione verbale verificatisi nei precedenti anni scolastici nei confronti degli insegnanti e del personale ausiliario da parte di alcuni genitori, stabilisce che il Dirigente Scolastico e il Consiglio d’Istituto debbano intervenire con tutti i mezzi consentiti dalla legge per tutelare, anche con azioni legali, gli eventuali comportamenti lesivi dell’integrità fisica o morale del personale docente e ATA, dietro segnalazione o relazione scritta degli operatori scolastici oggetto di tali violenze.

IX. Uso dei laboratori, della biblioteca e di altri spazi

Laboratori

All’inizio dell’anno, il Collegio dei Docenti, designa i consegnatari del materiale tecnico-scientifico,informatico, artistico, musicale, sportivo e di altro tipo. I Docenti responsabili hanno l’incarico di programmare un efficiente funzionamento dei laboratori nei diversi plessi; coordineranno le proposte dei Docenti per l’acquisto di sussidi e di materiali didattici finalizzati al potenziamento e al funzionamento degli stessi; cureranno che le attrezzature siano a norma di sicurezza e prevenzione degli infortuni (Legge 626/94 e successive). In ogni occasione gli insegnanti si attiveranno per creare un’adeguata informazione sul corretto uso degli strumenti e promuoveranno una cultura della sicurezza.

Uso delle apparecchiature tecnico-scientifiche

L’uso delle apparecchiature tecnico-scientifiche è consentito a tutti i Docenti, anche a quelli non facenti parte del Collegio, ma operanti nell’Istituto in base a specifici progetti e sempre con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico. Gli insegnanti seguiranno il corretto uso degli strumenti e controlleranno che non vengano manomessi o adoperati in modo improprio dagli alunni. I Docenti che non fossero in grado di far funzionare alcune attrezzature, sono tenuti a leggere le eventuali istruzioni allegate o chiedere informazioni ai colleghi o al personale ATA più disponibile. In caso di danno volontario alle apparecchiature da parte degli alunni, gli stessi dovranno rifondere le spese per la riparazione. E’ opportuno che si astengano dall’uso dei laboratori coloro che "non possono" o "non riescono" a controllare adeguatamente gli alunni. Ogni Docente accompagnatore metterà, in apposito registro, una firma con l’indicazione della classe, dell’orario e del giorno in cui vengono adoperati gli apparecchi e farà una verifica prima e dopo la lezione in laboratorio del loro stato di efficienza. In caso di anomalie o di danni, verranno informati il Docente Responsabile, il Direttore dei servizi Generali ed Amministrativi ed il Capo d’Istituto.Non è consentito usare programmi non originali o non in regola con i diritti d’autore nei computer della Scuola. Lo stesso divieto è esteso a tutte le altre attrezzature presenti nei laboratori con analogo problema. Quando è necessario, le apparecchiature possono essere utilizzate sia per attività didattiche, sia per attività amministrative.

Laboratorio di Scienze

Nel nostro Istituto sarà attivato un laboratorio di Scienze. Un insegnante nominato all’inizio dell’anno dal Collegio ne sarà il responsabile. Chi dovesse utilizzare il laboratorio, ne verificherà eventuali danni causati alle attrezzature da negligenza o scarsa vigilanza sugli alunni; proporrà l’acquisto di materiale utile al funzionamento e all’efficienza didattica dello stesso.

Laboratorio di informatica

Fino a quando non si riuscirà a sistemarlo in modo più conveniente con le norme sulla sicurezza, il suo uso e accesso saranno di volta in volta regolati dal Docente responsabile e dal Capo di Istituto.

Laboratori musicale, artistico, di ceramica, fotografico ed altri

Valgono le stesse norme indicate nei precedenti punti. Ogni laboratorio avrà, comunque, un suo Docente Responsabile, indicato dal Collegio.

Biblioteca

La biblioteca informatica (archivio con le ricerche, i progetti del POF, il POF, la Carta dei Servizi, il Regolamento d’Istituto, ecc.) avrà come responsabile il prof. Nuccio Leoni, la biblioteca della Scuola Media il prof. Antonio Sardo, ambedue designati, all’inizio dell’anno scolastico dal Collegio dei Docenti. La biblioteca cartacea sarà aperta per la consultazione ed il prestito domiciliare ai docenti, al personale ATA, agli alunni, ai genitori dell’Istituto. Saranno,

come norma, escluse dal prestito domiciliare le enciclopedie, le collane, le opere di particolare pregio. I docenti responsabili terranno un apposito registro di carico e scarico, fornito dalla Scuola, su cui saranno indicati il titolo dell’opera, il numero d’inventario, la data di consegna edi restituzione. Colui che riceverà il libro in prestito sarà responsabile del libro stesso, della sua buona conservazione e, in caso di smarrimento, sarà tenuto a reintegrarlo o, in via subordinata, a rifondere il valore del libro smarrito. Per le biblioteche degli alunni è prevista un dotazione comune di opere che si ritengono indispensabili alla formazione culturale e civile, oltre che professionale degli alunni stessi e tale da garantire la libertà di impostazione delle idee e la molteplicità delle conoscenze. Saranno perciò privilegiati negli acquisti tutti quei libri che possiedono tali requisiti, sulla base di criteri di scelta scaturiti dalle riunioni di insegnanti della stessa materia o di materie diverse. Per l’acquisto, nella massima considerazione saranno tenuti i libri stampati in Sardegna che parlano o illustrano la nostra Regione nei suoi molteplici aspetti, da quello ambientale, a quello storico, culturale e linguistico.

Strutture e dotazioni scolastiche

L’uso delle attrezzature scolastiche è disciplinato:

dall’art. 38 del D.P.R. 24/7/1977 n. 616 che consente alle Regioni ed agli Enti Locali territoriali l’uso dei locali e delle attrezzature della Scuola secondo i criteri deliberati dal Consiglio Scolastico provinciale;dall’art. 12 della Legge 4/8/1977 n. 517 che autorizza il Consiglio d’Istituto a consentire l’uso delle attrezzature della Scuola da parte di altre Scuole durante l’orario scolastico secondo i criteri stabiliti dal Consiglio Scolastico Distrettuale.

Lo stesso art. 12 stabilisce che gli edifici e le attrezzature scolastiche (palestra scolastica e relative attrezzature) possono essere utilizzati anche fuori dell’orario del servizio scolastico per attività volte a realizzare la funzione della Scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. Il Comune ha la facoltà di disporre la concessione previo assenso del Consiglio d’Istituto e apposita convenzione.

L’utilizzo degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico , previsto dalla Legge 517/77, assume notevole rilevanza con la Legge 19/7/1991 n. 216 che dispone il sostegno ad iniziative, progetti e servizi volti a tutelare e a favorire la crescita, la maturazione e la socializzazione delle persone in età minore.

Addirittura questo Istituto si vuol porre, quest’anno più che in passato, al centro di tutte quelle iniziative capaci di coinvolgere il maggior numero dei membri delle comunità di Calangianus e di Sant’Antonio di Gallura così da sviluppare, a favore degli utenti, un reale processo formativo, radicato nella tradizione e nelle potenzialità locali.

La richiesta formale di concessione, da presentare al Comune direttamente dagli interessati, dovrà riguardare iniziative culturali e sociali e dovrà contribuire a prevenire e a combattere fenomeni di devianza minorile. Comunque il Dirigente Scolastico non autorizzerà l’uso di quelle strutture che non sono a norma della Legge 626/94 e successive.

Nella eventuale convenzione tra soggetti privati ed Ente Locale e tra società sportive e Scuola dovrà essere inserita la clausola per la quale i soggetti responsabili delle iniziative assumeranno a loro carico le spese per la pulizia dei locali e quelle connesse a rotture di attrezzi o arredi, si accolleranno ogni responsabilità civile e patrimoniale per eventuali danni che possano derivare a persone o cose, esonerando la Dirigenza Scolastica da ogni e qualsiasi responsabilità per i danni stessi.

Tutti i dipendenti dell’Istituto useranno e custodiranno con cura i beni di cui disporranno per motivi di lavoro.

Si rimanda ai grafici e ai disegni dell’Ufficio Tecnico del Comune di Calangianus e di Sant’Antonio di Gallura, anche per motivi inerenti alla Legge 626/94, la dislocazione dei locali, delle palestre, delle scale, delle aule, delle caldaie e di quanto altro dei quattro plessi dell’Istituto Comprensivo. Si sottolinea che il Capo d’Istituto è costantemente intervenuto presso gli Enti Locali per ottemperare agli adempimenti previsti dalla Legge sopra menzionata ( vedasi albo della sicurezza ).

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

Nel redigere le modalità che devono caratterizzare la formazione e l’educazione degli alunni,

si è partiti dal presupposto che il nostro Istituto intende organizzare un’ampia offerta formativa

capace di ripristinare un rapporto significativo tra generazioni da cui i giovani studenti possano

riguadagnare la fiducia negli adulti.Tutti gli operatori scolastici, ciascuno per la propria parte, saranno impegnati a garantire un ambiente sereno dove l’alunno possa crescere in tutte le sue dimensioni, nella consapevolezza che la libertà autentica consiste nel saper accettare la diversità dei ruoli come motivo di dialogo e di crescita e non di conflitto o indifferenza. Intendiamo stipulare un vero e proprio patto di collaborazione tra i titolari al diritto all’educazione, alunni e famiglie, e titolari del servizio, Scuola e corpo docente, attraverso un comportamento condiviso, che ha come valore fondante e come obiettivo ultimo lo sviluppo della personalità del minore. Sarà massimo l’impegno dell’Istituzione Scolastica nell’assicurare agli alunni l’esercizio dei diritti e dei doveri individuali e di quelli collettivi, in una dialettica che deve salvaguardare identità e solidarietà, apprendimento e partecipazione, in quanto valori personali e sociali e in quanto dimensioni complementari dell’esperienza scolastica. Ogni studente dovrà essere messo al corrente degli obiettivi da raggiungere, delle conoscenze, delle competenze e delle abilità da possedere in ciascuna disciplina. La valutazione deve essere trasparente e tempestiva, anche quella che viene attribuita dopo ogni verifica. L’alunno, inoltre, deve essere informato in itinere del livello di preparazione conseguito nelle varie discipline e, allo stesso tempo, delle lacune e delle incertezze eventualmente presenti nella sua preparazione per poter intensificare il suo impegno e migliorare la sua applicazione nello studio ed il suo rendimento.Saranno intraprese iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio. Questo Istituto sarà attento a realizzare il giusto equilibrio tra la necessità di creare un dialogo costruttivo tra docenti ed alunni e l’obbligo che gli studenti stessi hanno di "frequentare regolarmente la Scuola e di assolvere assiduamente gli impegni di studio". Questi sono i due aspetti, complementari ed inseparabili, della nostra comunità educante. Il Collegio dei Docenti e la Commissione per la Carta dei Servizi ed il Regolamento Interno, appositamente delegata dallo stesso Collegio, hanno stabilito che: il Docente Coordinatore di Classe verificherà la regolare frequenza alle lezioni degli alunni; qualora l’alunno non assolvesse gli impegni di studio, la famiglia verrebbe informata tramite

comunicazione scritta o telefonica. La Commissione ed il Collegio hanno indicato, inoltre, che tra gli impegni di studio, i più importanti sono: partecipare alle varie attività didattiche in classe; eseguire i compiti assegnati per casa, laddove esistano condizioni socio-economiche idonee.

Anche se, come educatori, si ha la piena consapevolezza che i convincimenti siano frutto di ricerca e di dialogo, che la pazienza e l’offerta di fiducia e di comprensione siano gli ingredienti indispensabili del dialogo educativo, si ritiene pure che, dopo la persuasione, l’unica risorsa educativa residua stia nella sanzione. E’ indispensabile che l’alunno del nostro Istituto cominci a rispettare i vincoli della Comunità Scolastica, a farsi una prima idea della necessità della legge e a scoprire i principi della cittadinanza. Quando i principi della Scuola sono ispirati a quelli della nostra Costituzione, lo studente in quanto tale è già un cittadino. L’alunno deve ispirare il proprio comportamento al principio di una fattiva collaborazione con i compagni, i docenti ed il personale tutto della Scuola. Deve inoltre ritenersi responsabile di ogni azione compiuta nell’ambito scolastico e delle conseguenze che ne derivano. Pertanto è suo preciso dovere collaborare alla conservazione degli arredi e del materiale didattico, oltre che al mantenimento della pulizia e dell’igiene dei locali della Scuola. Sarà considerata infrazione disciplinare ogni azione che possa produrre danneggiamento di locali, arredi e materiale di cui si richiederà il risarcimento. L’alunno che, per gravi motivi disciplinari, verrà allontanato dall’aula, sarà comunque sotto la responsabile sorveglianza del docente che avrà adottato il provvedimento. L’allontanamento dovrà essere annotato sul registro di classe; dopo la terza annotazione l’alunno sarà accompagnato a Scuola da un genitore (ed eventualmente sospeso dalle lezioni con determinazione del Consiglio di Classe). Gli alunni che per un provvedimento disciplinare di sospensione siano costretti ad abbandonare la lezione, saranno accompagnati a casa da un genitore. I Docenti saranno attenti al rispetto delle regole, perché ritengono che la loro applicazione quotidiana è già una pratica di senso civico. Attraverso le sanzioni si intende comunicare all’alunno l’intangibilità della regola e richiamarlo al suo rispetto, come norma che la comunità educativa si è data. Qualora venisse a mancare il rispetto, anche formale verso i Docenti o il personale dell’Istituto, l’alunno verrà severamente ammonito dal Dirigente Scolastico, dopo che lo stesso sarà dettagliatamente informato. Le reiterate infrazioni disciplinari (grave mancanza di rispetto verso i Docenti, compagni e personale dell’Istituto; "violenze" fra compagni), verranno sottoposte al Consiglio di Disciplina che adotterà i provvedimenti commisurati alla gravità del caso. Si potrà procedere all’allontanamento dell’alunno dalla Comunità Scolastica, nel rispetto dello Statuto. In quest’ultimo caso, se l’allontanamento supera i tre giorni, il Consiglio di Classe stabilirà quali rapporti dovrà avere (lo stesso Consiglio) con lo studente e la famiglia. All’uopo delegherà anche un rappresentante del Consiglio ad uno specifico compito atto a preparare al meglio, insieme ai genitori che possono essere invitati a Scuola in orario non di lezione o altra attività scolastica del docente, il rientro del minore nella Comunità Scolastica. In caso di danneggiamento delle suppellettili dell’Istituto, verrà informata tempestivamente dal docente che ha notato il danno o dal Coordinatore, all’uopo informato, la famiglia, invitandola a provvedere al risarcimento del danno o alla riparazione, qualora possibile. Questo Istituto ha deciso che il Consiglio di Disciplina, organo competente ad irrogare le sanzioni, sia formato dal Consiglio di Classe degli alunni colpevoli e sottoposto all’attenzione della Giunta Esecutiva. Per un giorno di sospensione, la "punizione" può essere impartita anche dal Dirigente Scolastico.

ORGANO DI GARANZIA INTERNO

Dirigente Scolastico: Prof. Bruno RABUINI

Vicario del Capo d’Istituto: Prof. Franco ROSELLI

Collaboratore Scuola Media: Prof. Antonio SARDO

Responsabile del Settore della Scuola Elementare: Ins. Luciano USCIDDA

Genitori: Agostina TUSACCIU (Pres. Consiglio d’Istituto) e Carmela LUTZU

In caso di parità di voto su un provvedimento da adottare, il voto del Dirigente Scolastico vale doppio.

La Commissione che ha elaborato la Carta dei Servizi ed il Regolamento Interno potrà approfondire questi aspetti ed eventualmente proporre altre soluzioni al Collegio dei Docenti.

ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. BRUNO RABUINI

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: Dott. ISIDORO MASU

Elenco Nominativo Docenti Scuola Materna:

Addis Antonella, Carboni Gavina,Lutzu Maria Carmela, Mancini Rosaria, Marras Silvana Rita,Scampuddu Barbara, Molinas Maria Grazia Giovanna, Soggia Floriana (Religione), Pani Caterina (Sostegno alunni H)

Elenco Nominativo Docenti Scuola Elementare:

(Decreto del Dirigente Scolastico 3496/C11 del 14/09/2002)

CLASSE DOCENTI AMBITO DISCIPLINARE
     
1A-1B Todesco Giacomina Linguistico
  Fele Michelina Logico-Matematico
  Uscidda Luciano Antropologico
     
2A- 2B Solinas Maria Quirica Linguistico
  Pala Giulia M.Rita Logico-Matematico
  Nieddu Ersilia Antropologico
     
3A - 3B Mariotti Giovannina Linguistico
  Pes Antonicca Logico-Matematico
  Muzzetto Anna Maria Antropologico
     
4A-4B Inzaina Maria Linguistico
  Calaminici Luisanna Logico Matematico
  Cuccureddu Pier Paola Antropologico
     
5A – 5B - 5C Bella Paolina Linguistico 5A-5B
  Sechi Domenica Logico-Matematico 5A-5B-5C
  Angeli Stefanina Rina Antropologico 5A-5B
  Nieddu Giovanna Linguist. Antrop. 5C
     
Progetto Balata Giuseppina 12h  
  Carbini Maria Eligia 12h  
     
Lingua Inglese Mameli Luisa  
     
Religione Imperio Giuseppina  

Elenco nominativo Docenti Scuola Media

Sede Calangianus Classe

MATERIE LETTERARIE

BRUNDU RITA 1B

MAGNANI GESUINA " 3B

PASELLA ANTONIA " 2B

RICCIU SIMONETTA " 1A – 2A

SECHI MARIA " 1C

TUSACCIU MARIA PIERA " 3C

ZANNONI MICHELINA " 2C

ZANNONI PIETRO " 1A – 3A

CARTA FRANCESCO S. ANTONIO DI GALLURA 1D – 3D

ROMBI ELISA " 1D – 2D

SCIEN. MAT. FIS. CHIM. NATURALI

LENTINU ANTONELLA " 1A – 2A – 3A

LORIGA LAURA " 1B – 2C

SARDO ANTONIO " 1C – 3C

SECHI LIDIA " 2B – 3B

PILERI ELISANGELA S. ANTONIO DI GALLURA 1D –2D – 3D

 

LINGUA FRANCESE CALANGIANUS

ROSELLI FRANCO " 1B – 2B – 3B

RUIU LUIGIA " 1C – 2C – 3C

LINALDEDDU CANDIDA CALANGIANUS e S.A.G. 1A –2A –3A – 1 D -2D – 3D

EDUCAZIONE MUSICALE

GRIXONI SALVATORE " 1B - 2B – 3B – 1C– 2C – 3C

BIANCAREDDU ANDREA " 1A – 2A– 3A

MOLINAS MARIA LAURA S. ANTONIO DI G. 1D – 2D – 3D

EDUCAZIONE FISICA

PETROCCIA DOMENICO CALANGIANUS 1A – 2A – 3A –1B – 2B – 3B – 1C – 2C - 3C

D’AGATA SILVANA S.ANTONIO di G. 1 D

BERTOLINO CATERINA " 2D-3D

EDUCAZIONE TECNICA

MOLINAS BATTISTINA 1A – 2A – 3A - 1B – 2B – 3B

MUNTONI MARIO IGNAZIO S. ANTONIO DI G. 1D – 2D – 3D

MURGIA SALVATORE CALANGIANUS 1C-2C-3C

EDUCAZIONE ARTISTICA

LEONI NUCCIO CALANGIANUS 1B – 2B – 3B –1C – 2C – 3C

PES ANTONIA " 1A – 2A – 3A

FENU GIORGINA S. ANTONIO DI GALLURA 1D – 2D – 3D

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RELIGIONE CATTOLICA CALANGIANUS e S.A.G

TUSACCIU AGOSTINA 1A – 2A – 3A - 1B – 2B – 3B-1C – 2C – 3C – 1D – 2D – 3D

SOSTEGNO: DEMURTAS MARIA GRAZIA - PIGA MARCO

 

 

 

 

INDICE GENERALE

Dati identificativi dell’Istituto Comprensivo pag. 1

PREMESSA pag. 1

Incontri con Enti pag. 1

Rapporti con le famiglie pag. 2

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 2

Funzioni, Carattere ed Organizzazione pag. 2

Situazione socio-ambientale pag. 2

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI pag. 3

Compiti Formativi Attribuiti alla Scuola pag. 4

Obiettivi Cognitivi pag. 4

Verifica e Valutazione pag. 9

Momenti della Verifica e della Valutazione pag. 9

Strumenti della Verifica pag. 9

Indicatori di Valutazione pag. 9

RISORSE INTERNE pag. 9

Articolazione Oraria pag.10

Funzionamento Scuola Elementare pag.10

Funzionamento Scuola Media pag.10

Tabella Orario Settimanale Scuola Media pag.11

Calendario Scolastico e Piano Annuale delle Attività pag.11

PROCESSI INNOVATIVI pag.11

Indicazione Schematica dei Progetti pag.11

Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione pag.13

ALCUNI PROGETTI-LABORATORIO pag.13

Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso sessuale sui minori pag.13

Scuola Materna pag.13

Progetto "Navigando e divagando" pag.13

Progetto Lingua Straniera Oggi "L’Inglese nella Scuola dell’Infanzia" pag.13

Progetto di Musicoterapia pag.14

Progetto "Giochiamo con le Scienze" pag.14

Progetto "Amico Libro" pag.15

Progetto di Educazione Psico-Motoria "Dalla zuffa…al gioco con regole" pag.16

Scuola Elementare pag.16

Progetto propedeutico all’apprendimento della lingua Francese pag.16

Docente di Programmazione e Progettazione d’Istituto pag.17

Progetto Accoglienza ed Integrazione pag.17

Progetto Ambiente –Territorio pag.18

Progetto di Prevenzione e di recupero della Dispersione Scolastica e degli insuccessi formativi pag.19

Progetto di Intercultura: Accoglienza-Alfabetizzazione-Integrazione alunni extracomunitari pag.20

Progetto Educazione Stradale pag.21

Raccordo Interdisciplinare tra i progetti pag.22

Scuola Media Calangianus pag.22

Progetto di Educazione Ambientale pag.22

Progetto Aggiornamento Sito Web pag.22

Progetto Orientamento pag.23

Progetto Giornalino "Aiò" pag.23

Progetto "Scuola Sicura" pag.24

Progetto "Educazione alla Salute e alla Legalità" pag.24

PIANO ATTUATIVO DEL POF pag.25

Ricognizione delle risorse – Assetto Organizzativo – Criteri Utilizzazione Risorse pag.25

Enti Esterni pag.25

Strumenti di Controllo e di Valutazione del POF e dell’Istituto pag.26

Fondo dell’Istituzione Scolastica pag.26

Commissioni Interne/Gruppi di Lavoro pag.26

Fondi Autonomia pag.27

Ipotesi di utilizzazione pag.28

Formazione ed Aggiornamento pag.28

STRUTTURA pag.28

Funzioni-Obiettivo pag.29

CARTA DEI SERVIZI pag.29

REGOLAMENTO D’ISTITUTO pag.33

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI pag.40

Organo di Garanzia Interno pag.41

Organigramma dell’Istituto Comprensivo pag.41

INDICE GENERALE pag.43

 

 

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                                              ist.inesgiagheddu@tiscalinet.it  (Segreteria)

                                              giorginaf@tiscalinet.it                (Scuola S.Antonio)

 

 

 
   
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Aggiornato il: 21 novembre 2001