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Scuola Materna
Scuola Elementare
Scuola Media Calangianus Scuola Media
S.Antonio
ISTITUTO COMPRENSIVO
" INES GIAGHEDDU"
SCUOLA MATERNA – ELEMENTARE - MEDIA
DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO
Via Roma 2 Cap.07023 Calangianus (SS)
tel./fax 079/660830 Codice Fiscale 91021540900
E-mail smscalangianus@tiscali.it
Sito internet: http://web.tiscali.it/iddhu
Anno Scolastico 2002/2003
Alunni: 493 - Totale classi: n.
26 - Scuola Materna: Sezioni n. 3 - Scuola Elementare Classi n. 11
– Scuola Media classi n. 12.
Scuola Materna alunni n. 54.
Scuola Elementare alunni n. 223.
Scuola Media Calangianus: 9 classi: Corso A (T.N.);
Corsi B-C ( T.P.) alunni n. 162.
Scuola Media S.Antonio di Gallura: 3 classi:
Corso D (T.N.) alunni n. 54.
Alunni in situazione di Handicap: n. 13.
Numero docenti: n°62 (n°55 organico di
diritto).
Assistenti amministrativi: n. 4.
Collaboratori scolastici: n.14.
Dirigente Scolastico: Prof. Bruno Rabuini
Direttore dei Servizi Generali ed
Amministrativi: Dott. Isidoro Masu
PREMESSA
Dall’anno scolastico 2000/2001 l’Istituto opera
in pieno regime di Autonomia e, pertanto, conforma la propria
attività al Regolamento sulla stessa ai sensi della legge
15/03/97, n° 59, art.21 e nel rispetto delle funzioni delegate
alle Regioni e dei compiti trasferiti agli Enti Locali ai sensi
degli articoli 138 e 139 del D.L. 31/03/98 n°112. Nell’ambito
dell’Autonomia Scolastica i Consigli di Classe, i gruppi di
docenti o singoli insegnanti possono proporre una diversa
organizzazione del lavoro, sia negli orari sia nelle metodologie
didattiche ai sensi del D.P.R. 8 Marzo 1999, n° 275, art.3.
INCONTRI CON ENTI
Avvengono quotidianamente, soprattutto con gli
Enti Locali di Calangianus e S.Antonio di Gallura, con la Comunità
Montana n° 3 di Tempio Pausania e la Comunità Montana n° 4 di
Olbia. In tutte le iniziative sociali e culturali promosse dal
Comune di Calangianus ci sarà il coinvolgimento di questo
Istituto. Infatti un docente rappresenterà la Scuola nell’organo
di gestione del Centro di Aggregazione Sociale di Calangianus. I
due Enti Locali sono stati coinvolti nell’elaborazione del POF.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
La famiglia è il primo destinatario del P.O.F.
in quanto il figlio-alunno è il soggetto direttamente coinvolto
nel processo di istruzione e di formazione che viene esplicitato
nel POF. Pertanto l’Istituto Comprensivo considera la famiglia
componente fondamentale della Comunità Scolastica. Nel Calendario
Annuale delle Attività e degli Incontri (si rimanda al paragrafo
specifico), deliberato dagli Organi Collegiali e reso pubblico dal
Dirigente Scolastico, sono fissati gli incontri collettivi con i
genitori, da svolgersi in orari pomeridiani. Tuttavia, nelle ore
del mattino, i docenti, a seconda delle necessità, possono
stabilire un orario di ricevimento dei genitori.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
FUNZIONI, CARATTERE ED ORGANIZZAZIONE
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF)
è uno strumento di formazione didattico- educativa elaborato dai
Docenti per gli alunni di età compresa tra i tre e i tredici anni.
Si realizza nell’anno scolastico 2002-2003; esso prende atto che i
tre gradi di Scuola Materna, Elementare e Media di Calangianus e
la Scuola Media di S.Antonio sono stati accorpati in un unico
Istituto Comprensivo.
Il POF dell’Istituto Comprensivo
di Calangianus, rappresenta la risposta progettuale alla
complessità socio- culturale dei due Comuni, ai bisogni formativi
e al diritto allo studio dell’utenza scolastica del territorio.
Nella Programmazione educativa e didattica per
l’anno 2002/2003 si terranno in considerazione i seguenti
principi di base: il POF è mirato alla valorizzazione di
tutte le potenzialità ed energie presenti nella realtà scolastica
e al rispetto della libertà dell’insegnante, considera la famiglia
come l’ambito primario della responsabilità educativa. Il POF,
inoltre, specifica l’identità e la storia dell’Istituto
Comprensivo che insiste nel territorio dei due Comuni che vanno
accentuando le proprie diversità sociali, economiche, culturali.
SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE
L’Istituto Comprensivo è costituito dalle
seguenti sedi:
a) Scuola Materna, Via Tempio 3;
b) Scuola Elementare, Via Roma 4 (ove
sono ubicati gli uffici di Presidenza e Segreteria );
c) Scuola Media, via Roma 4;
d) Sezione staccata Scuola Media in
S. Antonio di Gallura, via Paganini 10.
Calangianus
Il territorio si colloca in un contesto
sociale, culturale ed economico del tutto particolare nella realtà
sarda, in quanto, da oltre un secolo, l’imprensitoria locale è
stata capace di valorizzare la principale risorsa del patrimonio
boschivo dell’isola: il sughero. Nel paese, in questi ultimi anni,
si è assistito ad un cambiamento irreversibile delle
strutture economiche: l’artigianato sta lentamente scomparendo per
lasciare il posto ad un apparato industriale sempre più dominante.
La cultura del lavoro, pur essendo alla base
della ricchezza di molti, ha condizionato anche in senso negativo
la vita delle famiglie. Infatti è evidente un progressivo
affermarsi di atteggiamenti di indifferenza ed estraneità nei
confronti della scuola e di coloro che ci lavorano e ad un inizio
di crisi della propria identità dal punto di vista storico-
linguistico: l’Italiano sta progressivamente sostituendo il
dialetto gallurese, cancellando, nel contempo, una preziosa
raccolta di tradizioni che costituivano il nucleo della civiltà
contadina ed artigianale di Calangianus.
La comunità locale, purtroppo, non è esente dai
fenomeni della tossicodipendenza, tanto che registra, a detta dei
medici del Sert, il triste primato del tasso più alto, nell’Alta
Gallura, dell’alcolismo, che riguarda anche una certa percentuale
di donne, e di alcuni casi di microcriminalità. Una realtà
preoccupante che la Scuola non può ignorare: infatti, l’età media
degli alunni che la frequentano è proprio quella in cui i ragazzi
sono più facilmente influenzabili da mode o da atteggiamenti
equivoci.
L’opera formativa della Scuola è affiancata da
quella di gruppi operanti nella Parrocchia e nel sociale, quali il
volontariato giovanile Vincenziano, l’ACI, CL, il coro di Santa
Giusta, la Banda Musicale, il Tennis Club, la palestra di boxe
"Aurora", la società polisportiva "Shalom" e le squadre minori del
F.C., Calangianus, la Tekendo. Non dimentichiamo che è la stessa
realtà del paese, in ogni quartiere, ad offrire spazi, angoli,
occasioni per tutta una serie di attività ludiche che esaltano la
fantasia dei nostri allievi e che la scuola dovrebbe rivivere in
senso critico, utilizzando la genialità e l’inventiva che si
evidenziano maggiormente quando agiscono fuori dagli schemi.
Sant’Antonio di Gallura
Il territorio comunale di Sant’Antonio di
Gallura è caratterizzato da un centro abitato, da una frazione,
Priatu, distante circa 15 km e da una zona rurale comprendente
insediamenti assai dispersivi e mal collegati tra loro.
L’isolamento e la difficoltà di socializzazione della popolazione
giovanile sono cause ostative ai normali rapporti
interrelazionali.
La realtà socio- ambientale è rappresentata da
un contesto abbastanza omogeneo, tipico di un paese che basa la
sua economia su attività di carattere agro-pastorale, associate a
quelle estrattive del granito e alla possibilità di lavoro nella
vicina Costa Smeralda. Forse per questo, negli ultimi anni, il
paese registra una dinamica demografica in leggera crescita: dai
1566 abitanti del 1981 si è passati a 1696 del 2000. Comunque
anche la disoccupazione giovanile è in aumento: la causa è da
attribuirsi alla scarsa qualificazione in settori specifici.
Da un’analisi sociologica risulta, inoltre, che
questa comunità gallurese è fortemente interessata dal fenomeno
della dispersione e dall’insuccesso scolastico (soprattutto alle
Superiori) con indici che stanno vivamente preoccupando le
Istituzioni locali, stante, tra l’altro, la sicura correlazione
tra abbandono, ripetenze, devianza minorile. I dati statistici
riportano che su 45 iscritti alle Scuole Secondarie di 2° grado,
solo il 30% riesce regolarmente a terminare gli studi, mentre il
50% generalmente abbandona nei primi anni, ed infine, dei minori
costretti all’obbligo formativo nessuno o quasi ha proseguito gli
studi. La mancanza di prospettive socio-culturali ed occupazionali
non fa altro che aumentare il fenomeno dell’isolamento e della
marginalità; la disoccupazione, come sopra detto, e l’assenza di
alternative portano i giovani a perdere fiducia nelle proprie
capacità, generano situazioni di insicurezza e di disagio, cause
principali di atteggiamenti comportamentali negativi nella
comunità locale. Emerge chiara, a questo punto, la funzione
fondamentale della Scuola come punto di raccordo con le altre
Istituzioni e di Ente di riferimento positivo all’interno di una
rete relazionale capace di prevenire il disagio giovanile e di
favorire il suo superamento attraverso l’attuazione di interventi
volti a migliorare l’offerta formativa e a combattere,
successivamente, l’eventuale insuccesso scolastico. Perciò,
dall’inizio dell’anno, urge un’indagine attenta del territorio,
dei bisogni emergenti e delle risorse disponibili al fine di
programmare ed attuare interventi coerenti con la realtà. Da un
paio d’anni l’Amministrazione Comunale ha organizzato attività di
vario genere (ceramica, fotografia, drammatizzazione) per
coinvolgere i giovani in attività ludico- educative con personale
specializzato. Da quest’anno le citate attività verranno
potenziate grazie ai finanziamenti richiesti alla Regione
Sardegna, a seguito del POR presentato dall’Istituto Comprensivo e
dal Comune di Sant’Antonio. Durante l’anno scolastico, inoltre,
verrà offerto, dal servizio di Assistenza Sociale del Comune, un
sostegno didattico domiciliare, in orario pomeridiano, per gli
alunni in situazione di svantaggio.
E’ presente una biblioteca comunale,
fornitissima e con videoteca.
Va rilevato, infine, il fatto che diversi
alunni risiedono nelle campagne circostanti il paese e,
soprattutto per questi, la Scuola risulta essere l’unico momento
di stimolo culturale e di socializzazione.
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI
Sono quelli indicati dalle vigenti disposizioni
relative alla scuola dell’obbligo e, in particolare, quelle
dell’Istituto Comprensivo di seguito elencate:
1)Educazione al senso della vita. Promozione
culturale: elevare i livelli di conoscenza e potenziare le
capacità logico- operative; 2)Potenziamento e rafforzamento
dell’educazione linguistica, acquisizione di un adeguato codice
verbale mediante l’uso della lingua italiana nel rispetto dello
specifico linguistico degli alunni e nella valorizzazione del
dialetto Gallurese come patrimonio linguistico storico da salvare.
Per la realtà economica in cui si vive, si esige che l’inglese sia
inserito nei curricoli scolastici; 3) Coscienza di sé e delle
proprie radici storico- culturali; 4)Responsabile inserimento
nella collettività , accettazione delle norme e regole della vita
sociale; 5)Integrazione dell’alunno nella realtà socio- culturale
del territorio attraverso la lettura critica dell’ambiente;
6)Promozione delle opportunità per il miglioramento della qualità
della vita di relazione e dei rapporti interpersonali;
7)Valorizzazione del proprio corpo come strumento espressivo;
primi approcci a una corretta educazione sessuale.
COMPITI FORMATIVI ATTRIBUITI ALLA SCUOLA
Risposte ai bisogni
Attraverso la rivalutazione del ruolo della
Scuola che diventerà il fulcro promotore di una serie di
iniziative socio-culturali di seguito elencate, si favoriranno:
1) Forme di presenza nei momenti di vita
associata ( Giochi della gioventù, manifestazioni culturali,
contatti con altre scuole, ecc.;
2) Coinvolgimento dei genitori nella vita della
scuola (Consigli di Classe, di Interclasse ed Intersezione,
occasioni di carattere ricreativo, viaggi di istruzione,
educazione alla salute, progetti, convegni, ecc. ). I Consigli
elaboreranno, per ogni classe, la programmazione didattica che
permetterà di risolvere precise situazioni mediante l’impiego di
risorse disponibili e con un procedimento flessibile e
modificabile a seconda dei risultati e delle esigenze. I singoli
docenti svilupperanno, per ciascuna disciplina, i piani didattici
da coordinare e correlare nei Consigli di Classe, di Interclasse
ed Intersezione. Saranno favorite occasioni che aprano ai ragazzi
orizzonti culturali più ampi ( musica, giornalino, teatro, mostre
ecc.) mentre si promuoveranno iniziative per la conoscenza
dell’ambiente nei suoi molteplici aspetti.
Particolare attenzione sarà data ai vari
aspetti dell’emarginazione nei confronti degli anziani, dei
tossicodipendenti, degli extracomunitari, dei poveri in genere
ecc. Saranno potenziati i laboratori e favorite, infine, le
iniziative che riguardano i viaggi di istruzione, le visite
guidate e le uscite didattiche.
Alunni extracomunitari (Progetto di Circolo
e Corsi di recupero linguistico).
Assistenza alunni H
L’Assistenza specialistica è assicurata dal
Comune - lettera d’incarico protocollo n° 8313 del 13/11/01.
Esiste un rapporto costante di collaborazione tra l’Istituto
Comprensivo e l’Assistente Sociale del Comune di Calangianus per
favorire l'Integrazione Scolastica.
OBIETTIVI COGNITIVI
(Profilo Formativo in Uscita-Competenze)
Alla fine di ogni anno e, soprattutto, alla fine del corso di
studi, ogni alunno dovrà aver raggiunto i seguenti obiettivi
cognitivi, distinti per ordine di scuola e per classi, come
prevedono le Disposizioni Ministeriali:
SCUOLA ELEMENTARE
Lingua Italiana
I Ciclo Ciclo
a) Ascoltare, comprendere istruzioni, riferire su
semplici brani.
|
a) Partecipare attivamente a conversazioni e/odiscussioni
|
b) Intervenire con pertinenza nelle conversazioni
|
b) Raccontare fatti ed esperienze vissute
esprimendo anche emozioni e stati d'animo
|
c) Rievocare e raccontare esperienze personali in
modo corretto
|
c) Sintetizzare messaggi di vario tipo
|
d) Acquisire la strumentalità della lettura
|
d) Leggere con correttezza, scorrevolezza, ed
espressività
|
|
e) Individuare la struttura di un testo ed i suoi
elementi essenziali
|
f) Leggere e comprendere il contenuto di frasi e
brevi testi
|
f) Produrre testi di vario tipo
|
g) Acquisire la tecnica strumentale della
scrittura
|
g)
Sintetizzare brani diversi |
h) Formulare e scrivere autonomamente brevi frasi
e brevi testi
|
h) Acquisire
una sempre maggiore correttezza ortografica e nell'uso della
punteggiatura |
i) Conoscere e rispettare le principali
convenzioni ortografiche e grammaticali.
|
i) Individuare gli elementi strutturali e grammaticali delle
frasi
|
Storia-Geografia- Studi Sociali
I Ciclo II Ciclo
a) Riconoscere e utilizzare alcuni riferimenti di tipo spaziale e
temporale
|
a) Comprendere il significato di
successione-durata-contemporaneità-cause e conseguenze dei fatti e
degli eventi
|
b) Ordinare in successione temporale fatti ed eventi
|
b) Analizzare e utilizzare documenti ed informazioni
|
c) Ricostruire le fasi del proprio vissuto e della
vita dei familiari |
c) Conoscere avvenimenti e persone che hanno caratterizzato la
Storia
|
d) Riconoscere cambiamenti prodotti dallo guenze dei fatti e
degli eventi
scorrere del tempo |
d) Analizzare gli elementi costitutivi dei vari ambienti
|
e) Individuare gli elementi che compongono un mazioni
ambiente e le trasformazioni operate dall'uomo
|
e) Individuare i rapporti
esistenti fra situazioni climatiche e attività umane |
f) Conoscere le regole indispensabili per un corretto rapporto
con gli altri, con le cose, e con lo spazio
|
f) Sapere leggere mappe e
carte geografiche |
g) Scoprire l'importanza di alcuni fondamentali
valori per la difesa dell'individuo e dall'ambiente.
|
g) Conoscere le strutture,
gli organismi e le funzioni delle comunità locali e non |
|
h) Riflettere su problematiche sociali di particolare rilevanza,
traendone le considerazioni generali
|
I Ciclo II Ciclo
a) Leggere, scrivere, comporre, scomporre,
confrontare e ordinare numeri entro il 100
|
a) Risolvere problemi |
b) Eseguire addizioni, sottrazioni,
moltiplicazioni e divisioni entro il 100
|
b) Leggere, scrivere, comporre, scomporre,
confrontare numeri interi e decimali
|
c) Risolvere, con l'uso delle quattro operazioni,
semplici situazioni problematiche
|
c) Operare con numeri interi e decimali
|
d) Riconoscere, denominare, rappresentare i più
semplici tipi di figure geometriche piane
|
d) Riconoscere, denominare, rappresentare,
confrontare, classificare figure geometri che piane e solide
|
|
e) Calcolare perimetro,area e volume delle figure geometriche
|
|
f) Compiere osservazioni e
rilevamenti statistici |
|
g) Realizzare ed
interpretare grafici e diagrammi. |
a) Osservare semplici fenomeni e ricordarne processi
|
a) Osservare e confrontare fenomeni ed identificare i rapporti
che li collegano
|
b) Formulare ipotesi, raccogliere dati e verificarle attraverso
l'esperienza
|
b) Condurre semplici
esperienze in relazione ai fenomeni oggetto di studio. |
c) Eseguire semplici
esperimenti |
|
Classi prime Classi seconde Classi terze
a) saper leggere in modo chiaro ed espressivo
|
a) saper analizzare un testo
|
a) saper utilizzare la lingua a seconda delle situazioni
|
b) conoscere e comprendere il significato delle parole
|
b) saper riconoscere i vari tipi di testo
|
b) potenziare le capacità di comprensione e di produzione
|
c) saper comprendere il significato di un testo
|
c) potenziare il lessico anche in relazione ai linguaggi
specifici delle altre discipline
|
c) potenziare la capacità di esprimersi in modo personale
|
d) saper scrivere con correttezza ortografica
|
d) saper esporre in modo personale contenuti e opinioni
|
d) potenziamento delle capacità di analisi, sintesi e di critica
|
e) saper esprimersi in modo chiaro e funzionale allo scopo
|
e) saper riconoscere le strutture della frase
|
e) saper riflettere sulla struttura del periodo
|
f) saper riconoscere gli elementi della frase
|
f) saper produrre testi diversi
|
f) conoscere i contenuti |
g) acquisizione delle capacità di sintesi
|
g) consolidamento delle capacità di sintesi
|
|
|
h) acquisizione delle capacità di analisi
|
|
Storia, Ed. Civica, Geografia
Classi prime Classi seconde Classi terze
a) acquisire il senso dei tempo e dello spazio
|
a) essere in grado di individuare i rapporti causali
intercorrenti fra i fatti storici o tra i fenomeni geografici
|
a) consolidare e potenziare la capacità di cogliere nessi causali
e interdipendenze
|
b) acquisire il possesso e l'uso degli strumenti di base delle
discipline
|
b) saper cogliere le
relazioni |
b) saper individuare i rapporti tra i vari avvenimenti o fenomeni
per ricondurli ad un quadro globale
|
c) acquisire lo spirito di collaborazione e di solidarietà
|
c) consolidare il possesso e l'uso degli strumenti tipici delle
discipline acquisizione del concetto e del valore della norma e
della legge
|
c) acquisire la conoscenza degli Organismi nazionali e
internazionali e la capacità di riflettere sul valore degli stessi
|
Lingua Francese
Classi prime Classi seconde Classi terze
a) saper capire ciò che si ascolta e si legge
|
a) ampliare la capacità di comprensione
|
a) consolidamento e potenziamento della competenza comunicativa
|
b) saper produrre espressioni strutturalmente semplici e
funzionali
|
b) sviluppare le capacità di produrre messaggi
|
b) conoscenza della civiltà francese nei suoi aspetti storici,
sociali, economici, politici, culturali e artistici
|
c) approccio alla conoscenza di alcuni aspetti della cultura e
della civiltà
|
c) conoscenza dei diversi aspetti della cultura e della società
|
|
Scienze Matematiche
Obiettivi da conseguire nell’arco del triennio
a) avviare alla consapevolezza e alla
padronanzadel calcolo |
b) suscitare un interesse che stimoli
le capacità intuitive degli alunni |
c) condurre gradualmente a verificare la validità delle
intuizioni, delle congetture con ragionamenti via più organizzati
|
d) sollecitare l'espressione e la comunicazione che, pur
mantenendo spontaneità, deve diventare sempre più chiare e precisa
avvalendosi anche di simboli, rappresentazioni grafiche, etc. che
facilitino l'organizza ione del pensiero
|
e) guidare alla capacità di sintesi. |
Scienze Chimiche, Fisiche e Naturali
Obiettivi da conseguire nell’arco del triennio
a) imparare a conoscere le strutture e i meccanismi del
funzionamento della natura, considerati nelle dimensioni spaziali e
temporali
|
b) scoprire l'importanza di formulare
ipotesi non solo per spiegare ma anche per organizzare l'osservazione |
c) individuare le strette relazioni
fra il mondo fisico, biologico e il mondo umano |
d) maturare il proprio senso di responsabilità nell'impatto con
la natura e la gestione delle sue risorse
|
e) conseguire capacità che permettano
un approfondimento autonomo di conoscenze scientifiche |
f) acquistare consapevolezza della
continua evoluzione delle conoscenze scientifiche |
Religione
Classi prime Classi seconde Classi terze
a) guidare alla riflessione su tutti i problemi che riguardano il
quotidiano per avviare la presa di coscienza dei grandi problemi
dell'esistenza umana
|
a) educare al significato della scelta religiosa
|
a) guidare ad una attenta
riflessione sul valore della
vita e sulle scelte di vita in relazione alle sollecitazioni e
alle proposte che pervengono. ai ragazzi dall'ambiente nel quale
sono inseriti
|
b) guidare alla ricerca sul fenomeno religioso nel proprio
contesto socio-culturale
|
b) guidare alla riflessione sulla comunità in cui i ragazzi
vivono: dalla famiglia alla scuola, alla
chiesa, come comunità di vita-impegno-fede
|
b) approfondimento del fenomeno religioso attraverso un confronto
con le grandi religioni non cristiane e sette o nuove religioni
|
c) presentare la lettura del Vangelo come proposta di fede e di
vita
|
c) guida alla comprensione dei testi religiosi con riferimento
alle prime comunità apostoliche
|
c) definizione dell'impegno conseguente la scelta religiosa,
attraverso una proposta di fede che coinvolga tutta l'esperienza
umana
|
Educazione Fisica
Classi prime Classi seconde Classi terze
a) intervento sulle eventuali carenze motorie
|
a) miglioramento del personale grado di coordinazione
|
a) incrementare il potenziamento organico generale
|
b) favorire il potenziamento e lo sviluppo organico
|
b) potenziamento delle funzioni cardio-circolatorie
|
b) tonificare le masse muscolari
|
c) avviamento alla pratica
sportiva |
c) esplicazione di una valida azione preventiva in ordine ai
paramorfismi
|
c) mantenimento della normale mobilità articolare
|
|
d) consolidamento della pratica sportiva
|
d) potenziamento della pratica sportiva
|
Educazione Artistica
Classi prime Classi seconde Classi terze
a) sviluppare le capacità di osservazione al fine di
prendere coscienza dei molteplici messaggi visivi
presenti nell'ambiente
|
a) far acquisire una metodologia operativa attraverso la
sperimentazione di varie tecniche espressive
|
a) acquisizione di un linguaggio appropriato in campo artistico
|
b) far acquisire gli strumenti tecnici per produrre messaggi
visivi in modo personale e creativo
|
b) fruizione del patrimonio artistico ambientale
|
b) fruizione delle opere
d'arte |
c) far acquisire la terminologia del linguaggio verbale della
disciplina
|
c) acquisizione della capacità di leggere e analizzare i messaggi
dei mass-media
|
c) educazione alla lettura delle opere e della critica d'arte
|
Educazione Tecnica
Classi prime Classi seconde Classi terze
a) sviluppo delle capacità di osservazione
|
a) sviluppo delle capacità di osservazione e analisi dei fatti
tecnici
|
a) acquisizione delle capacità di proiettare e costruire impianti
strumenti modelli
|
b) acquisizione dei linguaggio specifico della disciplina
|
b) arricchimento del linguaggio specifico
|
b) acquisizione della capacità di correlare fenomeni
|
c) conoscenza dei codici di comunicazione visiva e sviluppo delle
capacità di rappresentarli graficamente
|
c) acquisizione delle tecniche operative
|
c) sviluppo delle capacità di analisi critica della realtà:
individuazione di problemi e relative proposte di soluzione
|
d) avvio alla lettura del mondo della tecnica e all'acquisizione
di un metodo di lavoro
|
d) sviluppo delle capacità di individuare problemi di ordine
tecnico nella realtà
|
|
e) avvio al disegno
tecnico |
|
|
Educazione Musicale
Obiettivi da conseguire nell’arco del triennio
a) formazione dell'orecchio musicale attraverso l'ascolto di
musiche scelte
|
b) avviamento all'osservazione dei
fenomeni acustici nel mondo della natura della vita quotidiana |
c) conoscenza della teoria musicale e
della storia dalle origini ai giorni nostri |
d) pratica strumentale |
e) canto corale per imitazione, in gruppo e a due voci
contemporaneamente
|
|
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica costituisce un momento
significativo, decisivo nel percorso culturale e formativo
delineato dall’Istituto, poiché obiettivi e finalità sono
chiaramente e correttamente indicati se, alla fine o nei momenti
intermedi dell’anno scolastico, interviene la verifica che
dovrebbe stabilire il grado di apprendimento degli alunni e quanto
si sono avvicinati al livello di competenze programmato. La
verifica e la valutazione servono, inoltre, a mettere a punto la
Programmazione generale dell’Istituto, quella settoriale dei
Consigli di Classe e a predisporre eventuali interventi di
recupero ai sensi di quanto prevede il D.P.R. 275/99, art 1.2 e
4.1. In tal modo si vuole assicurare il " Diritto al successo
formativo" attraverso le attività indicate successivamente nel
POF.
MOMENTI DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE
Sono cadenzati almeno ogni due mesi, a livello
di Consiglio di Classe e alla fine di ogni quadrimestre.
STRUMENTI DELLA VERIFICA
Gli strumenti di verifica del grado di
apprendimento di ogni alunno sono i seguenti:
Tradizionale interrogazione;
Dialogo e /o discussione organizzata;
Questionari, test di verifica con risposta
singola o multipla;
Esercitazione scritte;
Risposte a quesiti predisposte dall’insegnante;
Altri.
INDICATORI DI VALUTAZIONE
Ottimo = raggiungimento degli obiettivi in modo completo
Distinto raggiungimento degli obiettivi in modo del tutto
soddisfacente
Buono= raggiungimento sostanziale degli obiettivi
Sufficiente= raggiungimento parziale degli obiettivi
Quasi sufficiente (da usarsi solo nel primo quadrimestre)=
raggiungimento parziale degli obiettivi
Non sufficiente= obiettivi non raggiunti
LE RISORSE INTERNE
Gli spazi e le attività:
In entrambe le sedi sono presenti e
funzionanti, a seconda dei bisogni degli alunni e delle risorse
umane presenti (docenti), le seguenti strutture di servizio.
Aula di Educazione Artistica n°2 Scuola Media
Aula di proiezione musica e Scienze n° 2 (Scuola Elementare e
Scuola Media)
Aula di sostegno n°3 ( n°1 Scuola Media e n°2 Scuola
Elementare)
Aula di informatica (n°2 Scuola Media:a Calangianus 1 e a Sant’Antonio
di G. 1)
Laboratorio di fotografia (n°1 Scuola Media)
Laboratorio di ceramica (n°1 Scuola Media di Calangianus; n°1
Centro di Aggregazione Sociale Comune S.Antonio di Gallura)
Palestra (n°1 Scuola Media e n°1 Scuola Elementare di
Calangianus, n. 1 a sant’Antonio di Gallura)
Biblioteca n.3 (n°1 Scuola Media e n° 1 Scuola Elementare a
Calangianus, n.1 a Sant’Antonio di Gallura)
Una postazione informatica per docenti alla Materna e una per
Docenti alle Elementari
ARTICOLAZIONE ORARIA
Scuola Materna |
Scuola Elementare |
Scuola Media
Calangianus |
Scuola Media S.Antonio |
Alunni n° 53 |
Alunni n° 223 |
Alunni n° 161 |
Alunni n°54 |
Orario: 8.30-16.30
(Sabato 8.30-12.40) |
Orario: 8.30-13.00 |
Orario:Tempo Normale
(A)
8.30-13.20
Orario:Tempo Prolungato(B,C)
8.30-13.20 **
Rientri:Martedì Venerdì
Orario:14.30-17.00 |
Orario:Tempo Normale corso
(D)
8.30-13.20 ** |
|
Rientri: classe
3^/4^/5^
Classe: 3^/4^Mercoledì e Giovedì Orario:14.30-17.30
Classe 5^ Mercoledì
|
Gli alunni del t.p. che
lo desiderano usufruiscono del servizio mensa |
|
*Nel 2° quadrimestre verranno effettuate
attività d’insegnamento dai docenti interessati corrispondenti al
monte ore/minuti "sottratte" e non impiegate nel pomeriggio.
** La riduzione di 10 minuti all’ultima ora del
mattino è determinata da cause esterne alla scuola
( impossibilità ad organizzare correttamente il
servizio trasporti da parte dei Comuni di Calangianus e S.Antonio
di Gallura – art.24 del CCNL/99).
FUNZIONAMENTO SCUOLA ELEMENTARE
Tempo normale e rientri pomeridiani:
Orario 1^ ciclo
24 ore settimanali
Orario 2^ ciclo
30 ore settimanali con due rientri pomeridiani di 3 ore.
Si prevedono lo studio della lingua Inglese, se finanziato
dalle famiglie o da Enti Esterni, e un corso propedeutico di
lingua Francese nelle V Elementari.
FUNZIONAMENTO SCUOLA MEDIA
FUNZIONAMENTO TEMPO PROLUNGATO
36 ore settimanali con le seguenti attività: (
D.P.R. 275/99, art.4 )
1)attività strettamente curricolari previste
dalla legislazione e distribuite su tutto l’arco della giornata;
2)attività di studio individualizzato in piccoli gruppi omogenei
(individuati dalle fasce di livello) per recupero e
approfondimento di argomenti collegati ai curricoli disciplinari;
3)attività interdisciplinari e pluridisciplinari, con l’intero
gruppo classe, che si effettuano nelle ore di compresenza;
4)attività integrative che si ricollegano alla Programmazione;
Servizio mensa: Come da comunicazione
dell’Ente Locale, la mensa per gli alunni a T.P. viene effettuate
nei locali della Scuola Materna.
FUNZIONAMENTO TEMPO NORMALE
30 ore settimanali suddivise in cinque ore giornaliere. Le
attività curricolari sono quelle previste dai programmi
ministeriali e sono distribuite su tutto l’arco della mattinata.
Tali azioni sono arricchite e rese più stimolanti dalle uscite
didattiche, dai viaggi d’istruzione e dai progetti speciali.
TABELLA ORARIA SETTIMANALE
Materie |
I |
II |
III |
Lettere |
11 |
11 |
11 |
Scienze Matematiche,
Chimiche, Fisiche e Naturali |
6 |
6 |
6 |
Lingua stran.Francese |
3 |
3 |
3 |
Ed. Tecnica |
3 |
3 |
3 |
Ed.Musicale |
2 |
2 |
2 |
Ed.Artistica |
2 |
2 |
2 |
Ed.Fisica |
2 |
2 |
2 |
Religione o attività
alternative |
1 |
1 |
1 |
Materia |
I |
II |
III |
Lettere |
15 |
15 |
15 |
Scienze Matematiche,
Chimiche, Fisiche e Naturali |
8 |
8 |
8 |
Lingua Francese |
5 |
5 |
5 |
Ed.Tecnica |
3 |
3 |
3 |
Ed.Musicale |
2 |
3 |
2 |
Ed.Artistica |
2 |
3 |
3 |
Ed.Fisica |
3 |
3 |
3 |
Religione o attività
alternative |
1 |
1 |
1 |
CALENDARIO SCOLASTICO E PIANO ANNUALE DELLE
ATTIVITA’
( Delibera- proposta n° 7 del 06/09/02 Collegio Docenti-
Delibera adozione n°3 del Consiglio d’Istituto). Sono previsti 203
giorni effettivi di lezione.
PROCESSI INNOVATIVI
INDICAZIONE SCHEMATICA DEI PROGETTI
Alcuni dei seguenti progetti sono la prosecuzione di quelli
degli anni precedenti e sono inseriti nel Macro progetto: Lotta
alla dispersione e all’insuccesso scolastico.
Scelte curricolari
Nella Scuola Materna
saranno realizzati i seguenti progetti ed effettuate le visite
guidate :
Progetto "Navigando e divagando"
Progetto "Lingua straniera oggi ( L’Inglese nella scuola
dell’infanzia)"*
Progetto "Giochiamo con le scienze"
Progetto di Musicoterapica
Progetto "Amico libro"
Progetto " Psico-motoria " Dalla zuffa…al gioco con regole"
Visita guidata al Museo etnografico "Galluras".
Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso sessuale sui
minori.
• Solo se finanziato anche dall’Ente Locale e dalle
famiglie.
Nella Scuola Elementare
saranno realizzati i seguenti progetti ed effettuati viaggi
d’istruzione e visite guidate:
Il Francese nella V Elementare
Lettura animata
Intercultura ( alfabetizzazione bambini extracomunitari)
Educazione alla Salute
Educazione Stradale
Viaggio d’Istruzione (Palau La Maddalena)
Progetto "Handicap"
Gita d’istruzione "Nord Italia orientale"
Visita guidata al Museo Etnologico "Galluras" e all’olivastro
millenario di Luras
Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso sessuale sui
minori
Progetto d’Istituto contro la dispersione scolastica e favore
dell’integrazione
Progetto di attività motoria
Nella Scuola Media
di Calangianus saranno realizzati dei progetti all’interno delle
seguenti aree ed effettuati
viaggi d’istruzione e visite guidate:
Educazione Ambientale: "Erbario", "Ariatest", "Osserviamo
Calangianus", "Progetto sughero"
Educazione alla Salute, alla Sessualità, alla Sicurezza
Drammatizzazione"Fare teatro"
Educazione Stradale
Orientamento e Continuità
Intercultura e alfabetizzazione ai ragazzi in difficoltà
Educazione Linguistica (Italiano e Francese)
Abbelliamo la nostra scuola con un’opera pittorica su tela.
Corso di ceramica
Divertiamoci a realizzare un libro
Educazione Informatica – Aggiornamento Sito Web
Progetto di recupero e potenziamento di Educazione Musicale
Viaggio nel nostro ambiente naturale.
Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso sessuale sui
minori.
Viaggio d’Istruzione in una regione Italiana con escursione
all’Estero.
Progetto Lingua 2000
Progetto attività sportive e motorie e partecipazione ai giochi
sportivi studenteschi.
"Le News" della Scuola
Progetto giornalino "Aiò"
Progetto "Le ricette calangianesi"
Nella Scuola Media S. Antonio di Gallura saranno realizzati i
seguenti laboratori compresi nel progetto triennale POR Sardegna
Azione 3.6 contro la dispersione scolastica, già finanziato dalla
RAS e promosso dalla Comunità
Montana n. 4 di Olbia:
Laboratorio di Ceramica
Laboratorio di Lingua Italiana anche per alunni stranieri ed
extracomuntari
Laboratorio di Informatica
Laboratorio Scientifico e di Educazione alla Salute
Scelte extracurricolari
Nella programmazione è previsto di completare
il lavoro svolto nelle ore curricolari, con alcune attività e
progetti da realizzarsi in orario extra scolastico. Alcuni dei
Progetti sopra indicati, quelli collegati ad Enti Pubblici (F.S.E.,
RAS, Comunità Montane, Provincia di Sassari, Enti Locali, ecc.),
saranno attuati qualora verrà accolta richiesta di finanziamento,
a loro già inoltrata dalla Scuola.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate nel territorio e per i viaggi d’istruzione ci
si atterrà ai criteri indicati dal Consiglio d’Istituto, si farà
riferimento alle norme ministeriali contenute nelle diverse
circolari e nel D.I. 44/01. Essi/e sono stabiliti/e e
programmati/e dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti e
perseguono gli obiettivi formativi e culturali già esplicitati in
questo P.O.F..
ALCUNI PROGETTI-LABORATORIO
"PROGETTO DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA E
ALL’ABUSO SESSUALE SUI MINORI" (SENSIBILIZZAZIONE ALL’INTERNO
DELLE
SCUOLE)
Il presente progetto di sensibilizzazione avrà
inizio a partire dal mese di Ottobre 2002, ed è realizzato
d’intesa con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di
Calangianus. E’ stata istituita una rete di Scuole.
Scuola Materna: Attraverso l’analisi della
fiaba di "Pinocchio" saranno individuati con la classe i
significati morali e gli insegnamenti, oltre la metafora stessa
espressa attraverso la fiaba; le conversazioni guidate sui diritti
e doveri dei bambini saranno espletate sottoforma di semplici
argomentazioni; seguiranno domande strutturate rivolte agli alunni
sull’autocoscienza dei propri doveri e diritti.
Scuola Elementare: Conoscenza, analisi e
discussione della "Carta dei diritti del bambino";visione e
commento del film "Gian Burrasca" o altro; discussione e
comprensione della personalità di Gian Burrasca; trattazione delle
tematiche legate alla violenza nei confronti del prossimo: degli
animali, delle persone più deboli (anziani e bambini); l’abbandono
morale e fisico dei minori.
Scuola Media: I diritti e i doveri. Analisi
della Carta dei diritti del bambino; comprensione dell’abuso e
della violenza nel suo significato generale; domande aperte agli
alunni per fax emergere i concetti e le esperienze del proprio
vissuto personale e della propria interpretazione della realtà;
trattazione e analisi dei casi di cronaca che riguardano la
violenza sui minori, conoscenza della organizzazioni che tutelano
e difendono i minori: telefono azzurro, numero verde (Tempio),
numero europeo.
SCUOLA MATERNA
PROGETTO : "NAVIGANDO E DIVAGANDO"
I minori del 2000 vivono un‘epoca pervasa da
forme di comunicazione e informazione multimediali, per cui
riteniamo importante il ruolo della scuola nell’accompagnare gli
stessi bambini a conoscere, usare e filtrare questi strumenti, con
approccio corretto e familiare stimolando la loro creatività, le
loro capacità logiche e di apprendimento.
Obiettivi: Fare acquisire ai bambini
familiarità con gli strumenti informatici; far sperimentare ai
bambini le funzionalità del P.C. attraverso il gioco; la
video-scrittura, il disegno, la grafica, l’animazione;
Organizzazione: Gli interventi prevedono la
formazione di piccoli gruppi (quattro o cinque bambini per volta )
di cinque anni e l’utilizzo di software specifici.
Tempi: Il progetto avrà la durata di 8 mesi
(da metà Ottobre ’02 a metà Maggio ’03), sarà attuato una volta la
settimana.
Responsabile del Progetto: ins. Addis
Antonella
PROGETTO LINGUA STRANIERA OGGI
"L’Inglese nella Scuola dell’Infanzia"
Solo se finanziato dall’Ente Locale o dalle
famiglie.
Motivazioni: La società attuale aperta alla
multiculturalità e in rapida evoluzione fa emergere nuovi
bisogni educativi e formativi. La Scuola Materna si fa carico di
queste richieste e ritiene utile offrire coerenti itinerari
pedagogici atti a formare personalità sempre aperte e competenti.
La Scuola di Calangianus, consapevole di far parte di un
territorio industrializzato e in contatto con diverse culture,
ritiene significativo avvicinare i bambini all’approccio di una
lingua straniera sin dall’età prescolare.
Finalità: Promuovere la formazione integrale della
personalità del bambino, nella prospettiva della formazione di
soggetti liberi, responsabili e attivamente partecipi alla vita
della comunità locale, nazionale ed internazionale.
Obiettivi: Acquisire capacità e competenze
di tipo comunicativo ed espressivo; maturare e organizzare le
componenti cognitive, affettive, sociali e morali.
Risorse umane: Richiesta di un insegnante
di Inglese per un totale di ore 10 più sussidi didattici.
PROGETTO DI MUSICOTERAPIA
"Crescere con la musica"
Motivazioni: L’interdisciplinarità del
progetto è la caratteristica metodologica e didattica saliente
poiché costituisce per il bambino una progressiva e simultanea
sollecitazione alla costruzione di due sistemi simbolici: quello
musicale e quello linguistico, sospinti verso le distinzioni
morfo-fonetiche, costitutive e generative di quella unità
linguistica fondamentale che è la parola. Non mancheranno
stimolazioni a livello linguistico (tabulazione), gestuale,
motorio e manipolativo (drammatizzazione e sonorizzazione),
topologico-temporale (dentro-fuori, prima-dopo, sopra-sotto, ecc.)
e associativo. La musica può essere, quindi, strumento di sviluppo
delle capacità espressive e d’apprendimento, può essere, insomma,
mezzo nuovo per una scuola rinnovata. Le esperienze che
l’utilizzazione della musica consente sono conoscitive e
terapeutiche: perciò questo progetto coinvolge sia i docenti di
sostegno sia gli insegnanti di scuola per l’infanzia, di Scuola
Elementare e Media che intendono adeguarsi alle finalità
dei nuovi programmi ministeriali per l’Educazione al suono e alla
musica. Infatti si legge nei vigenti programmi ministeriali della
Scuola Elementare: "Nell’ambito delle attività d’educazione al
suono e alla musica è da tener presente il valore che possono
assumere eventuali interventi specialistici di musico-terapia
rivolti a soggetti in situazione di handicap.
Obiettivi: Stimolazione delle capacità
senso-percettive; approccio per lo sviluppo delle capacità
d’intonazione; discriminazione dell’accento tonico nelle parole;
coordinamento audio-motorio e oculo-manuale; giochi per la
stimolazione alla conoscenza del proprio corpo e della sua
simmetria in associazione al ritmo, all’imitazione gestuale a
specchio, all’ortofonia, alla memorizzazione e alla associazione
di un antecedente con il conseguente; approccio all’ascolto
partecipato; auto-ascolto con ricerca espressiva ritmo-timbrica su
vari strumenti.
Didattica, mezzi e strumenti:
Strumentario musicale verbo-linguistico e logico
matematico: consiste in varie serie di strumenti a percussione e
melodici, ciascuno con diverso timbro, legnetti, piastre sonore,
ecc., intonati sulla scala pentafonica da utilizzare per la
formazione dell’orecchio musicale, per la discriminazione
cronologica ordinale, corrispondenziale, relazionale,
ritmo-timbro-melodica, per la ricerca
timbrico-vocalico-consonantica e onomatopeica e quindi per avviare
i bambini alla lettura dei "sonemi" (neologismo) e delle parole.
L’insegnante presenta gli strumenti metallici e non metallici
facendo notare tutte le loro differenze.
Gestione alunni: Le attività saranno svolte
per piccoli gruppi in orario antimeridiano con l’utilizzo di un
docente specializzato nella metodologia del M.stro Giordano
Bianchi, distaccato dall’insegnamento che abbia conseguito almeno
il secondo livello di specializzazione in musico-terapia.
Durata: Da Febbraio 2003 a Giugno 2003.
PROGETTO: "GIOCHIAMO CON LE SCIENZE"
Anno scolastico 2002/2003 (progetto Triennale)
Premessa: L’acqua è stato il nucleo
tematico che ha fatto da cornice al nostro "Progetto".
La strategia di motivazione: E’ stata quella di
guidare i bambini ad intervenire ed a discutere sui
fenomeni più immediati e interessanti della
realtà quotidiana, prestando attenzione ai tanti fenomeni
e fatti osservati, alle condizioni ed ai modi per
definirli e variarli; cercando di descrivere le
esperienze senza trarre conclusioni affrettate, per
costruirsi come persone capaci di valutazione ed
intervento, attivi e consapevoli.Un progetto
entro cui crescere, da affrontare con tutte le modalità
che caratterizzano l’individuo (percettive,
linguistiche, simboliche, espressive) come dai " Campi
d’esperienza ", che pertanto necessitano di " tempi ad
ampio respiro " che consentano livelli
d’elaborazione dell’esperienza, gradualmente
approfonditi. Il tema principale " l’ACQUA" è stato
suddiviso in vari itinerari:
L’acqua ed il bambino; Esperienze con
l’acqua; Il viaggio dell’acqua; L’utilità dell’acqua;
L’acqua e la vita; Piante ed animali acquatici.
Finalità:
Formazione del "Pensiero scientifico" e del "Pensiero
creativo".
Obiettivi: Capacità di osservare,
esplorare, sperimentare con azioni e movimenti coordinati, con
modalità d’indagine; Capacità di usare un lessico specifico per
descrivere, porre e porsi problemi (perché? come?), riflettere e
spiegare eventi; Capacità di interpretare la realtà, i contenuti
della propria esperienza e di rappresentarli in forme originali
usando sistemi simbolici diversi.
Spazio: Si prevede di utilizzare spazi
interni: laboratorio scientifico in uso dallo scorso anno; spazi
esterni: giardino della scuola, giardini pubblici, visite guidate.
Tempio: Il progetto si attuerà per tutto
l’anno scolastico, ogni giorno dalle ore 10 alle ore 12 con gruppi
di 10 bambini divisi per fasce d’età, privilegiando i prescolari,
alternandoli quotidianamente. L’insegnante responsabile del
progetto dovrà organizzare il lavoro dalle ore 8.30 alle ore 10.
Dalle ore 12 in poi dovrà annotare le osservazioni e la verifica.
Mezzi e Strumenti: Macchina fotografica,
televisore e video registratore, video cassette scientifiche,
lenti d’ingrandimento, provette, misurini, contenitori graduati,
nastro adesivo, colla, carta e cartoncino di vario tipo, tempere,
pennarelli, matite, forbici, riviste e tutto l’occorrente che
necessita per l’attuazione del progetto.
Responsabile del progetto: Ins.
Maria Carmela Lutzu
PROGETTO: "AMICO LIBRO"
Motivazione: IL Progetto ha come
motivazione la promozione del libro sin dalla Scuola Materna,
perché il lettore "piccolo" è un lettore vorace, mentre le
statistiche riconoscono una caduta impressionante alla voglia di
leggere da parte degli alunni che lasciano la Scuola Elementare
per frequentare le Medie.
Finalità: Infondere nel bambino il piacere
della lettura prima di saper leggere, attraverso l’ascolto di "
voci che leggono per lui", e consolidare così un’attitudine
destinata, si spera, a mantenersi nel tempo.
Obiettivi cognitivi: Conoscere ed
utilizzare con rispetto spazi ed oggetti; conoscere le istituzioni
del territorio ( biblioteca comunale o scolastica); osservare, con
l’impiego di tutti i sensi, le proprietà fisiche elementari degli
oggetti (i libri); vedere, osservare, leggere le immagini in
maniera creativa, ricostruire storie in sequenza; approccio alla
lingua scritta, costruzione di libri con l’utilizzo di diverse
tecniche.
Persone coinvolte: bambini e insegnanti
delle tre sezioni , insegnante di sostegno. Periodo: Anno
scolastico 2002/2003
Tempi: 2 giorni alla settimana, per un’ora:
dalle 11.00 alle 12.00, con rotazione dei gruppi dei bambini,
nell’ora di compresenza , con due
insegnanti di turno.
Handicap: proporremo attività da realizzare
in piccoli gruppi, con l’obiettivo di integrare il più possibile i
bambini diversamente abili nel contesto scolastico.
Strumenti: tappeto, cuscini, tavoli, sedie,
mensole, libri, registratore, episcopio, carta di vari tipi,
colori, cartoncino, forbici, colla, nastri da registrare,
cinepresa, macchina fotografica, rullini, stoffa, lana,
polistirolo, legno, gommapiuma, cartone, materiale di recupero,
giornali, vocabolario.
Responsabile del progetto: Ins. Addis
Antonella
PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICO-MOTORIA
"Dalla zuffa… al gioco con regole"
Anno Scolastico 2002/2003
Motivazione: Componenti inevitabili della
vita sociale sono l’aggressività e la violenza, presenti
soprattutto nei mass media. I bambini sono un bersaglio
commerciale di primaria importanza per il piccolo schermo, che non
si sottrae all’esigenza di ricorrere ad immagini violente per
attirare l’attenzione. I personaggi dei cartoni, "nuovi eroi Super
violenti", vengono offerti alla visione dei bambini senza la
mediazione critica dell’adulto. Riteniamo offrire esperienze
psicomotorie, giochi con regole, attraverso i quali i bambini
possono dare libero sfogo alla loro impetuosità, in un contesto
sicuro e rassicurante.
Finalità: Canalizzare l’aggressività.
Obiettivi: Favorire relazioni positive nel
piccolo e grande gruppo, potenziando il livello di autostima;
comprendere la necessità di osservare le regole e di riferirsi a
modalità positive, che prevedono il contenimento
dell’aggressività; potenziare le competenze motorie dei bambini,
aiutandoli a superare situazioni di disagio –malessere.
Metodologia: Il progetto prevede un
percorso di esperienze, dove i bambini, a coppie e in piccolo
gruppo, possono conoscere e interiorizzare la loro corporeità.
Destinatari: Tutti i bambini di 3, 4, 5
anni. N. 3 insegnanti in compresenza.
Tempi: 2 volte la settimana per l’intero
anno scolastico.
Spazi: Sala giochi.
Materiale: Palle, palloncini, corde,
cinture, cerchi, percorsi e altro materiale di recupero.
Responsabile del Progetto: Ins. Mancini
Rosaria.
SCUOLA ELEMENTARE
PROGETTO PROPEDEUTICO ALL’APPRENDIMENTO DELLA
LINGUA FRANCESE
(Classi V della Scuola Elementare)
Motivazioni e Durata: Nel quadro della
normativa europea le Istituzioni Scolastiche sono invitate a
favorire un’offerta formativa sempre più completa e meglio
adeguata alle esigenze della formazione linguistica dei ragazzi
attraverso l’inserimento progressivo della seconda lingua
straniera. Si ritiene utile, allora, proporre un corso
propedeutico di lingua francese per le classi V della Scuola
Elementare, della durata di 15/20 ore per ciascuna classe, in modo
da favorire l’approccio alla lingua straniera curricolare studiata
nella Scuola Media e per completare la formazione linguistica
generale, visto che i ragazzi già studiano la lingua inglese nella
Scuola Elementare.
Articolazione didattica: Unità O + Unità 1
(15/20 ore di insegnamento/apprendimento).
Obiettivi: (UNITA’ 0): Educazione alla
diversità; il pluralismo linguistico-culturale;presentazione e
identificazione delle lingue più comunemente parlate; le parole
della lingua francese usate anche nel nostro contesto linguistico
culturale; presentazione della Francia; le città più importanti; i
prodotti più famosi; elementi di civiltà, la Francia fisica
(frontiere, fiumi, mari, rilievi).
Obiettivi : (UNITA’ 1):"Premiers contacts"
Obiettivi : Se Présénter: Prendre contact
avec quelqu’un; poser des questions; répondre à des questions;
identifier quelqu’un. Grammaire : Les verbes « etre », « habiter »,
« avoir », « s’appeler » ; l’apostrophe ; Masculin/féminin ; le
pluriel ; le temps : les jours de la semaine.
Ecrit : Acquisition des codes de l’écrit.
Metodologia: Uso di una metodologia che
meglio si adatti al ritmo della classe e quindi volutamente lenta
e progressiva. Il principio della ricorrenza deve necessariamente
essere al centro dell’approccio metodologico di modo che ogni
nuova conoscenza diventi il fondamento dell’acquisizione di un
"savoir-faire" linguistico di partenza.
Strumenti: Materiale distribuito
dall’insegnante. Fotocopie, immagini di situazioni di vita
quotidiane, ascolto di audiocassette (discriminazione fonetica),
canzoni adatte all’infanzia.
Valutazione: Test di verifica dopo ogni
lezione e test di verifica globale alla fine di ogni Unità.
Docente responsabile del progetto: Prof. Franco Roselli.
Risorse umane: Insegnante Esterno abilitato
all’insegnamento della lingua francese nella Scuola Elementare.Ore
20 per ogni gruppo x 3 V Classi = 60 ore complessive.
DOCENTE DI PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE D’ISTITUTO
L’insegnante effettuerà 22 ore settimanali sia
in orario curricolare che pomeridiano, più 2 ore di
programmazione. Si utilizzerà il docente in spazi diversificati
all’interno dei moduli di classi aperte per gruppi di livello. La
ripartizione delle ore nelle classi è la seguente:
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Classi di recupero
Ins. Carbini Maria Eligia e Balata Giuseppina
ORARIO |
LUNEDI’ |
MARTEDI’ |
SABATO |
8.30-9.30
9.30-10.30 |
TEMPIO |
4^B |
3 ^ A/B |
10.30-11.30
11.30-12.30
12.30-13.00 |
2^ A |
3^A/B |
4^ B |
ORARIO |
ORARIO |
LUNEDI’ |
ORARIO |
MERCOLEDI’ |
ORARIO |
SABATO |
|
|
|
|
|
|
|
8.30 |
|
|
|
|
8.30 |
IV/A |
9.30 |
|
|
9.30 |
IV/A |
|
|
10.00 |
10.00 |
IV/A |
|
|
|
|
10.30 |
|
|
10.30 |
V/A-B-C |
10.30 |
V / A-B-C |
CLASSE IV: Ore complessive = 6 CLASSE V: Ore
complessive = 5 Totale ore = 11.
PROGETTO ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
1. Progetto accoglienza: Ha come
obiettivo primario la reciproca conoscenza, in tutte le proprie
caratteristiche, del nuovo ambiente scolastico. La Scuola si
impegna, con opportune ed adeguate iniziative di tutti gli
operatori, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni
per il miglior inserimento e l’adeguata integrazione di questi
minori, con maggior riguardo alla fase d’ingresso nelle classi
iniziali e nelle situazioni di rilevante necessità. Particolare
impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative
agli studenti in situazioni di handicap, a quelli stranieri, a
quelli degenti in strutture ospedaliere. Sono previsti quattro
incontri con docenti dei vari gradi nel corso di ogni anno
scolastico.
Per le rappresentazioni teatrali e la festa di
fine anno dei vari livelli scolastici dell’Istituto verranno
coinvolti gli alunni delle ultime classi.
.
2. Orientamento: Ha come obiettivo la
conoscenza di sé e dell’ambiente per una scelta più consapevole
del proprio futuro.
3. Educazione Ambientale: Riguarda lo
studio e la conoscenza del territorio e delle risorse naturali,
gli effetti positivi e negativi dell’intervento umano
per educare gli alunni ad un giudizio critico sull’oggi.
4. Laboratorio teatrale: Rappresenta
momenti di stimolazione, potenziamento dell’aspetto
creativo dei ragazzi. Educa all’espressività corporea
mimico-gestuale. Coinvolge gli alunni nella realizzazione di
costumi e della scenografia dello spettacolo ideato. Potenzia la
creatività nella messa in scena di uno spettacolo in lingua
italiana, francese e dialetto.
5. Laboratorio d’informatica
6. Laboratorio di ceramica
7. Laboratorio musicale
8. Laboratorio linguistico
PROGETTO AMBIENTE TERRITORIO
Finalità: Il presente progetto si propone
di realizzare una sinergia funzionale tra scuola e
territorio/ambiente, che faccia interagire le conoscenze
scolastico/didattiche con la realtà sociale ed economica della
comunità in cui le singole componenti della scuola agiscono; "in
primis" gli alunni, in quanto destinatari dell’apprendimento e
interpreti della realtà quotidiana, vissuta nell’ambito
familiare e sociale, ma anche i docenti, impegnati in un processo
formativo nel quale la didattica è unicamente un aspetto. Infatti,
talvolta si avverte un distacco tra scuola e realtà
circostante, nel senso che spesso l’attività didattica prescinde
dall’attualità, soprattutto per quanto concerne le materie
dell’ambito antropologico (o per meglio dire "etnologico" o della
antropologia culturale), con la conseguenza che l’insegnamento
finisce per essere confinato in una realtà virtuale senza alcun
collegamento con l’essere quotidiano, provocando uno
scollamentoche talvolta si protrae nell’intera vita
scolastica degli alunni, spesso avulsi dalla realtà che li
circonda.
Per tale motivo, la didattica non può limitarsi
a fornire all’alunno una conoscenza arida e spersonalizzata, ma
una chiave interpretativa della realtà, che deve costituire la
base culturale senza la quale qualsiasi disciplina scolastica
sarebbe monca e priva del necessario "Humus" per una maturazione
umana e professionale.
Per questo, si ritiene necessario come momento
propedeutico, un approfondimento della realtà economica, sociale,
culturale, storica e geografica del luogo in cui gli alunni
vivono; momento rilevante della progettazione attiva dei genitori,
i quali potranno integrare l’analisi della condizione economico
sociale del comparto, costituendo un prezioso ausilio per docenti
e alunni; analogamente, le strutture comunali potranno essere
direttamente investite per fornire tutte le informazioni sul
territorio.
Obiettivi: L’insieme di queste sinergie
potranno creare inoltre un momento di collaborazione tra diverse
componenti che operano nel territorio, con la scuola tra le
protagoniste. Infatti, con il realizzarsi dell’Autonomia questa
dovrà necessariamente confrontarsi con il territorio e le sue
istituzioni; tale dialogo e confronto, infatti non sarà più
gestito dall’alto o da altri organi della struttura scolastica, ma
direttamente da ciascun Istituto.
Per gli alunni il progetto contribuirà ad una
presa di coscienza su importanti temi di attualità come l’ambiente
e il territorio, visti e vissuti sotto diverse angolazioni, avendo
come punto di base il proprio paese:
Salvaguardia del territorio, vista come
conservazione e tutela delle risorse del patrimonio naturale;
Analisi della struttura urbana come momento per
una rivendicazione di spazi da fruire per attività sociali,
sportive e culturali;
Conoscenza del territorio dal punto di vista
antropologico, alla ricerca delle proprie radici e delle
tradizioni.
La struttura del progetto è mirata:
Alla conoscenza della realtà locale;
Alla conoscenza delle componenti del proprio
ambiente;
Alla conoscenza delle trasformazioni derivate
dal progresso tecnologico e dallo sviluppo industriale sul
territorio.
Metodologia: Partendo dal paese, come
entità geografica, storica, etnografica, attraverso l’applicazione
di strumenti anche innovativi come la cartografia e i sistemi
informativi geografici, che tra l’altro consentono un collegamanto
interdisciplinare aree tecnico-scientifiche umanistico letterarie,
si seguirà il seguente percorso di ricerca a di apprendimento:
Evoluzione storica, antropologica, sviluppo
urbano. Localizzazione geografica: Il territorio, orografia, flora
e fauna, la realtà economica e sociale, la tutela dell’ambiente,
le istituzioni, interventi, bisogni e problemi.
Classi coinvolte:La realizzazione del
progetto vedrà coinvolte la classi delle scuole elementari del
secondo ciclo didattico ed avrà una durata triennale.
Sarà portato avanti nelle varie fasi operative
dagli insegnanti curricolari con il supporto, in funzione dei vari
temi affrontati, di esperti esterni, in particolare di coloro che
operano nel territorio.
Strumenti: Il paradigma ambientale vuole
introdurre nella scuola degli strumenti e le metodologie più
attuali di lettura e analisi del territorio e dell’ambiente, a
supporto e integrazione di tutte le aree disciplinari. Il progetto
si configura nelle aree tematiche sopra individuate,
attraverso le quali sarà evidenziato il rapporto tra l’uomo e
l’ambiente.
Il territorio, con le sue diverse
articolazioni, si propone, quindi, come chiave di lettura del
processo evolutivo della società e delle sue componenti, con una
interazione tra scuola e società che favorirà il percorso
formativo degli alunni, approfondendo le loro capacità critiche e
di analisi.
Attraverso questo strumento, partendo dalla
realtà locale, anche i temi generali legati alla difesa
dell’ambiente, ad una migliore utilizzazione e distribuzione delle
risorse umane materiali saranno vissuti in forma diversa e
migliore; la comprensione dei fenomeni e degli accadimenti
mondiali costituirà una solida base formativa non solamente
didattica, ma che coinvolgerà l’alunno come persona, protagonista
della realtà che lo circonda.
Percorso didattico: L’ipotesi organizzativa
prevede diverse aree di intervento di seguito elencate:
Il paese: le origini, tra storia e
leggenda; le case e i monumenti; i siti archeologici; i cognomi:
origine dei mestieri, ieri e oggi; lo sviluppo
urbano; le istituzioni; le attività culturali, sociali e sportive.
Il territorio: il comune: confini; la
montagna, il bosco e la campagna, la flora e la fauna; le attività
agricole; le attività industriali e artigianali.
L’ambiente: il rapporto tra territorio e
abitanti; le attività che incidono sull’ambiente; difesa
dell’ambiente;
Lo sviluppo: l’arredo urbano; le attività
economiche; le attività agricole; il turismo e l’ambiente;
integrazione tra sviluppo e ambiente.
La valutazione: Il raggiungimento degli
obiettivi sarà modificato con le modalità previste dal
piano
di lavoro di ciascun docente, attraverso
riscontri periodici quali: test,
elaborati, relazioni quadrimestrali.
Le verifiche daranno informazioni non solamente
sulla formazione degli alunni, e quindi sulle conoscenze
gradualmente acquisite, ma anche sulla validità delle metodologie
adottate e delle scelte didattiche degli insegnanti coinvolti nel
progetto.
La valutazione effettuata servirà ad approntare
le eventuali modifiche per un progetto "mirato"
da predisporre nel prossimo anno scolastico.
PROGETTO DI PREVENZIONE E DI RECUPERO DELLA
DISPERSIONE SCOLASTICA E DEGLI INSUCCESSI FORMATIVI
Parte pedagogica: L’Istituto Comprensivo di
Calangianus opera in un contesto ambientale socio-economico a
carattere prevalentemente artigianale. La presenza delle piccole e
medie industrie ha favorito l’immigrazione interna ed esterna:
infatti, nella scuola sono presenti anche numerosi alunni
extracomunitari. Essi manifestano grande difficoltà nel
comunicare, anche nella forma più semplice, in quanto al loro
arrivo ignorano quasi completamente la lingua Italiana, e la
praticano solo in ambito scolastico. Il paese, purtroppo, non è
esente da fenomeni di tossicodipendenza, alcolismo e
microcriminalità: una realtà preoccupante che la scuola di base
non può ignorare perché i ragazzi sono più influenzabili da mode o
da atteggiamenti equivoci. Alcune famiglie sono maggiormente
presenti nel soddisfare le esigenze materiali dei propri figli,
delegando invece lo sviluppo morale, sociale e culturale
all’istituzione scolastica. Di fronte alla carente presenza della
famiglia, si riscontra, perciò, un notevole svantaggio
socio-culturale, che spesso preclude i successi formativi degli
alunni.
Dopo un’attenta analisi della situazione nella
quale si opera, si propone un nuovo curricolo che, ovviando alla
struttura rigida della scuola, consenta "l’ apertura" delle classi
e la formazione di gruppi di livello che rispondano ai reali
bisogni degli alunni.
Finalità: Promuovere opportunità volte a
favorire il miglioramento della vita di relazione e dei rapporti
interpersonali. Eliminare il disagio e il malessere che si
esprimono a diversi livelli nel rapporto scuola-utenti. Evitare le
difficoltà che si manifestano nelle classi-ponte, nel passaggio
fra scuola materna e scuola di base. Agevolare l’inserimento degli
alunni stranieri extracomunitari con progetti di sviluppo e
recupero che garantiscono l’integrazione fra culture diverse.
Il curricolo della Scuola Elementare è
costituito dai seguenti punti:
Programmazione: Il modello didattico si
basa su una pedagogia per progetti multi campo, articolati in
gruppi misti per età e livelli di apprendimento. Pertanto gli
alunni potranno essere inseriti nel primo o nel secondo biennio
(come da schema allegato) in base alle loro capacità o difficoltà
testate mediante monitoraggio a cura del team docente.
Attraverso una programmazione individualizzata
e specifica si individueranno i cardini guida del curricolo. Si
potrà evitare, pertanto, in larga misura, l’insuccesso formativo
perché l’alunno potrà passare agevolmente da un gruppo all’altro
per periodi di recupero o di approfondimento e poi rientrare nella
propria classe. La scuola organizzerà l’attività attraverso:
Programmazione per obiettivi.
Progetti (con utilizzo di mappe concettuali) su
aree tematiche particolari al fine di favorire l’unitarietà dei
percorsi didattici. Per entrambi si attua la progettazione
quadrimestrale, con incontri mensili di confronto operativo e di
verifica.
Tempi di realizzazione e verifica
Le attività saranno realizzate in orario
curricolare e aggiuntivo, durante tutto l’anno scolastico, e
saranno articolate:
In una fase iniziale di coinvolgimento.
In una fase intermedia di esecuzione e
approfondimento.
In una fase finale di verifica.
Si procederà mediante:
Elaborazione di schede per le osservazioni
sistematiche;
Registrazione, tabulazione e valutazione delle
osservazioni;
Valutazione dell’andamento dei progetti
attraverso test, griglie, prove oggettive, questionari, schede di
analisi.
Schema di attuazione: Per l’attuazione del
Progetto di prevenzione, recupero della dispersione scolastica e
insuccessi formativi, è necessaria la presenza di due docenti
distaccati dall’insegnamento in base alla legge 426/88 e C.M.
257/94. Un Docente opererà in tutte le classi per un numero di 22
ore più 2 di programmazione con funzione di supporto
psicopedagogico. Il secondo docente avrà il compito di individuare
ed organizzare nuove attività relative alla programmazione e
progettazione d’istituto. L’orario sarà suddiviso in 22 ore
settimanali ripartite in 10 classi più 2 ore di programmazione.
(solo se l’Amministrazione avrà aderito alla richiesta di ottenere
due insegnanti).
PROGETTO DI INTERCULTURA: ACCOGLIENZA –
ALFABETIZZAZIONE – INTEGRAZIONE ALUNNI EXTRACOMUNITARI
Nota introduttiva: L’Istituto Comprensivo
opera in un contesto socio-economico piccolo industriale. La
presenza delle piccole e medie industrie ha favorito
l’immigrazione interna ed esterna; infatti numerosi alunni
provengono dal Marocco, da Capo Verde, dalla Bielorussia, con una
diversità di etnia, religione e cultura tali che devono essere
tutelati ed aiutati nell’integrazione scolastica e sociale.
Nell’anno scolastico 2001 2002 è stato
portato avanti un progetto di intercultura per alunni
extracomunitari attraverso il quale si è rilevato che è
fondamentale metterli in condizione di aumentare l’autostima e la
fiducia in se stessi, favorendo molteplici momenti di
incontro con i compagni all’interno dell’istituzione
scolastica e all’esterno nella società.
Finalità: Agevolare e valorizzare la
diversità come ricchezza, promovendo l’integrazione fra culture
diverse. Garantire una prima alfabetizzazione.
Contrastare il fenomeno della emarginazione
attuando strategie e interventi che favoriscano l’inserimento
nella scuola affrontato con serenità e non come fonte di disagio.
Sostenere le famiglie straniere nell’impatto
con la nuova realtà ambientale, promovendo iniziative formative,
informative e culturali. Prevenire il fenomeno della dispersione
scolastica.
Articolazione: Il progetto coinvolgerà
tutti gli alunni extracomunitari presenti nell’Istituto, si
prevede l’utilizzo di un docente nominato dal Provveditore ai
sensi dell’articolo 5 legge 426\88, che opererà con gli alunni
extracomunitari per 22 ore settimanali più 2 ore di
programmazione.
Gestione: L’attuazione del progetto prevede
attività da svolgere per piccoli gruppi in orario curricolare.
Obietti educativi e didattici: Acquisire
una prima alfabetizzazione di base. Conoscere aspetti di vita e di
culture diverse. Acquisire la conoscenza dei diversi linguaggi.
Utilizzare gli strumenti propri delle varie discipline.
Favorire la socializzazione attraverso
l’apprendimento. Accrescere la fiducia in sè perfezionando il
grado di sicurezza e di autostima. Sviluppare le capacità di
comunicazione attraverso l’utilizzazione dei vari linguaggi:
poetico, narrativo, musicale, figurativo, tecnico pratico e
gestuale.
Modalità e tempi di verifica: Elaborazione
di schede che consentano la valutazione bimestrale delle capacità
di comunicazione chiara in lingua italiana. Valutazione finale dei
risultati raggiunti mediante prove scritte e orali, conversazioni.
PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE
Premessa e finalità: Gli insegnanti,
avvalendosi ciascuno dei contenuti degli strumenti e delle
attività specifiche della propria disciplina, mirano attraverso
l’educazione stradale, a forme di comportamento individuale e di
gruppo confrontandosi sia all’interno sia all’esterno delle
scuole.
Articolazione del progetto: Conoscenza
della funzione del vigile urbano:
Presenza del vigile nelle classi per un totale
di 20 ore annue.
Presentazione della persona con funzioni di
vigile in servizio a Calangianus.
Titolo di studio indispensabile per poter
accedere all’incarico.
Orario di servizio
Divise
Stemma
Operatività
Tutela dell’ordine pubblico, delle strade, del
commercio, dell’edilizia
Obiettivi Specifici:
Conoscenza e distinzione dei segnali di
pericolo, divieto, indicazione:
I percorsi
Le strade e le sue parti
I pedoni
I segnali stradali: diverse forme e funzioni
Conoscenza della funzione del pedone:
I linguaggi dei segnali luminosi
Conoscenza delle prime regole di sicurezza:
Comportamento corretto e scorretto del pedone
lungo le strade;
Ciò che causa disordine nella circolazione
specie del mancato rispetto delle regole;
Scoperta di norme comportamentali corrette;
Conversazioni-ricerca di motivazioni-giochi
finalizzati-simulazione di situazioni.
RACCORDO INTERDISCIPLINARE TRA I PROGETTI
Ambito linguistico |
Ambito antropologico |
Ambito logico matematico |
Preparazione di
questionari Racconto delle esperienze
Esatta nomenclatura
Comprensione
Lettura di immagini
I colori dei segnali
Costruzione di un segnale luminoso
Creazione di un nuovo segnale |
Individuazione di
comportamenti scorretti Il comportamento del pedone in situazioni
diverse
Per la strada: il rispetto per gli altri
Questionari
Domande di scelta |
Riconoscimento di linee ed
angoli Segnali verticali orizzontali e relative suddivisioni
Riconoscimento e confronto di forme nei segnali di:
-Pericolo
-Prescrizione
-Indicazione
Costruzione di segnali:
-misurazioni
-calcoli
-situazioni problematiche riferite al calcolo del perimetro |
SCUOLA MEDIA CALANGIANUS
Progetto di Educazione Ambientale
(Erbario)
Motivazioni: La finalità essenziale di
questo Progetto consiste nell’educare i ragazzi alla conoscenza e
allo studio della principale flora del territorio, con particolare
riferimento alle piante arboree, alla conoscenza delle varie parti
di una pianta e alle sue funzioni. La classificazione scientifica
verrà effettuata in lingua: italiana, latina, francese, in
dialetto.
Obiettivi: Conoscere la principale flora
del territorio; suscitare l’interesse per la ricerca
storico-scientifica; valorizzare le competenze e le abilità
pratiche degli alunni; allargare la conoscenza lessicale dei
termini della flora delle diverse lingue.
Metodologie: Verbale (letture- relazioni);
Grafica (disegni-foto); Visite guidate nelle zone del territorio;
Incontri con esperti di flora del territorio.
Verifica: Capacità di organizzare il
lavoro; capacità di selezionare il materiale e di elaborare.
Classe interessata: II B.
Docenti coinvolti: Proff. Lidia SECHI,
Antonella PASELLA; Franco ROSELLI.
PROGETTO AGGIORNAMENTO "SITO WEB"
Obiettivi: Dare la possibilità all’utenza
(genitori, studenti, altri), tramite il sito Web e la E-Mail, di
avere tutte le informazioni relative alle attività didattiche,
programmate e inserite nel P.O.F..
Durata: Il tempo necessario per realizzare
tale progetto sarà, presumibilmente, di 40 ore. Tali ore sono
comprese sia per l’elaborazione del sito con il software "Front
Page 2000" sia per la gestione e l’aggiornamento dei dati. Sarà
realizzato con rientri pomeridiani.
Risorse umane: Per tenere aggiornato il
sito Web occorrerà acquistare un programma F.T.P. (File Transfert
Protocol) tipo "Cute F.T.P." o similari .
PROGETTO ORIENTAMENTO
Denominazione del progetto: Conoscere sé
stessi e l’ambiente per programmare il proprio futuro.
Responsabile del progetto: Proff. Lentinu
A. e Sardo A.
Destinatari: Classi Terze.
Obiettivi: Promuovere nel preadolescente la
conoscenza di sé, delle proprie attitudini e aspirazioni;
promuovere e sviluppare la conoscenza delle realtà scolastiche e
sociali e delle possibilità occupazionali; sviluppare capacità ed
operare scelte consapevoli; promuovere lo spirito di cooperazione
ed il rispetto delle idee altrui.
Durata: a. s. 2002/03 1° Fase:
Presentazione del Progetto, contatti con Scuole Superiori,
Aziende, Enti, ecc. 2° Fase: Attività in aula: compilazione di
schede e questionari, elaborazione dati, ecc. 3° Fase: Incontri
con rappresentanti di Istituti Superiori, visite guidate in
Azienda, nel territorio, in Uffici pubblici, ecc.
Risorse umane: Docenti delle Classi di
Terza Media. Responsabili esterni delle Istituzioni Private o
Pubbliche.
Beni e servizi: Scuolabus locali, pullman
privati o pubblici. Itinerari: Arzachena e ritorno; Tempio e
ritorno.
PROGETTO GIORNALINO "AIO"
Premessa e motivazione: Giunti alla fine
del ciclo della Scuola Media, i ragazzi della Terza A (Tempo
Normale), che già nei due anni precedenti avevano pubblicato due
giornalini, vogliono presentare anche quest’anno una
pubblicazione-rivista. Le famiglie, da parte loro, intendono
collaborare all’iniziativa essendosi sempre dimostrate entusiaste
tanto da contribuire finanziariamente alla riuscita del
giornalino. Ne va da sé che la proposta viene estesa anche alla
prima e alla seconda.
Analisi dei bisogni: Conoscere il vissuto,
i sentimenti, i rapporti dei ragazzi con la realtà, con i
mass-media ed i condizionamenti che essi subiscono; conoscere se
stessi inseriti nel processo formativo e sociale.
Metodo e contenuti: Offrire un metodo di
lavoro che, attraverso lo scrivere, finalizzi lo studio della
grammatica e della sintassi. Offrire un metodo di lavoro per
concretizzare l’uso del computer. Essere capaci di scrivere in
forma semplice, efficace e personale il proprio vissuto, le
tematiche più vive del mondo adolescenziale e ciò che interessa lo
spirito di ricerca e di osservazione dei ragazzi, i loro
interessi, le loro passioni, i loro sentimenti, i loro affetti,
l’iniziale spirito critico degli adolescenti verso le
contraddizioni del mondo di oggi, evidenti anche a loro.
Obiettivi cognitivi ed operativi: Conoscere
la lingua italiana nelle sue differenziazioni di forma e stile a
seconda degli argomenti che si trattano. Conoscenza dei programmi
del PC relativa all’impaginazione degli articoli. Conoscere i
programmi del PC relativi all’uso dello scanner per le fotografie
necessarie ad accompagnare gli articoli. Acquisire una mentalità
da mini giornalisti giudicando e quindi scegliendo la notizia, il
fatto o evento importante, l’argomento, la curiosità da segnalare.
Rispettare i tempi di lavoro per la consegna delle bozze in
tipografia.
Obiettivi comportamentali: Educare ad un
giudizio critico sulla realtà dell’oggi; capire cosa c’è dietro un
giornale che si stampa; rispettare il lavoro altrui.
Scansione del lavoro: Per i mesi di ottobre
e dicembre si lavorerà per una prima stesura. Fra Gennaio e
Febbraio si procederà alla scelta ed al completamento del
materiale. A Marzo si procederà all’impaginazione definitiva prima
della consegna in tipografia il 1 Aprile 2003. Ogni 15 giorni
un’ora di Lettere (II e III A); un’ora di Scienze in I A saranno
dedicate alla visione e verifica del lavoro. Le altre discipline
mostreranno la dovuta attenzione alle tematiche che potranno
interessare. Ogni 15 giorni a Febbraio, Marzo e Aprile ci si potrà
riunire un paio d’ore di pomeriggio per una più attenta disamina
del materiale pronto. In ogni classe ci saranno due alunni che si
incaricheranno di avere sempre presente "i pezzi" che, di volta in
volta, verranno giudicati idonei. Sovrintenderà il lavoro un
gruppo di ragazzi della seconda A, capaci di usare il computer
autonomamente e con esperienze di giornalino scolastico.
Risorse umane: Insegnanti coinvolti:
Zannoni Pietro (III A); Ricciu Simonetta (II A); Lentinu Antonella
(I A).
Responsabile del progetto: Prof. Pietro
Zannoni.
Beni e servizi: Computer dei ragazzi a
casa, dei Docenti e dell’Istituto.
PROGETTO "SCUOLA SICURA"
A seguito degli interventi promossi dal
Dirigente Scolastico dettati dalla Legge 626/94 e successive,
con una serie di iniziative in classe si vuole diffondere
la cultura della Prevenzione e della Sicurezza personale nella
Scuola e negli altri posti frequentati dagli alunni e dai loro
familiari.
Finalita’: E’ quella di richiamare
l’attenzione degli alunni, delle loro famiglie, dei Docenti e di
tutto il personale scolastico sui temi della Sicurezza nella
Scuola, in casa, nel luogo di lavoro. Metodologia: Evento
centrale del Progetto è una GIORNATA progettata da alunni e
docenti, in coerenza con la programmazione d’Istituto, che
valorizzi gli indirizzi scolastici, gli interessi specifici, le
forme espressive nella realizzazione di spettacoli, mostre,
dibattiti, interviste, ecc.
Enti coinvolti, Classi, Alunni, Personale:
INAIL Nazionale, tutte le classi, tutti i Docenti, tutto il
personale scolastico, tutte le famiglie, CENSER di Sassari, reti
di scuole.
Piano finanziario: Nessun costo.
PROGETTO "EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLA LEGALITA’
"
(Progetto Famiglia e Progetto Studentesse e
Studenti)
Finalità:
Classe I
Apprendere la consapevolezza e la tutela del sé nel percorso
di crescita verso l’età adulta.
Acquisire informazioni per appropriarsi dei gesti quotidiani
in modo consapevole ed efficace.
Fare pasti più corretti.
Scegliere alimenti sani senza farsi condizionare dalla
pubblicità in modo consapevole o da altri.
Nutrirsi per stare bene fisicamente e psicologicamente.
Conoscere principi fondamentali di igiene orale.
Classe II
Superamento dell’egocentrismo ed apertura verso l’altro;
Riflettere su comportamenti e vissuti emotivi legati
all’amicizia e all’amore nell’adoloscenza.
Rispetto dell’altro sesso e delle scelte altrui.
Consolidare le conoscenze relative all’anatomia e fisiologia
dell’apparato circolatorio.
Sensibilizzare i ragazzi al problema delle leucemie.
Classe III
Consolidare le conoscenze relative all’anatomia e fisiologia
dell’apparato riproduttore umano, allo sviluppo puberale
(approfondendone aspetti somatici ed emotivi), al concepimento e
alla nascita.
Le malattie sessualmente trasmissibili; informazioni sui
metodi contraccettivi e sull’esistenza di servizi socio-sanitari
preposti a fornire consulenza in quest’ambito. Il significato di
una procreazione responsabile.
Le problematiche relative alla crescita, al rapporto
genitori-figli, alla coppia. Sesso come comunicazione e scambio.
Sensibilizzare i ragazzi al problema delle dipendenze da
droga, alcool, tabacco.
Classi coinvolte: Tutte le classi della Scuola
Media.
Calendario degli incontri: Sarà stabilito
successivamente in accordo con gli esperti esterni.
Risorse umane: Esperti esterni (Dirigenti
Scolastici, Psicologi, Ginecologi, Biologi, Specialisti), Docenti
interni, Collaboratori Scolastici.
Responsabile del Progetto: Prof.ssa
Antonella Lentinu.
PIANO ATTUATIVO DEL POF
Nei tre gradi dell’Istituto Comprensivo sarà
dato ampio spazio anche ai lavori interdisciplinari, compresa la
drammatizzazione di commedie, poesie, brani classici, in lingua
italiana, in lingua straniera ed in dialetto gallurese per
valorizzare la cultura locale e approfondire argomenti attuali
quali inquinamento, ecologia, risorse del territorio circostante,
devianza minorile.
RICOGNIZIONE DELLE RISORSE-ASSETTO ORGANIZZATIVO
- CRITERI DI UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE
All’interno della Scuola vengono individuate le
seguenti tipologie di risorse:
a) Risorse umane e
professionali;
b)
Risorse di tipo organizzativo- strutturale;
c)
Risorse materiali;
d) Risorse
finanziarie;
Le risorse umane e professionali sono
costituite prevalentemente dal personale docente e dal personale
A.T.A. Esistono anche altre figure professionali esterne
all’Amministrazione Scolastica che instaurano rapporti stabili o
periodici con la Scuola ed altre figure di "esperti" che integrano
l’azione formativa dei docenti interni e forniscono interventi
specialistici, nel campo di loro competenza, trattando determinate
tematiche. Il personale A.T.A. assolve alle funzioni
amministrative, contabili, gestionali, strumentali e di
sorveglianza connesse all’attività didattica e formativa della
Scuola. Svolge i propri compiti in collaborazione con il Capo
d’Istituto e con il Personale Docente. L’organico della Segreteria
di questo Istituto è composto da un Direttore dei Servizi
Generali ed Amministrativi e da 4 Assistenti Amministrativi,
mentre l’organico dei Collaboratori Scolastici è composto da 13
unità per le sedi di Calangianus e da 1 unità per la sezione
staccata di Sant’Antonio di Gallura.
Attività Aggiuntive: In aggiunta all’orario
obbligatorio di servizio per la Scuola Elementare e Media, sono
previste, in conformità dell’art. 43 del CCNL del Comparto Scuola,
attività di laboratorio, di supporto al Capo d’Istituto e al
Collegio dei Docenti, di recupero e di apprendimento delle
conoscenze e dei contenuti, di integrazione e tutte quelle altre
attività necessarie o funzionali all’Offerta di un servizio
scolastico più valido ed efficace. Tutte le attività aggiuntive
prevedono la presentazione di appositi progetti.
Integrazione: Alunni H
Nell’Istituto Comprensivo di Calangianus sono
presenti diversi ragazzi portatori di handicap, nei tre gradi di
scuola; sono tutti seguiti dall’insegnante di sostegno per il
numero di ore richieste dal tipo di handicap. L’integrazione di un
alunno, che presenta difficoltà di vario genere in una classe di
normodotati, dovrà tenere conto che questi non può sostenere
adeguatamente le attività ordinarie e, di conseguenza, ha bisogno
di un’offerta didattica differenziata e adatta alle sue
caratteristiche. Ciò comporta la stesura di una precisa
programmazione in cui vengano coinvolti non solo le insegnanti di
sostegno, ma anche i docenti dell’intero Consiglio di Classe, che
verranno impegnati in osservazioni sistematiche per individuare le
capacità possedute e l’ampiezza e il grado di deficit, in modo da
impostare un discorso educativo concreto. Il Dirigente Scolastico
ha attivato contatti con l’ASL n.2 di Olbia e l’Assessorato ai
Servizi Sociali del Comune.
Sarà indispensabile, oltre a tenere presente la
tipologia dell’handicap derivante dalla diagnosi clinica, che le
osservazioni vengano effettuate in relazione a: a) abilità
pratiche acquisite; b) potenzialità
primarie; c) limiti posti dell’handicap; d) competenze
possedute; e) maturità sociale; f) disponibilità effettiva;
g) interferenze con il gruppo classe per giungere ad una
valutazione funzionale nelle aree delle abilità:
1) comunicativa
2) logica
3) psicomotoria
4) sociale
5) affettivo-relazionale
Alunni extracomunitari
Nel nostro centro si registra la presenza di
alcuni ragazzi extracomunitari. Si tenterà un’azione educativa che
tenda ad inserire i nuovi arrivati nella collettività locale. Si è
però consapevoli che il razzismo è evidente, in modo anche poco
apparente, nel nostro paese quale risultato di
condizionamenti dei mass media e dell’educazione che si riceve nel
quotidiano.
ENTI ESTERNI
Comune di Calangianus
Comune di S.Antonio di Gallura
Comunità Montana n.3 di Tempio
Comunità Montana n.4 di Olbia
ASL n.2 Olbia
Provincia di Sassari
Regione Autonoma Sardegna ( Assessorati vari)
Centri Servizi Amministrativi di Sassari.
Università di Sassari
Ministero P.I.
Unione Europea
Associazioni di Volontariato Locali
Parrocchie di Calangianus e S.Antonio di Gallura
Operatori Economici locali
Centri di Aggregazione Sociale dei Comuni di Calangianus e di
S.Antonio di Gallura
Altri
STRUMENTI DI CONTROLLO E DI VALUTAZIONE DEL POF E DELL’ISTITUTO
E’ stata già deliberata dai competenti OOCC della Scuola una
commissione formata dalle diverse componenti dell’Istituto
(Docenti –ATA – Genitori). Attraverso le fasi del monitoraggio e
tramite questionario finale si valuterà la realizzazione dei punti
del POF e l’efficienza organizzativa di questo Istituto
Comprensivo.
FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
(art. 28 del C.C.N.I. 03/08/99)
Docenti in organico di diritto n° 55
Personale ATA n° 19
Docenti n° 55 x €. 357,90 = Totale € 19684,50
|
Quota pro-capite €. 19684,50 : 74 = € 266,00
|
A.T.A. n° 19 X 266,00 = Totale €. 5054,50
Docenti n° 55 X 266,00 = Totale €. 14630,00
|
Fondo Istituzione Scolastica (esclusi oneri a carico dello
Stato)
COMMISSIONI INTERNE/GRUPPI DI LAVORO
(Collegio dei Docenti, Delibera n° 3 del
02/09/02)
1) Commissione POF, Carta dei Servizi,
Regolamento Interno ( Docenti: Loriga, Leoni, Zannoni P., Inzaina
M., Lutzu, Bella, Angeli, Ricciu, Sechi L.
2) Commissione Viaggi ( Decreto del D.S n° 13
11/ C 37 del 26/03/02)
(Docenti : Roselli, Uscidda, Grixoni)
3) Commissine Elettorale ( Docenti: Linaldeddu,
Ruiu, Brundu, Pasella, Magnani, Zannoni M.)
4) Commissione Moduli Scuola Elementare (
Nieddu E., Todesco, Cuccureddu, Sechi, Fele, Pala, Solinas,
Calaminici, Nieddu G., Uscidda)
5) Commissione Piano delle Attività e
Calendario degli incontri, anno scolastico 2002/2003
( Mariotti, Mazzetto, Pes, Pileri, Lentinu,
Carboni, Scampuddu)
6) Commissione Accoglienza e Formazione Classi
( Sardo, docenti di 5 Elementare dello scorso anno e di 1 Media di
quest’anno)
7) Commissione Alunni H ( docenti di Sostegno
dei tre ordini di scuola e un genitore rappresentante)
8) Commissione Tecnico Scientifica ( docenti:
Leoni, Marras, Grifoni, Mundula, Inzaina, Zannoni P.)
9) Commissione Sperimentale Scuola Materna ed
Elementare (Riforma dei Cicli) (Todesco, Fele, Uscidda, Nieddu E.,
Lutzu, Addis)
10) Commissione Orario ( docenti: Loriga,
Lentinu, Carta, Pileri ( Scuola Media), Nieddu E., Cuccureddu (
Scuola Elementare)
11) Commissione allo Sport ( docenti:
Tetroccia, Mancini, Mameli)
12) Commissione corsi di recupero ( Sechi,
Todesco, Pes, Mazzetto, Mariotti, Solinas, Roselli, Pala).
FONDI AUTONOMIA
Somma spettante per ampliamento offerta formativa
Somma spettante per la formazione e
l’aggiornamento del personale
IPOTESI DI UTILIZZAZIONE
Nell’ambito delle attività aggiuntive e sulla
base dei bisogni riscontrati nel territorio, si intende promuovere
iniziative ed attuare progetti, cercando di utilizzare al meglio
spazi, strutture scolastiche, risorse umane interne ed esterne e
quant’altro offerto dalle vigenti normative(C.M 633/97; C.M
776/97; D.P.R 233/98; L.R 37/98; L.R 31/84; L.R 25/93; L.N 59/97;
D.L n° 59/98 ; CCNL/99 e vigente normativa.
FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
( C.C.N.I. / 99, art. 7 e circolari varie)
Il Dirigente Scolastico e tutto il personale
Docente ed ATA partecipano alle iniziative di aggiornamento
promosse dall’Amministrazione Scolastica o da altre Agenzie a ciò
convenzionate, preferibilmente in periodi di interruzione
dell’attività didattica. A questo scopo l’Istituto partecipa ad un
consorzio o reti di scuole nel territorio (Es.: attuazione della
Legge 626/94).
STRUTTURA
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. Bruno RABUINI
AREA DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
DIRETTORE DEI S.G.A.: Dott. Isidoro MASU
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Fausto MOLINAS,
Giuseppina MONCINI,Giulia MANCA, Lucia SPANO
COLLABORATORI SCOLASTICI: Francesca AZARA,
Maria Giovanna CONCAS, Anna DECANDIA, Giovanna Maria FADDA,
Caterina INZAINA, Gesuino INZAINA, Alessandro MASALA, Maddalena
NICOLAI, Francesco OGGIANO, Francesco OREZZO, Michele PALA,
Giovanni SINI, Tiziana SOGGIA, Luciana VILLA.
COLLABORATORI E FIDUCIARI DEL CAPO D’ISTITUTO
VICARIO: Prof. Franco ROSELLI
COLLABORATORE SCUOLA MEDIA: Prof. Antonio SARDO
RESPONSABILE SETT. SCUOLA ELEM.: Ins. Luciano
USCIDDA
RESPONSABILE SETT. SCUOLA MAT.: Ins. Carmela
LUZTU
FIDUCIARIA SEDE SANT’ANTONIO DI GALLURA: Prof.sa
Elisangela PILERI
FUNZIONI OBIETTIVO
Le Funzioni Obiettivo sono
strumentali alla realizzazione di tutte le attività didattiche e
formative previste nel POF. Il Collegio dei Docenti, con delibera
n° 3 del 11/09/02 ha indicato i seguenti insegnanti responsabili
delle Funzioni Obiettivo. Successivamente il Dirigente scolastico
ha attribuito tali funzioni con Decreto.
Inzaina Maria: Coordinamento attività del
POF Area 1
Leoni Nuccio: Coordinamento dell’utilizzo
delle nuove Tecnologie, della Biblioteca Informatica e produzione
di materiale didattico. Area 2
Zannoni Pietro: Coordinamento dei
rapportirti con Enti ed Istituzioni esterne alla scuola per la
realizzazione di progetti e /o Stage formativi. Area 3
CARTA DEI SERVIZI
I. Riferimenti
Normativi e Principi fondamentali
La Carta dei Servizi della Scuola ha, come
fonte d’ispirazione fondamentale, gli articoli 3, 33 e 34 della
Costituzione Italiana.
Tra i principi fondamentali ci sono:
l’uguaglianza, l’imparzialità e la regolarità.
Nessuna discriminazione nell’erogazione del
servizio scolastico può essere compiuta per motivi relativi alla
razza, al sesso, alla lingua, all’etnia, alla religione, alle
opinioni politiche, alle condizioni psico-fisiche e
socio-economiche.
I soggetti erogatori del servizio scolastico
agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
La Scuola, attraverso tutte le sue componenti e
con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la
regolarità e la continuità, anche in situazioni di conflitto
sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla
legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in
materia.
L’Istituto compirà ogni sforzo ed attiverà
tutte le opportune iniziative per favorire l’accoglienza degli
alunni, favorire il loro inserimento nella comunità scolastica e
prevenire forme di disagio, di devianza e di dispersione
scolastica, instaurando, nel contempo, rapporti di corretta e
reciproca collaborazione con le famiglie e con Enti esterni.
II. Finalità
Sono quelle analiticamente indicate in questo
P.O.F. di cui la presente Carta dei Servizi fa parte integrante.
III. Rapporti con le famiglie
In passato, la programmazione degli incontri
tra scuola e genitori degli alunni si limitava a stabilire
modalità e tempi dei colloqui generali, legati al quadrimestre o
alla settimana (per alcuni docenti). In quei contatti gli
insegnanti esponevano ai genitori il loro giudizio sull’andamento
didattico-disciplinare del singolo alunno, ma la famiglia era un
soggetto passivo dell’informazione, né riusciva a conoscere
compiutamente la metodologia o le iniziative poste in essere
dall’Istituto per attuare il progetto formativo. Ora, come
proposto dal Dirigente Scolastico e deliberato dal Collegio dei
Docenti prima dell’inizio delle lezioni, si vuol mettere rimedio a
questa carenza. Oltre ai prescritti incontri del Consiglio
d’Istituto e dei Consigli di Classe, nei quali, però, quasi mai i
genitori riescono a rappresentare le istanze delle famiglie o a
metterle al corrente di quel che avviene a scuola, si vuole ora
mettere in campo altre iniziative di più ampio raggio, mirate a
stabilire un più efficace coinvolgimento dei genitori: i Docenti
hanno ritenuto opportuno creare un sito Internet dell’Istituto
attraverso il quale illustrare costantemente il Piano dell’Offerta
Formativa, dialogare con l’utenza allo scopo di ricevere utili
suggerimenti per migliorare la propria azione e per rendere valido
un progetto educativo e culturale che deve necessariamente avere
le sue radici nella tradizione e nella storia locale. Al tempo
stesso, con cadenza quadrimestrale e con la collaborazione di
famiglie ed Enti esterni, verrà redatto un fascicolo informativo,
"Le News" . Poiché l’intervento della Scuola non è finalizzato
solo all’aspetto culturale, ma è soprattutto rivolto alla
formazione del carattere e della personalità dell’alunno, che ha
sempre un retroterra affettivo e relazionale nato nell’ambito
familiare, per la prima volta, accanto alla realizzazione del
progetto "Ragazzi 2000", verranno attuati, d’intesa con gli Enti
Locali e con il loro supporto economico ed amministrativo,
interventi di formazione e promozione sulla responsabilità
genitoriale dei famigliari.
IV. Criteri per la formazione delle Classi
La formazione delle classi viene effettuata
sulla base dei criteri generali approvati dal Collegio dei Docenti
e dal Consiglio d’Istituto in seguito a preventive riunioni della
Commissione interna preposta a tale compito. I criteri sono i
seguenti:
1) incontro con gli insegnanti degli anni
precedenti per uno scambio di informazioni e di notizie utili
sugli alunni e sul loro vissuto scolastico, familiare,
psico-socio-ambientale;
2) se sarà possibile anche un incontro del
Dirigente Scolastico con le famiglie di alunni portatori di
particolari problemi di inserimento nella classe o nella comunità
scolastica;
3) esame delle schede degli alunni delle classi
precedenti e, tenendo conto del giudizio degli insegnanti,
divisione in gruppi per fasce di livello;
4) le classi verranno formate cercando di
garantire, ove possibile, un ugual numero di alunni per classe;
5) gli alunni portatori di handicap, nel caso
siano più di uno, possono essere distribuiti in altre classi
parallele; qualora, durante l’anno, fosse riconosciuto portatore
di handicap un altro compagno della stessa classe, i due
termineranno insieme l’anno scolastico; al termine delle lezioni o
nel settembre dell’anno successivo, prima dell’attività didattica,
su proposta della competente Commissione, il Collegio dei Docenti
esaminerà la nuova situazione creatasi ed eventualmente terrà
conto dei suggerimenti della Commissione stessa. Nel caso di
valutazioni discordanti o in presenza di documentati motivi,
sottoposti dalle famiglie al Capo d’Istituto, sarà il Dirigente
Scolastico a decidere;
6) gli alunni ripetenti rimangono nello stesso
corso; qualora ci siano più ripetenti o in presenza di alunni
anche non ripetenti che, con il loro comportamento, abbiano creato
situazioni di disagio all’attività didattica, spetterà al Capo
d’Istituto valutare, su proposta della Commissione e del Collegio
dei Docenti, la decisione di assegnarli a classi parallele:
potranno frequentare eventuali corsi sperimentali o di recupero
(se non provengono da essi) solo in casi da esaminare;
eventuale sorteggio da ogni fascia di livello
per alunni che abbiano riportato la stessa valutazione al fine
di creare classi omogenee;
nessun genitore, anche se il figlio è
ripetente, può scegliere la classe o il corso per il figlio;
nessun docente può decidere che un alunno sia inserito nella sua
classe;
solo in casi eccezionali, adeguatamente
documentati dalla famiglia e sottoposti al Capo d’Istituto,
sentiti la Commissione competente, presieduta da un docente
delegato, il Collegio dei Docenti, i docenti della classe
interessata all’accoglienza, sarà possibile il passaggio di un
alunno iscritto al T.P. ad un corso a T.N., prima dell’inizio
delle lezioni, purché non comprometta, per difetto, l’istituzione
del corso stesso.
V. Norme per l’iscrizione scolastica degli alunni
stranieri
I minori stranieri presenti nel territorio del
nostro Istituto Comprensivo sono soggetti all’obbligo scolastico.
La loro iscrizione avviene nelle scuole di ogni ordine e grado
nelle condizioni previste per gli alunni italiani. Essa può essere
chiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico. I minori
stranieri, privi di documentazione anagrafica o in possesso di
documentazione incompleta, sono iscritti con riserva. L’iscrizione
con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi;
essi vengono rilasciati all’interessato con i dati identificativi
acquisiti al momento dell’iscrizione. I minori stranieri vengono
iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che
il Collegio dei Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe
diversa tenendo conto:
dell’ordinamento degli studi del Paese di
provenienza;
dell’accertamento delle competenze, delle
abilità e dei livelli di preparazione dell’alunno;
del corso di studi seguito nel Paese di
provenienza;
del titolo di studio eventualmente posseduto
dall’alunno.
Il Collegio dei Docenti ripartirà gli alunni
stranieri evitando la costituzione di classi in cui risulta
predominante la presenza di studenti stranieri. Il Collegio dei
Docenti definisce l’adattamento dei programmi d’insegnamento alle
esigenze e competenze dei singoli alunni stranieri. Possono essere
proposti interventi individualizzati o per gruppi di alunni per
facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove
possibile, le risorse professionali interne. Il consolidamento
della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere
realizzata, altresì, mediante l’attivazione di corsi intensivi
della nostra lingua sulla base di specifici progetti anche
nell’ambito di attività aggiuntive di insegnamento per
l’arricchimento dell’offerta formativa. Al fine di favorire
l’inserimento nella comunità scolastica e sociale degli stranieri
e la comunicazione tra famiglia e scuola, saranno attivate
iniziative d’intesa e collaborazione con l’Ente Locale, le
Associazioni private o pubbliche, gli altri Enti o mediatori
culturali qualificati.
VI. Orario delle lezioni e criteri
Allo scopo di realizzare un proficuo dialogo
educativo e al fine di realizzare responsabili scelte didattiche
nella programmazione degli itinerari di apprendimento nei diversi
settori scolastici del nostro Istituto Comprensivo, l’apposita
Commissione interna, istituita con Delibera n° del Collegio dei
Docenti in data 02/09/02, terrà conto dei seguenti criteri di
massima in sede di formulazione e stesura dell’orario delle
lezioni. Si ricorda che la Commissione farà una proposta che sarà
esaminata dal Dirigente Scolastico a cui spetta, per norma, ogni
decisione.
Scuola Media:
gli insegnanti di Lettere e di Scienze
matematiche dello stesso corso, salvo specifici impedimenti legati
all’orario di altre scuole, non potranno usufruire dello stesso
giorno libero;
i docenti di francese non potranno avere lo
stesso giorno libero;
gli insegnanti di Educazione Artistica,
Educazione Fisica, Educazione Tecnica ed Educazione Musicale non
potranno usufruire, di massima, dello stesso giorno libero;
nel caso in cui ci siano molte richieste per
ottenere lo stesso giorno libero, si procederà a sorteggio, anche
per permettere una più agevole sostituzione degli insegnanti
assenti;
i docenti del T.P. si accorderanno sulle
compresenze e sottoporranno la loro proposta al
Dirigente Scolastico.
Scuola Elementare e Materna:
Sarà osservata la vigente normativa, comunque
la Commissione formulerà proposte al Collegio dei Docenti e al
Dirigente Scolastico per le conseguenti deliberazioni.
VII. Sostituzione docenti assenti
Scuola Materna ed Elementare:
la competente Commissione interna, nominata ad
inizio d’anno con delibera n° 3 del Collegio dei Docenti in data
02/09/02, tenendo conto della normativa vigente, in special modo
della 148/90, della L. F. 662/97 e seguenti, ha proposto un piano
di massima per le sostituzioni dei colleghi assenti, che è stato
rappresentato e deliberato dallo stesso Collegio in data 09/10/02
e reso efficace con decreto del Capo d’Istituto.
Scuola Media: I docenti che si assenteranno
per un periodo non superiore a quindici giorni saranno sostituiti
dai colleghi a disposizione dell’Istituto (ad esempio gli
insegnanti di Lettere con 15 ore, ma retribuiti con orario di
cattedra e altri in simili condizioni), in mancanza, da quei
docenti che abbiano preventivamente dichiarato la loro
disponibilità a fare ore aggiuntive. In presenza di più insegnanti
disponibili nella stessa ora, la sostituzione si effettuerà
secondo i seguenti criteri, dando la precedenza ai docenti (di
qualsiasi disciplina) tenuti al completamento d’orario (l’attuale
normativa non consente l’utilizzo dei docenti del T.P. in
compresenza):
docente della stessa disciplina tenuto al
completamento d’orario, nel rispetto delle leggi;
docente di classe a disposizione per
completamento;
insegnante di sostegno, se in compresenza col
docente assente, per le ore di servizio in quel giorno e in quella
classe se l’alunno portatore di handicap è presente;
insegnante di sostegno per le ore di servizio
in quel giorno ed in classe diversa se l’alunno disabile è
assente;
docente della stessa disciplina che ha
dichiarato la propria disponibilità, in orario (oltre la 18° ora);
qualsiasi docente.
Il Dirigente Scolastico può variare l’orario
per esigenze di servizio e nell’interesse della scuola.
Durante l’ora del collega assente, affinché
questa non risulti semplice ora di vigilanza, e allo scopo di
valorizzare un’opportunità di carattere didattico-educativo, si
potranno sviluppare attività relative alla propria disciplina.
Gli insegnanti che, per motivi opportunamente
documentati in tempo utile al Capo d’Istituto, non possono
partecipare alle riunioni del Consiglio di Classe, dovranno:
consegnare al coordinatore, prima della
riunione, una relazione sull’andamento didattico e
disciplinare della classe;
per ogni alunno, indicare gli obiettivi
raggiunti e quelli eventualmente non raggiunti con le motivazioni
del mancato successo;
consegnare il registro personale.
Nel caso in cui, per motivi contingenti ad
eccezionalità, non sia possibile trovare un sostituto
al docente assente, il Dirigente Scolastico
informate preventivamente le famiglie ed ottenuto il loro assenso
scritto, farà entrare alla seconda ora o uscire all’ultima ora la
classe senza insegnante. Nel caso in cui non fosse possibile
avvertire le famiglie per tempo ( almeno il giorno prima), allora
la classe verrà divisa in gruppi di alunni che saranno distribuiti
nelle altre classi, oppure, per non creare disfunzioni ed ostacoli
al regolare svolgimento delle lezioni nelle altre classi, i
genitori, all’inizio d’anno, daranno assenso scritto affinché gli
alunni possano uscire all’ultima ora.
Legge n. 146 del 12/06/90: normativa sugli
scioperi del personale
Personale ATA e di segreteria
Come da normativa contrattuale in vigore, a
seguito delle decisioni assunte nelle riunioni con le R.S.U.
d’Istituto e in quelle con il personale A.T.A. convocate dal
Dirigente Personale ATA e di Segreteria Scolastico all’inizio
dello scorso anno scolastico, in caso di sciopero, in questo
Istituto Comprensivo saranno applicati i criteri per la
determinazione dei contingenti del personale scolastico,
necessario ad assicurare le prestazioni indispensabili di cui al
comma uno dell’art. 2 all’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999 per
l’attuazione della legge n. 146 del 12/06/90, stabiliti tra le RSU
d’Istituto ed il Dirigente Scolastico che, con Decreto prot. n.
4001/A3L del 05/11/01 ha reso operante "Il Regolamento di
Autodisciplina" (vedasi Decreto allegato).
Personale Docente delle Scuole di Calangianus e
Sant’Antonio di Gallura
In riferimento all’allegato al C.C.N.L. del
26/05/1999 per l’attuazione della Legge 146/90, si applicano, in
occasione di ciascun sciopero, le norme di seguito riportate
(possibilmente sulla base delle comunicazioni volontarie dei
docenti in questione circa i comportamenti sindacali).
Con circolare il Dirigente Scolastico, dopo
aver informato le famiglie ed invitato i docenti ad esprimersi
sulla loro adesione o meno allo sciopero, ricorderà anche, per
iscritto, agli insegnanti non scioperanti, di servizio al mattino,
di presentarsi tutti alla prima ora di lezione (ad esempio, alle
08,25 nel caso di docenti nei corsi a T.N. o a T.P. della Scuola
Media); i docenti non scioperanti, di servizio solo nel rientro
pomeridiano, dovranno tutti presentarsi alla prima ora pomeridiana
(ad esempio, alle 14,30 nel caso di docenti del T.P. della Scuola
Media). Ciò per permettere una tempestiva comunicazione alle
famiglie, per non far venir meno il diritto all’istruzione a
favore degli alunni e per ottemperare all’obbligo della vigilanza
sui minori.
Art. 2, comma 1, lett. a dell’allegato al C.C.N.L. del
26/05/1999 per l’attuazione della 146/90:
I Docenti scioperanti durante gli scrutini o
gli esami, consegneranno al docente coordinatore della classe (o,
in sua vece, al docente con maggior anzianità di servizio del
Consiglio), tutti gli atti, i registri debitamente e
scrupolosamente compilati, le relazioni dovute, le osservazioni
complete relative ad ogni singolo alunno e quant’altro necessario
per individuare il profilo dell’alunno e pervenire ad una giusta
valutazione ed a un esatto giudizio. Il numero degli scioperanti
non può superare il 50% dei docenti in servizio in ogni ordine e
grado. Art. 2, lett. b dell’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999
per l’attuazione della legge n. 146/90; esami di licenza: i
docenti di tutte le discipline, anche facenti parte di
sottocommissioni diverse, dovranno essere presenti a scuola per
gli esami di cui all’articolo sopra citato; il loro numero varierà
a seconda delle situazioni oggettive e comunque deve consentire il
regolare svolgimento degli esami entro i termini prescritti. I
docenti che sostituiranno gli scioperanti, desumeranno il loro
comportamento da assumere in fase di valutazione degli alunni che
non conoscono, da tutti gli atti, i registri, le relazioni, i
compiti ecc. che saranno messi a loro disposizione dalla
"Segreteria , settore Alunni"; in caso di dubbio si attua la norma
più favorevole all’alunno; gli insegnanti da includere nel
contingente tenuto alle prestazioni essenziali, da esonerare dallo
sciopero, se non sarà possibile individuarli sulla base delle
comunicazioni volontarie circa il comportamento sindacale, saranno
individuati dal Dirigente Scolastico.
Nel caso l’insegnante manifesti la volontà di
aderire all’agitazione sindacale, chiedendo di essere sostituto, è
necessario che lo stesso indichi il docente disposto a sostituirlo
con il consenso scrittodi quest’ultimo. Art. 2, comma 3 e comma 4
dell’allegato al C.C.N.L. del 26/05/1999 per l’attuazione della
legge 146/90: nel comunicare alle famiglie l’azione di sciopero in
programma e ai docenti il loro esonero dall’agitazione sindacale,
vengono rispettati i tempi stabiliti dal comma 3 dell’art. 2
dell’allegato al C.C.N.L. per l’attuazione della legge 146/90,
SOLO SE POSSIBILE; in caso contrario gli stessi tempi saranno
ridotti e i relativi compiti verranno espletati entro i limiti di
tempo possibile; di conseguenza il termine di dieci o di cinque
giorni dall’agitazione sindacale, entro cui assolvere ad alcune
formalità va ridotto e s’intende che le stesse incombenze possono
essere portate a termine anche il giorno prima dello sciopero.
Comunque, per l’informazione tempestiva alle famiglie e per la
circolare del Capo d’Istituto ai docenti non scioperanti, si
richiama a quanto già sopra enunciato. Il docente esonerato dallo
sciopero può esprimere la volontà di aderire all’agitazione
sindacale, chiedendo di essere sostituito; in tal caso deve
indicare l’insegnante che lo sostituisce e avere il consenso
scritto di quest’ultimo.
IX. Organizzazione Servizi Generali ed
Amministrativi
Il piano di utilizzo del personale A.T.A. ed il
relativo programma di organizzazione dei servizi, inseriti nel
P.O.F., sono stati elaborati tenendo conto del nuovo C.C.N.L./95 e
della normativa vigente, delle esigenze emerse dalle riunioni con
il personale e con le R.S.U. d’Istituto, convocate dal Dirigente
Scolastico all’inizio dell’anno scolastico. Essi fanno
parte integrante della presente CARTA DEI SERVIZI e sono stati
resi operativi con decreto del Capo d’Istituto prot. n3624/C4 del
27/09/02. Il Decreto è allegato alla presente Carta e pubblicato,
come tutti gli altri Atti, all’Albo dell’Istituto.I criteri
ispiratori sono i seguenti: a ciascuno è garantita la possibilità
di muoversi in ambiti caratterizzati da autonomia del lavoro nel
quadro delle direttive di carattere generale; in accordo con il
personale si cercherà di realizzare l’interscambiabilità delle
funzioni perché la scuola possa agire efficacemente nei diversi
settori; si cercherà di procedere alla ulteriore informatizzazione
dei servizi amministrativi e si dovrà produrre ogni possibile
sforzo affinché tutto il personale si appropri delle competenze
necessarie;l’orario di lavoro, sentita l’Assemblea A.T.A. e le
R.S.U. d’Istituto potrà essere articolato secondo modalità
flessibili nel rispetto degli impegni della programmazione della
Scuola. Vedasi anche "Organigramma dell’Istituto" nel P.O.F..
X. Accesso ai documenti della Scuola
Il diritto di accesso alla documentazione della
Scuola spetta a chiunque abbia interesse per la tutela di
situazioni giuridicamente rilevanti. Si concretizza nella visione
dell’atto o nel rilascio di copia previo pagamento delle spese di
riproduzione determinato in € 0,13 per ogni pagina; la consegna
avviene quanto prima possibile. Il rimborso delle spese di
riproduzione avviene mediante applicazione di marche da bollo
ordinarie da annullare con il datario a cura dell’Ufficio. Il
diniego al diritto di accesso opera in quei casi di interessi
pubblici o privati ritenuti di particolare rilevanza, tanto da
prevalere sull’interesse all’informazione. La circolare n. 94 del
16/03/1994 chiarisce che l’imposta di bollo non è dovuta sulla
richiesta scritta di accesso e che le copie dei documenti sono
assoggettate al bollo (in ag-
giunta alle marche per il costo di
fotocopiatura) solo se richieste in forma autenticata.
XI. Autocertificazioni
Vedonsi i moduli in dotazione alla Scuola.
XII.Valutazione del Servizio
La valutazione, nella prospettiva di un sempre
migliore e più qualificato servizio, si attua nei confronti del
P.O.F. e dei servizi resi dall’Istituto attraverso strumenti che
mettano in evidenza: Rispondenza tra il Progetto Educativo ed i
risultati conseguiti; Rapporti Scuola-Famiglia; Risultati dei
Progetti messi in atto dagli OOCC; Organizzazione del lavoro
amministrativo come risultato finale, data una situazione finale
di partenza.
L’Organismo preposto alla valutazione
dell’intero sistema è stato nominato e proposto dal Collegio dei
Docenti con Delibera n° 8 del 06.09.02 e dal Consiglio d’Istituto
con delibera n° del….E’ formato da: Il Capo d’Istituto che lo
presiede;Il Consiglio d’ Istituto nelle sue componenti; I Docenti
Referenti; Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.
Annualmente tale Organismo redige ed approva una relazione che
sarà inviata ai Competenti Organi dell’Amministrazione Scolastica
ed esposta all’Albo dell’Istituto.
REGOLAMENTO D’ ISTITUTO
Anno Scolastico 2002/2003
Il Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto, fatte salve le
competenze del Dirigente Scolastico, del Collegio dei Docenti e
dei Consigli di Classe, interclasse ed intersezione, ha potere
deliberante su proposta della Giunta Esecutiva per quanto concerne
l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività
della Scuola nei limiti della disponibilità di Bilancio.
In particolare:
approva il programma annuale (ex Bilancio di
previsione), il bilancio consuntivo e tutto ciò che è proposto
dalla Giunta in relazione alla vigente normativa;
delibera l’adozione del Regolamento Interno,
del POF, della Carta dei Servizi e su materie che con l’avvio
dell’Autonomia gli competono;
delibera la promozione dei contatti con altre
Scuole, con Associazioni private o pubbliche, su convenzioni con
Enti pubblici o privati per realizzare le finalità
didattico-formative dell’Istituto;
delibera i criteri sulla programmazione para,
inter ed extrascolastica;
dà pareri sull’andamento didattico e
amministrativo;
su proposta del Collegio dei Docenti delibera i
criteri generali sulla formazione delle classi;
su proposta del Collegio dei Docenti delibera i
criteri di massima per l’assegnazione dei docenti alle classi;
indica i criteri sull’adattamento del
calendario alle specifiche situazioni ambientali;
9) interventi del Consiglio d’Istituto nelle
attività negoziali come da art. 33 del Decreto Interministeriale
n. 44 del 01/02/2001(Istruzioni generali sulla gestione
amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.
I.1. Convocazione del Consiglio d’Istituto
Il Consigli d’Istituto è convocato dal
presidente, sentita la Giunta Esecutiva, di norma ogni due mesi.
La prima convocazione del C.I., successiva alla nomina dei
relativi membri da parte del Dirigente Scolastico, è disposta
dal Capo d’Istituto entro i termini di legge.
Il Consiglio deve essere convocato quando ne
venga fatta richiesta dalla maggioranza dei suoi membri. La
convocazione del C. deve essere notificata ai
consiglieri, a cura degli Uffici di Segreteria, almeno 5 giorni
prima e deve contenere l’indicazione dell’ordine del giorno. Il
C.I. può deliberare, con voto unanime dei presenti, argomenti non
espressamente dichiarati nell’o.d.g., ma compresi nelle "Varie ed
eventuali", qualora li ritenga necessari alla vita della Scuola ed
inderogabili.
In caso di eccezionale gravità ed urgenza, il
Presidente della Giunta ed il Presidente del Consiglio possono
convocare il Consiglio medesimo senza l’osservanza delle modalità
e dei termini sopra indicati.
I.2. Modalità delle riunioni e
pubblicizzazione degli atti
Il Consiglio si riunisce nei locali della
Scuola. In caso di inagibilità dei locali medesimi il Presidente
può convocare il Consiglio anche nei locali messi a disposizione
da altre pubbliche Amministrazioni.
Le sedute sono valide se presente almeno la
metà più uno dei componenti in carica.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza
assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni
speciali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il
voto del Presidente.
Il Presidente affida la funzione di Segretario
a un membro del Consiglio. Di ogni seduta è redatto, a cura del
Segretario, processo verbale che deve contenere l’ordine del
giorno, i nomi dei presenti e degli assenti (a seconda
dell’impostazione del registro stesso), il resoconto sintetico
degli interventi e l’esito di eventuali votazioni con espressa
indicazione per esteso del contenuto delle delibere e il loro
numero progressivo.
Il processo verbale è firmato dal Presidente e
dal Segretario, entro 5 giorni dalla seduta deve essere affisso
all’Albo della Scuola e restarvi per un periodo di almeno 10
giorni. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti
questioni singole, salvo contrarie richieste dell’interessato.
Chiunque può richiedere alla Segreteria, con domanda scritta ed a
proprie spese, copie degli atti pubblicati. Il Presidente del
Consiglio d’Istituto dirige lo svolgimento della discussione e
delle votazioni. Hanno diritto alla parola solo i Consiglieri. Il
Consiglio può, con voto favorevole della maggioranza dei presenti,
decidere di sentire a titolo consultivo, gli specialisti che
operano in modo continuativo nella scuola con compiti medici o
psicopedagogici e di orientamento e specialisti esterni,
particolarmente competenti in determinati campi. In caso di
assenza del Presidente, quando il numero legale per la validità
della seduta è raggiunto e vi è stata la regolare convocazione, la
riunione del C.I. è presieduta dal Consigliere, rappresentante dei
genitori, più anziano d’età.
I.3. Prerogative del Presidente e degli
altri membri del Consiglio
Il Presidente è eletto secondo le modalità
previste dalla vigente normativa. Egli assicura il regolare
funzionamento del Consiglio e promuove tutte le iniziative
necessarie a garantire una gestione democratica e funzionale della
scuola. Convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni ed adotta i
provvedimenti opportuni per un regolare svolgimento dei lavori.
Deve essere informato dagli Uffici della Scuola
e dal Presidente della Giunta Esecutiva su tutta la normativa
relativa a materie di competenza del Consiglio e deve essergli
fornita, in visione, a sua richiesta, la documentazione relativa.
I membri del Consiglio hanno diritto di
chiedere ed ottenere informazioni dall’Ufficio di Segreteria,
nelle ore in cui questa è aperta al pubblico, copie dei verbali e
di atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ciascun
consigliere può chiedere informazioni e chiarimenti
sull’esecuzione da parte della Giunta delle deliberazioni
adottate.
Il Consiglio può stabilire di chiamare il
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (se non è membro
del Consiglio) a partecipare, a titolo consultivo, alle riunioni
riguardanti la trattazione di argomenti a carattere
amministrativo-contabile, in considerazione della specificità
della sua funzione.
I.4. Commissioni di lavoro e di studio
Possono essere costituite Commissioni di lavoro
e di studio quali organi ausiliari del Consiglio d’Istituto senza
potere deliberante. La loro attività, nelle materie di competenza,
deve svolgersi nei limiti posti dalle direttive del Consiglio
medesimo. Le Commissioni sono presiedute da un membro del
Consiglio, da questo designato, e sono composte da un minimo di
tre consiglieri oltre il Presidente.
I.5. La Giunta Esecutiva
Le riunioni sono convocate dal Dirigente
Scolastico ogni qualvolta occorra o quando gli venga richiesto
dalla maggioranza dei suoi membri. La convocazione avviene secondo
la normativa vigente. Per la validità della seduta è sufficiente
la presenza della metà più uno dei membri in carica.
Le deliberazioni vengono prese a maggioranza
semplice dei voti validamente espressi. In caso di parità di voti
la proposta si intende respinta.
La Giunta esecutiva propone al Consiglio
d’Istituto, con apposita relazione e con il parere di regolarità
contabile del collegio dei revisori, il Programma annuale
predisposto dal Dirigente Scolastico entro il 31 Ottobre di ogni
anno.
Per gli altri compiti della Giunta Esecutiva si
rimanda al D.I. n. 44 del 01/02/2001 e alla normativa precedente e
successiva.
II. Il Comitato di valutazione
Il Comitato di valutazione è formato dal
Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente, da quattro docenti,
membri effettivi e da due docenti supplenti. Per l’elezione dei
membri del Comitato di valutazione verranno proclamati membri
effettivi coloro che nelle graduatorie formate in relazione ai
voti ottenuti occuperanno i primi due posti, membro supplente il
terzo. In caso di parità di voto viene eletto il Docente con
maggiore anzianità di servizio. In caso di cessazione della carica
di uno o più eletti o di dimissioni, prima della scadenza, essi
vengono surrogati dai primi dei non eletti secondo l’ordine di
graduatoria risultante dai voti ottenuti.
Sarà seguita la procedura elettorale indicata
dalle vigenti disposizioni.
III. Il Collegio dei Docenti
A norma dell’art. 6 lettera d) del D.P.R.
01/05/1974, n.416, e successive, spetta al Collegio Docenti
deliberare le modalità concrete di attuazione delle attività
scolastiche, parascolastiche, extrascolastiche, intrascolastiche
previste dal P.O.F.. Inoltre spetta al Collegio proporre o
deliberare
tutto quanto è previsto dalla vigente normativa
in merito alla piena attuazione dell’"Autonomia Scolastica".
III.1. Convocazione
La convocazione del Collegio è fatta dal
Dirigente Scolastico mediante apposita circolare, affissa anche
all’Albo, almeno cinque giorni liberi, non festivi, prima della
data di convocazione. L’avviso deve contenere l’ordine del giorno
analiticamente specificato e indicare l’orario di inizio della
riunione. In caso di urgenza il Dirigente Scolastico può convocare
i Docenti senza l’osservanza del termine temporale sopra indicato
e delle formalità prescritte, purchè con mezzi idonei a portare a
conoscenza degli interessati la data e il motivo della seduta.
III.2. Svolgimento delle sedute
La seduta inizia con l’appello dei presenti. Il
segretario dà quindi lettura del verbale della seduta precedente
che viene approvato, dopo eventuali interventi, per alzata di
mano. Successivamente il Dirigente Scolastico, dopo eventuali
comunicazioni, pone in discussione gli argomenti all’ordine del
giorno secondo la progressione indicata nell’avviso di
convocazione.
L’ordine di discussione può essere modificato
con il voto favorevole dei presenti espresso con alzata di mano.
Nella discussione possono intervenire tutti i membri del Collegio
e, qualora ci sia una precisa richiesta dell’interessato,
l’intervento può essere minuziosamente annotato. I Docenti parlano
uno alla volta e l’ordine degli interventi è deciso dal Dirigente
Scolastico. Quando
necessario, dopo la discussione di ogni punto,
si procede a votazione per alzata di mano. Il segretario annoterà
nel verbale il numero di voti favorevoli, quello dei voti contrari
e quello dei voti degli astenuti. Se richiesto da un decimo dei
presenti o da uno o più presentatori di una proposta, il voto è
espresso per appello nominale. Se trattasi di delibera riguardante
singole persone il voto ha
luogo con scrutinio segreto (eventuale elezione
dei collaboratori del Dirigente Scolastico, scelta dei docenti di
F.O., elezione dei Rappresentanti dei Docenti in altri Organi
Scolastici, in tutti gli altri casi previsti dalla normativa
vigente).
Gli astenuti sono conteggiati anche per
determinare la maggioranza richiesta dall’art. 28, comma terzo del
D.P.R. 31/05/74, n. 416. Lo svolgimento della votazione è diretto
dal Dirigente Scolastico con l’ausilio del Segretario e, quando
occorra, da altri membri del Collegio scelti dal Collegio medesimo
di volta in volta. Con apposita deliberazione, ad inizio d’anno,o
avvenuta nell’anno precedente, ma non modificata con altra
determinazione dal Collegio e per non dovervi ritornare in ogni
riunione, il Collegio approva di deliberare argomenti non
chiaramente inseriti nell’o.d.g., ma sollevati dal Dirigente o da
altro membro del Collegio e compresi nella voce generica "Varie ed
eventuali".
III.3. Presenza alle riunioni
La partecipazione alle riunioni del Collegio
costituisce dovere d’ufficio del Docente. Le eventuali assenze
devono essere giustificate come assenze dal servizio e la
giustificazione deve essere certificata, motivata al Dirigente
Scolastico e messa a verbale.
Non è consentito, di norma, allontanarsi dalla
riunione prima del termine della stessa. In caso di improrogabili
e fondati motivi, l’autorizzazione a lasciare la seduta viene
concessa dal Dirigente Scolastico e comunicata contestualmente
all’Assemblea.
III.4. Obblighi dei Docenti
La funzione docente si articola in attività di
insegnamento, in attività connesse con il funzionamento della
Scuola e in tutti quegli interventi che il P.O.F. e la vigente
normativa prevedono.
Gli obblighi di servizio comprendono ogni
impegno inerente alla funzione docente, incluse la preparazione
delle lezioni, la correzione degli elaborati, le valutazioni
periodiche e finali, i rapporti con i genitori, gli scrutini e gli
esami, la partecipazione alle riunioni degli O.O.C.C..
Le attività connesse con il funzionamento
dell’Istituto assicurano, nel quadro del principio della libertà
d’insegnamento, la piena esplicazione della funzione docente,
nella dimensione individuale e collegiale.
IV. Il Consiglio di Classe, di
Interclasse e di Intersezione
Il Consiglio di Classe, di Interclasse e di
Intersezione, nell’ambito degli indirizzi formulati dal Consiglio
d’Istituto e dal Collegio dei Docenti, elabora ed approva la
programmazione annuale dell’attività didattico-educativa.
Alla presenza di tutti i suoi componenti:
formula proposte al Collegio dei Docenti sull’azione educativa
e didattica, sulle iniziative di
sperimentazione;
agevola ed estende i rapporti tra docenti, genitori ed alunni;
verifica l’andamento didattico e disciplinare.
Alla presenza dei soli docenti:
realizza il coordinamento didattico ed i rapporti
interdisciplinari;
effettua le valutazioni periodiche e finali degli alunni.
I membri del Consiglio sono i seguenti:
il Dirigente Scolastico (Presidente), che può
essere sostituito dal Vicario o da un altro Docente opportunamente
delegato;
il Coordinatore, che è docente e/o segretario
verbalizzante, designato dal Dirigente Scolastico.
In caso di sua assenza è sostituito dal docente
con maggior anzianità di servizio. Il coordinatore si occupa di
tutti i problemi inerenti alla classe, interclasse, intersezione,
cura i rapporti con il Collaboratore docente designato dal Capo
d’Istituto, con il Dirigente Scolastico e con le famiglie,
riferisce al Collegio dei Docenti per i casi di competenza, redige
il piano di lavoro annuale della classe e la relazione finale
sulle attività del ciclo o del triennio (con il concorso di tutti
i docenti della classe), al fine di poter essere utilizzata come
documento di presentazione degli alunni all’esame di licenza e
fornire ogni elemento utile alla valutazione degli alunni;
tutti i docenti di classe, interclasse o
intersezione;
dai rappresentanti dei genitori eletti dalla
stessa componente e nel numero previsto dalla vigente normativa. I
membri elettivi durano in carica un anno, esprimono pareri
sull’andamento didattico, su iniziative di sperimentazione,
sull’adozione dei libri di testo,
formulano proposte al Consiglio stesso e
possono fruire dei locali scolastici per le loro riunioni. Il
Consiglio si riunisce, di norma, una volta al mese secondo il
Piano delle Attività formulato dal Dirigente Scolastico ed
approvato dal Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle
lezioni. E’ convocato dal Dirigente Scolastico o su richiesta
scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. La
convocazione deve avvenire almeno con cinque giorni di anticipo
rispetto alla data della riunione e deve prevedere il relativo
ordine del giorno. Le riunioni straordinarie non rispettano i
tempi di convocazione sopra previsti. Il numero delle ore, per
ogni Consiglio di Classe, Interclasse ed Intersezione, da
calcolare per il raggiungimento del numero di ore previsto dal
vigente Contratto, è quello indicato nell’avviso di convocazione.
I docenti con più classi, volendo, possono partecipare al primo
consiglio, poi parteciperanno alternativamente così da non
superare il limite previsto dal Contratto, dandone comunque avviso
al Dirigente Scolastico. Affinché la riunione del Consiglio sia
valida è necessaria la presenza di metà più uno dei docenti (a tal
fine non concorre la componente "genitori" perché il coordinamento
dell’attività didattica avviene alla sola presenza dei Docenti.
IV.1. Programmazione dei Consigli
Viene fatta all’inizio dell’anno scolastico,
con le scadenze temporali di massima indicate nel Piano delle
attività annuale, proposto dal Dirigente Scolastico, approvato dal
Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle lezioni, e ricordato
dalle circolari del Capo d’Istituto.
La programmazione, redatta ed approvata del
Consiglio, viene trascritta nel registro dei verbali di classe,
interclasse e intersezione, una copia è consegnata al Dirigente
Scolastico o depositata in Segreteria, presso l’Ufficio "Organi
Collegiali".
Essa dovrà avere la seguente articolazione:
situazione generale della classe, contesto socio-culturale e
scolastico; condizioni di appartenenza degli alunni e valutazione
dei prerequisiti; obiettivi generali: educativi e didattici;
itinerario didattico; metodologie e strumenti; verifiche e criteri
di valutazione. Il piano di lavoro individuale di ciascun docente
viene "allegato" al registro dei verbali. La programmazione è
modulare e continuamente adattabile alle esigenze degli alunni e
alle nuove situazioni intervenute durante il corso dell’anno
scolastico.
V. Assemblee e Comitato dei Genitori
I genitori degli alunni dell’Istituto hanno
diritto di riunirsi in Assemblea nei locali scolastici.
Per il proprio funzionamento l’Assemblea deve
darsi un regolamento che viene inviato in visione al Consiglio
d’Istituto.
Le Assemblee possono essere di Classe,
interclasse, intersezione o d’Istituto: ad esse possono
presenziare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e gli
insegnanti rispettivamente della classe o della scuola.
In relazione al numero dei partecipanti e alla
disponibilità dei locali, l’Assemblea di Istituto può articolarsi
in assemblee di classi parallele. Qualora le Assemblee si svolgano
nei locali della Scuola, la data e l’orario di svolgimento di
ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta con il
Dirigente Scolastico.
V.1. Convocazione delle Assemblee
L’Assemblea di classe, interclasse o
intersezione è convocata su richiesta dei genitori eletti nei
rispettivi Consigli, mentre quella del Consiglio d’Istituto è
convocata su richiesta:
del Presidente dell’Assemblea, ove sia stato
eletto,
della maggioranza del Comitato dei Genitori;
di cento genitori nelle scuole con popolazione
scolastica fino a 500 alunni;
di duecento genitori negli Istituti con
popolazione scolastica fino a 1000 alunni.
Il Dirigente Scolastico, sentita la Giunta
Esecutiva del Consiglio d’Istituto, autorizza la convocazione e i
genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di
avviso all’Albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno.
L’Assemblea si svolge fuori l’orario delle
lezioni.
V.2. Comitato dei Genitori
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di
Classe possono esprimere un Comitato dei genitori che può
richiedere la convocazione dell’Assemblea d’Istituto.
Il Dirigente Scolastico deve favorire, per
quanto possibile, l’attività del Comitato, il quale, peraltro, non
può interferire nelle competenze dei Consigli di Classe,
Interclasse ed Intersezione o del Consiglio d’Istituto, avendo una
funzione promozionale nella partecipazione dei genitori, con
l’eventuale elaborazione di indicazioni e proposte che vanno
valutate ed adottate dagli altri organi d’Istituto.
VI. Alunni
Gli alunni potranno
accedere alle classi, dove troveranno ad attenderli gli
insegnanti, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni (ore
08,25), subito dopo il suono della prima campana. Al suono della
seconda campana, che segna l’inizio delle lezioni, gli alunni
dovranno trovarsi in classe ai loro posti.
Ogni giorno le lezioni inizieranno alle ore
08,30 per la Scuola Materna, Elementare e Media.
L’ingresso degli alunni nel caseggiato dovrà
avvenire nel modo più ordinato possibile.
Il portone verrà chiuso alle ore 08,35. Gli
alunni che arriveranno in ritardo (salvo casi particolari
debitamente documentati) verranno ammessi in classe alle 09,30
solo se accompagnati da un familiare maggiorenne o forniti di
valida giustificazione presentata al Dirigente Scolastico o, in
sua assenza, da un suo Collaboratore delegato. Se assente anche
quest’ultimo, sarà l’insegnante della seconda ora ad accogliere
l’alunno in classe con la procedura di cui sopra.
Le lezioni termineranno per la Scuola Materna
alle ore 16,30, per la Scuola Elementare alle 12,55 e per la
Scuola Media alle ore 13,20. Nei due rientri pomeridiani (Martedì
e Venerdì per la Media), le ore saranno di 50 minuti (dalle 14,30
alle 17,00). Gli alunni delle Scuole Elementari rientreranno nei
giorni di mercoledì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 17,30.
L’orario delle lezioni per ogni ordine di scuola sarà comunicato
con circolare del Capo d’Istituto e affisso all’Albo dei plessi.
VI.1. Assenze e giustificazioni
Gli alunni che si assenteranno per un solo
giorno o per più giorni dovranno giustificare nel primo giorno di
rientro a scuola presso l’insegnante della prima ora. La
giustificazione dovrà essere presentata sul libretto fornito dalla
Scuola sul quale i genitori avranno apposto la propria firma alla
presenza del Dirigente Scolastico o di altra persona a ciò
delegata.
Dopo 5 assenze consecutive l’alunno dovrà
esibire certificato medico o presentarsi accompagnato da un
genitore.
VI.2. Permessi e ritardi
Nessun alunno, per alcun motivo, potrà
allontanarsi dalla classe o dal luogo in cui avviene l’ attività
didattica, né potrà essere allontanato dall’Istituto senza la
preventiva autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico o del
Vicario o, in loro assenza , dell’insegnante collaboratore
responsabile di settore (Materna, Elementare, Media di Calangianus
e Sant’Antonio di G.) e senza essere accompagnato da un familiare
maggiorenne o da un Collaboratore Scolastico alla propria
abitazione. La concessione del permesso deve essere annotata sul
registro di classe con l’apposizione delle firme del docente
presente in quell’ora e del familiare. Non è consentita la
giustificazione telefonica.
VI.3. Uscite anticipate
Prima del regolare termine delle lezioni,
nessun alunno potrà allontanarsi dalla Scuola.
Eventuali richieste di uscite anticipate
dovranno essere "inoltrate" al Dirigente Scolastico o ad un suo
Collaboratore per la necessaria autorizzazione.
Il docente presente in classe provvederà a
trascrivere, sull’apposito registro, il motivo dell’uscita, il
familiare che accompagnerà l’alunno, chi ha concesso
l’autorizzazione.
Le richieste di uscite anticipate di alunni per
giustificati motivi dovranno essere comunque presentate
personalmente dal genitore o dal tutore del minore.
Qualora per cause di forza maggiore, per
svariati motivi, dovessero verificarsi impreviste contrazioni
nell’orario delle lezioni, gli alunni potranno lasciare la scuola
solo se le famiglie saranno preavvertite almeno il giorno prima.
Nel caso di assenza improvvisa di più insegnanti e, nell’ultima
ora di lezione, non potendosi procedere a sostituzioni con altri
docenti a disposizione, né ricorrere alla divisione della classe
in gruppi da distribuire in altre classi, in mancanza di
preavviso, si lasceranno uscire gli alunni solo se le famiglie
avranno rilasciato alla Scuola apposita autorizzazione in tal
senso, all’inizio dell’anno.
Gli alunni che, per improvvisa indisposizione
chiedono di interrompere le lezioni, non potranno abbandonare
l’aula prima dell’arrivo del familiare.
VI.4. Regolamento per gli utenti del
pullman scolastico
Ogni alunno, durante il tragitto con il
pullman, è tenuto a stare correttamente seduto .
I sedili non debbono essere occupati con borse,
cartelle, zaini, ecc., ma lasciati liberi perché tutti possano
sedersi comodamente. Le borse, ecc., vanno sistemate o tenute in
posti ove non creino
intralci, lasciando libero, in ogni caso, le
zone di passaggio e di uscita.
Agli alunni è vietato sporgersi dai finestrini,
come, parimenti, è vietato fumare. Non è consentito muoversi o
spostarsi, nel pullman, soprattutto quando è in movimento, se non
in casi eccezionali.
E’ vietato parlare all’autista, durante la
guida. E’ vietato fare chiasso: ciò pregiudicherebbe l’attenzione
e la concentrazione del conducente e non permetterebbe allo stesso
di captare eventuali segnali, soprattutto acustici; il tutto a
scapito di una guida sicura. Ogni alunno è tenuto a comportarsi
correttamente nei pullman, a rispettare l’arredo, i sedili e tutto
ciò che in esso è contenuto, a rispettare l’autista, a non
danneggiare l’automezzo. E’ vietato gettare oggetti dal finestrino
o molestare le persone in strada. Un comportamento degli alunni
irriguardoso delle norme sopra citate può essere causa di gravi
conseguenze, sotto ogni aspetto.Medesime istruzioni vengono date
quando si utilizzano pullman di agenzie private in occasione di
visite guidate e viaggi d’istruzione.I genitori sono invitati a
concorrere con gli operatori scolastici in questa importante opera
educativa.
VI.5. Comportamento a mensa
La mensa, quando prevista nelle giornate di
rientro pomeridiano o nei viaggi d’istruzione, è un momento
educativo importante. Gli alunni non devono rovinare la tavola,
stracciare eventuali tovaglioli di stoffa, rompere bicchieri e
stoviglie, tirare oggetti o pallottole di pane o di altro cibo,
sputare per terra, rincorrersi tra i tavoli. E’ anche vietato
fumare, alzarsi senza l’autorizzazione del docente in servizio,
parlare ad alta voce, insultare i compagni o altri eventuali
commensali. E’ molto disdicevole che gli alunni siano ripresi per
il loro comportamento scorretto dal gestore della mensa o da altri
adulti presenti. Gli insegnanti segnaleranno al Dirigente
Scolastico gli autori di tali inosservanze per i conseguenti
provvedimenti.
VI.6.
Ricreazione ed utilizzo dei servizi igienici
Ai servizi igienici si potrà accedere non prima
delle 09,30. La ricreazione si effettuerà ogni giorno al termine
della seconda ora, durerà 15 minuti (10,25-10,40) e si svolgerà
all’interno delle aule. La sorveglianza degli alunni è affidata
agli insegnanti. Il personale ausiliario curerà la vigilanza e
regolerà l’ingresso ai servizi igienici: qualsiasi anomalia dovrà
essere segnalata ad un insegnante o ai docenti collaboratori del
Capo d’istituto.
VI.7. Sorveglianza e vigilanza alunni
L’insegnante della prima ora dovrà trovarsi in
classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni (art.
42, comma 5 del CCNL) per l’accoglienza. Per la continuità della
sorveglianza delle scolaresche, l’insegnante che ha terminato la
sua ora di lezione attenderà il cambio dell’insegnante successivo.
Se, però, a sua volta, dovrà dare il cambio ad altri insegnanti,
l’avvicendamento si farà il più celermente possibile, in modo che
le scolaresche non restino a lungo incustodite.
VI. 8. Comportamento degli alunni
Ogni alunno deve presentarsi a scuola in
ordine, sia per quanto riguarda la pulizia personale
che per l’abbigliamento.
Tutti devono essere forniti dell’occorrente per
le lezioni della giornata (libri, diari, matite, penne,
vocabolari, divisa sportiva, ecc.)
E’ proibito portare a scuola oggetti estranei
all’insegnamento (sigarette, coltelli, alcool, ecc.)
o che possano distrarre l’attenzione dalle
lezioni.
Non è consentito affacciarsi alle finestre.
Ogni alunno deve contribuire all’ordine e alla
disciplina della Scuola e al massimo rendimento delle lezioni:
perciò nessuno uscirà senza autorizzazione dal proprio banco e
dall’aula durante gli intervalli tra una lezione e l’altra o in
eventuali assenze momentanee del docente; gli alunni devono avere
il massimo rispetto verso i compagni, gli insegnanti, i
collaboratori scolastici, gli adulti. Gli alunni lasceranno i
locali della scuola ordinati e puliti come sono stati trovati
all’inizio dell’attività didattica. Ogni insegnante al termine
della lezione, prima di lasciare l’aula, ne verificherà l’ordine
ed il decoro. Al termine delle lezioni ogni insegnante
accompagnerà la propria classe al portone della scuola. L’ingresso
della scuola sarà sorvegliato ininterrottamente da almeno un
collaboratore scolastico. Se, per causa di forza maggiore, si
dovesse verificare una contrazione di presenze del personale
collaboratore scolastico, si provvederà, possibilmente, ad
assicurare una continua sorveglianza degli ingressi e dei piani
dell’edificio, informando tempestivamente, in caso di disfunzioni,
il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.
VI.9. Comportamenti che configurano mancanze
disciplinari
Frequenza non regolare in mancanza di adeguata
motivazione.
Assenze non giustificate secondo le modalità
previste.
Trascuratezza degli impegni scolastici.
Mancanza di rispetto nei confronti del
Dirigente Scolastico, del personale docente e non docente, dei
compagni, delle famiglie e degli adulti che, momentaneamente
possono trovarsi a scuola.
Comportamenti non particolarmente gravi ma
ripetuti tendenti ad intralciare l’attività didattica.
Inosservanza delle modalità e degli orari
d’ingresso e d’uscita dal caseggiato scolastico.
Allontanamento arbitrario dalla classe o dalla
scuola.
Assenze collettive
Danno alle strutture, agli arredi e al
materiale scolastico.
VI.10. Sanzioni disciplinari
E’ competenza dei docenti risolvere tutte le
piccole controversie che si verificano tra i ragazzi nell’ambito
scolastico. Tutti i provvedimenti disciplinari sono temporanei,
hanno finalità educativa, tendono al ripristino di rapporti
corretti all’interno della comunità scolastica, sono proporzionati
all’infrazione ed ispirati, per quanto possibile, al principio
della riparazione del danno. Ogni sanzione disciplinare che
comporti l’allontanamento dell’allievo verrà adottata dal
Consiglio di Classe e resa esecutiva dal Dirigente Scolastico (in
sua assenza dal Vicario o da un altro docente collaboratore). Tale
sanzione va annotata sul Registro di Classe e comunicata
immediatamente alla famiglia con la quale deve essere assicurato
un rapporto che prepari lo studente al rientro nella normale
attività didattica.
VI.11. Provvedimenti
Ammonimento verbale da parte del docente o del
Dirigente Scolastico.
Ammonimento scritto sul registro di classe dal
Docente o, su sua segnalazione, dal
Capo d’Istituto e conseguente comunicazione
alla famiglia. In caso di più di due richiami scritti, il
Dirigente Scolastico inviterà in Presidenza, con messaggio
scritto, la famiglia dell’alunno.
Eventuale allontanamento dell’alunno
(sospensione) da 1 a 5 giorni, per gravi infra-
zioni, per tre note disciplinari scritte sul
registro di classe.
Rifusione dei danni arrecati al patrimonio o
alle strutture della Scuola.
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso
ricorso da parte dei genitori degli alunni entro 15 giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione all’Organo Interno di
Garanzia (vedi Statuto delle Studentesse e degli Studenti della
Scuola Secondaria, D.P.R. n.249/98).
VI.12. Registro di Classe
Nel registro di classe vanno riportate le
assenze e le giustificazioni, gli argomenti e le attività svolte,
le note ed i provvedimenti disciplinari. E’ un documento ufficiale
soggetto a controllo secondo la normativa vigente. Alla fine di
ogni mese in un foglio circolare verrà annotato il numero delle
assenze di ogni alunno e depositato in Segreteria, settore Alunni,
per eventuali interventi da parte del Dirigente Scolastico.
VII. Rapporti con le famiglie
I rapporti con le famiglie saranno frequenti
non solo attraverso i colloqui periodici, così come stabilito dal
Piano delle attività annuale, deliberato dal Collegio dei Docenti
all’inizio dell’anno scolastico, ma ogni qualvolta se ne
presenterà la necessità per concertare insieme un’azione educativa
e didattica più efficace. L’Istituto attiverà un sito Internet e
redigerà un giornalino trimestrale o quadrimestrale per informare
i genitori sulla vita della Scuola. Ci saranno comunicazione
scritte tramite il diario o il quaderno degli alunni per informare
le famiglie, comunicazioni telefoniche o epistolari.
VIII. Tutela del personale Docente e Ata
La commissione POF, visti i casi di
intolleranza e aggressione verbale verificatisi nei precedenti
anni scolastici nei confronti degli insegnanti e del personale
ausiliario da parte di alcuni genitori, stabilisce che il
Dirigente Scolastico e il Consiglio d’Istituto debbano intervenire
con tutti i mezzi consentiti dalla legge per tutelare, anche con
azioni legali, gli eventuali comportamenti lesivi dell’integrità
fisica o morale del personale docente e ATA, dietro segnalazione o
relazione scritta degli operatori scolastici oggetto di tali
violenze.
IX. Uso dei laboratori, della biblioteca e di
altri spazi
Laboratori
All’inizio dell’anno, il Collegio dei Docenti,
designa i consegnatari del materiale
tecnico-scientifico,informatico, artistico, musicale, sportivo e
di altro tipo. I Docenti responsabili hanno l’incarico di
programmare un efficiente funzionamento dei laboratori nei diversi
plessi; coordineranno le proposte dei Docenti per l’acquisto di
sussidi e di materiali didattici finalizzati al potenziamento e al
funzionamento degli stessi; cureranno che le attrezzature siano a
norma di sicurezza e prevenzione degli infortuni (Legge 626/94 e
successive). In ogni occasione gli insegnanti si attiveranno per
creare un’adeguata informazione sul corretto uso degli strumenti e
promuoveranno una cultura della sicurezza.
Uso delle apparecchiature tecnico-scientifiche
L’uso delle apparecchiature
tecnico-scientifiche è consentito a tutti i Docenti, anche a
quelli non facenti parte del Collegio, ma operanti nell’Istituto
in base a specifici progetti e sempre con l’autorizzazione del
Dirigente Scolastico. Gli insegnanti seguiranno il corretto uso
degli strumenti e controlleranno che non vengano manomessi o
adoperati in modo improprio dagli alunni. I Docenti che non
fossero in grado di far funzionare alcune attrezzature, sono
tenuti a leggere le eventuali istruzioni allegate o chiedere
informazioni ai colleghi o al personale ATA più disponibile. In
caso di danno volontario alle apparecchiature da parte degli
alunni, gli stessi dovranno rifondere le spese per la riparazione.
E’ opportuno che si astengano dall’uso dei laboratori coloro che
"non possono" o "non riescono" a controllare adeguatamente gli
alunni. Ogni Docente accompagnatore metterà, in apposito registro,
una firma con l’indicazione della classe, dell’orario e del giorno
in cui vengono adoperati gli apparecchi e farà una verifica prima
e dopo la lezione in laboratorio del loro stato di efficienza. In
caso di anomalie o di danni, verranno informati il Docente
Responsabile, il Direttore dei servizi Generali ed Amministrativi
ed il Capo d’Istituto.Non è consentito usare programmi non
originali o non in regola con i diritti d’autore nei computer
della Scuola. Lo stesso divieto è esteso a tutte le altre
attrezzature presenti nei laboratori con analogo problema. Quando
è necessario, le apparecchiature possono essere utilizzate sia per
attività didattiche, sia per attività amministrative.
Laboratorio di Scienze
Nel nostro Istituto sarà attivato un
laboratorio di Scienze. Un insegnante nominato all’inizio
dell’anno dal Collegio ne sarà il responsabile. Chi dovesse
utilizzare il laboratorio, ne verificherà eventuali danni causati
alle attrezzature da negligenza o scarsa vigilanza sugli alunni;
proporrà l’acquisto di materiale utile al funzionamento e
all’efficienza didattica dello stesso.
Laboratorio di informatica
Fino a quando non si riuscirà a sistemarlo in
modo più conveniente con le norme sulla sicurezza, il suo uso e
accesso saranno di volta in volta regolati dal Docente
responsabile e dal Capo di Istituto.
Laboratori musicale, artistico, di ceramica,
fotografico ed altri
Valgono le stesse norme indicate nei precedenti
punti. Ogni laboratorio avrà, comunque, un suo Docente
Responsabile, indicato dal Collegio.
Biblioteca
La biblioteca informatica (archivio con le
ricerche, i progetti del POF, il POF, la Carta dei Servizi, il
Regolamento d’Istituto, ecc.) avrà come responsabile il prof.
Nuccio Leoni, la biblioteca della Scuola Media il prof. Antonio
Sardo, ambedue designati, all’inizio dell’anno scolastico dal
Collegio dei Docenti. La biblioteca cartacea sarà aperta per la
consultazione ed il prestito domiciliare ai docenti, al personale
ATA, agli alunni, ai genitori dell’Istituto. Saranno,
come norma, escluse dal prestito domiciliare le
enciclopedie, le collane, le opere di particolare pregio. I
docenti responsabili terranno un apposito registro di carico e
scarico, fornito dalla Scuola, su cui saranno indicati il titolo
dell’opera, il numero d’inventario, la data di consegna edi
restituzione. Colui che riceverà il libro in prestito sarà
responsabile del libro stesso, della sua buona conservazione e, in
caso di smarrimento, sarà tenuto a reintegrarlo o, in via
subordinata, a rifondere il valore del libro smarrito. Per le
biblioteche degli alunni è prevista un dotazione comune di opere
che si ritengono indispensabili alla formazione culturale e
civile, oltre che professionale degli alunni stessi e tale da
garantire la libertà di impostazione delle idee e la molteplicità
delle conoscenze. Saranno perciò privilegiati negli acquisti tutti
quei libri che possiedono tali requisiti, sulla base di criteri di
scelta scaturiti dalle riunioni di insegnanti della stessa materia
o di materie diverse. Per l’acquisto, nella massima considerazione
saranno tenuti i libri stampati in Sardegna che parlano o
illustrano la nostra Regione nei suoi molteplici aspetti, da
quello ambientale, a quello storico, culturale e linguistico.
Strutture e dotazioni scolastiche
L’uso delle attrezzature scolastiche è
disciplinato:
dall’art. 38 del D.P.R. 24/7/1977 n. 616 che
consente alle Regioni ed agli Enti Locali territoriali l’uso dei
locali e delle attrezzature della Scuola secondo i criteri
deliberati dal Consiglio Scolastico provinciale;dall’art. 12 della
Legge 4/8/1977 n. 517 che autorizza il Consiglio d’Istituto a
consentire l’uso delle attrezzature della Scuola da parte di altre
Scuole durante l’orario scolastico secondo i criteri stabiliti dal
Consiglio Scolastico Distrettuale.
Lo stesso art. 12 stabilisce che gli edifici e
le attrezzature scolastiche (palestra scolastica e relative
attrezzature) possono essere utilizzati anche fuori dell’orario
del servizio scolastico per attività volte a realizzare la
funzione della Scuola come centro di promozione culturale, sociale
e civile. Il Comune ha la facoltà di disporre la concessione
previo assenso del Consiglio d’Istituto e apposita convenzione.
L’utilizzo degli edifici e delle attrezzature
fuori dell’orario del servizio scolastico , previsto dalla Legge
517/77, assume notevole rilevanza con la Legge 19/7/1991 n. 216
che dispone il sostegno ad iniziative, progetti e servizi volti a
tutelare e a favorire la crescita, la maturazione e la
socializzazione delle persone in età minore.
Addirittura questo Istituto si vuol porre,
quest’anno più che in passato, al centro di tutte quelle
iniziative capaci di coinvolgere il maggior numero dei membri
delle comunità di Calangianus e di Sant’Antonio di Gallura così da
sviluppare, a favore degli utenti, un reale processo formativo,
radicato nella tradizione e nelle potenzialità locali.
La richiesta formale di concessione, da
presentare al Comune direttamente dagli interessati, dovrà
riguardare iniziative culturali e sociali e dovrà contribuire a
prevenire e a combattere fenomeni di devianza minorile. Comunque
il Dirigente Scolastico non autorizzerà l’uso di quelle strutture
che non sono a norma della Legge 626/94 e successive.
Nella eventuale convenzione tra soggetti
privati ed Ente Locale e tra società sportive e Scuola dovrà
essere inserita la clausola per la quale i soggetti responsabili
delle iniziative assumeranno a loro carico le spese per la pulizia
dei locali e quelle connesse a rotture di attrezzi o arredi, si
accolleranno ogni responsabilità civile e patrimoniale per
eventuali danni che possano derivare a persone o cose, esonerando
la Dirigenza Scolastica da ogni e qualsiasi responsabilità per i
danni stessi.
Tutti i dipendenti dell’Istituto useranno e
custodiranno con cura i beni di cui disporranno per motivi di
lavoro.
Si rimanda ai grafici e ai disegni dell’Ufficio
Tecnico del Comune di Calangianus e di Sant’Antonio di Gallura,
anche per motivi inerenti alla Legge 626/94, la dislocazione dei
locali, delle palestre, delle scale, delle aule, delle caldaie e
di quanto altro dei quattro plessi dell’Istituto Comprensivo. Si
sottolinea che il Capo d’Istituto è costantemente intervenuto
presso gli Enti Locali per ottemperare agli adempimenti previsti
dalla Legge sopra menzionata ( vedasi albo della sicurezza ).
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Nel redigere le modalità che devono
caratterizzare la formazione e l’educazione degli alunni,
si è partiti dal presupposto che il nostro
Istituto intende organizzare un’ampia offerta formativa
capace di ripristinare un rapporto
significativo tra generazioni da cui i giovani studenti possano
riguadagnare la fiducia negli adulti.Tutti gli
operatori scolastici, ciascuno per la propria parte, saranno
impegnati a garantire un ambiente sereno dove l’alunno possa
crescere in tutte le sue dimensioni, nella consapevolezza che la
libertà autentica consiste nel saper accettare la diversità dei
ruoli come motivo di dialogo e di crescita e non di conflitto o
indifferenza. Intendiamo stipulare un vero e proprio patto di
collaborazione tra i titolari al diritto all’educazione, alunni e
famiglie, e titolari del servizio, Scuola e corpo docente,
attraverso un comportamento condiviso, che ha come valore fondante
e come obiettivo ultimo lo sviluppo della personalità del minore.
Sarà massimo l’impegno dell’Istituzione Scolastica nell’assicurare
agli alunni l’esercizio dei diritti e dei doveri individuali e di
quelli collettivi, in una dialettica che deve salvaguardare
identità e solidarietà, apprendimento e partecipazione, in quanto
valori personali e sociali e in quanto dimensioni complementari
dell’esperienza scolastica. Ogni studente dovrà essere messo al
corrente degli obiettivi da raggiungere, delle conoscenze, delle
competenze e delle abilità da possedere in ciascuna disciplina. La
valutazione deve essere trasparente e tempestiva, anche quella che
viene attribuita dopo ogni verifica. L’alunno, inoltre, deve
essere informato in itinere del livello di preparazione conseguito
nelle varie discipline e, allo stesso tempo, delle lacune e delle
incertezze eventualmente presenti nella sua preparazione per poter
intensificare il suo impegno e migliorare la sua applicazione
nello studio ed il suo rendimento.Saranno intraprese iniziative
concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio.
Questo Istituto sarà attento a realizzare il giusto equilibrio tra
la necessità di creare un dialogo costruttivo tra docenti ed
alunni e l’obbligo che gli studenti stessi hanno di "frequentare
regolarmente la Scuola e di assolvere assiduamente gli impegni di
studio". Questi sono i due aspetti, complementari ed inseparabili,
della nostra comunità educante. Il Collegio dei Docenti e la
Commissione per la Carta dei Servizi ed il Regolamento Interno,
appositamente delegata dallo stesso Collegio, hanno stabilito che:
il Docente Coordinatore di Classe verificherà la regolare
frequenza alle lezioni degli alunni; qualora l’alunno non
assolvesse gli impegni di studio, la famiglia verrebbe informata
tramite
comunicazione scritta o telefonica. La Commissione ed il
Collegio hanno indicato, inoltre, che tra gli impegni di studio, i
più importanti sono: partecipare alle varie attività didattiche in
classe; eseguire i compiti assegnati per casa, laddove esistano
condizioni socio-economiche idonee.
Anche se, come educatori, si ha la piena
consapevolezza che i convincimenti siano frutto di ricerca e di
dialogo, che la pazienza e l’offerta di fiducia e di comprensione
siano gli ingredienti indispensabili del dialogo educativo, si
ritiene pure che, dopo la persuasione, l’unica risorsa educativa
residua stia nella sanzione. E’ indispensabile che l’alunno del
nostro Istituto cominci a rispettare i vincoli della Comunità
Scolastica, a farsi una prima idea della necessità della legge e a
scoprire i principi della cittadinanza. Quando i principi della
Scuola sono ispirati a quelli della nostra Costituzione, lo
studente in quanto tale è già un cittadino. L’alunno deve ispirare
il proprio comportamento al principio di una fattiva
collaborazione con i compagni, i docenti ed il personale tutto
della Scuola. Deve inoltre ritenersi responsabile di ogni azione
compiuta nell’ambito scolastico e delle conseguenze che ne
derivano. Pertanto è suo preciso dovere collaborare alla
conservazione degli arredi e del materiale didattico, oltre che al
mantenimento della pulizia e dell’igiene dei locali della Scuola.
Sarà considerata infrazione disciplinare ogni azione che possa
produrre danneggiamento di locali, arredi e materiale di cui si
richiederà il risarcimento. L’alunno che, per gravi motivi
disciplinari, verrà allontanato dall’aula, sarà comunque sotto la
responsabile sorveglianza del docente che avrà adottato il
provvedimento. L’allontanamento dovrà essere annotato sul registro
di classe; dopo la terza annotazione l’alunno sarà accompagnato a
Scuola da un genitore (ed eventualmente sospeso dalle lezioni con
determinazione del Consiglio di Classe). Gli alunni che per un
provvedimento disciplinare di sospensione siano costretti ad
abbandonare la lezione, saranno accompagnati a casa da un
genitore. I Docenti saranno attenti al rispetto delle regole,
perché ritengono che la loro applicazione quotidiana è già una
pratica di senso civico. Attraverso le sanzioni si intende
comunicare all’alunno l’intangibilità della regola e richiamarlo
al suo rispetto, come norma che la comunità educativa si è data.
Qualora venisse a mancare il rispetto, anche formale verso i
Docenti o il personale dell’Istituto, l’alunno verrà severamente
ammonito dal Dirigente Scolastico, dopo che lo stesso sarà
dettagliatamente informato. Le reiterate infrazioni disciplinari
(grave mancanza di rispetto verso i Docenti, compagni e personale
dell’Istituto; "violenze" fra compagni), verranno sottoposte al
Consiglio di Disciplina che adotterà i provvedimenti commisurati
alla gravità del caso. Si potrà procedere all’allontanamento
dell’alunno dalla Comunità Scolastica, nel rispetto dello Statuto.
In quest’ultimo caso, se l’allontanamento supera i tre giorni, il
Consiglio di Classe stabilirà quali rapporti dovrà avere (lo
stesso Consiglio) con lo studente e la famiglia. All’uopo
delegherà anche un rappresentante del Consiglio ad uno specifico
compito atto a preparare al meglio, insieme ai genitori che
possono essere invitati a Scuola in orario non di lezione o altra
attività scolastica del docente, il rientro del minore nella
Comunità Scolastica. In caso di danneggiamento delle suppellettili
dell’Istituto, verrà informata tempestivamente dal docente che ha
notato il danno o dal Coordinatore, all’uopo informato, la
famiglia, invitandola a provvedere al risarcimento del danno o
alla riparazione, qualora possibile. Questo Istituto ha deciso che
il Consiglio di Disciplina, organo competente ad irrogare le
sanzioni, sia formato dal Consiglio di Classe degli alunni
colpevoli e sottoposto all’attenzione della Giunta Esecutiva. Per
un giorno di sospensione, la "punizione" può essere impartita
anche dal Dirigente Scolastico.
ORGANO DI GARANZIA INTERNO
Dirigente Scolastico: Prof. Bruno RABUINI
Vicario del Capo d’Istituto: Prof. Franco ROSELLI
Collaboratore Scuola Media: Prof. Antonio SARDO
Responsabile del Settore della Scuola Elementare: Ins. Luciano
USCIDDA
Genitori: Agostina TUSACCIU (Pres. Consiglio d’Istituto) e
Carmela LUTZU
In caso di parità di voto su un provvedimento da adottare, il
voto del Dirigente Scolastico vale doppio.
La Commissione che ha elaborato la Carta dei Servizi ed il
Regolamento Interno potrà approfondire questi aspetti ed
eventualmente proporre altre soluzioni al Collegio dei Docenti.
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. BRUNO RABUINI
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: Dott. ISIDORO
MASU
Elenco Nominativo Docenti Scuola Materna:
Addis Antonella, Carboni Gavina,Lutzu Maria Carmela, Mancini
Rosaria, Marras Silvana Rita,Scampuddu Barbara, Molinas Maria
Grazia Giovanna, Soggia Floriana (Religione), Pani Caterina
(Sostegno alunni H)
Elenco Nominativo Docenti Scuola Elementare:
(Decreto del Dirigente Scolastico 3496/C11 del 14/09/2002)
CLASSE |
DOCENTI |
AMBITO DISCIPLINARE |
|
|
|
1A-1B |
Todesco Giacomina |
Linguistico |
|
Fele Michelina |
Logico-Matematico |
|
Uscidda Luciano |
Antropologico |
|
|
|
2A- 2B |
Solinas Maria Quirica |
Linguistico |
|
Pala Giulia M.Rita |
Logico-Matematico |
|
Nieddu Ersilia |
Antropologico |
|
|
|
3A - 3B |
Mariotti Giovannina |
Linguistico |
|
Pes Antonicca |
Logico-Matematico |
|
Muzzetto Anna Maria |
Antropologico |
|
|
|
4A-4B |
Inzaina Maria |
Linguistico |
|
Calaminici Luisanna |
Logico Matematico |
|
Cuccureddu Pier Paola |
Antropologico |
|
|
|
5A – 5B - 5C |
Bella Paolina |
Linguistico 5A-5B |
|
Sechi Domenica |
Logico-Matematico 5A-5B-5C |
|
Angeli Stefanina Rina |
Antropologico 5A-5B |
|
Nieddu Giovanna |
Linguist. Antrop. 5C |
|
|
|
Progetto |
Balata Giuseppina 12h |
|
|
Carbini Maria Eligia 12h |
|
|
|
|
Lingua Inglese
|
Mameli Luisa |
|
|
|
|
Religione |
Imperio Giuseppina |
|
Elenco nominativo Docenti Scuola Media
MATERIE LETTERARIE
BRUNDU RITA 1B
MAGNANI GESUINA " 3B
PASELLA ANTONIA " 2B
RICCIU SIMONETTA " 1A – 2A
SECHI MARIA " 1C
TUSACCIU MARIA PIERA " 3C
ZANNONI MICHELINA " 2C
ZANNONI PIETRO " 1A – 3A
CARTA FRANCESCO S. ANTONIO DI GALLURA 1D – 3D
ROMBI ELISA " 1D – 2D
SCIEN. MAT. FIS. CHIM. NATURALI
LENTINU ANTONELLA " 1A – 2A – 3A
LORIGA LAURA " 1B – 2C
SARDO ANTONIO " 1C – 3C
SECHI LIDIA " 2B – 3B
PILERI ELISANGELA S. ANTONIO DI GALLURA 1D –2D – 3D
LINGUA FRANCESE CALANGIANUS
ROSELLI FRANCO " 1B – 2B – 3B
RUIU LUIGIA " 1C – 2C – 3C
LINALDEDDU CANDIDA CALANGIANUS e S.A.G. 1A –2A –3A – 1 D -2D –
3D
EDUCAZIONE MUSICALE
GRIXONI SALVATORE " 1B - 2B – 3B – 1C– 2C – 3C
BIANCAREDDU ANDREA " 1A – 2A– 3A
MOLINAS MARIA LAURA S. ANTONIO DI G. 1D – 2D – 3D
EDUCAZIONE FISICA
PETROCCIA DOMENICO CALANGIANUS 1A – 2A – 3A –1B – 2B – 3B – 1C –
2C - 3C
D’AGATA SILVANA S.ANTONIO di G. 1 D
BERTOLINO CATERINA " 2D-3D
EDUCAZIONE TECNICA
MOLINAS BATTISTINA 1A – 2A – 3A - 1B – 2B – 3B
MUNTONI MARIO IGNAZIO S. ANTONIO DI G. 1D – 2D – 3D
MURGIA SALVATORE CALANGIANUS 1C-2C-3C
EDUCAZIONE ARTISTICA
LEONI NUCCIO CALANGIANUS 1B – 2B – 3B –1C – 2C – 3C
PES ANTONIA " 1A – 2A – 3A
FENU GIORGINA S. ANTONIO DI GALLURA 1D – 2D – 3D
.
RELIGIONE CATTOLICA
CALANGIANUS e S.A.G
TUSACCIU AGOSTINA 1A – 2A – 3A - 1B – 2B – 3B-1C – 2C – 3C – 1D
– 2D – 3D
SOSTEGNO: DEMURTAS MARIA GRAZIA - PIGA MARCO
INDICE GENERALE
Dati identificativi dell’Istituto Comprensivo
pag. 1
PREMESSA pag. 1
Incontri con Enti pag. 1
Rapporti con le famiglie pag. 2
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 2
Funzioni, Carattere ed Organizzazione pag. 2
Situazione socio-ambientale pag. 2
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI pag. 3
Compiti Formativi Attribuiti alla Scuola pag. 4
Obiettivi Cognitivi pag. 4
Verifica e Valutazione pag. 9
Momenti della Verifica e della Valutazione pag.
9
Strumenti della Verifica pag. 9
Indicatori di Valutazione pag. 9
RISORSE INTERNE pag. 9
Articolazione Oraria pag.10
Funzionamento Scuola Elementare pag.10
Funzionamento Scuola Media pag.10
Tabella Orario Settimanale Scuola Media pag.11
Calendario Scolastico e Piano Annuale delle
Attività pag.11
PROCESSI INNOVATIVI pag.11
Indicazione Schematica dei Progetti pag.11
Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione pag.13
ALCUNI PROGETTI-LABORATORIO pag.13
Progetto di contrasto alla violenza e all’abuso
sessuale sui minori pag.13
Scuola Materna pag.13
Progetto "Navigando e divagando" pag.13
Progetto Lingua Straniera Oggi "L’Inglese nella
Scuola dell’Infanzia" pag.13
Progetto di Musicoterapia pag.14
Progetto "Giochiamo con le Scienze" pag.14
Progetto "Amico Libro" pag.15
Progetto di Educazione Psico-Motoria "Dalla
zuffa…al gioco con regole" pag.16
Scuola Elementare pag.16
Progetto propedeutico all’apprendimento della
lingua Francese pag.16
Docente di Programmazione e Progettazione
d’Istituto pag.17
Progetto Accoglienza ed Integrazione pag.17
Progetto Ambiente –Territorio pag.18
Progetto di Prevenzione e di recupero della
Dispersione Scolastica e degli insuccessi formativi pag.19
Progetto di Intercultura:
Accoglienza-Alfabetizzazione-Integrazione alunni extracomunitari
pag.20
Progetto Educazione Stradale pag.21
Raccordo Interdisciplinare tra i progetti pag.22
Scuola Media Calangianus pag.22
Progetto di Educazione Ambientale pag.22
Progetto Aggiornamento Sito Web pag.22
Progetto Orientamento pag.23
Progetto Giornalino "Aiò" pag.23
Progetto "Scuola Sicura" pag.24
Progetto "Educazione alla Salute e alla
Legalità" pag.24
PIANO ATTUATIVO DEL POF pag.25
Ricognizione delle risorse – Assetto
Organizzativo – Criteri Utilizzazione Risorse pag.25
Enti Esterni pag.25
Strumenti di Controllo e di Valutazione del POF
e dell’Istituto pag.26
Fondo dell’Istituzione Scolastica pag.26
Commissioni Interne/Gruppi di Lavoro pag.26
Fondi Autonomia pag.27
Ipotesi di utilizzazione pag.28
Formazione ed Aggiornamento pag.28
STRUTTURA pag.28
Funzioni-Obiettivo pag.29
CARTA DEI SERVIZI pag.29
REGOLAMENTO D’ISTITUTO pag.33
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI pag.40
Organo di Garanzia Interno pag.41
Organigramma dell’Istituto Comprensivo pag.41
INDICE GENERALE pag.43
________________________
Posta elettronica: smscalangianus@tiscalinet.it
(Scuola Calangianus)
ist.inesgiagheddu@tiscalinet.it
(Segreteria)
giorginaf@tiscalinet.it
(Scuola S.Antonio)
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Nuccio Leoni un messaggio di posta elettronica:
smscalangianus@tiscalinet.it
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Copyright © 2002 Istituto Comprensivo " Ines Giagheddu"
Aggiornato il: 21 novembre 2001
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