Varie
sono le residenze a disposizione del Presidente della Repubblica in tutta
Italia.
Villa Rosebery
è quella napoletana.
Sorge sulla
splendida collina Posillipo, e si estende, declinando fino ad arrivare al
mare, per circa 60.000 metri quadrati.
E' un
complesso di costruzioni di vario tipo e funzioni. La più importante è
la Palazzina
Borbonica, con varie sale di rappresentanza.
Gli altri tre
edifici sono la "casina a mare" e la "piccola
foresteria" sul porticciolo
privato, e la "grande
foresteria" più in alto.
Tutte queste
costruzioni sorgono in un rigoglioso
parco, ricco di alberi nostrani e
piante sia esotiche che della tipica "macchia mediterranea".
I giardini,
inizialmente a disegno ben delineato, hanno visto prevalere, in seguito la
composizione "all'inglese", cioè senza le rigide forme
geometriche, tipiche dei giardini "all'italiana" del
Rinascimento e del Barocco.
Quella che dal
1897 si chiama Villa Rosebery nasce
ai primi dell' '800
ad opera di un ufficiale austriaco della flotta borbonica, Giuseppe
De Thurn, raggruppò
alcuni fondi agricoli della zona. Nella parte più alta fece costruire un
edificio con una propria cappella ed un panoramico belvedere circondata da
un giardino, mentre il resto del fondo fu coltivato a frutteti e vigneti.
Naturalmente
con l'avvento dei Francesi la tenuta fu confiscata ma con la restaurazione
dei Borbone fu restituita al proprietario.
In seguito la
proprietà (anche grazie all'apertura della Via Posillipo ed
all'"urbanizzazione" della zona) fu facilmente venduta, e
l'acquistò la principessa
di Gerace.
Si mantenne
l'uso agricolo del fondo per usufruire della sua rendita, ma si cominciò
a restaurare e "nobilitare" i locali fino ad allora adoperati
dai coloni: il casino del Belvedere divenne la residenza principale ed una
piccola costruzione in fondo alla tenuta divenne la foresteria grande.
In seguito
alla morte della Principessa,Villa Rosebery fu venduta a Luigi
di Borbone, Comandante
della Marina napoletana.
Fu lui ad
eliminare i fondi agricoli ed a destinare il suolo a parco alberato. A lui
si deve anche il porticciolo.
Dopo la caduta
del regno, Luigi di Borbone fu costretto all'esilio e la villa fu ceduta a
Gustavo Delahante,
ed in seguito, nel
1897, fu comprata da Lord
Rosebery, un uomo
politico inglese.
La
manutenzione della villa, però, era molto dispendiosa, e, poiché Lord
Rosebery la frequentava sempre più di rado, decise di disfarsene.
Fu ceduta,
quindi, allo Stato
britannico per la
villeggiatura degli ambasciatori inglesi in Italia, ma poi il governo
inglese la cedette a quello italiano, nel 1932.
Da allora fu a
disposizione della Famiglia Reale italiana.
Nel 1944
vi soggiornò Vittorio
Emanuele III dopo ave
nominato Umberto luogotenente del Regno, e vi restò fino all'abdicazione
ed alla partenza per l'esilio in Egitto nel 1946.
Requisita
dagli alleati e recuperata dalo Stato italiano, nel 1949
fu concessa all'Accademia Aeronautica.
Dal 1957
è in dotazione alla Presidenza
della Repubblica.
|