PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA ELEMENTARE
La Scuola Elementare di San Vito persegue le finalità di EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA E DI ALFABETIZZAZIONE CULTURALE previste dai Nuovi Programmi del 1985 attraverso interventi intenzionali e sistematici che si contraddistinguono in:
1. Centralità della relazione:*
a) promuovere il rispetto della
persona, qualunque sia il problema di cui è portatrice;
b) intendere le diversità come ricchezza culturale e sociale;
c) proporre la solidarietà come valore fondamentale di
convivenza democratica.
2. Esperienza del Bambino come riferimento
essenziale:*
a) conoscere e riflettere sul vissuto
quotidiano;
b) valorizzare l'esperienza personale in famiglia;
c) valorizzare l'esperienza personale nella comunità;
d) incoraggiare l'interazione educativa con la comunità
locale;
e) esprimere la coerenza nel vissuto quotidiano secondo i principi
condivisi ed espressi.
3. Proposta di tutti i tipi fondamentali di linguaggio:
a) promuovere la progressiva costruzione
del pensiero riflesso e critico;
b) potenziare creatività, divergenza e autonomia di giudizio.
4. Clima sociale positivo:*
a) stimolare una positiva immagine
di sé;
b) perseguire un adeguato equilibrio affettivo e sociale;
c) favorire l'assunzione di responsabilità.
* Questi interventi intenzionali e sistematici costituiscono obiettivi
trasversali al cui conseguimento concorrono tutte le discipline.
Nel perseguire le finalità di formazione personale, sociale e culturale dell'Alunno, l'attività didattica assume seguenti criteri generali relativamente a:
- A) CLIMA SCOLASTICO POSITIVO favorendo:
1. l'accoglienza serena sia a livello organizzativo che
di relazione;
2. il gioco ed il lavoro di gruppo;
3. l'ascolto individuale e del gruppo;
4. la conversazione individuale e nel gruppo;
5. la partecipazione al gioco libero come momento di intensa relazione
fra compagni e con gli Insegnanti;
6. la formazione di gruppi ristretti e non omogenei per i laboratori;
7. la realizzazione di attività in verticale attraverso
la formazione di intergruppi;
8. l'interazione con i compagni coetanei e di diversa età
per progetti comuni;
9. l'interazione costruttiva con l'Insegnante;
10. l' assegnazione di incarichi e di consegne nell'ambito scolastico;
11. le uscite didattiche e i viaggi d'istruzione per tutte le
Classi e per tutti gli Alunni.
- B) RUOLO DEI DOCENTI orientato:
1. ai processi anziché ai contenuti
E' importante procedere dall'esperienza personale del Bambino
e dai suoi interessi, tenendo in considerazione il suo stile di
apprendimento, costruendo insieme percorsi, l'Alunno diventa consapevole
del cammino e dell'apprendimento che sta compiendo (metacognizione).
2. al rispetto
dell'epistemologia di ciascuna disciplina
Compito dell'Insegnante è,
per ciascuna disciplina, tener conto della sua struttura, del
suo oggetto formale, della metodologia propria o assunta, del
linguaggio specifico e dei concetti di fondo che le sono propri.
3. all' assunzione dei criteri di ricerca
azione quale indirizzo nei progetti didattici ed educativi
Ogni situazione richiede la propria problematizzazione, attraverso
la lettura del bisogno, la formulazione di ipotesi e l'organizzazione
di risposte in progetti strutturati; la verifica dell'azione costituisce
la premessa da cui parte l'intervento successivo.
4. alla gestione
collegiale degli aspetti educativi, didattici e organizzativi
della Scuola
Tutti gli insegnanti di ciascun
gruppo Docente sono corresponsabili nella gestione dei problemi,
delle decisioni e delle linee educative; esprimono condivisione
di regole e atteggiamenti da assumere verso gli Alunni, verso
i Genitori, verso gli Insegnanti. La corresponsabilità
della crescita culturale degli Alunni si realizza attraverso il
contributo multidisciplinare espresso dall'azione didattica di
ciascun Insegnante.
5. a favorire
il confronto e la flessibilità
Il rispetto della persona, qualunque
sia il problema di cui è portatrice, la considerazione
delle diversità, intese come ricchezza culturale e sociale,
la solidarietà come valore fondamentale di convivenza democratica,
e l' accordo operativo didattico sulla base della professionalità,
costituiscono i principi di riferimento che regolano le relazioni
in ambito scolastico.
6. alla coerenza
nel modo di rapportarsi con gli altri
L'impegno è orientato a tener
fede alle decisioni collettivamente assunte; perché le
stesse vengono modificate, è necessario che ci sia una
decisione collettiva e condivisa.
7. all'intenzionalità
degli interventi educativi e didattici attraverso la programmazione,
l'elaborazione del piano delle attività e l'aggiornamento.
L'azione educativa è orientata alle
finalità esposte ai punti 1. 2. 3. 4.; la
Programmazione didattica e il piano delle attività tengono
conto, oltre che delle finalità precedenti, e dei criteri
generali di cui ai punti A) B) e C):
al rispetto dei tempi di apprendimento di
ciascun Alunno
si tiene conto del modo di procedere nell'apprendimento da parte
di ciascun Alunno
(individualizzazione dell'insegnamento).
valutazione
La valutazione è intesa come strumento privilegiato
per la continua relazione della
Programmazione e riguarda quindi sia gli apprendimenti che l'azione
educativa.
- C) I FONDAMENTALI TIPI DI LINGUAGGIO assumono in ciascuna disciplina un valore educativo, secondo i Programmi Didattici della Scuola Primaria del 1985:
1. Lingua Italiana:
fornire i mezzi linguistici adeguati per operazioni mentali di
vario tipo;
potenziare la capacità di porsi in relazione linguistica
con interlocutori
diversi e in situazioni diverse;
portare ad un livello di consapevolezza e di espressione le esperienze
personali;
promuovere manifestazioni espressive;
capacità di pensare storicamente e criticamente
2. Lingua straniera:
aiutare ad arricchire lo sviluppo cognitivo
offrendo un altro strumento di organizzazione delle conoscenze.
permettere di comunicare con altri attraverso una lingua diversa;
comprensione di altre culture e di altri Popoli.
3. Matematica
formazione del pensiero nei suoi aspetti
di intuizione, di immaginazione, di progettazione, di ipotesi
e deduzione, di controllo e quindi di verifica o smentita;
sviluppare concetti, metodi ed atteggiamenti utili a produrre
la capacità di ordinare, quantificare fatti e fenomeni
della realtà e a formare le abilità necessarie per
interpretarla criticamente e per intervenire consapevolmente su
di essa.
4. Scienze
comprendere e rapportarsi con il mondo:
osservare e scoprire, formulare ipotesi e spiegazioni, identificare
elementi e attenzione alle loro relazioni, trovare criteri unitari
di descrizione e di interpretazione, esprimere autonomia di giudizio,
rispettare consapevolmente l'ambiente;
capacità di analisi delle situazioni e degli elementi,
capacità di collegare i dati in sequenze e schemi, capacità
di formulare semplici ipotesi ipotetico deduttive;
padronanza di tecniche di indagine;
rapporto sempre più stretto tra il "fare" ed
il "pensare".
5 Storia geografia e studi sociali
studiare gli Uomini e le società
umane nel tempo e nello spazio, nel presente e nel passato, nelle
loro dimensioni civili, culturali, economiche, sociali, politiche
e religiose;
stimolare e sviluppare il passaggio dalla cultura vissuta, assorbita
dal proprio ambiente di vita, alla cultura come ricostruzione
intellettuale:
6 Storia:
- costruire la propria identità culturale come presa
di coscienza della realtà in cui l'Alunno vive;
- costruire elementari atteggiamenti e strumenti conoscitivi
essenziali per la comprensione dei fenomeni storici e sociali;
- capacità di ricostruzione dell'immagine del passato
muovendo da presente;
- capacità di usare i procedimenti della ricerca
storica;
- assunzione non dogmatica delle conoscenze storiche e
conseguente acquisizione progressiva di agile capacità
critica.
7 Geografia:
- studio dei rapporti tra ambiente e società umane;
- elaborazione e proposta di modelli di spiegazione dell'intervento
degli uomini sul territorio;
- orientarsi e collocarsi nello spazio vissuto dagli uomini;
- acquisire uno specifico modo di osservare;
- acquisire un linguaggio appropriato per descrivere e
per rappresentare;
- rafforzamento della responsabile attenzione al problema
ecologico:
8 Studi sociali e conoscenza della vita sociale
- conoscenza dell'organizzazione della nostra società
nei suoi aspetti istituzionali e politici;
- conoscenza riflessa delle regole e delle norme di vita
associata;
- acquisire consapevolezza del significato della legge;
- acquisizione di strumenti per la comprensione del sistema
economico e della organizzazione politica e sociale;
- favorire atteggiamenti di disponibilità alla verifica
per sottrarre quest'area conoscitiva ad una trasmissione ideologica.
9 Religione
conoscenza degli elementi essenziali per la graduale riflessione
sulla realtà religiosa nella sua espressione storica, culturale
e sociale;
conoscenza e rispetto delle posizioni che le Persone variamente
adottano in ordine alla realtà religiosa;
rispetto e garanzia della libertà di coscienza dei cittadini.
7. Educazione all'immagine.
decodificare i codici utilizzati ad interpretare
il contesto comunicativo per rendere comprensibile l'immagine
come messaggio affidato a una pluralità di segni.
potenziare tutti i canali espressivi e quindi potenziare la creatività
espressiva:
educare alla capacità di rappresentare in modo personale
i contenuti dell'esperienza.
acquisizione critica dei linguaggi iconici.
accostare alla varietà dei beni culturali.
8. Educazione
al suono e alla musica
. formazione, attraverso l'ascolto e la produzione, di capacità
di percezione della realtà acustica, di comprensione dei
vari linguaggi sonori e di fruizione di questi diversi messaggi
nelle loro componenti comunicative, espressive e ludiche.
9. Educazione
motoria.
promuovere lo sviluppo delle capacità relative alle funzioni
senso-percettive
consolidare e affinare, a livello concreto, gli schemi motori
statici e dinamici
concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali
mediante la verifica, vissuta in esperienze di gioco e di avviamento
sportivo, dell'esigenza di regole e di rispetto delle regole stesse,
sviluppando anche la capacità di iniziative e di soluzione
dei problemi
collegare la motricità all'acquisizione di abilità
relative alla comunicazione gestuale e mimica, alla drammatizzazione,
al rapporto movimento musica, per il miglioramento della sensibilità
espressiva ed estetica
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