Sull'architettura cinese
di Nadia Fiussello
Dagli altopiani del loess (Shaanxi, Henan, Shandong) alle aree della Cina Meridionale (Zhejiang, Jiangsu) e sub-tropicale, sono molti i siti che hanno restituito importanti testimonianze materiali che consentono una, sia pure parziale, ricostruzione della
rchitettura cinese nelle sue fasi originarie.
Nel neolitico le abitazioni lungo il medio e basso corso del Huanghe (Fiume Giallo) erano scavate nel loess come testimoniano, ad esempio, i resti del sito di Qingliangang (Anhui) appartenente alla cultura neolitica di Yangshao (5000-3000 a.C.) alla quale
ci riporta anche il villaggio di Banpo (Shaanxi a nord-ovest di Xian) dove si registra levoluzione dalla dimora seminterrata a quella, di piu vani, a livello del suolo con pali lignei utilizzati per sostenere il tetto di forma conica in materiale vegeta
le ricoperto di fango dei quali sono stati ritrovati i fori nel terreno.
La piu antica cultura neolitica scoperta nellarea del basso corso dello Yangzijiang (Fiume Azzurro) e quella di Hemudu sviluppatasi nel distretto di Yuyao (Zhejiang) 6000-7000 anni fa ca., caratterizzata dal prevalente impiego del legno per la realizzazione di abitazioni sopraelevate su palafitte ganlan, per le quali si e dimostrato lutilizzo del sistema ad incastro tenone e mortasa.
Le tradizioni costruttive delineate consentono di individuare alcune delle caratteristiche che permarranno nellarchitettura cinese posteriore, ad esempio limpiego di pilastri lignei con funzione portante, che libera quindi da questo compito i muri consen
tendo una maggiore liberta nellorganizzare lo spazio interno, e lingresso orientato a sud.
Presso la cultura tardo neolitica di Longshan (3000-2000 a.C.) nel sito di Wangyoufang (Henan) e attestato per la prima volta luso di mattoni crudi per ledilizia.
Le prime testimonianze di edifici a carattere palaziale, segno di una avvenuta stratificazione sociale, appartengono alla Cultura di Erlitou stratigraficamente posta fra la tarda cultura Longshan e la piu antica fase della dinastia Shang (XVI-XI sec.a.C.).
La citta di Zhengzhou (Henan), identificata con Ao prima capitale Shang, si rivela il primo esperimento di urbanizzazione pianificata con una planimetria quadrangolare e una cinta di alte mura in terra battuta; ad Anyang, lultima capitale Shang, le abitazioni, solitamente a pianta quadrata o rettangolare, erano ordinate in file parallele creando la tipica ripartizione a scacchiera con un asse principale orientata da nord a sud. Dalluna allaltra capitale e possibile rilevare una evoluzione nellarchitettura; nella prima le abitazioni comuni sono prevalentemente a pianta rettangolare con il piano di calpestio infossato di circa mezzo metro, ed e ancora poco diffuso limpiego di terrazzamenti alla base degli edifici, mentre nella seconda aumentano le costruzioni sopraelevate su terrazzamenti in terra battuta. Un utile apporto per ricostruire larchitettura del tempo e dato dai pittogrammi rinvenuti sulle ossa oracolari e sui vasi rituali in bronzo raffigur
anti costruzioni. Presso i siti Shang sono state rinvenute condutture in terracotta utilizzate per il drenaggio dellacqua piovana e basi in bronzo sulle quali erano poste le colonne lignee per proteggerle da facile marcescenza.
Durante la dinastia dei Zhou occidentali (XI-771 a.C.) la terra battuta e i mattoni crudi rimangono i due materiali da costruzione principali, mentre siti quali Fengcun e Keshenzhuang hanno rivelato limpiego di tegole grigio scuro cotte al forno che avran
no ampia diffusione a partire dal periodo Primavera e Autunno (770-476 a.C.). Le tegole, piatte o cilindriche, inizialmente erano poste solo sul colmo e sul cornicione del tetto per prevenire le infiltrazioni.
In questo periodo e attestato per la prima volta, secondo quanto e illustrato dai disegni architettonici rinvenuti su vasi in bronzo, linserimento di un elemento di raccordo, simile ad un semplice capitello, posto tra la colonna portante e larchitrave che puo considerarsi lantenato del sistema mensolare dougong. Si tratta di quel complesso di mensole in legno, originariamente costituito da due bracci curvi, inserito tra lapice del piedritto e la trave maestra per meglio distribuire il peso del tetto che, nel tempo, potra cosi ampliare la propria superficie accentuando la curvatura degli angoli verso lalto. Il progressivo aumento delle mensole portera, allapice dellevoluzione del sistema mensolare, alla perdita di una reale funzione portante per privilegiarne laspetto puramente decorativo.
Un apporto allo studio dellarchitettura del periodo degli Stati Combattenti (475-221 a.C.) viene anche dal rinvenimento a Pingshan (Hebei) nella tomba n.1 del complesso sepolcrale del re di Zhongshan, di una lastra in bronzo ageminato con il progetto del
lintero mausoleo, conservatosi solo in parte. Si tratta della piu antica rappresentazione in scala, 1/500, rinvenuta in Cina corredata da piu di 450 ideogrammi che indicano le misure e i nomi degli ambienti.
Durante il periodo che va dagli Stati Combattenti agli Han Occidentali (206 a.C.-24 d.C.) luso dei mattoni e il diffondersi di costruzioni in legno a piu piani, innalzate utilizzando il sistema mensolare, costituirono la base del grande sviluppo costruttivo che ebbe luogo durante gli Han Orientali (25-220 d.C.).
Sebbene non vi siano testimonianze materiali delle costruzioni lignee Han, le lastre tombali con rappresentazioni architettoniche, le camere funerarie che ripropongono nella pietra gli elementi dellarchitettura lignea e i modellini di edifici in terracotta che formavano il corredo funebre, consentono una ricostruzione, sia pure indiretta, delle principali tipologie architettoniche fra le quali si segnalano le torri di guardia a piu piani, i granai, le tipiche residenze con cortile interno.
Il periodo che va dalla caduta dellimpero Han allavvento della dinastia Sui (581-618 d.C.) fu segnato da divisioni politiche, guerre civili ed invasioni barbare. Le novita piu significative in campo architettonico scaturiscono dalla penetrazione e diffusione del Buddhismo (dal I sec .d.C. in poi) che comporto il sorgere di un gran numero di templi, pagode e complessi monastici rupestri. Nellarchitettura buddhista cinese i templi, realizzati ad imitazione dei palazzi nobiliari mantengono le caratteristiche delle residenze secolari, mentre le pagode, derivazione dello stupa indiano, trovano nelle torri di guardia Han il loro principale modello di riferimento.
Durante i Jin (265-420 d.C.) e le Dinastie del Nord e del Sud (386-581 d.C.) si accelera il processo che portera alla definizione di una nuova architettura, sintesi di apporti stranieri e locali.
La dinastia dei Tang (618-907) continuo ad usufruire sia della capitale che dei palazzi costruiti dai Sui, facendo della loro capitale, ribattezzata Changan, una delle citta piu grandi e popolate dellepoca.
Le piu importanti testimonianze, ancora visibili, dellarchitettura di questo periodo sono la grande e la piccola pagoda dellOca Selvatica, Dayanta e Xiaoyanta, a Xian, entrambe in mattoni e a pianta quadrata, e il Padiglione Principale in legno del Fokuangsu sul monte Wutai.
Residenze, palazzi imperiali e pagode lignee sono per lo piu andati perduti ed i pochi edifici che rimangono esemplificano una delle caratteristiche principali dellarchitettura lignea incentrata sullutilizzo del jian, il vano, la fondamentale unita di organizzazione spaziale che puo espandersi o ripetersi per formare costruzioni separate. Il jian coincide con lo spazio definito da quattro colonne sul quale si imposta il Tian, il padiglione che costituisce lunita base dellarchitettura cinese conferendole la caratteristica struttura modulare che, grazie alla standardizzazione delle misure di ogni suo componernte, consente la precoce applicazione dei metodi della prefabbricazione.
Il periodo che va dalla fine dei Tang allaffermazione dei Song Settentrionali (960-1127 d.C.) fu unepoca molto importante per levoluzione dellarchitettura. Alcuni fattori, quali lo spostamento dellepicentro culturale da nord a sud a causa delle invasioni barbariche e i contatti con i mercanti stranieri, promossero lo sviluppo di unarchitettura tradizionale ricca di elementi locali ed influssi esterni che raggiungera la piena fioritura allepoca dei Song Meridionali (1127-1279) che stabilirono la loro capitale ad Hangzhou. I Qitan, dinastia di origine nomade, regnarono con il nome di Liao (916-1125) nel nord della Cina dove hanno lasciato numerosi esempi della loro architettura che testimoniano della predilezione per costruzioni orientate ad est, anziche a sud, e pagode in mattoni a pianta ottagonale con ricche mensolature e nicchie decorate con animali e divinita a rilievo. Le pagode della Cina meridionale, che maggiormente risentirono del
linflusso dei Song, si distinguono per una maggiore semplicita.
Del periodo Song non restano abitazioni, ma grazie al manuale sulle norme per la costruzione, Yingzao Fashi, commissionato dallimperatore Zhezong nel 1097 e completato nel 1100, e possibile conoscerne caratteristiche e tecniche impiegate. Sappiamo, ad esempio, che gli edifici pubblici si dividevano in otto categorie e quelli di prima classe avevano da dieci a dodici colonne lungo lasse est ovest. Il sistema mensolare prevede mensole ben distanziate e bracci.
Con la dinastia mongola degli Yuan (1279-1368) si registrano principalmente innovazioni nellambito dellarchitettura religiosa con lavvento di modelli ispirati alle costruzioni del buddhismo lamaista tibetano che godeva della protezione imperiale.
Esempio sono la costruzione dei chorten (stupa) in stile tibetano, a tale proposito si veda lo Stupa Bianco Baitasi, di Beijing, che risale al 1272 (in epoca Liao gia esisteva sul posto uno stupa reliquario) presenta la base costituita da una parte cubica modulata da cornici a profilo spezzato, la cuspide massiccia a 13 anelli con ampio ombrello.
Unaltra costruzione mongola, sempre a Beijing, e la porta alta 22 metri, elevata da Kubilai Khan, sormontata da una fortificazione in muratura, che rappresenta uninnovazione rispetto ai semplici padiglioni lignei in uso fino ai Song.
Lo stile architettonico in auge durante la dinastia dei Ming (1368-1644) rivela unimpostazione lineare, che predilige costruzioni con tetti moderatamente ricurvi e piante regolari dalle rigide simmetrie, fondendo la semplicita degli impianti con la monum
entalita dei complessi Tang e la ricchezza coloristica e chiaroscurale tipica dei Song, Liao e Yuan.
I Ming stabilirono la loro capitale a Nanjing (Nanchino), ma nel 1420 Yongle il terzo imperatore la sposto a Beijing dove aveva fatto costruire la Citta Proibita, fondendo la preesistente citta Yuan (citta tartara) con il vasto sobborgo piu a sud (citta cinese).
La citta proibita Gugong fondata nel 1407 fu la dimora delle ultime due dinastie, i padiglioni oggi rimasti sono per lo piu del XVIII sec.
Una costruzione ad imitazione dei chorten tibetani e il Wutaisi, Tempio delle 5 Pagode, di Beijing, rifacimento del tempio indiano della Mahabodhi, edificato nel 1473, costituito da un massiccio parallelepipedo in muratura sormontato da 5 chorten che contengono 5 statue in oro del Buddha,
Larchitettura lignea di questo periodo mostra un nuovo equilibrio e ritmo allinsegna della simmetria, dovuti allampiezza degli intercolumni nella parte centrale della costruzione e alla minore importanza data alla mensolatura tradizionale rispetto allarchitrave sottostante riccamente decorato. La mensolatura conserva la forma a grappolo resa con il sovrapporsi di mensole secondarie, che moltiplicano i bracci di appoggio, a quella centrale piu bassa sulla quale si concentra la funzione portante, secondo quanto si puo ancora oggi vedere nelle tre sale da cerimonia (ricostruite nel 1700 ma che riprendono lo stile Ming) allinterno della Citta Proibita allineate lungo lasse sud nord su alti terrazzamenti a piu piani recintati con balaustre di marmo.
La dinastia mancese dei Qing (1644-1911) resistette inizialmente a qualsiasi tentativo di sinizzazione che, tuttavia, fu inevitabile in un campo quale quello architettonico per il quale non possedeva una propria tradizione. Non si verifico quindi una vera
e propria cesura rispetto allo stile architettonico dei Ming che fu invece rielaborato preferendo strutture nelle quali la monumentalita lasciava il posto ad un gusto piuttosto evidente per la sovrabbondanza decorativa che si esprimeva attraverso pitture, intagli, sculture e mattonelle smaltate dai vivaci colori.
Anche i Qing seguirono la dottrina buddhista lamaista e numerose furono le costruzioni fortemente influenzate dalla cultura tibetana. Uno degli esempi piu evidente e certamente il complesso di Jehol, (Chengde) residenza estiva voluta dallimperatore Kangxi (1662-1723) che vi fece costruire un immenso giardino con imponenti palazzi, templi e monasteri, limperatore scelse lo stile della Cina centrale per le architetture civili e lo stile tibetano per i templi e per i monasteri.
Il piccolo Potala (Putuozhongshengmiao), che ripropone in scala ridotta il Potala di Lhasa, e il monastero piu grande, costruito nel 1767 per celebrare il sessantesimo genetliaco dellimperatore Qianlong (1736-1796). La pagoda di Behai edificata a Beijing nel 1651 in occasione della visita del quinto Dalai Lama, e unaltra delle realizzazioni in stile tibetano dellepoca.
A Beijing si conserva lassialita degli impianti Ming, esempio classico e il Tian Tai lAltare del Cielo, edificato tra il 1406 ed il 1420 per volere di Yongle (1403-1425), il cui aspetto attuale e dovuto ad un restauro del 1754 eseguito durante il regno di Qianlong (1736-1796). Nellimpianto centrale e evidente il ricorso alle regole geomantiche del Fengshui applicate ad un edificio che doveva essere il luogo del contatto rituale fra il Cielo e la Terra realizzato attraverso lImperatore che vi si recava due volte lanno.
Il padiglione dellaltare circolare con la sua volta interamente costruita attraverso un complicato sistema ad incastro rappresenta la piu alta dimostrazione dellabilita raggiunta dai maestri carpentieri cinesi.
A fronte di una tradizione architettonica ufficiale, le cui forme risultano funzionali allespressione di uno status socio politico definito nellambito di un sistema di potere ben strutturato, va sottolineato come larchitettura contadina o regionale, a seconda che si voglia evidenziare lappartenenza ad un territorio o ad un gruppo, si strutturi essenzialmente come risposta alle molteplici sollecitazioni ambientali ed alle diverse esigenze connesse allorganizzazione sociale, familiare e collettiva. La maggiore liberta espressiva, derivata dalla mancanza di norme codificate e dalla varieta di tradizioni locali, consente di individuare, infatti, una casistica piuttosto ampia di modelli abitativi caratterizzati, anche, da un complesso decorativo che, pur inserito nellambito di un contesto semantico, soggetto a piu di una interpretazione, non soggiace a regole rigide, ma puo sbizzarrirsi in formule variegate, assolutamente originali o derivate, per emulazi
one, dai codici dellarchitettura canonica.
Una delle caratteristiche distintive dellarchitettura rurale si individua nellutilizzazione generalizzata di materiali poveri, di facile reperibilita, che spesso mutano, dando il senso della dislocazione territoriale degli insediamenti abitativi, a differenza di quanto avviene nellarchitettura ufficiale nella quale la scelta dei materiali, spesso non disponibili in loco, non e data esclusivamente da ragioni di ordine pratico, ma anche simbolico.
In conclusione si puo quindi affermare come, la tradizione architettonica cinese, frutto di una lunga e costante evoluzione che ha visto protagoniste maestranze anonime, si debba considerare in tutte le sue molteplici espressioni, non solo in quelle ufficiali, che ci restituiscono una realta molto piu complessa e diversificata di quanto non appaia ad un primo approccio.
© del testo Nadia Fiussello
© delle fotografie Nadia Fiussello
|